CACCIA ALLA TORTORA: CONTINUA IL CONFRONTO

La delicata questione riguardante il prelievo venatorio della Tortora selvatica (Streptopelia turtur), animano da tempo il dibattito tra i cacciatori e più in generale le rappresentanze scientifiche ed istituzionali a livello Europeo. In previsione della definizione del nuovo testo di Calendario Venatorio che ci vedrà impegnati nelle prossime settimane e dopo gli aggiornamenti che abbiamo avuto modo di esaminare anche nelle recenti iniziative promosse dalla CCT sui nuovi Key Concepts, riportiamo oggi gli esiti di alcuni importanti incontri svolti nei giorni scorsi e che danno il segno di una discussione ancora in corso.

Il 18 marzo 2022 ha avuto luogo la prima riunione della task force dell’UE sul recupero degli uccelli in declino. La discussione si è incentrata principalmente sugli aggiornamenti in merito al trend delle popolazioni della specie Tortora selvatica e sulle raccomandazioni per la stagione venatoria 2022. Le determinazioni sono state poi discusse al gruppo NADEG della Commissione Europea (CE) il 6 aprile scorso.

In detta riunione, alcuni stati membri dell’areale centro-orientale hanno assunto una posizione non rigida, nonostante le raccomandazioni della Commissione fossero quelle di fermare la caccia della specie nell’area occidentale (Francia, Spagna, Portogallo e Italia per le regioni Liguria e Piemonte) e di applicare una riduzione del prelievo del 50% in quello centro orientale (Austria, Bulgaria, Grecia e le restanti regioni italiane). Da notare nel contempo che per quanto riguarda l’Italia è intervenuta l’approvazione del Piano Nazionale di Gestione della specie. Durante la riunione del NADEG del 6 aprile, è emersa una comune volontà di diversi stati membri di non esercitare forme di moratoria e di incentrare le azioni verso eventuali forme di riduzione del prelievo, di concedere più tempo per la raccolta dei dati demografici finalizzati alla conservazione e corretta gestione della specie. Grazie anche alle pressioni di una parte del mondo venatorio, il Ministero Italiano della transizione Ecologica ha condiviso questa impostazione valorizzando il Piano di Gestione recentemente approvato.

Occorre dunque prendere atto di questo importante elemento per continuare, anche a livello Nazionale, il lavoro sul monitoraggio già in corso portando elementi scientifici nella discussione sul Calendario Venatorio.

La posizione del Ministero in realtà sembra rafforzare le posizioni del mondo venatorio ed anche in Toscana, occorrerà riprendere questi ed altri aspetti per consentire il reinserimento del prelievo della Tortora selvatica già dalle date di pre-apertura, come previsto anche nel Piano Nazionale di Gestione della specie.

A tal riguardo l’iter di confronto della proposta di calendario è stato attivato nei giorni scorsi dall’assessorato e rimaniamo in attesa di conoscere quali saranno le valutazioni di Ispra sui singoli aspetti.