Erithacus rubecola
Pettirosso
Ordine: Passeriformi
Famiglia : Turdidi
Questo uccellino rotondetto, dai grandi occhioni, contrariamente alle apparenze è litigioso e prepotente. Il suo canto melodioso venne imitato da Chopin nel tema principale della “Grande polonaise brillànte” e da ciò è invalsa l’abitudine di chiamare il Pettirosso “Chopin dell’aria” mentre più giusto sarebbe stato forse chiamare il famoso musicista “Pettirosso di Varsavia”. Una gentile leggenda, fra le tante fiorite su questo grazioso pennuto, attribuisce il colore del suo petto a una goccia del sangue di Cristo, cui il Pettirosso avrebbe cercato di alleviare le sofferenze sforzandosi di strappare le spine della corona.
Il Pettirosso è diffuso in tutta Europa sino al circolo polare artico e dall’Atlantico agli Urali; alcune sottospecie dimorano nell’Asia Minore, nelle Canarie e nell’Iran. In Italia è stanziale ovunque.
A fine aprile o ai primi di maggio, nel nido costruito dalla sola femmina e collocato in un cespuglio o in una fossetta sul terreno e sempre bene occultato, vengono deposte 5-6 uova bianche macchiate di bruno pallido. La cova dura 13-15 giorni; i piccoli abbandonano il nido dopo un paio di settimane pur continuando ad essere imbeccati dai genitori ancora per un certo tempo. Qualche volta vengono portate a termine tre covate in una stagione riproduttiva.
Specie Protetta
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