BATTIAMOCI, PER UNA CACCIA RURALE, FUORI DA DETERMINATI SCHEMI

Da troppi anni anche il mondo della caccia rincorre un’ evoluzione progressista che ha poco a che fare con l’arte venatoria. Non so voi, ma io non mi rispecchio nel cacciatore “moderno” solo riserva e selvaggina “comprata”, (che magari va a caccia una sola volta l’anno) , che selvaggina non è, l’idea di CACCIA è ben altra, l’idea di caccia rurale è ben altra ecco oggi riiniziamo a parlare di caccia rurale quella caccia bella, naturale, appassionante e difficile. Quella caccia che ci hanno insegnato i nostri nonni, per la quale abbiamo incarnato la passione che ci deve sempre guidare senza mai facci distogliere lo sguardo da orizzonti precisi, i quali ci devono contraddistinguere, etica, professionalità e rispetto. Cari giovani, io voglio appellarmi a voi, non rincorrete la caccia quella puramente economica che verosimilmente ha ammazzato la caccia vera, ma abbiate come esempio sempre i vostri nonni, i vostri padri e i vostri zii battendovi per una vera e propria CACCIA RURALE. Il ripopolamento di selvaggina, quella vera, politiche serie sul territorio devono essere le basi del futuro, rompete le scatole alle vostre associazioni di appartenenza, su cose concrete e basilari. Un altro problema non da poco, che ostacola la CACCIA è la guerra alle tessere delle associazioni venatorie, un atto indecoroso verso chi veramente crede nell’arte venatoria rimettendoci tempo e denaro. Da anni sentiamo parlare di associazione unica, ma tutti sappiamo che ciò avverrà molto ma molto difficilmente, e queste continueranno a predicare un qualcosa di irrealizzabile soltanto per “ripulirsi” agli occhi dei cacciatori e dei rispettivi tesserati(tipo la realizzazione della cabina di regia), basti pensare che se fino ad adesso il mondo venatorio non ha un’adeguata comunicazione con i media e altri enti, anche pubblici è perché nessuno ha lavorato su ciò, lasciando allo sbaraglio un mondo che spesso è malvisto per cattiva informazione. Ad oggi purtroppo, ci troviamo dinanzi a delle situazioni definibili come settarismi per accaparrarsi cose futili,( facendo magari la voce grossa perché si è più grandi o perché si hanno più iscritti), un lancio di fagiani ad esempio, ma la caccia è altro, tutt’altro.
Se non cominciamo a correggere i difetti, difficilmente vedremo un futuro roseo.
Un mio pensiero amici di Mygra.

Vittorio Venditti – Un giovane Cacciatore.