Resoconto di ieri della mia giornata di caccia che definisco, già da subito, la più bella dalla mia giovane vita da cacciatore. Vado a caccia da quando avevo 6 anni, adesso ne ho 24 e quindi si può dire che ieri ho raggiunto la maturità venatoria.
Come già avevo anticipato sabato, ieri mi son dedicato alla caccia alla cinghiale con la mia squadra. Ogni anno, da 18 anni a questa parte, durante la stagione venatoria con mio padre dedichiamo circa una decina di uscite a questa forma di caccia. Io sono amante dei tordi ma vista la scarsità di questo amabile volatile nelle mie zone, ho accolto ben volentieri l'alternativa.
Arrivò sul posto, il capo squadra ci dice come disporci una volta giunti alle poste: quindi prima uno, poi un altro, poi un altro ancora fin quando arriva il turno di un compagno che però aveva lasciato la radio a casa. Alt, cambio di posta: mi fermo io alla sua posta così da poter raccogliere tutti i cacciatori senza radio in caso di spostamenti più su lungo la stessa fiumara comunicati via radio. Il capo squadra ci da L'in bocca al lupo dando il via alla battuta, liberando quindi i cani. Come sempre, l'attesa di sentire notizie alla radio o i cani abbaiare è tanta. Ad un tratto, una fucilata rompe il silenzio, il cuore comincia a battere. Tra me e me pensavo:"sarà la volta buona?". Alla radio si sente: attenzione alle poste! Attenzione alle poste! Il tremore per il freddo cede il posto alla trepidazione per l'attesa.
Un rumore, come fosse un esercito in marcia, attira la mia attenzione. Eccoli, sono loro: un branco di cinghiali in fretta e furia si dirige verso di me. Solo nei documentari li avevo visti oppure già morti. In ogni caso, l'emozione indescrivibile di quelle frazioni di secondo lascia il posto ad uno sparo, il mio, bum bum. Fatto uno. Mi giro e bum, fatto un altro.
Il capo squadra alla radio vorrebbe avere notizie convinto che alla posta ci fosse i, signore senza radio. Prendo io la parola: due son qui con me! La sua risposta: auguri dottore! Congratulazioni.
Mentre mio zio mi parlava alla radio, sento nuovamente rumore. Un altro, non ci potevo credere. Erano passati più di dieci minuti, i cani erano lontani ma lui arrivava di corsa e veniva verso di me. Io ero lontano dal posto che mi accertavo che i cinghiali fossero davvero morti per evitare che potessero far male ai cani. Mio zio continuava a chiamarmi alla radio, io zitto e immobile. E quando non poteva più cambiare strada, faccio uno scatto verso il mio posto ed esplodo un colpo. A quel punto alla radio, esclamo:" scusa zio se non ti rispondevo, ne ho fatto un altro! Son 3!". E ho pensato anche ai tanti miei compagni di squadra, tra cui mio padre, che non hanno mai avuto la fortuna di spararne uno.
Congratulazioni e festa di rito, tutti insieme a mangiare. Stanchi morti ma contenti ed io emozionantissimo per questa prima volta indimenticabile e indescrivibile.
P.s spero di non avervi annoiato con il lungo racconto ma volevo condividere queste emozioni con tutti voi amici di mygra. Forse non è la sezione adatta ma questa è il mio thread per eccellenza e quindi ho voluto inserirlo qui. Ah, dato che siamo sempre in radio migratoria vi dico che nello sporco pochi tordi. Mi aspettavo di trovare la stessa situazione che Walker aveva descritto nel suo post ma niente purtroppo. Speriamo nel freddo.