CALMA E SANGUE FREDDO

Da qualche giorno, un comunicato della lipu ha scaldato e riacuito il timore fra i cacciatori, il passa parola di una chiusura il 31 dicembre ai turdidi la prossima stagione venatoria ha fatto veramente tanto scalpore. Tutto questo perché la commissione europea ha emanato la nuova versione del documento KEY CONCEPTS, che evidenzia le varie date di inizio migrazione e di riproduzione e i voli prenunziali, quindi la lipu riprendendo questo documento ha emanato il solito comunicato stampa per spiazzare, terrorizzare e creare destabilizzazione all’interno dei cacciatori e devo dire ci sono riusciti. La cabina di regia, naturalmente senza battere ciglio, ha fatto quello che ormai fa da anni, scrive scrive e sempre scrive, ma se per essa c’è un problema, non era meglio che chiedeva un incontro con il ministro per la transizione ecologica?
Come sempre si perdono occasioni e tempo.
Un’altra considerazione mi viene da fare, se fosse come direbbe la lipu, con quale criterio la commissione europea ha deciso quelle date? Sapete perché, perché le date della Spagna, che sta nella stessa “linea” dell’Italia è rimasta invariata, come quelle di Francia e altre Nazioni nelle stesse “condizioni” italiane. Tutto questo forse perché c’è una forte pressione di turismo venatorio? Ad esempio come la Spagna, dove ogni anno migliaia di Cacciatori non spagnoli si riversano negli uliveti per cacciare tordi. Quindi, per “annullare” ancora una volta l’Italia, dove se succedesse ciò molti appassionati venatori che se lo possono permettere si recherebbero a caccia fuori Nazione contribuendo all’economia altrui, come avviene da molti anni d’altronde. Per carità, questa è una mia personale valutazione e un mio diciamo utopico pensiero, ma se l’Europa è una, si è dimostrata anche su ciò molto fragile, solo aggrappata alla burocrazia. Diverso il discorso per i sindacati venatori che ci tutelano, perché ancora una volta si lasciano distrarre da comunicati altrui senza guardare ad i problemi reali, la scorsa stagione venatoria è stata la peggiore a sospensione dei CV, cambiamenti in corso d’opera e molto altro e non per colpa dei cacciatori. Proprio per questo è ora che la cabina di regia, si sieda a tavolino anche con le associazioni venatorie non riconosciute e pretenda chiarezza, magari organizzando una bella manifestazione, come quella avvenuta in Lombardia, pretendendo che ci siano, qui si, date precise per l’uscita dei CV e sui ricorsi, così da arrivare all’apertura della caccia e il cacciatore sappia come comportarsi, non che da Cacciatori dobbiamo improvvisarci Geometri, ragionieri, avvocati e “tuttologi”. Ora è arrivato il momento, che il mondo venatorio non chieda libertà di movimento, non l’abbiamo mai chiesta, anzi, ma chiarezza e sburocratizzazzione della caccia.

Un saluto amici di Mygra

Vittorio Venditti