BUROCRAZIA

di Antonio BUONO*
Un famoso diplomatico italiano del ‘900 disse: “lo scopo della burocrazia è quello di condurre gli affari dello Stato nella peggiore maniera possibile e nel modo più lento che si possa immaginare”.
Bah… credevo si trattasse di un modo per mettere i “bastoni tra le ruote”, o meglio, di un espediente per complicare la vita al cittadino, nel nostro caso… cacciatore!
Da alcuni anni, non facciamo altro che chiederci perché tante “scartoffie”, perché tasse così esose, perché tanta esasperata tecnologia?
Certamente una complicazione non da poco, studiata da chi contrario alla caccia a prescindere, dopo il referendum del ’90 si accorse che fermare i cacciatori in Italia non era poi così tanto semplice.
E da qui, l’invenzione della legge 157\92 sostenuta dalle associazioni venatorie… un servilismo politico obbligato ad essere coerente ed a rispecchiarsi nella sua essenza.
Uno stupido ossequio ad un qualcosa che rappresentava il prologo aberrante nei confronti della caccia in Italia.
Il raddoppio sia della tassa governativa che di quella regionale divenne il primo passo per mettere i cacciatori spalle al muro.
Un “pensiero gentile” nei nostri confronti, che guarda caso, non ottenne il risultato previsto.
Si ritenne quindi opportuno di insistere creando tantissime altre difficoltà burocratiche!
Fu così che nacque una “brillante operazione” per complicarci ancor più la vita: una marea di pratiche burocratiche affinché il cacciatore potesse scegliere {si fa per dire} se abbandonare o ritrovarsi in contraddittorio con una legge volutamente ambigua e che “obbligasse”, per ovvie ragioni, a violarla.
In definitiva l’attuale bracconiere, ghiotto boccone non solo per gli anticaccia, non è altro che una creazione studiata di proposito a tavolino in un “laboratorio” di “azzeccagarbugli perditempo” per una miriade di progetti futuri, non da ultimo, posti di lavoro per chi non aveva mai lavorato fino ad allora.
Uno degli impegni inderogabili che si è posto il MSE, del quale mi onoro di far parte in qualità di Portavoce Nazionale, sarà tra gli altri proprio quello di far “saltare” tutti i balzelli inutili e mortificanti soprattutto per i tanti cacciatori anziani, verso i quali il rispetto è dovuto.
Un cacciatore che ha sempre lavorato ed alla vita ha dato tanto, null’altro vorrebbe che poter vivere e rivivere emozioni mai perdute.
Quelle emozioni che riportano indietro nel tempo, magari osservando l’alba di un nuovo giorno con accanto il cane, il compagno di mille avventure.
Obbligare una persona anziana a districarsi in una marea di pratiche burocratiche assolutamente inutili e soprattutto costose, non è una bella cosa, è un’offesa della quale ci si può soltanto vergognare.
Per un assurdo paradosso, il cacciatore in pochi anni è rimasto “incatenato” gioco forza alle associazioni venatorie
alle quali, guarda caso… è sottoposto.
Le stesse associazioni hanno creato un meccanismo perverso, di potere ed economicamente vantaggioso, per loro… non per i cacciatori!
Il desiderio di noi tutti, è che una passione fatta di cose semplici, ritorni ad essere una semplice passione e mai più una ridicola corsa alla prenotazione ed ai pagamenti di balzelli scoraggianti con l’unico scopo di complicare la vita, soprattutto a persone anziane.
Un cittadino cacciatore che non ha, o non vuole usare un tablet è da considerarsi un fuorilegge?
Chissà…probabilmente sarà perché questo cittadino cacciatore è da sempre abituato a maneggiare la zappa, a scrutare e ad interpretare i venti e le correnti, a godere della magnificenza di un sole che sorge… mentre la zappa si leva dalle sue braccia stanche.
Il pensiero di quel cacciatore va alla sua amata “terra”, al rinnovarsi delle stagioni, alle migrazioni che portano la certezza di una vita che si rinnova ed all’immenso entusiasmo che sostiene la sua meravigliosa, unica, ineguagliabile, stupenda passione.
*Cacciatore a vita
Portavoce Nazionale Movimento
Politico Scelta Etica
Coordinatore MSE Ischia