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Cari amici Cacciatori , come ben sappiamo , ormai l’abbiamo capito, il sogno di un’associazione unica, grande e peculiare venatoria é vanificato anzi é defunto ancor prima di immaginarlo. Una smossa però dobbiamo darcela, tutti nessuno escluso e l’idea è la seguente, c’è bisogno di aprirsi all’Europa senza rimanere attaccati ai vari nostri orticelli, la cabina di regia anche é superata se ha mai funzionato quindi un passo in avanti va fatto, é giunta l’ora della creazione di un centro studi o una fondazione che racchiuda tutte le associazioni venatorie italiane anche quelle non riconosciute e che abbia il compito di elaborare proposte, fare studi e soprattutto rapportarsi con gli altri sodalizi a livello europeo. Un passo avanti questo che é doveroso, in un tempo dove si parla di caccia europea, dove le direttive le fa la UE , noi non siamo ancora riusciti, non a fare ma ad immaginare un ragionamento del genere. Certamente non dico che tutti accetteranno, ma qualcuno ci sarà e allora proviamoci facendo valere il detto “chi non c’è, non serve”. C’è una certa parte politica vicino agli ambienti “sinistri” che vuole chiuderci le porte nazionali e noi facciamogli vedere che siamo capaci di aprirci all’Europa. Una cosa é certa però, sembra che noi stessi molte volte, noi cacciatori, siamo i primi nemici della caccia. Amministratori venatori , pensate a ciò, ne vale il futuro.

Vittorio Venditti

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