Riporto ciò che è stato detto alcuni giorni fà ad una riunione nel mio comune di appartenenza dove era tra l'altro presente il vicepresidente della federcaccia.
praticamente la riforma degli atc è stata effettuata per un solo motivo.
La regione dei suoi 65 euro circa che ricavava dai bollettini delle tasse regionali, doveva girare agli atc circa 55 euro...cosa che però negli ultimi anni ha fatto solo in parte per problemi di bilancio...
Di conseguenza si sono trovati d'accordo tra loro e gli atc, per far si che fossero gli atc a recuperare i soldi direttamente dai cacciatori.
Cosi l'atc di residenza ci costerà 100 euro l'anno (di residenza perchè cosi saremo costretti a pagarlo) e allo stesso tempo, l'importo che la regione doveva girare agli atc è stato scalato ai cacciatori.
Ovviamente un pochino c'hanno fatto la cresta
10 euro in più li prenderanno ma non è quella la differenza sostanziale.
Per le zone in cui si potrà andare a caccia, non cambierà assolutamente nulla.
Avremo i sotto ambiti che rimancheranno la zona di delimitazione attuale degli atc, ed ogni cacciatore potrà andare a caccia soltanto li.
Se un cacciatore volesse andare a caccia in un sottoambito vicino, dovrà pagare una tassa in più che al 90% sarà identica all'importo del secondo atc.
L'unione degli atc riguarderà solo il settore burocratico e con la chiusura di alcuni uffici, gli permetterà di risparmiare qualche spicciolo che ovviamente non verrà investito per i cacciatori
Ultimo appunto sul calendario....in teoria la chiusura di quest'anno al 20/01 per bottacci e cesene dovrebbe essere confermata...dico in teoria perchè ci sono forti pressioni per spostare tutto al 31/12...colombaccio compreso.
Il vecchio calendario con chiusura al 31/01 dimentichiamocelo per sempre!!!
Forti pressioni non significa che andrà cosi, ma era per far capire la direzione che si cerca di far prendere alla caccia...
A forte rischio anche la preapertura del 1/9 alla tortora...
Ciao