Ciao a tutti,
ho voluto iniziare questa discussione per capire cosa ne pensiamo tutti, siciliani e non, sulla scelta di precludere ai non residenti in Sicilia la preapertura della prossima stagione venatoria.
Io sono calabrese e frequento la splendida Sicilia da tanti anni, ma purtroppo qualcuno ha deciso, anche quest'anno, di impedire a me e a tutti quelli come me, di recarsi in Sicilia per l'apertura (anticipata).
Ai cacciatori non residenti è chiesto di munirsi di autorizzazione nell'ATC scelto e di versare una tassa alla Regione Sicilia. Quindi, poter effettuare attività venatoria in Sicilia non è facile, per i non residenti, oltre al numero chiuso (ovvero c'è un numero limitato di autorizzazioni concesse) devono pagare una tassa alla Regione Sicilia in aggiunta a quella che pagano nella propria Regione. Ma a parte questo, si affrontano spese ingenti: nave, benzina, ristoranti, pensioni, spese varie, ect ect.
Considerando le cose appena dette, forse costa molto di più ad un non residente cacciare in Sicilia che ad un residente, e fin qui va bene, se voglio cacciare in un luogo diverso e lontano da dove risiedo, devo affrontare delle spese.
Ma a parte i costi, se autorizzati ed in regola con i tributi, perchè ci viene negata una parte così importante della stagione venatoria Siciliana? Secondo voi è giusto? Se, per esempio, ci vado lo stesso, cosa rischio?
Io ho espresso una parte del mio pensiero e mi farebbe piacere leggere il pensiero degli amici siciliani e non.
Ciao