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Mentre gli altri sfuggono di nuovo dall’unire i cacciatori, ARCI Caccia chiede di poter parlare con tutte le forze politiche con una unica proposta in ogni Collegio. Lo ha fatto perché il dialogo ed il confronto sono nel suo DNA e quindi rappresenta le proprie ragioni e le istanze del mondo venatorio in tutta Italia ai candidati e alle forze politiche che saranno chiamati, dopo il 25 settembre, a rappresentare il “popolo sovrano” in Parlamento e al Governo. ARCI Caccia, Associazione autonoma dai Partiti ma certamente impegnata nel volontariato, progressista, che ha a cuore il pianeta, sta già procedendo ad incontrare i candidati dei vari schieramenti e le rappresentanze dei Partiti in competizione. Porrà le sue proposte, le stesse ovunque, e pubblicherà le risposte che riceverà. La libertà di coscienza è inviolabile e va tutelata la segretezza del voto sempre e comunque. Questa è l’ARCI Caccia, democratica, come conferma la sua storia. Non darà indicazioni di voto, sosterrà in tutte le sedi, con fermezza la propria visione della caccia. Denuncerà l’approccio ideologico talebano nei punti programmatici di Alleanza Verdi Sinistra e Movimento 5 Stelle, che vogliono abolire la caccia, una pratica culturalmente insostituibile, pienamente ecosostenibile così come è normata nel nostro Paese. Tanto è che le grandi Associazioni Ambientaliste si sono sottratte alla raccolta di firme dell’ultimo Referendum abrogativo, rispettando il valore della 157/92. Per questo, candidati fondamentalisti, ecotalebani, non rappresentativi della cultura ambientalista, sono un pericolo per la “natura” agro-silvo pastorale quanto gli inquinatori e gli speculatori edilizi che ruotano intorno anche alle costose ed inutili grandi opere. Per questo suggeriamo agli italiani – non solo ai cacciatori – di dire nelle urne: No, grazie!  In qualsiasi schieramento gli “anticaccia” si presentino, perché sono in tutti i “poli”. I cacciatori, insieme ai tanti cittadini italiani, ne siamo certi, sapranno scegliere, ancorchè limitati dalla brutta legge elettorale in vigore, che penalizza i cittadini nella scelta alle urne. Ci si lamenta che prende credibilità il non voto…. ma è in vigore una legge che non aiuta certo la partecipazione. FIdC e CNCN (produttori di armi e munizioni) sono in associazione con Coldiretti e quindi con Pecoraro Scanio (Presidente del Comitato Scientifico dell’associazione agricola). Hanno visto l’ex verde sostenere, con convinzione, il Programma del Movimento 5Stelle, sottolineando l’importanza del punto del “programma” che propone la chiusura progressiva della caccia, a partire dall’accesso ai Fondi Agricoli? Non una novità per noi che, in solitudine, abbiamo avuto l’onestà di denunciare e contrastare alleanze equivoche. E’ un dovere di corretta informazione farlo sapere agli iscritti delle Associazioni venatorie. Vogliono “chiuderci nelle riserve” e per le comunità che hanno subito questo destino, nella storia, non è mai finita bene. Salvo qualche concessionario che può aver rimediato “qualche dollaro”. Lo diciamo anche per quanti, nei programmi, hanno scritto di voler difendere la caccia, aumentando il coinvolgimento del mondo agricolo e rurale “in genere in sintonia con il mondo venatorio”: noi siamo per la fauna selvatica bene comune di tutti gli italiani, proprietà dello Stato. Siamo per la gestione sociale, con coinvolte tutte le rappresentanze venatorie, agricole, ambientaliste; con il coinvolgimento della scienza e delle comunità locali, tramite i Comuni. Legare “padroni della fauna privati” a speculazioni economiche fa il paio con Pecoraro Scanio, Presidente del Comitato Scientifico di Coldiretti. Anche a voi diciamo: No grazie. Non ci leghiamo a questo carro. Siete contro la caccia popolare, sociale. Siamo alla solita storia – già vista – del candidato “Presidente cacciatore”, che trent’anni fa ha raccolto le firme con Forza Italia, Radicali e Alleanza Nazionale per abolire l’art. 842 del C.C. Malgrado il “fuoco amico” infiltratosi, sapremo trovare alleati per isolare opportunismi elettorali che si ripropongano ovunque si annidino.

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