Re: RADIO MIGRATORIA "SUD" 2011/2012
Re: RADIO MIGRATORIA "SUD" 2011/2012
CACCIA AMBIENTE – PARTITO POLITICO
COMUNICATO STAMPA
PER LA REGIONE CAMPANIA
I CACCIATORI SONO SOLO MUCCHE DA MUNGERE.
L’ennesima beffa per i cacciatori campani è stata perpetrata, nel silenzio di tutti, con la legge n. 1 del 27/01/2012, pubblicata sul Burc del 28/01/2012, all’art. 34 comma 2, in poche righe è stata, praticamente, abolita la caccia in Campania.
Infatti, questi mirabili amanti della natura (e dei nostri soldi) hanno statuito che:
“ogni cacciatore residente anagraficamente in Campania…ha diritto all’iscrizione come residenza venatoria per l’attività su fauna stanziale, nell’ambito territoriale di caccia che comprende il luogo di residenza, previo consenso dei relativi organi di gestione e del pagamento della quota di accesso.
Il cacciatore in possesso di residenza venatoria ha diritto a trenta giornate di mobilità venatoria per l’esclusivo esercizio della caccia all’avi-fauna migratoria, con accesso alle zone di territorio utile alla caccia previa prenotazione. Tale diritto è soggetto al pagamento alla Regione di una quota pari a quella prevista al comma 1, lettera d), dell’articolo 38 per i cacciatori residenti in Campania”.
Insomma, ci hanno massacrati.
Con l’art. 34, inserito in una legge che comprende un po’ di tutto (le cosiddette leggi minestrone) hanno distrutto la nostra passione.
Da oggi possiamo dire che la caccia in Campania è stata abrogata definitivamente.
Questi signori, infatti, pretendono (senza conoscere, evidentemente, la materia) che i cacciatori debbano necessariamente richiedere un primo ATC (nella propria residenza anagrafica e previo consenso degli organi di gestione ed il pagamento della quota di accesso) per la sola fauna stanziale. Senza tenere minimamente in conto che il 90% dei cacciatori campani (o invece, magari, facendo affidamento proprio su questo) svolge come unica attività la caccia alla migratoria, fregandosene altamente della stanziale. Insomma devono pagare senza poi trarne alcun frutto (diversamente dalle casse erariali che si rimpingueranno di sonante denaro). Non avremmo più il diritto di decidere dove andare a caccia perché ci obbligheranno a richiedere la residenza venatoria nel luogo dove abbiamo la residenza anagrafica (il che vuol dire che un napoletano non potrà più richiedere come territorio di caccia zone poste in altre Province) e infine dovremmo pure sperare che vi sia posto utile visto che vi sono ATC che hanno come territorio cacciabile spazi equiparabili ad un fazzoletto.
Ma la porcata non finisce qui. Per cacciare la migratoria bisogna pagare un ulteriore balzello (pari alla somma prevista al comma 1, lettera d) dell’art 38) ovvero fino ad altri 38,00 euro, per avere il diritto, udite, udite, a 30 giornate di caccia previa prenotazione. Atri soldini per loro e ulteriori restrizioni per noi. Infatti, loro raddoppiano i soldi introitati (dovendo pagare due volte per fare quello che fino al 2011 ci costava la metà) e a noi riducono il periodo di caccia a soli due mesi e mezzo (facendo un semplice calcolo chi va a caccia di media 3 volte a settimana, infatti, in due mesi e mezzo si brucia queste benedette 30 giornate). E poi che fa pettina i cani?. Da oggi sarà inutile leggere il Calendario Venatorio, sarà inutile vedere se la caccia chiuderà il 31 gennaio o sarà posticipata a febbraio. Da oggi la caccia chiude per tutti, se va bene, a novembre!!! Il bello è che non ci danno nemmeno la possibilità di utilizzare le 30 giornate come e quando vogliamo noi. No. Dobbiamo prenotarci. Il che vuol dire che ben può accadere che ci rifiutino la prenotazione (e pur avendo pagato fior di quattrini, rimaniamo a casa) per le più svariate motivazioni.
Siamo, ormai, mucche da mungere!!! Loro bevono il latte e a noi rimangono le tette dolenti!!!
Ora basta. Se pensano, i nostri rappresentanti politici, di continuare così hanno capito molto male. I Forconi in Sicilia non gli hanno insegnato niente? E dove sono le nostre Associazioni Venatorie? Cosa stanno facendo? Dormono sonni sereni? Beati loro!!! Perché io non dormo…..sono troppo ****.
Chiedo a tutti i cacciatori (siamo ancora 45.000 per diamine) di costituirsi in comitati di protesta.
- Rivolgetevi ai vostri circoli venatori. Chiedete di farsi parte attiva di questo movimento e se si rifiutano o si inventano giustificazioni, non esitate, cambiate associazione finché non troverete quella che sostiene la lotta.
- Al peggio, costituitevi come circoli autonomi. Le assicurazioni venatorie si possono fare e sono perfettamente legali anche presso agenzie assicurative private. SVEGLIA, per la miseria!!!
- Create una pagina Facebook di lotta e chiedete l’amicizia del Partito Caccia Ambiente con la dicitura “Delegazione Caccia Ambiente Campania”. In questo modo potremmo parlarci ed organizzarci. Con Internet nei Paesi Arabi hanno fatto le rivoluzioni. Non mi dite che noi non siamo in grado di fare altrettanto?
- Organizziamo un grande movimento di lotta, insomma, e contiamoci per poi poter contare…..o volete ancora aspettare la manna dal cielo? Certo, potete farlo, ma, attenzione, a furia di aspettare rischiate di diventare vecchi!!!
I nostri uffici legali si stanno già predisponendo per attaccare questo obbrobrio partorito da una madre ingrata ma questo, da solo, non è sufficiente.
Preparatevi alla lotta e siate consapevoli che se perdiamo questa battaglia avranno vinto loro perché non ci sarà più futuro per la caccia in Campania.
Vogliono più soldi? Bene!!! Preparatevi a non dargli niente!!! Siate disposti, per una volta, a sacrificare i vostri desideri personali per la causa comune. Se l’art. 34 non verrà immediatamente abrogato siate pronti a non andare a caccia e vedremo se la spunteranno loro o noi. Ogni cacciatore sborserà, per la prossima stagione venatoria circa 400,00 euro (considerando il nuovo balzello, la tassa per l’ATC, la tassa governativa, quella regionale e l’assicurazione). Se tutti i cacciatori della nostra Regione avranno il coraggio di appendere il fucile al chiodo toglieremo dalle tasche delle Istituzioni (e delle nostre amate Associazioni Venatorie) qualcosa come 18 milioni di euro, in una sola stagione venatoria!!! Vi sembra poco? Hanno deciso di risolvere la crisi di liquidità con noi? Bene!!! Mandiamoli a lavorare, perché soldi da noi non ne vedranno più!!!
E senza considerare l’indotto. Nessuno compri più armi e munizioni, nessuno compri più abbigliamento per la caccia. Basta benzina, pedaggio autostradale, colazione al bar, ecc.. Facciamo in modo che tutte queste categorie capiscano che con i cacciatori ci campano e che i loro figli mangiano anche grazie a noi!!!
Svegliatevi ORA o dormite per sempre perché, dopo, non ci sarà più bisogno.
Ci hanno presi per delle mucche da mungere? Bene!!! E’ ora di fargli capire che non siamo mucche ma tori inferociti e quando metteranno le mani per mungerci troveranno ben altro che mammelle turgide di latte.
Palma Campania (NA) Lì 06/02/2012
Coordinatore Regione Campania
Partito Politico - Caccia Ambiente
SIMONETTI Francesco Rosario