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di Antonio BUONO*
Sono assolutamente convinto che tra i peggiori nemici della caccia, oltre ai tanti laureati in divanologia ed alle tante variopinte leghe contrarie per “sentito dire”, ci sia da sempre l’amico dell’amico.
Evidentemente non bastava dover combattere contro l’immobilismo associativo, quello dovuto per lo più ad un’ignoranza atavica, laddove per molti dirigenti venatori, fare la lettera “o” con il bicchiere, resta il principale dei problemi da risolvere.
Da tanti anni, ogni qualvolta si ripropone la scelta del referente politico, dal cilindro del sapiente gestore del circolo cacciatori di periferia, viene “suggerito” di sostenere l’amico dell’amico, poiché senza alcun dubbio, resterà sempre a disposizione per qualsiasi problematica venatoria.
Già… un vero peccato che quel “sempre” si riferisca al solo periodo elettorale.
Di questo passo non si va più da nessuna parte, questi metodi dovrebbero avere fine nel qual caso si volesse ancora salvare il salvabile.
Non è più possibile demandare ad altri le nostre aspettative, chi è dedito da sempre a prendere e mai dare, deve stare lontano da noi cacciatori!
Tra l’altro, chi ritenesse di dover essere ancora disponibile per certe meschine ambiguità, sappia che cacciatori si nasce, non si diventa.
Non dico che certe amicizie debbano avere fine al più presto, ma se a tutt’oggi la caccia in Italia è il nemico da abbattere, è assolutamente imperativo cambiare rotta.
Non c’è null’altro su cui riflettere, alle prossime elezioni l’amico dell’amico, dev’essere considerato il primo nemico della caccia.
E si rifletta bene: tutti noi cacciatori siamo in sofferenza non certo per i limiti venatori che ci vengono imposti da inique incompetenze, le nostre preoccupazioni non riguardano affatto il carniere, la nostra inquietudine è dovuta essenzialmente ad un ambiente estremamente malato che mani scellerate hanno devastato, è da tempo che i nostri occhi osservano segnali angoscianti: dai boschi, ai fiumi, ai mari, è tutto un disastro immane… è questo il nostro dolore più grande!
Le nostre coscienze, le nostre conoscenze, le nostre consapevolezze, ci impongono di fare la nostra parte.
Il nostro contributo diretto deve porre fine alla becera ignoranza di tanti incompetenti capaci di produrre soltanto catastrofi ambientali.
Per continuare a sostenere la nostra grande passione, sarà assolutamente necessario votare noi stessi e, in assoluto votare COLORO I QUALI, DA CACCIATORI, INTENDERANNO RAPPRESENTARCI laddove si faranno le leggi.
Mai più uomini sbagliati al posto giusto!
Non ha alcun senso continuare a sostenere questo o quel candidato vicino al nostro storico indirizzo politico, quando poi costui puntualmente, trama contro la nostra grande passione.
Il baratro in cui oramai da tempo siamo caduti, è così profondo che a nessun politico potrebbe interessare di tirarci fuori, anzi chiunque intendesse farlo , avrebbe tutto da perdere, la nostra storica nonché demenziale disgregazione, non crea interessi!
Stiamo attraversando un periodo nero, un maledetto virus ha sconvolto il nostro quotidiano, tra dolori, difficoltà economiche e disagi di ogni genere.
Il nostro andare caccia non ha alcuna priorità, lo sappiamo molto bene, ma l’essenza che nutre i nostri valori, la nostra cultura legata alle tradizioni, le nostre radici rurali, ci obbligano a valutare con molta attenzione le prossime scelte politiche.
Abbiamo una grande responsabilità: noi siamo Cacciatori!
Da alcuni anni è nato il MOVIMENTO POLITICO SCELTA ETICA composto da soli cacciatori, non è affatto un’associazione venatoria ma, lavora costantemente al fine di poter creare le condizioni essenziali per UNA COOPERAZIONE DI UNA SOLA GRANDE CONFEDERAZIONE che tenda a rappresentare sotto una sola bandiera, in modo coeso ed univoco, tutti i cacciatori Italiani.
Il MSE nasce in difesa di tutte quelle categorie che da anni subiscono vessazioni e che vedono costantemente depauperare le proprie condizioni di vita economiche e sociali, grazie ad arroganze ed ingiustizie, spesso perpetuate proprio da quello stesso “amico dell’amico” che, guarda caso, non è mai stato in grado di poter comprendere quale sia il significato intrinseco di espressioni come ambiente, ruralità, passione, tradizione, storia, cultura.
*Cacciatore a vita
Portavoce Nazionale Movimento politico Scelta Etica
Coordinatore MSE Ischia

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