[h=1]Previsioni Meteo: lento miglioramento in settimana, ancora instabilità sui rilievi e al nord[/h][h=2]Previsioni Meteo: lento miglioramento delle condizioni atmosferiche in settimana, ma persiste ancora un po' di instabilità in corrispondenza dei rilievi e sulle regioni settentrionali. Torna il caldo nel weekend[/h][COLOR=#000000 !important]
27 luglio 2016
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Previsioni Meteo – Dopo la fase di instabilità e i tanti temporali che nelle ultime ore hanno interessato varie aree del nostro paese la situazione va gradualmente a migliorare, seppur con condizioni di residua instabilità pomeridiana sui rilievi. Dal punto di visto sinottico la situazione meteorologica sull’area euro-atlantica rimane pressoché immutata rispetto i giorni precedenti. Al momento lo scenario è dominato da una vasta circolazione depressionaria a carattere freddo, localizzata con un profondo minimo barico poco a nord delle isole Shetland, sul nord Atlantico, che continua a pilotare una serie di “transienti” e vari sistemi frontali verso il nord della Francia, il Belgio, l’Olanda, la Danimarca e il nord della Germania.
Sull’area mediterranea invece troviamo in azione un promontorio anticiclonico sub-tropicale che tende a distendersi con i propri elementi principali in direzione dei Balcani e dell’Europa centro-orientale. Nel corso della giornata di domani questo promontorio anticiclonico sub-tropicale dal bacino del Mediterraneo si distenderà fino in direzione dei Carpazi e dell’Ucraina, impedendo così alla depressione presente sul nord Atlantico, poco a nord delle coste della Scozia, di scendere ulteriormente di latitudine, in direzione dell’Europa centrale.
L’aumento dei valori del campo dei geopotenziali, fra il Mediterraneo e l’Europa centro-orientale, contribuirà a stabilizzare ulteriormente la colonna d’aria, garantendo una maggiore stabilità. Ma più ad ovest, entro la serata di domani, affonderà una nuova saccatura, collegata alla circolazione depressionaria presente sull’Atlantico settentrionale, che si prolungherà fino al sud della Francia, raggiungendo a fine giornata pure la Sardegna e il mar Tirreno.
L’affondo di questa saccatura farà sentire i suoi effetti soprattutto sulle nostre regioni settentrionali, dove si assisterà ad un veloce incremento dell’instabilità nel corso delle ore pomeridiane. Questo perché questa saccatura sarà accompagnata in quota (nella libera atmosfera) dall’ingresso di aria decisamente più fredda, di origine sub-polare marittima, che nel corso delle ore pomeridiane contribuirà ad enfatizzare il
“gradiente termico verticale”, instabilizzando notevolmente la colonna d’aria, specie in corrispondenza delle regioni di nord-ovest, e della Liguria e dell’Emilia.
Il passaggio di quest’aria fredda nella media troposfera, sopra uno strato di aria calda e soprattutto umida nei bassi strati, determinerà forti contrasti termici, soprattutto fra bassa e media troposfera, che agevoleranno lo sviluppo di intensi moti convettivi (correnti ascensionali che spingono l’aria dal basso verso l’alto). Questi moti convettivi, messi in moto dal significativo
“gradiente termico verticale”, favoriranno la formazione di grossi annuvolamenti di carattere cumuliforme capaci di dare luogo a piogge, rovesci e a fenomeni di carattere temporalesco, maggiormente probabili nel pomeriggio fra basso Piemonte, Liguria interna, Lombardia, in successivo spostamento verso l’Emilia e il basso Veneto.
Alcuni di questi rovesci o temporali potranno risultare anche di moderata e forte intensità, con possibili locali occasionali grandinate e colpi di vento che accompagneranno i fenomeni più intensi. Va detto che i fenomeni temporaleschi più forti, come quelli che potranno interessare la Lombardia, l’Emilia e il Veneto, saranno isolati e ben localizzati e tenderanno ad evolvere verso levante nel corso della serata di domani. Sulle rimanenti regioni invece permarrà ancora un po’ di instabilità di carattere
“termoconvettivo”, collegata alle fresche correnti settentrionali richiamate dalla
“Upper Level Low”, in fase di colmamento, in allontanamento verso le coste greche occidentali.
Queste infiltrazioni di aria fresca in quota, durante le ore centrali, quando l’intensa insolazione estiva di fine Luglio raggiunge la massima intensità, produrranno lo sviluppo di moti convettivi, per
“forcing” d’origine termica, che favoriranno la formazione di diverse
“Cellule temporalesche” in prossimità dei rilievi dell’Appennino centro-meridionale. Alcune di queste
“Celle temporalesche” potranno assumere un notevole sviluppo verticale, fino ad essere agganciate in quota dal flusso portante da NO e O-NO per sconfinare in direzione delle coste ioniche della Basilicata e della Calabria ionica.I fenomeni di origine
“termoconvettiva” tenderanno rapidamente ad esaurirsi entro la serata, con la dissoluzione dei cumulonembi e l’arrivo di ampi rasserenamenti, in un contesto di cieli limpidi, puliti dalla ventilazione settentrionale. Giovedì l’asse di saccatura che ha interessato le nostre regioni settentrionali italiane si allontanerà in direzione dei Balcani, con l’ingresso di correnti con una direttrice nord-occidentale che trasporteranno masse d’aria un po’ più fredde nella libera atmosfera.
Tali infiltrazioni di aria fredda nella media troposfera continueranno a rendere la colonna d’aria ancora instabile, generando così nuovi rovesci e temporali che nel corso del pomeriggio di giovedì potranno interessare ancora una volta i rilievi appenninici, ma anche il basso Piemonte, la Lombardia, l’Emilia e il basso Veneto. Solo dalla sera si assisterà ad una quasi definitiva cessazione delle precipitazioni, salvo la persistenza di qualche locale temporale sulle Alpi. In corrispondenza della Francia si svilupperà un
“delta” in seno al flusso perturbato principale che si diramerà in due rami secondari. Il ramo più meridionale di questo
“delta” tenderà a dipanarsi in corrispondenza del Mediterraneo centrale. L’afflusso dell’aria fredda da nord-ovest potrà favorire anche lo sviluppo di diversi minimi depressionari a mesoscala, al suolo, sul medio-basso Tirreno. Queste piccole circolazioni di bassa pressione localizzate nei bassi strati avvicinandosi alle coste tirreniche della Calabria e della Sicilia potrebbero causare temporanee condizioni di instabilità, con un incremento della nuvolosità.
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