IL TAR DELLA CAMPANIA VIETA LA CACCIA ALLA PAVONCELLA

I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso presentato dall’associazione «Vittime della caccia» ed hanno sconfessato l’operato della Regione Campania, che dovrà farsi carico anche del pagamento delle spese di lite, quantificate in 1500 euro, in solido con Arcicaccia, Enalcaccia e la Federazione Italiana della caccia, le quali si erano costituite in giudizio al fianco di palazzo Santa Lucia.

Nel caso di specie – scrivono i giudici della terza sezione del Tar Campania che hanno accolto il ricorso – l’ISPRA si è pronunciato sulla base dei dati, ritenuti sostanzialmente vincolanti a livello unionale, di cui all’ultimo “Key concepts document” adottato dalla Commissione. Va rilevato ancora come, a fronte di dati e riferimenti non del tutto univoci, il principio generale – nazionale e comunitario – di precauzione richieda l’adozione di una interpretazione di particolare attenzione alla tutela dell’ambiente. L’insieme dei profili appena indicati induce il Collegio a ritenere che – in sede di approvazione del calendario – il parere dell’ISPRA potesse essere disatteso solo a fronte di una motivazione rafforzata, il che nella specie non è avvenuto».

A caccia chiusa, la sentenza segna un principio al quale la Regione dovrà attenersi anche nella predisposizone del calendario venatorio 2022/2023, a meno di non voler incappare in un nuovo ricorso ed in una nuova e certa sconfessione da parte del Tar.

Fonte:stylo24.it