DIANA, LA CACCIA È DONNA

Per noi é un onore fare quattro chiacchiere con una giovanissima cacciatrice che porta avanti il buon nome dell’arte venatoria , Carlotta Manzotti, ad oggi possiamo dire un nome una garanzia.

Iniziamo allora Carlotta

  • Com’è Nata questa tua passione?

Questa stupenda passione è nata grazie a mio padre, diciamo che ho una famiglia di cacciatori sia da parte di mio padre che di mia madre, da generazioni. Ma proprio da mio padre è partita, fin da piccolina mi ha fatto stare a contatto con la natura e gli animali, portandomi nei boschi a raccogliere funghi o semplicemente a fare una passeggiata, non mi ha mai forzata, ma sono stata proprio io a chiedergli di portarmi a caccia, e da li è nato questo amore sfrenato per questa fantastica passione.

  • Che cosa significa per te nel 2023 essere una ragazza appassionata di caccia?

Per me, nel 2023, essere una ragazza appassionata di caccia, è un onore, perché significa che tengo alta una passione che esiste da millenni e quindi ne vado fiera, è talmente antica questa attività che sarebbe un vero peccato farla finire. Quindi, ci metto sempre tutta me stessa, ma devo dire la verità, non lo faccio per nulla con fatica =)

  • Secondo te i giovani in questi ultimi anni si sono riavvicinati all’attività venatoria? E se si che ruolo possono avere in quest’ambito? Posso rispondere con un NI, non siamo ancora abbastanza, perché questa passione ha bisogno di un grande cambio generazionale, anche se, dobbiamo essere sempre guidati dai “vecchi” e veri cacciatori, è proprio da li, che si impara la vera passione per la caccia. Però posso dire che, vedo molto più entusiasmo nei giovani ed è bello che anche molte ragazze si stanno avvicinando a questo meraviglioso mondo, vedo che i giovani stanno organizzando molte manifestazioni per far avvicinare altri giovani, con nuove idee e iniziative, ed ha bisogno di questa passione di respirare un po di aria fresca, pulita e sincera.
  • Carlotta, sei stata in una nota trasmissione televisiva come cacciatrice appunto, secondo te ci vorrebbe più comunicazione da parte di tutto il mondo della caccia? Che cosa consigli in merito.

Si, ho fatto un’esperienza ad un programma molto noto di Canale 5, sono stata contattata direttamente dalla produzione di questo programma per parlare di questa passione, dicendo semplicemente la mia, anche se sono stata messa molto in discussione, visto il parterre contro di me, anzi, contro la caccia, io ho semplicemente risposto alle loro provocazioni con la mia solita calma e tranquillità, senza attaccare, anche perchè a parer mio non c’è assolutamente bisogno. Certo, che ci vorrebbe più comunicazione da parte di tutto il mondo della caccia, uniti facciamo la forza, consiglio solamente di essere noi stessi, perché, noi cacciatori lo sappiamo fare bene essendo puliti dentro e fuori, abbiamo una passione in mano ed è proprio quella che ci rende cosi.

  • Ora una riflessione più che una domanda ( un po’ particolare nel nostro mondo) secondo il tuo pensiero oggi le associazioni venatorie , tutte, come dovrebbero operare per attirare giovani in primo luogo e poi per far conoscere meglio il mondo della caccia appunto.

Non mi espongo mai sotto questo punto di vista, perché ho sempre detto, ad ognuno il proprio lavoro, spero che ogni associazione venatoria, poi stà a noi quale scegliere, ascolti i cacciatori e le loro “pretese”, anche se non sono proprio pretese, ma magari un pensiero giusto o un consiglio che possono dare, praticando e vivendo questa passione. I giovani si attirano raccontando il vero, e senza, essere messi da una parte, ma ascoltare le loro, nostre, idee, anche se, abbiamo poca esperienza in questa passione millenaria, ma la testa la usiamo, e questa non è una passione nata per caso, ma è una passione che ci si nasce e ci scorre nelle vene, quindi è proprio per questo che possiamo dare, buoni consigli e portare qualcosa di nuovo e innovativo. Rimango del parere, che la caccia deve rispettare e portare avanti le vecchie abitudini, ma ha anche bisogno di innovazione e di una ventata di aria fresca, questa noi giovani possiamo darla, anche perché portarla avanti stà nelle nostre mani.

  • Nel tuo modo di vedere, che ruolo deve avere il cacciatore nella società di oggi?

Secondo me, deve essere una “figura preparata” , che conosce bene la materia e che non deve avere nulla a che vedere, pur, ripeto, mantenendo fede alle tradizioni e alla cultura venatoria del passato, con l’ormai figura passata che pensava solo a tirare il grilletto. Per figura preparata, intendo, deve avere quella necessaria preparazione di base per poter esercitare con consapevolezza la propria passione, per la sicurezza propria e degli altri, magari facendo anche dei corsi, ce ne sono talmente tanti, fatti da persone veramente esperte, per tutte le tipologie. Visto che, anche a livello tecnologico i cambiamenti sono veramente tanti, a partire dall’abbigliamento, gps per cani, fucili, munizioni… il cacciatore deve essere informato, magari provando questa nuova tecnologia molto utile per noi, per i nostri cani e per questa passione. Chiudo dicendo che, figura preparata, serve anche per non farci prendere in giro, cioè, siamo cacciatori, cacciatrici, e sappiamo il fatto nostro, come tutte le altre persone che praticano le altre attività.

Che dire , buon Lavoro a Carlotta Manzotti e soprattutto ci vediamo tutti a Bastia Umbra, l’appuntamento più importante del centro Italia. Vi aspetto al Caccia Village di Bastia Umbra, il prossimo maggio, di cui sarò anche la madrina di questo magnifico evento, non vedo l’ora di fare quattro chiacchiere e raccontarci le esperienze vissute in questa stagione di caccia, perché solo tra noi cacciatori ci sappiamo capire, siamo una grande famiglia, ed è anche per questo che mi piace la caccia, in ogni posto in cui sono andata, voi cacciatori, mi avete fatto sentire a casa. Quindi, Viva la nostra passione, Viva la caccia!! Ringraziamo Carlotta per la sua gentile pazienza e vi invitiamo a seguirla sui vari social. Un saluto amici di Mygra