Non mi piace esteticamente e, nonostante la ritengano sicura, non la caricherei nel serbatoio dell'automatico.
Contro Gianni non ho nulla, anzi!

Però non mi sembrano un'invenzione recente. Da ragazzino mio padre si procurava certe flobert con chusura ogivale. Se le trovo pubblico qualche foto.
Anche nel 12 c'erano, ma erano in cartone. La chusira era tenuta insieme da una spece di cera (colla).
 
Salve a tutti, dopo oltre cento pagine, vorrei gridare forte; "ERA MEGLIO PRIMAAAAA!!!!!".
Prima dell'avvento dei forum se si voleva acquisire un minimo di conoscenza balistica,
si e ra costretti a leggere gli scritti, aquistare libri, consultare, i maestri della balistica.
Oggi con due click si accede ad un mondo fatto di esperti del copia-incolla che elevano
le esperienze personali a leggi ed assiomi inequivocabili.
E la cosa sconcertante è che trovano seguito in utenti che non si sono mai premurati
di studiare il fenomeno con una certa serietà.
Per capire SERIAMENTE quanto influisca il "meteo" sulla resa delle cartucce vorrei riportare alcune
righe tratte dalla migliore opera del più noto esperto balistico italiano (e non solo).

"Recenti esperimenti condotti dallo scrivente su cartucce da piattello di fabbricazione nazionale,
caricate con bossolo e borra in plastica, polvere lamellare alla nitrocellulosa pura gelatinizzata,
hanno fornito i seguenti risultati. Tenute per 48 ore a -20°C, hanno fatto registrare un abbassamento di V/0
di circa 4 m/s, ed un calo di PMax rispetto alla norma di 22 Kg/cmq.
Climatizzate a + 40°C per 48 ore, hanno presentato un aumento di V/0 di 7 m/s con un
incremento di pressione di 92 Km/cmq, sempre in rapporto ai valori normali che si ottenevano
dopo climatizzazione a 15°C.
Una differenza di soli 11 m/s di V/0 riscontrata a seguito di un'escursione termica
di ben 60°C, ci fa comprendere che ben raramente la diminuita efficacia di una carica
può essere attribuita ad un calo di energia cinetica dei pallini, specialmente sparando
cartucce moderne che abbondano in velocità iniziale.
Neppure dobbiamo temere, almeno nell'uso venatorio delle munizioni a pallini,
una forte diminuzione di rendimento a causa dell'umidità atmosferica, sia per
merito delle migliorate caratteristiche delle polveri (almeno di alcune),
sia per merito dei bossoli in plastica."

Vedo che anche tu fai il copia e incolla, non va bene estrapolare una frase, l'esperto in questione in tantissime altre discussioni si e' espresso diversamente, ma non perche' si contraddice ma semplicemente perche' l'aspetto " meteo" influisce maggiormente sulla balistica esterna, quindi sulla densita' dell'aria.
La temperatura, che e' il fattore piu' importante, influisce anche sulla capacita' di accensione di una polvere.
Mi spiego meglio, a zero gradi, qualunque polvere ha maggiore difficolta' di accensione rispetto ai + 30 gradi e quindi sviluppa pressioni minori.
Per dare una spiegazione piu' tecnica, la decadenza delle prestazioni di una cartuccia si hanno quanto diversi fattori si sommano, cosa per fortuna abbastanza rara, ma che a caccia accade.
Quello che hai citato tu e' giusto e piu' volte dimostrato, quindi i fattori meteo influiscono poco sulla balistica interna, per fare un esempio, se lasci le cartucce in macchina dalla sera, non subiranno variazioni di rilievo.
Saluti
 
Ma ora mi sorge spontanea una domanda...visti gli orari ai quali scrivete, ma a caccia ci andate o siete sempre attaccati alla telenovela?
Io leggo ma non faccio testo, da me vedere un tordo prima della fine dell'orario...solo se apro il surgelatore e ce n'è qualcuno dell'anno scorso...
 
Come non quotarti,ma come leggi non è per tutti così.

Per quanto riguarda il discorso di Luca,non me ne volere, sull importanza dell esperienza non mi pare che leggendo il post si deduca che voglia dire che l esperienza è fondamentale,lui dice che anche 40 anni di caricamento non vogliono dire saper caricare.e che il pescatore è diventato campione senza esperienza in poco tempo,e sono concetti,a volte,reali ma in italiano quello che ha scritto vuol dire che l esperienza serve a poco.

Per ronin io credo che,in questo campo,al contrario della vita,l esperienza delle persone anziane non serva a molto,prima di tutto perché i componenti moderni sono molto diversi da quelli vecchi e poi perché,sopratutto gli anziani,sono portatori di quelle dicerie obsolete che non hanno mai trovato riscontri scientifici,parlo del sangue chiaro poco piombo e scuro troppo..non aumentare la velocità per non fare la passata..,dei misti assurdi di polveri,dell aglio e delle polveri messe al sole e di tante altre sciocchezze che una volta venivano attuate,io avevo uno zio che quando non cadevano toglieva pallini o metteva del fango sull orlatura e continuavano a non cadere,ma lui era convinto che così miglioravano le cartucce.io ho messo da parte queste dicerie e ho preferito un approccio più scientifico facendo da subito un uso costante di un banco di prova vicino a casa che mi diceva esattamente ciò che dovevo fare
Saluti
Sicuramente era molto piu' intelligente tuo zio, non sapeva perche' lo faceva ma aveva capito che in alcune circostanze bisognava aumentare o diminuirà la velocita' del piombo.
 
E' buona norma quando si fa una citazione, almeno fornirne la fonte!

I fattori climatici possono incidere sul rendimento balistico di una cartuccia in molteplici modi:

1)Il bossolo in plastica

"Il materiale normalmente diviene più rigido con le basse temperature, più elastico e debole con il calore, influendo sul rendimento della carica mediante la differente dilatazione del tubo, nonchè la diversa resistenza allo svolgimento dell'orlatura."

"La microporosità della plastica permette all'umidità ambientale di penetrare all'interno del bossolo, ma ne ostacola e ritarda il cammino inverso."

"Se le cartucce in plastica vengono esposte lungamente al sole o a una diversa fonte di calore, per l'aumento della temperatura si forma all'interno del bossolo una pressione elevata, l'umidità naturale contenuta nella polvere si volatilizza, la vivacità dell'esplosivo aumenta, sale il valore della pressione dei gas."

2)La borra di plastica

"Al pari dei bossoli, anche le borre in plastica presentano notevole sensibilità alle variazioni di temperatura, in particolare al freddo intenso, con conseguente perdita di elasticità."

"Sono pure sensibili al calore, perciò il rendimento delle cariche con borra in plastica è soggetto a mutare non solo con il tasso di umidità atmosferica, ma anche e in superiore misura con le variazioni di temperatura esterna, per il diverso coefficiente di dilatazione che il materiale della borra assume rispetto a quello del bossolo"

3)La polvere

"Le principali caratteristiche negative delle polveri monobasiche gelatinizzate sono costituite dalla maggiore sensibilità all'umidità ambientale e dalla inferiore stabilità fisico chimica alle doppie basi."

"L'acquisizione di umidità provoca nelle monobasiche un'imponente riduzione di rendimento. Nella fase di deflagrazione, l'umidità produce vapore acqueo che abbassa la temperatura dei gas, riducendo la pressione e di conseguenza anche il rendimento della carica."

"Le balistiti riducono il loro rendimento con basse temperature, come avviene anche per tutte le polveri monobasiche.

"Una differenza di umidità atmosferica del 10% comporta una variazione di V/0 di circa 5 m/s in cartucce caricate con polveri monobasche, di 3 m/s con polveri alla nitroglicerina."

"Una differenza di 1° C nella temperatura esterna provoca una differenza di circa 3 Kg/cmq nella pressione della cartuccia."

4)La rosata

"L'effetto ritardante della resistenza dell'aria è direttamente proporzionale alla velocità del proiettile."

"Variando la temperatura, la pressione e l'umidità atmosferica, la velocità residua e il valore della dispersione di una carica di pallini possono risultare alquanto diversi"

"I pallini subiscono una ritardazione tanto maggiore, e tendono pure a divergere in misura superiore dall'asse di tiro, quanto più alta è la densità dell'aria. Questa densità aumenta con le basse quote, con il freddo e clima secco, mentre diminuisce con l'altitudine, con il caldo, con l'umidità atmosferica."

Singolarmente questi fattori possono incidere molto poco su assetti equilibrati e ben eseguiti. Se invece si dovessero presentare contemporaneamente, potrebbero rovinare una bella giornata di caccia.

Fonte: Antonio granelli, Polveri, Dosi e Cartucce
 
Vedo che anche tu fai il copia e incolla, non va bene estrapolare una frase, l'esperto in questione in tantissime altre discussioni si e' espresso diversamente, ma non perche' si contraddice ma semplicemente perche' l'aspetto " meteo" influisce maggiormente sulla balistica esterna, quindi sulla densita' dell'aria.
La temperatura, che e' il fattore piu' importante, influisce anche sulla capacita' di accensione di una polvere.
Mi spiego meglio, a zero gradi, qualunque polvere ha maggiore difficolta' di accensione rispetto ai + 30 gradi e quindi sviluppa pressioni minori
.
Per dare una spiegazione piu' tecnica, la decadenza delle prestazioni di una cartuccia si hanno quanto diversi fattori si sommano, cosa per fortuna abbastanza rara, ma che a caccia accade.
Quello che hai citato tu e' giusto e piu' volte dimostrato, quindi i fattori meteo influiscono poco sulla balistica interna, per fare un esempio, se lasci le cartucce in macchina dalla sera, non subiranno variazioni di rilievo.
Saluti


Ciao, io non faccio copia-incolla, faccio leggi-trascrivi che è molto diverso.
La telenovela di cui siamo protagonisti, nasce sostanzialmente da un intervento
di un utente del forum, il quale afferma che si è visto sfuggire maldestralmente dei selvatici
a distanze prossime ai venti metri, egli però non era armato di cerebottana o fionda,
ma di un modernissimo fucile a retrocarica che spara cartucce caricate con polvere infume,
le condizioni metereologiche escludono le basse temperature, visto che l'utente
ha parlato di tortore, a questo punto ti domando; la densità dell'aria con quali temperature
peggiora la balistica esterna della cartuccia a pallini?
Nel ringraziarti per l'esaudiente spiegazione in verde, vorrei chiederti anche quanti m/s
si perdono quando si sommano gli innumerevoli fattori avversi meteo
a cui fai riferimento.
Grazie
 
Per precisione il manuale che io cito si chiama: Polveri, Dosi e Cartucce. Annovera ben 290 pagine ed è edito dall'Editoriale Olimpia(fu)!
La canna manometrica serve solo a dare delle indicazioni di massima, ma per come è strutturata e costruita, poco ha a che fare con la canna di un fucile da caccia. Anche le condizioni in cui si svolgono le prove, sono difformi da quelle in campo operativo.
Ricambio il saluto
Ok quello che dici tu e una riedizione ridotta del libro originale che ti ho citato io,molto più completo,pensavo ti riferivi al manualetto che inserivano su Diana.
Per quanto riguarda i valori di perdita di prestazioni al variare di umidità e temperatura,in una cartuccia che parte con buona velocità e pressione,come vedi,sono irrisori,per i bossoli e i contenitori è sicuramente difficile capirne l influenza,ma mai sarà fondamentale con un semplice cambiamento di vento!
Per la manometrica,rimane comunque l unico strumento capace di dirti cosa succede in una cartuccia in modo oggettivo,senza le variabili umane del tiro a volo
Saluti
 
Il decadimento della cartuccia a me è successo in questi casi:
- giacca che aveva preso acqua con cartucce nelle tasche e "conservate" insieme ad essa;
- cartucce riposte in garage fortemente umido.

Non credo che l'umidità in poche ore possa influire sul rendimento.
 
E' buona norma quando si fa una citazione, almeno fornirne la fonte!

I fattori climatici possono incidere sul rendimento balistico di una cartuccia in molteplici modi:

1)Il bossolo in plastica

"Il materiale normalmente diviene più rigido con le basse temperature, più elastico e debole con il calore, influendo sul rendimento della carica mediante la differente dilatazione del tubo, nonchè la diversa resistenza allo svolgimento dell'orlatura."

"La microporosità della plastica permette all'umidità ambientale di penetrare all'interno del bossolo, ma ne ostacola e ritarda il cammino inverso."

"Se le cartucce in plastica vengono esposte lungamente al sole o a una diversa fonte di calore, per l'aumento della temperatura si forma all'interno del bossolo una pressione elevata, l'umidità naturale contenuta nella polvere si volatilizza, la vivacità dell'esplosivo aumenta, sale il valore della pressione dei gas."

2)La borra di plastica

"Al pari dei bossoli, anche le borre in plastica presentano notevole sensibilità alle variazioni di temperatura, in particolare al freddo intenso, con conseguente perdita di elasticità."

"Sono pure sensibili al calore, perciò il rendimento delle cariche con borra in plastica è soggetto a mutare non solo con il tasso di umidità atmosferica, ma anche e in superiore misura con le variazioni di temperatura esterna, per il diverso coefficiente di dilatazione che il materiale della borra assume rispetto a quello del bossolo"

3)La polvere

"Le principali caratteristiche negative delle polveri monobasiche gelatinizzate sono costituite dalla maggiore sensibilità all'umidità ambientale e dalla inferiore stabilità fisico chimica alle doppie basi."

"L'acquisizione di umidità provoca nelle monobasiche un'imponente riduzione di rendimento. Nella fase di deflagrazione, l'umidità produce vapore acqueo che abbassa la temperatura dei gas, riducendo la pressione e di conseguenza anche il rendimento della carica."

"Le balistiti riducono il loro rendimento con basse temperature, come avviene anche per tutte le polveri monobasiche.

"Una differenza di umidità atmosferica del 10% comporta una variazione di V/0 di circa 5 m/s in cartucce caricate con polveri monobasche, di 3 m/s con polveri alla nitroglicerina."

"Una differenza di 1° C nella temperatura esterna provoca una differenza di circa 3 Kg/cmq nella pressione della cartuccia."

4)La rosata

"L'effetto ritardante della resistenza dell'aria è direttamente proporzionale alla velocità del proiettile."

"Variando la temperatura, la pressione e l'umidità atmosferica, la velocità residua e il valore della dispersione di una carica di pallini possono risultare alquanto diversi"

"I pallini subiscono una ritardazione tanto maggiore, e tendono pure a divergere in misura superiore dall'asse di tiro, quanto più alta è la densità dell'aria. Questa densità aumenta con le basse quote, con il freddo e clima secco, mentre diminuisce con l'altitudine, con il caldo, con l'umidità atmosferica."

Singolarmente questi fattori possono incidere molto poco su assetti equilibrati e ben eseguiti. Se invece si dovessero presentare contemporaneamente, potrebbero rovinare una bella giornata di caccia.

Fonte: Antonio granelli, Polveri, Dosi e Cartucce

Ottimo lavoro Sergiom, io queste cosette piu' o meno le avevo gia' dette ma non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire
 
Ok quello che dici tu e una riedizione ridotta del libro originale che ti ho citato io,molto più completo,pensavo ti riferivi al manualetto che inserivano su Diana.
Per quanto riguarda i valori di perdita di prestazioni al variare di umidità e temperatura,in una cartuccia che parte con buona velocità e pressione,come vedi,sono irrisori,per i bossoli e i contenitori è sicuramente difficile capirne l influenza,ma mai sarà fondamentale con un semplice cambiamento di vento!
Per la manometrica,rimane comunque l unico strumento capace di dirti cosa succede in una cartuccia in modo oggettivo,senza le variabili umane del tiro a volo
Saluti
Il Granelli dice che con una variazione d' umidità del10% si ha una perdita di velocità di 5 ms, il che lascia pensare che passando da un umidità relativa dal 40% al 90%, si abbia una perdita di velocità di 25 ms , una differenza di 1° C nella temperatura esterna provoca una differenza di circa 3 Kg/cmq nella pressione della cartuccia, supponiamo che questo dia solo una perdita di velocità di1 ms, con 10gradi in meno avremo una differenza di 10ms che aggiungendoli ai 25 che si perdono con l'umidità diventano 35ms, non sembrano perdite irrisorie.
 
in 122 pagine mi pare (non le ho lette tutte ) nessuno parla di un cattivo rendimento di una carica per colpa degli inneschi, ci sono lotti di inneschi dichiarati di potenza alta e poi in verità si scopre che sono dei media potenza, in una carica di polvere progressiva questo fattore può, anzi porta di sicuro una buona cartuccia a diventare una pessima cartuccia, perchè molta polvere non riesce nemmeno a bruciare, o brucia in modo ritardato, creando grossi problemi alla carica lanciata con bassissime velocità.
 
Il Granelli dice che con una variazione d' umidità del10% si ha una perdita di velocità di 5 ms, il che lascia pensare che passando da un umidità relativa dal 40% al 90%, si abbia una perdita di velocità di 25 ms , una differenza di 1° C nella temperatura esterna provoca una differenza di circa 3 Kg/cmq nella pressione della cartuccia, supponiamo che questo dia solo una perdita di velocità di1 ms, con 10gradi in meno avremo una differenza di 10ms che aggiungendoli ai 25 che si perdono con l'umidità diventano 35ms, non sembrano perdite irrisorie.

Le perdite di cui parli assumerebbero un valore importante su una carica che partisse a 360-370m/s, mentre in cariche moderne con V/0 400-420m/s il rendimento rimane accettabile.
Come ho gia' detto la presenza della strozzatura non aumenta molto la V/0 di una carica , ma aumenta notevolmente la V/10 anche fino a 20-25m/s, perche' ci si preoccupa sempre delle perdite di velocita' dovute al tempo e mai di quelle derivanti dalla canna che si utilizza?
 
Il Granelli dice che con una variazione d' umidità del10% si ha una perdita di velocità di 5 ms, il che lascia pensare che passando da un umidità relativa dal 40% al 90%, si abbia una perdita di velocità di 25 ms , una differenza di 1° C nella temperatura esterna provoca una differenza di circa 3 Kg/cmq nella pressione della cartuccia, supponiamo che questo dia solo una perdita di velocità di1 ms, con 10gradi in meno avremo una differenza di 10ms che aggiungendoli ai 25 che si perdono con l'umidità diventano 35ms, non sembrano perdite irrisorie.

35 ms, secondo me influiscono sull'energia residua di una munizione necessaria a procurare ferite " mortali " molto, ma molto oltre i famosi 20 mt. Mi sembra inoltre di aver capito che ... rimanendo in un range di v0 sopra i 375/ms una pressione minore verrebbe compensata con una maggiore omogeneità di rosata.
Secondo quindi questi parametri .... da ignorante quale sono in materia ..... potrei ritenere ininfluente la resa di un eccellente munizione commerciale, ben conservata.
 
Il Granelli dice che con una variazione d' umidità del10% si ha una perdita di velocità di 5 ms, il che lascia pensare che passando da un umidità relativa dal 40% al 90%, si abbia una perdita di velocità di 25 ms , una differenza di 1° C nella temperatura esterna provoca una differenza di circa 3 Kg/cmq nella pressione della cartuccia, supponiamo che questo dia solo una perdita di velocità di1 ms, con 10gradi in meno avremo una differenza di 10ms che aggiungendoli ai 25 che si perdono con l'umidità diventano 35ms, non sembrano perdite irrisorie.
SÌ torna a ciò che si è scritto in precedenza,35 metri in una cartuccia che parte con 360,quindi debole,possono metterla in crisi ma 35 metri su 400 e passa non sono molti,una volta tutte le cartucce non arrivavano a 380,le americane blasonate(remington,federal,winchester,imperial) tutt oggi,inoltre i cambiamenti che hai citato dovrebbero avvenire in un arco di tempo relativamente breve,in giornata,se cala la temperatura di 10 gradi.per ingresso di aria fredda,di norma l umidità cala,non aumenta,e comunque sono cambiamenti limite,non per un cambiamento di vento
Saluti
 
in 122 pagine mi pare (non le ho lette tutte ) nessuno parla di un cattivo rendimento di una carica per colpa degli inneschi, ci sono lotti di inneschi dichiarati di potenza alta e poi in verità si scopre che sono dei media potenza, in una carica di polvere progressiva questo fattore può, anzi porta di sicuro una buona cartuccia a diventare una pessima cartuccia, perchè molta polvere non riesce nemmeno a bruciare, o brucia in modo ritardato, creando grossi problemi alla carica lanciata con bassissime velocità.
Anche questo è vero,ma il problema sarebbe, più che altro, la discontinuità di potenza,se uno carica 100 cartucce con lo stesso innesco e oggi vanno e tra un ora non più io non darei colpa agli inneschi,questo con un banco si capirebbe perché aumenterebbe i tempi di canna
Saluti
 
SÌ torna a ciò che si è scritto in precedenza,35 metri in una cartuccia che parte con 360,quindi debole,possono metterla in crisi ma 35 metri su 400 e passa non sono molti,una volta tutte le cartucce non arrivavano a 380,le americane blasonate(remington,federal,winchester,imperial) tutt oggi,inoltre i cambiamenti che hai citato dovrebbero avvenire in un arco di tempo relativamente breve,in giornata,se cala la temperatura di 10 gradi.per ingresso di aria fredda,di norma l umidità cala,non aumenta,e comunque sono cambiamenti limite,non per un cambiamento di vento
Saluti

I cambiamenti di cui ho citato di solito avvengono anche nell' arco della stessa giornata, possiamo passare da una temperatura di 15 gradi e umidità al 90% nelle prime mattino, ad una di 25 gradi ed umidità relativa del 40% nelle ore pomeridiane,fino adesso avete sostenuto che qualsiasi cartuccia commerciale che abbia una velocità di 400/ 420 ms a tiro utile abbia ancora energia sufficiente per abbattere un selvatico sia con i30 gradi dell'apertura sia con il gelo invernale, adesso dite che anche 350ms (cartucce americane con 380 ms) sono più che sufficienti.
 
Noo. certo non centra con la discussione iniziale, dicevo che anche questo nel rendimento di una cartuccia è un fattore da prendere in seria considerazione specie non avendo canna manometrica, ma non centra con il discorso di cambio clima
 
I cambiamenti di cui ho citato di solito avvengono anche nell' arco della stessa giornata, possiamo passare da una temperatura di 15 gradi e umidità al 90% nelle prime mattino, ad una di 25 gradi ed umidità relativa del 40% nelle ore pomeridiane,fino adesso avete sostenuto che qualsiasi cartuccia commerciale che abbia una velocità di 400/ 420 ms a tiro utile abbia ancora energia sufficiente per abbattere un selvatico sia con i30 gradi dell'apertura sia con il gelo invernale, adesso dite che anche 350ms (cartucce americane con 380 ms) sono più che sufficienti.

la velocità si perde con abbassamento di temperatura o innalzamento ? immagino abbassamento.Giusto ?
 
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