Signori buongiorno a tutti, non so come mai..ma il mio presentimento è che con la caccia aperta i problemi sono passati in secondo piano e stiamo un po tirando i remi in barca..
dico questo forse perchè qui in liguria per 4 giorni hanno chiuso la caccia..e vi garantisco che la cosa brucia parecchio!!
volevo un po riaccendere questa discussione anche perchè poi il tempo vola..tra un po è già il 2014...tra un po il buon presidente FIDC sarà rieletto (forse..) e qualcosa mi dice che queste associazioni non si uniranno!!
quindi vorrei vedere un po i passi da fare per non far passare l'ennesima stagione senza cambiamenti (almeno da parte nostra che ci siamo esposti)
spero in vs risposte.
grazie a tutti amici!!
 
Allora significa che Daniele non la pensa come noi. Forse anche lui fa parte del direttivo di qualche Associazione Venatoria. Naturalmente si guarda bene dal dire qual'è questa AAVV.

Franco non diciamo sciocchezze per cortesia....Daniele è un mio carissimo amico da anni e fidati che è una persona dalle qualità morali indiscutibili.
 
ottima idea, anche secondo me bisogna muoversi in tal senso, io son nuovo del forum ma impostare un discorso simile logicamente ben organizzato puo' dare i suoi frutti, insistere insistere insistere....

tutto ok..ma ci vogliono parecchie persone preparate e disponibili...(come le troviamo..?? se poi poi quando c'è ne qualcuna al primo voto la trombiamo ??!!!) con conoscenze a livello nazionale nelle istituzuioni...e per di + dobbiamo trovarci spazio in televisione..perchè sui giornali e in rete non basta...e come no essere d'accordo col coinvolgere il modo industriale e commerciale della caccia ...fino a qualche anno fa le ns AVV non ne parlavano...poi ad ogni assemblea nazionale lo ricordavano si sono messi a evidenziarlo..ma di fatto non hanno fatto nulla con questi...ora aspettano come sempre che acccada un miracolo...che in questi giorni potrebbe essere l'esito delle votazioni....il "congiungimento" di ANUU E FIDC...o l'apertura degli allegati europei ....
è dura ragzzi trovare dei "sostenitori delle cause perse" quale sembra sia la ns passione...però ragazzi se dobbiamo "morire" meglio farlo in piedi...
ciao
 
Ciao Andrea scusami per l'assenza.
Ho letto la lettera e ti devo fare i complimenti, se sei d'accordo ho pensato a queste modifiche.

- L'inizio della lettera è la parte più importante e quindi bisogna dargli forza e creare interesse, quindi inizierei con
"Siamo gli utenti del forum di MIGRATORIA (poi a man mano che si aggiungono gli altri forum, armieri, produttori di articoli inerenti alla caccai, allevatori ecc ecc.. si aggiungono pure i loro nomi, bisogna creare interesse e far voglia alla gente di metterci il proprio nome per creare qualcosa di importante).
Con la nostra azione congiunta vorremo chiedere un Congresso Nazionale della Caccia che interessa tutti tutti i maggiori esponenti di AV, produttori e commercianti del settore.

- Mettere in risalto la nostra lenta ma costante perdita di cacciatori in modo da far vedere numeri i quali aiutano a rendersi conto della situazione: Nel 1990 eravamo in 1.446.935 e nel 2012 circa 700.000 in poco più di 20 anni è stato perso il 50% di cacciatori a causa dei soliti problemi già noti che ci perseguitano e per il futuro saremo destinati a sparire se non facciamo subito qualcosa TUTTI INSIEME.

- Come nota conclusiva aggiungerei "Vi invito TUTTI a partecipare alla nostra azione per fare in modo di dare continuità alla nostra passione aggiungendo il Vostro nome alla lista e contanto sul Vostro appoggio e disponibilità".

Cosa ne pensate? Con la partecipazione dei forum si sottointende l'assenso di tutti gli iscritti.
Si accettano consigli da tutti in modo che questa diventi una lettere che deve colpire tutti gli interessati.
 
Il silenzio di certi forum è dovuto anche perchè è gestito da moderatori appartenenti ad una aavv e quindi non hanno il minimo interesse per questa iniziativa, bisogna pensare al passo successivo per iniziare a fare pressione.
Grazie dell'illuminazione, a volte le cose sono talmente lampanti ed evidenti che non si riescono vedere, era un poco che cercavo di capire come mai questo tipo di (non) risposte quando era molto più semplice del previsto......
 
Vero, hanno promesso ma fino ad ora hanno mantenuto al 45%, qui in liguria hanno difeso il calendario, ma di più non si è visto.
 
ciao a tutti,volevo chiedere se era il caso di mandare una mail anche a BRUNO MODUGNO gran sostenitore della caccia per aiutarci in questo cammino,cosa ne pensate? o magari lo avete gia fatto?
 
chi frequenta altri forum crei un post come il nostro e chieda all'amministratore il permesso per usare il nome del forum per mandare la lettera che Pecos ha scritto fateci sapere saluti
 
Io sono e rimarrò sempre per il dialogo e il confronto con le AAVV....non fosse altro che, al momento, sono solo loro ad avere rapporti con le istituzioni e amministrazioni in tema di caccia.
So che è tardissimo ma il GAME FAIR non potrebbe essere un primo punto d'incontro con le 2 AAVV che hanno risposto????
 
Io sono da poco su questo forum e non ho seguito a fondo la vicenda, comunque mi associo per smuovere le associazioni venatorie perchè inizino a difenderci contro le vergognose campagne denigratorie degli animalisti.

Fosse solo quello, magari! Se ne vedono e se ne sentono di tutti i colori.
 
[h=2]Fidc: un altro passo importante verso l’unità[/h]
lunedì 23 dicembre 2013
federcaccia_135px.jpg

Si è tenuta a Roma l’ultima assise nazionale della Federcaccia del 2013, che ha visto riuniti i presidenti provinciali della Federazione. Annunciato un unico contratto assicurativo per FIdC, ANUUMigratoristi e Arci Caccia. Approvato il bilancio preventivo 2014

Presieduti con brio e polso fermo da Marco Bruni, giovane presidente provinciale di Brescia, sabato 21 dicembre si sono svolti i lavori della 45^ Assemblea nazionale straordinaria della Federazione Italiana della Caccia, ultima del 2013 e di questo ciclo. La prossima infatti, prevista a primavera 2014, sarà l’assemblea elettiva che a conclusione del rinnovo dei quadri dirigenti regionali e provinciali eleggerà il nuovo Consiglio di Presidenza.

Normale quindi il tempo dedicato dal presidente Gian Luca Dall’Olio a ripercorrere nella sua come sempre precisa e a tratti appassionata relazione alcuni passaggi fondamentali che hanno caratterizzato questi anni, oltre a una netta analisi dell’attualità.

Risanamento del bilancio; lancio del progetto “Federcaccia di Domani”, volto a una rivisitazione della struttura federale; creazione dell’Ufficio Gestione Ambientale Faunistico Venatoria; maggiore partecipazione alle iniziative di Face Europa; rinnovato confronto con la società e con i diversi portatori di interesse, sono solo alcune delle iniziative intraprese positivamente nel corso di questo ciclo.

E ultimo, ma certo non meno importante, un forte impegno per la riunificazione del mondo venatorio italiano, che aveva visto una prima tappa significativa proprio all’assemblea nazionale di un anno fa, aprendo alla presenza dei presidenti delle altre Associazioni Venatorie una sorta di costituente volta alla nascita di un nuovo soggetto rappresentativo dei cacciatori.

Un progetto di ampio respiro che dopo 12 mesi di sforzi ha visto un primo concreto risultato che il presidente Dall’Olio ha potuto annunciare: l’accordo raggiunto con ANUUMigratoristi e Arci Caccia di offrire già dal 2014 un unico contratto assicurativo, sottoscritto con un solo broker con condizioni e prezzi uguali in tutta Italia, che consente di superare uno degli innegabili punti di divisione del mondo associativo.

Una pluralità che, come ha sottolineato il presidente, dura da mezzo secolo e che se all’inizio poteva rappresentare nel confronto un elemento positivo, si è rapidamente trasformata in divisione e poi in disgregazione del nostro mondo, e lo ha portato a una progressiva esclusione dal confronto con la società e con le istituzioni. “Parlare con una unica voce è una necessità che esprime anche la nostra civiltà di essere cacciatori. Perché la caccia è civiltà, lo è da millenni, e noi che siamo responsabili di aver fatto perdere questa consapevolezza alla società dobbiamo recuperarla. Per questo considero ritrovare una rinnovata unità un dovere di ogni presidente di Associazione”.

Terminata fra gli applausi la sua relazione, il presidente ha illustrato poi all’assemblea, che lo ha approvato all’unanimità, il bilancio di previsione 2014, ancora una volta in pareggio.

Il presidente ANUUMigratoristi Marco Castellani e Arci Caccia Osvaldo Veneziano, presenti in sala, intervenendo brevemente hanno espresso la volontà e l’invito di accelerare ancor più il processo di unificazione, lavorando con rinnovato impegno sul territorio per invertire l’attuale tendenza che vede la caccia minoritaria, recuperando il ruolo centrale della gestione dello stesso. Solo una forte Federazione che parla con voce unica, ha ricordato in particolare Castellani, può rappresentare i cacciatori e costringere anche gli altri attori esterni al mondo della caccia a rivolgerci attenzione e confrontarsi a un altro livello.

Doveroso citare i saluti e gli auguri fatti pervenire dal presidente Enalcaccia Lamberto Cardia e CPA Alessandro Fiumani, impossibilitati ad essere presenti, che come gli altri presidenti di associazione erano stati, con prassi ormai consolidata, invitati ai lavori assembleari.

Al vicepresidente Lorenzo Carnacina responsabile dell’Ufficio Gestione Ambientale Faunistico Venatoria, il compito di mettere in luce e sottolineare lo spirito che sta alla base del suo funzionamento e l’importanza di disporre di dati e informazioni tecniche su cui basare ogni scelta di politica venatoria. Un compito in cui è stato validamente affiancato dal dottor Michele Sorrenti, responsabile tecnico dell’Ufficio Avifauna Migratoria, che ha ripercorso quanto svolto in questi anni in termini di ricerche e, da soli o in collaborazione con le altre associazioni, nel fornire assistenza agli uffici caccia e agli assessorati nel predisporre calendari corretti o per confrontarsi, uscendone spesso vincenti, con gli innumerevoli ricorsi avanzati avverso i calendari venatori.

“Il lavoro dell’Ufficio Avifauna, insieme a quello dell’Ufficio Fauna Stanziale diretto dalla dottoressa Giorgia Romeo – ha sottolineato il vice presidente Buconi prendendo la parola – è quello che forse più ha permesso ai cacciatori di percepire gli sforzi e il lavoro svolto da Federcaccia. Ma è soprattutto l’esempio di come sia possibile soddisfare la necessità di rispondere alle richieste del nostro mondo agendo in modo da essere utili ai cacciatori e insieme alla caccia. Due cose che anche se può apparire forse paradossale, a una più attenta riflessione appaiono non essere sempre pienamente coincidenti. E l’impegno della Federazione in questi 5 anni è andato sempre in questo senso, con una visione che non si è limitata all’immediato, ma ha considerato conseguenze e programmi di più ampio respiro.

Su iniziativa del vicepresidente Antonio D’Angelo, ampiamente condivisa, la Federazione ha poi proceduto a premiare una rappresentanza dei partecipanti e dei selezionatori ai Campionati del Mondo per cani da Ferma e S.Uberto per gli importanti e prestigiosi riconoscimenti riportati nel corso del ciclo 2009 -2013: ben 60 medaglie e podi che – come ha ricordato D’Angelo – “hanno sì premiato l’impegno dei nostri atleti, ma anche gli sforzi della Federcaccia per mantenere e sostenere il settore sportivo, attraverso il quale si è perseguita una maggiore selezione delle razze da caccia a favore di tutti i cinofili e si è contribuito a promuovere e diffondere quei valori di educazione, etica e disciplina che devono essere propri di ogni cacciatore”.

Le parole del presidente Dall’Olio, che ha ringraziato tutto il Consiglio di presidenza e i dirigenti per il sostegno, l’impegno e il lavoro svolto in questi anni, auspicando che, chiunque ne sia alla guida, Federcaccia proceda anche nei prossimi anni sulla strada del rinnovamento, hanno concluso con un pizzico di legittima commozione i lavori.


Roma, 23 dicembre 2013 – Ufficio Stampa Federazione Italiana della Caccia
 
Purtroppo le altre AV oltre a non fregar nulla della Base, da quanto è apparso oggi,gli frega poco anche di fare una sola AAVV.

Bisognerebbe cominciare a levargli le tessere sia a Arcicaccia,Libera Caccia,Italcaccia,enalCaccia......

Almeno Anuu , Federcaccia e CPA ci hanno messo la faccia , le altre solo proclami nei vari blog.....

Io aspetterei prima gli sviluppi prima di decidere, sul fatto che io personalmente non sostengo a prescindere con la mia assicurazione determinate AA.VV lo faccio io per primo ed è giusto farlo a mio parere, però prima di cantare vittoria io personalmente aspetto gli sviluppi.
 
L'iniziativa mi trova perfettamente d'accordo, credo sia importante farsi ascoltare, io che sono tesserato della Fidc che identifico con le persone con cui ho a che fare e che a me sembrano corrette ,capaci, preparate e di loro sono soddisfatto, sottolineo che sono puntualmente informato e portato a conoscenza delle iniziative, con questo è evidente che tutto si può migliorare, voglio concludere con tre riassunti, dove ad esempio ognuno può trovare spunti anche di riflessione.

Firenze, 15 Febbraio 2013 – Moreno Periccioli
1
PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE DI FEDERCACCIA TOSCANA AI
CANDIDATI AL PARLAMENTO ALLE ELEZIONI POLITICHE 2013
MORENO PERICCIOLI
FIRENZE
AUDITORIUM AL DUOMO – VENERDI’ 15 FEBBRIAO 2013 Firenze, 15 Febbraio 2013 – Moreno Periccioli
2
…. questa tornata elettorale è importante …per il Paese e le sue
prospettive…per l’economia,…per il lavoro …ma è decisiva per il
rafforzamento della democrazia che si nutre di buona politica…
…il populismo, l’astensionismo e la demagogia, si alimentano in una
situazione di sfiducia che riguarda i partiti, la politica, le istituzioni …le
ragioni sono profonde ….pesa certamente la crisi economica, la sensazione
di un declino inarrestabile, accentuato da fenomeni di cui la percezione è
negativa: la globalizzazione, la concorrenza, i flussi migratori…
Cresce l’inquietudine, l’insicurezza per l’oggi e l’incertezza per il futuro …la
politica ed i suoi attori sembrano sempre più chiusi alle domande della
società, sempre meno attivi verso obiettivi d’interesse generale, sempre
più orientati alla riproduzione ed alla difesa di oligarchie autoreferenziali
….il crescere della malversazione, della corruzione, danno l’immagine di
una perdita di responsabilità civica, di un’arroganza nella gestione del
potere a fini personali e di gruppo …
….voltare pagina è dunque un imperativo
C’è bisogno di buona politica ….c’è bisogno di dare speranza a questo
paese…c’è bisogno di scelte e di obiettivi che suscitino consenso ed
impegno delle forze sane di questo paese straordinario che ha in sé la
capacità, l’intelligenza la forza per reagire e tornare a essere grande…
…è un grande compito quello che vi aspetta e siamo certi che saprete
interpretare al meglio questi bisogni e queste speranze… Firenze, 15 Febbraio 2013 – Moreno Periccioli
3
….da parte nostra siamo impegnati a partecipare, ad esserci: rivolgeremo
a tutti i nostri 50mila iscritti un invito ad andare a votare ricordando che il
voto è un diritto conquistato, ed è un dovere di cittadinanza.
…certo, la legge elettorale che consentiva ai cittadini di scegliere i propri
rappresentanti è un’occasione mancata….
Ma non deve essere occasione di disaffezione o disimpegno….
***
Federcaccia Toscana, la più grande associazione dei cacciatori in Italia con
350mila iscritti di cui 50mila in Toscana, si sente in obbligo di dire il
proprio pensiero e di avanzare le proprie proposte….
La legislatura cha abbiamo alle spalle è partita con roboanti promesse di
riforma… quello che abbiamo registrato è stato una lotta improduttiva tra
inconcludenti e palesi contraddizioni da una parte e strumentale e sterile
emendamentismo dall’altra…
…il risultato è che nulla è stato fatto ….e ciò che è stato fatto, mi riferisco
al recepimento delle direttive comunitarie, in materia di protezione di
uccelli, è stato fatto male, introducendo contraddizioni non risolte , con le
leggi esistenti e producendo interpretazioni difformi e contenziosi
amministrativi …non definendo così un quadro normativo più moderno ed Firenze, 15 Febbraio 2013 – Moreno Periccioli
4
avanzato ma producendo incertezza operativa che allontana la caccia dal
territorio e la porta sempre più negli studi degli avvocati e nelle aule dei
tribunali amministrativi…
Questa rinuncia della politica al proprio mestiere, ad affrontare un tema
difficile che divide le coscienze ed agita passioni, con prudenza e serietà,
trasforma il confronto in contesa, irrigidisce le posizioni, esaspera i toni,
esalta la presunzione di verità annichilisce ogni volontà di confronto;
produce scontro ma non risultati…
***
A 21 anni dalla 157 è convinzione diffusa che debbano essere scienza e
conoscenza le direttrici sulle quali procedere per migliorare la gestione
della fauna e la sostenibilità della caccia; l’esperienza suggerisce molti
adeguamenti, aggiustamenti e modifiche conseguenti alla necessità di
adeguare la legge al mutato contesto sociale, ai cambiamenti
dell’ambiente, al mutato assetto delle competenze istituzionali.
…basti un esempio banale per cogliere il senso dei cambiamenti
intervenuti.… La Repubblica dell’11 febbraio titolo…“cosi gli animali
selvatici invadono le nostre citta”… nell’articolo si legge “in Toscana sono
esasperati ….nella regione con maggiore numero di ungulati sul territorio
in Europa, i 150 mila cinghiali e i 140 mila caprioli hanno causato 20
milioni di euro di danni a colture ed allevamenti dal 2005 al 2010 e ben
3290 incidenti stradali… Firenze, 15 Febbraio 2013 – Moreno Periccioli
5
….ciò nonostante gli sforzi fatti dalla Regione Toscana, per affrontare
questa situazione rischiano di essere vanificati dalla vetustà e rigidità del
quadro normativo statale…
…e il tema, guardate non è banalmente gestionale, ma è ancor prima di
ispirazione culturale….
La L 157/92 afferma che è obiettivo della pianificazione faunisticovenatoria “l’incremento di tutte le specie di mammiferi e di volatili
presenti stabilmente o temporaneamente sul territorio ” ..un obiettivo di
“quantità” mirato ad incrementare la presenza della fauna
indipendentemente dalla relazione tra le specie e con l’ecosistema , un
obiettivo valido allora, 20 anni fa, non più valido oggi. Viceversa la L.R.
2/2010 afferma “la pianificazione faunistico-venatoria è finalizzata al
conseguimento della densità ottimale, alla conservazione e a garantire la
coesistenza con le altre specie e con le attività antropiche presenti sul
territorio …”; una scelta di “qualità” mirata realizzare un equilibrio tra le
specie e tra queste e l’ambiente circostante, che significa salvaguardia
attiva della biodiversità e tutela della attività agricola, non ex post con il
pagamento dei danni, ma come elemento prioritario ed essenziale da
garantire nella definizione degli obiettivi della pianificazione e della
gestione
Coerentemente la Regione decide di ampliare la stagione di caccia al
cinghiale e di introdurre la possibilità di cacciare con la neve per ridurre la
presenza a criteri di sostenibilità …. riducendo i danni che la presenza Firenze, 15 Febbraio 2013 – Moreno Periccioli
6
eccessiva di questa specie provoca all’agricoltura ed arreca alla
biodiversità….
I ricorsi contro questo punto, incoerente con la legge nazionale, ma
perfettamente coerente con le necessità della gestione faunistica, hanno
costretto la Regione a modificare la legge su questi punti… è facile
prevedere una nuova impennata della richiesta di risarcimento dei danni
da parte degli agricoltori….
***
….c’è bisogno, allora di una riforma della 157 …i punti essenziali sono
racchiusi nel documento …. Ve li elenco rapidamente:
-----
- l’esplicitazione, fra le finalità della legge e della pianificazione, del
principio di sostenibilità della presenza e densità delle specie selvatiche in
relazione non solo alla loro conservazione ma, al pari, alle attività
antropiche presenti sul territorio, in primo luogo l’agricoltura. Garantire, in
altri termini, gli interventi di gestione, compresi prelievo venatorio
ordinario e piani straordinari, necessari a costituire e mantenere densità, in
particolare delle specie ungulate, tali da non arrecare danno alle produzioni
agricole, alle altre specie, all’ambiente e alla biodiversità.
- il superamento, nella gestione faunistica, del dualismo fra aree vietate alla
caccia e rimanente territorio. I Parchi, soprattutto nazionali, ed in genere le Firenze, 15 Febbraio 2013 – Moreno Periccioli
7
aree vietate alla caccia, sono di fatto sottratti ad una effettiva ed efficace
gestione faunistica.
Al di là degli effetti all’interno dei confini, la mancata gestione si traduce
in danni gravi sul rimanente territorio, compromettendone gli equilibri
faunistici ed ambientali nonché gli aspetti produttivi.
Non si mette in discussione il divieto di caccia nei parchi comunemente
inteso, ma vanno rimossi tutti gli ostacoli che impediscono la gestione della
fauna, aprendo anche ad un ruolo nuovo e positivo che il mondo venatorio
può adeguatamente svolgere nel pieno rispetto delle finalità delle aree
protette.
- l’attribuzione piena alle Regioni, in armonia con lo spirito del novellato
titolo V della Costituzione, delle competenze e potestà nella gestione della
fauna selvatica e nella disciplina dell’attività venatoria.
L’esercizio di tale competenza, per essere effettivo ed efficace, implica
autonomia nelle procedure della programmazione e nella individuazione
degli strumenti normativi o amministrativi, con connessa responsabilità
delle scelte.
- la ridefinizione, anche in relazione al punto precedente, delle funzioni
dell’Ispra, potenziando e qualificando l’attività dell’Istituto nel campo della
ricerca e del monitoraggio, per fornire conoscenze, parametri e dati utili
alle scelte di gestione, ma eliminando, in questa logica, gli obblighi di
parere dell’Ispra su provvedimenti specifici delle Regioni e dei soggetti
gestori.
L’obbligo di tali pareri, spesso resi non tempestivamente e comunque senza
specifica conoscenza delle situazioni cui si riferiscono, si traduce in inutile
aggravio per l’Istituto ed in ostacolo all’efficacia della gestione. Firenze, 15 Febbraio 2013 – Moreno Periccioli
8
- la modifica dell’art. 18 della L. 157, con l’inversione dei commi 1 ed
1bis. Il comma 1bis, introdotto con la Comunitaria 2010, vanifica le
disposizioni del comma 1 che detta puntualmente l’elenco delle specie
cacciabili ed i tempi di prelievo, determinando incertezza e continuo
contenzioso.
- la puntualizzazione chiara ed inequivoca dell’obbligo dello Stato, secondo
il disposto della L. 388/2000 di trasferire alle Regioni il 50% dei proventi
delle tasse di concessione governativa per l’esercizio venatorio, nonché
l’obbligo per le Regioni stesse di destinare integralmente al settore i
proventi delle tasse regionali sulla caccia.
------
Di tutto ciò non c’è traccia nei programmi elettorali che abbiamo avuto
modo di scorrere …ma noi siamo testardi e con questo incontro vogliamo
dire signori , c’è anche la caccia, che “ci siamo anche noi!”…
***
Concludo con una valutazione politica …..
La nuova legge regionale fu votata con una larghissima maggioranza ….
Certamente non tutti i consiglieri che hanno dato il loro voto hanno in
simpatia i cacciatori o sostengono la caccia…. Il segnale che viene da quel
voto e che in Toscana prevale il buonsenso; è grande il rispetto verso una
attività rilevante per l’ambiente, per l’economia, che tiene insieme ancora
centomila appassionati, che si avverte essere ancora cultura viva tra la Firenze, 15 Febbraio 2013 – Moreno Periccioli
9
nostra gente, è forte l’impegno a governare questo fenomeno in una
logica di valorizzazione della biodiversità e della sostenibilità
Siamo testardi e fiduciosi, come coloro che pensano che ciò che chiediamo
non è per vantaggio personale e di categoria ma è per l’interesse generale.
Abbiamo fiducia, che nel prossimo parlamento si aprirà una discussione
seria attorno a questi temi. L’esperienza della Toscana ci dice che si può e
che si deve:
Si può sviluppare un confronto produttivo a partire dalle cose concrete; …
Si può , e si deve, decidere su una materia delicata e controversa come la
caccia, che divide le coscienze e agita passioni, ma che è parte importante
della società e della cultura del nostro paese e, insieme, politica decisiva
per la difesa dell’ambiente e della biodiversità; …
Si deve, superare una discussione reciprocamente pregiudiziale che fa si
che non ci si metta d’accordo su niente; anche quando si parla di una
legge che interviene sull’ambiente, sulle competenze istituzionali, che è
datata a 21 anni fa!!!
Si deve, isolare gli opposti estremismi della “caccia libera sempre ed in
ogni luogo” e della “caccia mai, in nessun tempo e in nessun luogo”;
Siamo certi che la politica saprà recuperare la capacità di ascolto,
riconoscere il valore della mediazione quando il frutto sia l’interesse
generale, come la tutela dell’ambiente e della fauna, le positive risposte a Firenze, 15 Febbraio 2013 – Moreno Periccioli
10
legittime passioni che la società esprime, l’armonico governo di questa
materia tra le diverse competenze istituzionali.
Di nuovo grazie per l’attenzione….
Un caloroso in bocca al lupo a tutti voi!

Sfide del futuro: 1 caccia in sintonia con i criteri di sostenibilità, 2 compatibilità con le indicazioni scientifiche, 3 integrazione con le normative comunitarie e con le diverse richieste della società frutto dei cambiamenti dei tempi. Sono proposte da sottoporre all' attenzione del nuovo governo e il nuovo parlamento; nuova gestione venatoria a partire dal potenziamento degli ATC, finanziamenti per risarcimento danni, nuova fiscalità generale con parte delle imposte da destinare direttamente a risorse del territorio. (qui vedo molto politichese)

Sono passate le elezioni e i risultati segnano una sconfitta per tutti, il giorno dopo con questa legge non sappiamo chi ci governa, il nostro mondo quello dell'associazionismo venatorio è ormai ancora più penalizzato, gli iscritti si dividono in destra e sinistra e centro nel tentativo inutile di essere rappresentati. Se aggiungiamo la difesa sterile dell'orticello con polemiche tanto sterili quanto distruttrici è evidente la divisione storica del nostro mondo. Stranamente gli agricoltori, gli allevatori e poi pescatori e gli armieri non si sono schierati, questo è il messaggio che ho interpretato, forse la loro strategia è essere silenti e avere riferimenti certi, ma credo che l' ansia dei cacciatori sia aumentata. Parlare di caccia quando le persone vivono un forte disagio sociale sembrerebbe anacronistico, ma è proprio in questi momenti che bisogna trovare chi ci ascolta la condizione valida per affrontare i falsi ambientalisti. E' necessario un fronte comune con tutte le associazioni, i pescatori professionisti e non, gli agricoltori, gli allevatori e gli armierie tutto l'indotto, condizione unica e necessaria l' UNIONE per continuare a far vivere il nostro mondo.
 
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