Coinvolgere pure tutti i blog di caccia da BIGHUNTER , IL CACCIATORE LA DOPPIETTA ARMI E TIRO ,DIANA e tutti gli altri
 
Io credo che queste cose quando gliele dici nel "muso" cambieranno rotta di sicuro...comunque per me puoi andare avanti per sentire dove caschiamo con l'assicurazione..poi vedremo..


Ricapitolando abbiamo inviato la lettera a ;

1. beretti.it;
2. polveri dsi e cartucce.it;
3. forum caccia e pesca;
4. il cacciatore.it
5° cacciaestetter.com
6° Il Braccoitaliano.net
7° cacciaconlarco.it
8° ilcolombaccio.it
Appena inviater ad altri siti aggiornaimo la lista


Agginto......
 
Inviata la lettera alle fabbriche di armi.. Manca beretta e Benelli.. Non hanno la mail, se la conoscete postatela...
Non ho tempo di trovare gli indirizzi delle fabbriche cartucce e polveri.. Se qualcuno le cerca sarebbe utile
 
Infatti, ho detto "politici" e quindi compresi anche quelli regionali e provinciali, spesso e volentieri dilettanti allo sbaraglio o ciarlatani in cerca di consenso.
Per il resto, lui, la sua federazione alla modifica della legge 157/92 ha dato sempre contro, all'approvazione della Comunitaria ha ribadito a giochi fatti con un commento di moderata soddisfazione ed adesso si fa paladino dello stato di diritto dei cacciatori....ma per piacere, avesse la decenza di stare zitto, lui e tutti i suoi pari grado delle altre AAVV. E noi siamo i più cogli*ni che continuamo (rappresentanti delle AAVV e politici) a foraggiarli/votarli...cornuti ed anche mazziati.
 
Come al solito parole tante, argomenti di facciata più ancora, ma fatti concreti in favore della caccia e dei cacciatori nemmeno l'ombra. Non vedo proprio la volontà di cambiare, ma solo quella di tenersi stretta la sedia.
 
E i cacciatori di facebook che sono moltissimi......cmq più o meno quello che dite lo stiamo attuando pian piano con il sindacato venatorio per il momento solo campano.....

Valentino non è intenzione di NESSUNO in questo forum creare movimenti, sindacati, associazioni o partiti.. Vorremmo solo che qualcuno ogni tanto ascolti noi semplici cacciatori... Quindi nulla di strumentale ma soltanto di funzionale x la tutela della nostra passione
 
Telefonato al PEZZO GROSSO ASSICURATIVO....

Ho fatto un errore perdonatemi....Piu' che tappeto rosso mi sa' che ci fanno una medaglia al valore...!!!!!!!!! [rire.gif]

Non gli ho detto niente.... ma ha capito l'antifona.....

Mercoledi' mi incontro con lui, non so' cosa verra' fuori.... e' un business incredibile per la compagnia.

Il ns. vantaggio sara' quello di continuare ad essere quello che siamo (anche se dobbiamo migliorarci molto...soprattutto nel coordinamento.)

P.S. RIPETO..... FATEVI FARE ANCHE VOI CONVENZIONI DA COMPAGNIE ASSICURATIVE.....!!!!!!

OK?

Ciao

P.S. Sia chiaro che se l'idea non vi piace... io non faccio niente.... non ho tempo da perdere per chi non gliene puo' frega' de meno.....
Detto papale papale scusatemi la schiettezza, ma troppe volte nella vita mi sono fatto carico di cose in prima persona
eppoi al conquibus (non so' se si scrive cosi'), mi son girato indietro e non ho visto nessuno....


Aspetterei anche consensi da parte di altri.... l'armata brancaleone sparuta di uomini fa' ridere i polli.

Con amicizia...
 
Mi sembra che si stà continuando sulla solita strada. Mi sono stancato di manifestazioni e iniziative inconcludenti. O mettiamo in atto qualcosa di decisivo o lasciamo perdere tutto e ce la prendiamo in quel posto.

Sono d'accordo, poi c'è da ribadire che l'ARCI e contro la caccia non a favore.
 
DALLA TOSCANA CON DECISIONE VERSO LA CASA COMUNE DEI CACCIATORI ITALIANI.

Sono da tempo in corso, a livello nazionale, la discussione ed il confronto tra le Associazioni Venatorie su
possibili ed auspicabili processi di unificazione delle organizzazioni dei cacciatori italiani.

In Toscana il confronto tra Federcaccia ed Arci Caccia sui modi, le forme e i tempi di un percorso unitario, rivolto
all’intero mondo venatorio, è oggi ad un punto di svolta.
La comune visione di una caccia sostenibile, guidata da scienza e conoscenza, basata sulla gestione faunistica e
ambientale, costituisce il cemento e il lievito cui è affidato questo processo.

Arcicaccia e Federcaccia Toscana, nel momento in cui si accingono ad intraprendere passi concreti ed importanti
in questa direzione, fanno appello ai gruppi dirigenti nazionali, perché si rompano gli indugi, si superino le
perplessità, si arrivi rapidamente all’apertura di un processo costituente, promosso congiuntamente, che si
rivolga a tutti i cacciatori ed alle loro espressioni organizzate.

Per dare un futuro certo e solido alla nostra passione è necessario liberarsi oggi delle divisioni del passato. E’
questa la via obbligata per rafforzare nella società e nel senso comune il valore della caccia, restituirle per intero
il prestigio che merita, il ruolo che le spetta nella società.

* * * * *

Grandi sfide stanno davanti alla caccia: modificazioni sociali, culturali, ambientali, economiche, nell’uso del
territorio, sollecitano risposte tempestive ed incisive ma, soprattutto, sostenute dalla forza, dalla credibilità e
dalla affidabilità che solo un soggetto unitario, capace di parlare con una sola voce, è in grado di esprimere.

Le nuove tematiche che investono il territorio, sia quello a caccia programmata sia quello delle aree protette,
chiedono risposte egualmente nuove e aprono nel contempo grandi opportunità.
Per affrontare al meglio questo quadro di riferimento, per contribuire sempre più efficacemente alla gestione
faunistica ed ambientale, per salvaguardare, sviluppare e valorizzare un patrimonio prezioso per la caccia e
l’intera comunità, l’azione di un nuovo soggetto, forte e credibile, in grado di dispiegare al meglio le sue
conoscenze e capacità, è indispensabile ed insostituibile.

La frammentazione del mondo dell’associazionismo venatorio, la molteplicità delle sigle, la condizione di
concorrenzialità che le caratterizza non consentono infatti oggi di dedicare ogni risorsa ed energia al
conseguimento delle scelte di interesse comune della caccia. E’ giunto il tempo di una svolta decisa, di cui i
gruppi dirigenti delle due Associazioni, assieme alle migliaia di attivisti sul territorio, intendono farsi carico.

* * * * *
In questo contesto la “casa comune” dei cacciatori rappresenta una scelta necessaria e non procrastinabile,
indispensabile per mettere in campo, nel rapporto con le Istituzioni, con la politica e verso l’intera società, il
“valore aggiunto” di un fronte compatto: non solo una somma di sigle, ma un soggetto unico rappresentante dei
cacciatori.

L’Appello, rivolto a tutti i cacciatori e a tutte le Associazioni venatorie, è che il passato e le storie di ciascuno
cessino adesso di essere un ostacolo al compiersi di questo cammino. Solo così la nostra storia può diventare
una forza potente, sostanza ed energia, radice e pensiero positivo del progetto comune, patrimonio e bagaglio
prezioso da portare in dote alla costruzione di una casa comune dei cacciatori.

E’ tempo di unire le forze sulla base di un comune progetto, latore dei valori propri della caccia, per affermarne
la modernità nel fondare il suo esercizio sulle basi scientifiche frutto della ricerca e sulla gestione, per
sconfiggere così pregiudizi e facili demagogie.

Uniti, per riaffermarne il ruolo sociale dei cacciatori, per raccontare compiutamente il contributo finanziario e
gestionale che mettono a disposizione degli interessi collettivi. Per ricordare come scienza e conoscenza siano i
soli criteri da seguire nel dotarsi di regole condivise. Uniti per accrescere la capacità di proposta, di gestione, di
iniziativa politica e culturale, per conquistare un ruolo sempre più importante e centrale nel governo del
territorio.

Unire le forze, infine, è la risposta dovuta alla sempre più forte domanda di unità che proviene dai cacciatori,
desiderosi di vedere sempre più compiutamente ed efficacemente rappresentate e tutelate le proprie esigenze.
Questo è ciò che da oggi andiamo a proporre in Toscana e in ambito nazionale: un percorso concreto verso
l’unità, con la convinzione che sia possibile dare più voce, più forza e più dignità alla nostra passione e al nostro
comune programma

* * * * *

Federcaccia e Arcicaccia Toscana, le due Associazioni che organizzano la parte largamente maggioritaria dei
cacciatori della nostra regione, consapevoli delle responsabilità che ciò comporta, intendono avviare un
processo costituente, aperto ed inclusivo verso ogni altra organizzazione, con l’obiettivo immediato di una
CONFEDERAZIONE PER L’ASSOCIAZIONE DEI CACCIATORI TOSCANI per giungere poi a dar vita ad un’unica
Associazione dei cacciatori toscani. Un cammino che intende essere di stimolo allo sviluppo di un analogo
processo anche sul piano nazionale, per realizzare nell’arco di un breve periodo l’unità del mondo venatorio.

La Toscana ha saputo esprimere una legislazione venatoria avanzata ed esperienze di gestione faunistica ed
ambientale che, pur condizionate dai limiti spesso imposti da un quadro normativo nazionale inadeguato, hanno
rappresentato un punto di riferimento alto nel panorama nazionale.

Risultati importanti favoriti e resi possibili dalle estese convergenze fra le due Associazioni venatorie più
rappresentative, nelle scelte politiche, programmatiche, gestionali:
- nel confronto con le Istituzioni regionali e provinciali sui provvedimenti legislativi e per il governo del territorio
ai fini faunistici, venatori ed ambientali (legge regionale 3/94 ed i conseguenti regolamenti ed atti di
pianificazione regionali; piani faunistico venatori provinciali; legge e deliberazioni sul calendario venatorio)
- nelle richieste e proposte di adeguamento delle leggi nazionali (armonizzazione delle leggi 394/91 e 157/92 per
una gestione faunistica unitaria del territorio finalizzata alla conservazione in un quadro di sostenibilità per
l’ambiente, la biodiversità, le attività antropiche; ridefinizione del ruolo e delle funzioni di Ispra, perché svolga effettivamente compiti di ricerca e di supporto tecnico scientifico per lo stato e le regioni; riconoscimento di
competenze piene alle regioni nelle scelte di gestione della fauna e di regolamentazione della caccia)
- nelle richieste e proposte di armonizzazione complessiva del corpo normativo regionale per accrescere
l’integrazione fra le varie leggi che intervengono nel governo del territorio (l.r.1/2005 Norme per il governo del
territorio; legge forestale ; legge sul benessere animale)
- nella sottolineatura della centralità della gestione e dell’esigenza di estenderne e qualificarne la pratica su tutto
il territorio, coerentemente con le destinazioni differenziate fissate dalla programmazione ma secondo una
logica unitaria
- nell’approccio alla questione dei tempi e delle specie di caccia, per realizzare una condizione nella quale le
scelte siano fondate esclusivamente sui risultati della gestione, sugli obbiettivi della conservazione e del
mantenimento degli equilibri ottimali, su dati di conoscenza effettivi e scientificamente indiscutibili sullo status
delle popolazioni superando così incertezze e polemiche pregiudiziali e strumentali che riguardano in particolare
la selvaggina migratoria
- nella ricerca e costruzione di un nuovo moderno rapporto fra mondo agricolo e mondo venatorio, fondato
sull’obbiettivo comune di ripristinare e mantenere gli equilibri faunistici su tutto il territorio, comprese le aree
protette, in particolare per le specie ungulate che, con presenze e densità fuori controllo, compromettono il
prioritario rilievo delle attività di produzione agricola; sull’interesse comune all’integrazione fra attività agricola e
venatoria per la produzione di ambiente e fauna; sulla rivendicazione che lo stato e le istituzioni pubbliche nel
loro complesso destinino le risorse provenienti dalle tasse versate dai cacciatori, come previsto dalla legge,
all’ambiente, al comparto rurale per il suo ruolo nella gestione ambientale, alla gestione faunistica
- nella quotidiana esperienza di gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia.

Dati di fatto che testimoniano come la scelta di accelerare sulla via dell’unità non fondi su basi astratte, ma sulla
esperienza concreta di convergenze fondamentali sui programmi, sugli obbiettivi, sulle finalità; un viatico per
l’avvio immediato di un percorso regionale.

* * * * *

Questo piattaforma, sottoscritta da Federcaccia ed Arcicaccia, viene adesso proposta alla discussione delle
rispettive strutture territoriali: un confronto ampio e articolato ma, soprattutto, “ a porte aperte” perché la
CONFEDERAZIONE PER L’ASSOCIAZIONE DEI CACCIATORI TOSCANI nasce aperta a tutti i cacciatori e ad ogni altra
organizzazione venatoria che voglia aderirvi. Una realtà nuova, autorevole, dotata di un proprio Statuto, alla
quale trasferire progressivamente quote rilevanti di sovranità, a cominciare dalle rappresentanze in tutti i livelli
istituzionali.

La Confederazione dei Cacciatori Toscani come prima tappa di un percorso che si pone esplicitamente
l’obbiettivo di raggiungere, nel più breve tempo possibile, il traguardo della Casa comune dei cacciatori Toscani e
Italiani.

Si apre una fase nuova, non priva di difficoltà ma anche ricca di stimoli ed opportunità, al cui esito positivo serve
il contributo fattivo di idee e di impegno di ciascuno: una mobilitazione ampia e convinta per la quale la
Federcaccia e l’Arcicaccia della Toscana intendono spendersi senza remore, con piena fiducia che la via
imboccata è quella giusta.

Federcaccia Toscana Arci Caccia Toscana

Firenze, 5 novembre 2013
 
Questa è la lettera che ho buttato giù da rivedere...

Siamo un gruppo di cacciatori (da quantizzare una volta terminata, magari sentendo anchealtri forum..) che frequentano un forum di caccia e vorremmo porre alla vostra attenzione alcune problematiche che quotidianamente vengono fuori nelle varie discussioni. Siamo fortemente preoccupati della situazione politica che da qualche tempo sta investendo il Nostro paese ma che oggi ancora di più è in una fase di seria incertezza ed instabilità. Gli attacchi continui e sferzanti contro la nostra categoria, che ogni giorno provengono da tutto il mondo politico, dai media e dalle varie associazioni animaliste, generano un senso di confusione, irritabilità e debolezza. Siamo ben consapevoli delle divisioni interne al mondo della caccia, quelle stesse divisioni e rivalità che spesso ci allontanano dal problema vero, quello cioè proveniente dall’esterno. Oggi non è nostra intenzione di affrontare tali problematiche, ne tanto meno fare da tramiti per risolverle, ma siamo consapevoli che proprio queste divisioni e contrasti sono il massimo punto di forza del mondo anticaccia permettendosi ogni giorno di sparare contro la caccia e cacciatori senza che nessuno mai o quasi mai intervenga con forza e sollecitudine per controbattere e difenderci. Questa è una percezione molto sentita dalla “base” dei cacciatori e Voi Associazioni Venatorie di certo ve ne dovrete far carico.
Proponiamo con FORZA che venga fatto di concerto tra tutte le aavv ed i commercianti del settore (armieri, nutrizionisti e produttori di mangimi per animali, allevatori di selvaggina, commercianti di articoli per caccia) un Congresso Nazionale della Caccia dove si discutano a viso aperto tutte le strategie e problematiche per affrontare e preservare la Nostra passione.
I punti che si sono evidenziati sono i seguenti:
1. rivendicare il ruolo del cacciatore (non carnefice ma proattivo verso l' ecosistema);
2. Chiedere un azione unitaria da parte delle AAVV su determinati e specifici temi fino ad arrivare ad un UNICA AV;
3. Inclusione degli agricoltori e pescatori;
4. Rinnovamento radicale nelle cariche dirigenziali;
5. Maggior presenza nei media e nelle scuole
6. Sfruttare al meglio le articolazioni zonali ed incentivare a livello comunale i "circoli dei cacciatori";
7. Creare uno staff legale che denunci e chieda danni a chiunque diffonde notizie inesatte o non veritiere che screditino la figura del Cacciatore.

Questa richiesta viene da persone che amano profondamente la caccia e tutto ciò che gira intorno ad essa e NON è nostra intenzione creare alcun tipo di movimento, associazione, sindacato o partito venatorio.
La caccia si salverà solo ed esclusivamente se staremo TUTTI uniti, pur conservando le nostre idee, ma discutendo le modalità di esercizio della caccia e programmando il territorio nel rispetto di chi cacciatore non lo è.
Spero che questo appello, che invieremo a tutti i portatori di interesse di cui accennavamo prima, possa dare dei risultati positivi per tutto il mondo venatorio.
 
Il silenzio di certi forum è dovuto anche perchè è gestito da moderatori appartenenti ad una aavv e quindi non hanno il minimo interesse per questa iniziativa, bisogna pensare al passo successivo per iniziare a fare pressione.


specialmente ilbraccoitaliano.it,se dici una cosa giusta sulla causa e non gli conviene ti prendono e ti cacciano......e lo hanno fatto con molti......però questi a noi non servono,pochi ma buoni.....
 
Prima di promettere a qualcuno che farò la tessera con la sua associazione voglio vedere come evolvono le cose. Sono d'accordo che il fatto che due associazioni abbiano risposto è sicuramente positivo. Però vorrei vedere anche i risultati delle riunioni e/o delle azioni che verranno decise.
 
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