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In questi giorni la maggior parte dei cacciatori si è messo il “fucile in spalla” ed ha svolto la prima giornata di preapertura nel Lazio, nelle altre regioni non so. Queste giornate, da tempo immemore sono dedicate alla tortora selvatica e tutti noi già i primi di agosto ci iniziamo a domandare, chissà se aprono alla tortora? E se magari aprono ma senza potergli “tirare” diventiamo tristi come un bambino a cui viene negato dal genitore un gelato. Il discorso quindi deve cambiare, nel senso, e se fosse proprio la cabina di regia a chiedere una preapertura, ma non alla tortora considerata a rischio, vista anche la discutibile idea ad esempio del Lazio con le domande ecc, ma alle specie belle floride come colombaccio, piccione, storno e tortora dal collare?
Insomma se facessimo il ragionamento inverso, chiedendo una preapertura a determinati volatili anche in deroga, chi potrebbe attaccarci? Cosa risponderebbero le regioni?
Purtroppo dobbiamo adeguarci ai tempi, seppur non ci piacciano altrimenti non ci rimane che l’estinzione , anche facendoci balenare l’idea di essere noi a chiedere una preapertura diversa da quella degli anni passati, vi assicuro che andrebbero in difficoltà molti assessori regionali e ahimè anche qualcuno all’interno del nostro mondo. Cerchiamo di far capire alla cabina di regia che se non si pensa futurista, il domani sarà molto brutto, altro che associazione dei riservisti.

Vittorio Venditti – Cacciatore e appassionato di Cultura Rurale

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