Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Continua e continuerà la fase caratterizzata da venti da N/E almeno fino alla giornata di giovedi...
Nord con tempo buono fino a giovedi, centro con annuvolamenti sull'adriatico e sull'appennino,meglio in toscana...sud con tempo in progressivo peggioramento.

da giovedi si aprono due scenari per la formazione sicura di una depressione mediterranea ma la sua traiettoria è tutt'altro che definita.:confused:
La prima ipotesi vede l'avvicinamento verso Est...con piogge su tutta la penisola e neve fin sotto i 1000 metri al nord (specie piemonte) nel corso di venerdi e sabato

La seconda ipotesi vedrebbe invece l'interessamente dal maltempo solo del centro sud e dell'adriatico...altrove ventoso ma tempo migliore con possibile peggioramento nella giornata di domenica..

Entrambe direi che sono al 50%...vedremo nel prossimi giorni come andrà
 
[h=2]Meteo weekend con brusco calo termico: in arrivo piogge, neve e temporali[/h]
[h=4][/h]21-04-2016


SVOLTA METEO, RITORNA IL MALTEMPO - Aprile si appresta a cambiare improvvisamente volto: l'anticiclone africano, finora assoluto protagonista della scena, si appresta a lasciare la scena alle perturbazioni supportate da impulsi d'aria più fredda ed instabile. Si tratterà di un cambiamento davvero di notevole portata, se si considera che sullo scenario europeo si farà strada una massiccia irruzione artica, la quale farà piombare verso scenari pienamente invernali un po' tutto il comparto centro-settentrionale del Continente. Le temperature scenderanno sottomedia e tornerà anche la neve a quote basse. Sarà invece più attenuato il raffreddamento atteso sull'Italia, dove avremo comunque un generale guasto meteo con frequenti precipitazioni anche temporalesche e temperature che crolleranno anche d'oltre 10 gradi.
IL METEO DI GIOVEDI' 21 APRILE - Primi evidenti segnali di cambiamento nella giornata odierna, che si tradurranno in un aumento delle nubi soprattutto sulle regioni occidentali a causa dell'approssimarsi di una perturbazione da ovest. Solo in Sardegna però ci attendiamo un peggioramento più ficcante, con piogge e temporali verso sera di maggiore consistenza sulla parte settentrionale dell'Isola. Poco o nulla cambierà ancora su gran parte della Penisola, nonostante la presenza di maggiori nubi che saranno perlopiù innocue. In sostanza farà quindi ancora caldo, troppo per il periodo, come siamo abituati costantemente da inizio mese. Sarà comunque l'inizio della svolta meteo, inizialmente molto graduale per la resistenza imposta dall'anticiclone, il quale comunque andrà incontro ad un deciso indebolimento.
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METEO INSTABILE, POI MALTEMPO E FRESCO NEL WEEKEND - Venerdì la perturbazione avanzerà a fatica verso est, con precipitazioni in estensione verso la Liguria e le regioni del medio-alto versante tirrenico. Saranno precipitazioni deboli e sporadiche, condite anche da qualche rovescio lungo le aree interne e montuose appenniniche. Nel frattempo un impulso perturbato a carattere freddo si addosserà alle Alpi, con precipitazioni in accentuazione che saranno anche forti sui crinali di confine. Il maltempo entrerà decisamente nel vivo durante il weekend, quando entrerà in scena anche sull'Italia parte del flusso d'aria artica che invaderà l'Europa Centro-Settentrionale. Piogge e rovesci intensi sotto forma di temporale colpiranno Nord-Est e regioni tirreniche. Anche per domenica persisterà l'instabilità.
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ULTERIORI TENDENZE. Dopo il lungo dominio, si conferma lo stop del caldo anomalo. Avremo quindi scenari meteo più tipici della primavera, dopo il prolungato anticipo di un meteo quasi estivo nelle ultime settimane. Il clou di questa fase più fresca ed instabile potrebbe realizzarsi proprio in avvio di settimana ed in corrispondenza con il 25 aprile.
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Meteogiornale
 
[h=1]Nuova ondata di freddo alle porte per il Continente Europeo! Si torna in Inverno dopo metà mese![/h]
7 maggio 2016


Come già anticipato in articoli dei giorni passati, l’Inverno è intenzionato a sferrare un nuovo duro colpo alla Primavera europea nella seconda decade di Maggio, facendo tornare indietro la stagione di un bel po’.
Tale episodio non ha precedenti nei mesi di Maggio degli ultimi anni, ma la saggezza popolare ricorda questi “ritorni di freddo” di questo mese con i famosi “Santi di Ghiaccio”, giornate invernali caratteristiche di Maggio che però giungerebbero un po’ prima, tra l’11 ed il 13, rispetto all’arrivo della massa Artica sul nostro Continente, che è previsto per il 16-17.
Dopo infatti un temporaneo aumento termico che interessa in queste ore l’Europa Centrale e Settentrionale, e che interesserà velocemente tra martedì e mercoledì prossimo l’Italia, l’Aria Artica proveniente direttamente dal Polo sferrerà un pesante attacco all’Europa, passando dalle Isole Britanniche ma invadendo l’Europa Centrale ed anche il nostro Paese.
Le mappe d’ensamble del centro di calcolo europeo mostrano il “grande freddo” giungere sul nostro Continente attorno alla metà di Maggio, ed espandersi sul nostro Paese tra il 16 ed il 17 Maggio prossimi.
Sarà un episodio probabilmente in grado di determinare una svolta all’intero mese di Maggio, fresco come mai lo è stato negli ultimi anni.
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Freddofili
 
[h=1]Previsioni Meteo Novembre: anticiclone sul Nord Europa, ecco perchè l’Italia finirà nella morsa del maltempo[/h][h=2]La persistenza del pattern votato allo Scand+ originerà nuove intense ondate di maltempo al centro-sud[/h]26 ottobre 2015
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Quando la natura decide di prendere una determinata strada diventa veramente difficile che cambi idea. Anche la prossima settimana, e con molto probabilità la prima parte del mese di Novembre, saranno caratterizzate dal tipico pattern atmosferico avvezzo allo “Scand+”, con la tendenza allo sviluppo di promontori anticiclonici dinamica che dal vicino Atlantico si distenderanno verso l’Europa centrale e la penisola Scandinava, dove si andranno ad erigere dei veri e propri blocchi alla circolazione umida oceanica in ingresso da ovest.Il tipico schema configurativo dello Scand+

Questo tipo di configurazione purtroppo segnerà anche l’avvento di nuove intense fasi di maltempo che si accaniranno soprattutto sulle nostre Isole Maggiori e sulle regioni meridionali, dove entro Novembre si potranno registrare significativi surplus pluviometrici. Del resto in questi ultimi mesi, dalla fine di Agosto fino ad oggi, abbiamo osservato il frequente posizionamento di importanti promontori anticiclonici dinamici fra il mar di Norvegia, la penisola Scandinava, parte dell’est Europa e la Russia europea che hanno favorito una predominanza della ventilazione dai quadranti orientali sui mari che circondano l’Italia, con una prevalenza dei venti di grecale, levante e scirocco. In modo particolare sui bacini più meridionali, come il Tirreno centro-meridionale e lo Ionio, dove la ventilazione dai quadranti orientali ha anche favorito importanti surplus pluviometrici lungo le coste ioniche della Calabria e della Sicilia. Insomma, non possiamo parlare di una vera e propria anomalia della circolazione atmosferica nei bassi strati, ma è interessante come questo andamento si sia protratto fino ad ora.E continuerà anche nell’imminente futuro visto che anche a partire dalla prossima settimana, con la ripresa del flusso zonale in uscita dalle coste del Canada orientale per una intensificazione del “gradiente di geopotenziale” fra la Groenlandia e l’East Coast degli USA, si verrà ad instaurare nuovamente un flusso di correnti dai quadranti orientali e nord-orientali, con l’irrompere di più freschi venti di bora sull’alto Adriatico e di grecale e levante sulle rimanenti regioni. Anche a partire dalla prossima settimana l’isolamento di una nuova struttura anticiclonica fra le Isole Britanniche e la Francia, con un cuneo allungato fino alla Germania e alla Danimarca, non farà altro che favorire l’apertura della porta di nord-est, con l’avvento dei più freddi venti di bora e grecale sulle nostre regioni.Questa tendenza verrà enfatizzata anche dalla notevole intensificazione della“Madden Julian Oscillation”, i cui effetti, nelle prossime settimane, si ripercuoteranno fino alle nostre latitudini. Con il termine “Madden Julian Oscillation” si intende rappresentare la progressione verso est di grandi aree di pioggia tropicale, osservata soprattutto fra l’oceano Indiano orientale, l’area indonesiana, i mari attorno Papua Nuova Guinea e il settore centro-occidentale dell’oceano Pacifico.Le precipitazioni anomale di solito sono prima evidenti sopra l’oceano Indiano occidentale, propagandosi successivamente verso le acque dell’oceano Indiano orientale, l’area dell’Indonesia, fino al Pacifico occidentale, centrale e orientale, ove si riscontra un notevole incremento dell’attività convettiva, con la nascita di imponentisistemi temporaleschi a mesoscala e“Clusters” che scaricano piogge torrenziali per svariati giorni. Questo importante indice atmosferico, durante i suoi movimenti, è in grado di influenzare in maniera più o meno indiretta l’andamento meteo/climatico sul vecchio continente e sul Mediterraneo, specie nel periodo invernale. Quando il fenomeno della “Madden–Julian oscillation” si va a localizzare fra il Pacifico orientale e i mari antistanti l‘America centrale, alle medie latitudini dell’Oceano Atlantico viene favorito lo sviluppo di promontori anticicloni troposferici per l’azione di intensi“forcing” tramite vigorose pulsazioni anticicloniche dinamiche ad onda lunga, che dall’America centrale e dall’Atlantico tropicale occidentale si elevano fino all‘Atlantico settentrionale, ergendo quei robusti anticicloni di blocco che arrestano l‘umido flusso perturbato zonale che esce dal nord America, stabilendo un tipo di circolazione più meridiana.La lenta migrazione verso levante della fase di “MJO” produrrà l’insorgenza di una struttura di alta pressione sub-tropicale fra l’Africa nord-occidentale, il Mediterraneo centro-occidentale e l’Europa occidentale. Tale pattern climatico è all’origine dei campi anticiclonici che durante la stagione invernale invadono il Mediterraneo, mentre le avvezioni fredde di matrice artica si propagano sull’est europeo e la Russia. Nei prossimi giorni l’intensificazione della “MJO” agevolerà la formazione di importanti“forcing” tropicali nell’alta troposfera, i quali oltre a creare anomalie positive di geopotenziale fra il vicino Atlantico orientale e l’Europa centro-settentrionale, contribuiranno a costruire solidi promontori anticiclonici dinamici che si distenderanno fra l’Europa centro-occidentale e la Scandinavia. Con questo tipo di configurazione spesso i fronti o le perturbazione di origine atlantica e i connessi sistemi frontali, trovandosi la strada sbarrata verso est da queste figure anticiclone, saranno costretti a scendere di latitudine, entrando sul bacino del Mediterraneo, dove vi rimarranno incastrati per giorni prima di colmarsi definitivamente, scaricando piogge particolarmente abbondanti e causando prolungate ondate di maltempo, con fenomeni temporaleschi anche di forte intensità.In particolare sulle regioni del centro-sud e le Isole Maggiori, mentre quelle del nord dovrebbero rimanere maggiormente protette dalla coperta dell’anticiclone europeo che vi assicurerà maggiore stabilità. Purtroppo questo scenario entro il prossimo fine settimana (fra Halloween e il ponte di Ognissanti) potrebbe essere la causa di una nuova severa fase di maltempo che potrebbe arrecare precipitazioni di forte intensità ed altri eventi meteorologici particolarmente intensi.

Meteoweb

 
Per quel che riguarda la toscana e le zone occidentali in genere...situazione tutt'altro che decisa...freddo? Neve? Troppo presto per dirlo potrebbe sempre non piovere nemmeno da qui a lunedi prossimo....
 
[h=1]Maltempo, la tempesta arriva “spompata” al Sud: qualche temporale in Sicilia [LIVE][/h][h=2]Clima mite al Centro/Sud, la perturbazione non sfonda al meridione: soltanto qualche debole temporale in Sicilia. Ancora diluvi al Nord/Est, tanta neve sulle Alpi[/h]

8 febbraio 2016


Forti nevicate sulle Alpi nella notte










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La tempesta atlantica che ieri ha colpito duramente il Nord Italia è arrivata “spompata” al Sud, più debole rispetto alle previsioni. Si sta verificando qualche temporale in Sicilia, ma l’aria fredda non riuscirà a sfondare al meridione quindi nel corso della giornata il maltempo “evaporerà” con ampie schiarite e temperature miti. Abbiamo già adesso +15°C a Messina, Reggio Calabria, Pescara, Siracusa e Vasto, +14°C a Napoli, Catania e Taranto, +13°C a Roma, Lecce, Latina e Brindisi. Continua a piovere in modo intenso invece al Nord/Est: Udine ha superato i 70mm di pioggia ed è la seconda città più piovosa di questa perturbazione dopo Genova che ieri ha sfiorato i 200mm. Adesso occhi puntati alla nuova perturbazione che tra domani e mercoledì riporterà grandi piogge soprattutto al centro/nord.

Meteoweb
 
Che bella cartina, quella bassa pressione sulla Scandinavia, quel freddo in discesa ad est.... fosse la volta buona che ad inizio Novembre staremo tranquilli?

[h=1]Avviati verso un ricompattamento del Vortice Polare?[/h][h=3]Diviene più probabile un cambio di circolazione a livello generale europeo entro la terza ed ultima decade di ottobre. Attori protagonisti della scena: il rinforzo del Vortice Polare e la distensione degli anticicloni subtropicali lungo la fascia delle medie latitudini.[/h]In primo piano - 14 Ottobre 2015, ore 17.15
Forse ci siamo, ne avevamo parlato appena pochi giorni fa e adesso appare nelle previsioni deterministiche del modello americano sul medio e sul lungo termine: stiamo parlando del ricompattamento del Vortice Polare che potrebbe manifestarsi con gradualità a partire dallaterza decade di ottobre. Il centro di calcolo americano evidenzia infatti una chiusura delle masse d'aria gelida alle latitudini polari, la creazione di grandi fasce climatiche separate da un nastro trasportatore, la corrente a getto ed il rinforzo della famigerata zonalità, "fiume" in piena di correnti occidentali che imprimono moto rotatorio sull'intera struttura del Vortice Polare.

Quanto stiamo commentando riguarda quindi la sostanziale interruzione degli scambi meridiani che determinerebbe la chiusura di quel corridoio d'aria fredda ed instabile che ha tenuto per molti giorni sotto scacco l'Europa centrale ed orientale, portando ad un quadro termico inferiore alla media del periodo.

Come conseguenza di tale situazione, sperimenteremo la graduale distensione delle fasce anticicloniche di natura subtropicale oceanica che dall'Europa occidentale porterebbe il proprio messaggio fino al Mediterraneo e sull'Italia. L'interruzione degli scambi meridiani e conseguentemente la distensione dell'alta pressione sull'Europa e sul Mediterraneo centrale, viaggerebbero di pari passo con il rinforzo delle depressioni extratropicali sul nord Atlantico e sul nord Europa. Insomma il più classico dei pattern di NAO positiva, cioè la tendenza ad avere intense circolazioni depressionarie chiuse a riccio oltre il 50° di latitudine nord, mentre tutte le zone al di sotto di tale confine sperimenterebbero condizioni tendenzialmente anticicloniche.

In termini pratici, la terza decade di ottobre potrebbe segnare il termine della fase instabile/perturbata che ormai ci accompagna da diverse settimane. L'interruzione di una fase fortemente instabile a favore di un periodo certamente più tranquillo, nel quale sarebbero gli anticicloni a dettare le regole del gioco. Nel frattempo però, il Vortice Polare alle elevate latitudini inizierebbe il suo vero processo di raffreddamento e di rinforzo in attesa di ulteriori sviluppi futuri.




Autore : William Demasi
 
[h=1]Ondata di caldo breve, poi di nuovo fresco per tutta la prima decade di Giugno: le proiezioni dei modelli ensamble![/h]
25 maggio 2016


Per poter capire quella che sarà l’evoluzione del tempo su di un periodo di almeno 15 giorni, dobbiamo fare giocoforza ricorso ai centri di calcolo ensamble dei modelli matematici principali, in quanto si tratta di calcoli che “mediano” le evoluzioni a lungo periodo simulando la presenza di piccoli errori nell’immissione dei dati iniziali, nel processo di calcolo stesso.
In questo modo si ottengono previsioni piuttosto affidabili anche su scadenze piuttosto lunghe.
Così possiamo notare la presenza, per la prima volta nella incipiente stagione Estiva, di un Anticiclone Africano che prenderà piede sulla nostra Penisola venerdì prossimo, come visibile dalla mappa del modello EPS – ECMWF.
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Esso porterà anche alla prima ondata di caldo estivo soprattutto al Centro Sud.
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Tuttavia, questo caldo verrà interrotto bruscamente nella giornata di domenica prossima, dall’ingresso deciso di una saccatura atlantica, che porterà ad un sensibile peggioramento del tempo soprattutto al Centro Nord, con possibili temporali e nuove grandinate in seguito al contrasto termico tra l’aria fredda in arrivo e quella calda preesistente.
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Per tutta la prossima settimana, (mappa riferita al 03 Giugno), la situazione rischia di rimanere depressionaria ed instabile sull’Italia, e le temperature al di sotto della norma.


Spingendosi più in là, le mappe del modello NCEP Ensamble (GEFS), continuano a mostrare situazione di tempo instabile per tutta la prima decade del mese di Giugno, stante la presenza di un Anticiclone esteso a nord in Atlantico, e relativa depressione sulla nostra Penisola, con tempo quindi instabile e fresco.


Qui meglio fermarsi, in quanto già le previsioni per il periodo 04-10 Giugno potrebbero cambiare, anche se al momento la linea di tendenza è quella di una prima decade abbastanza fresca.

Freddofili
 
[h=1]Previsioni Meteo, ecco il nucleo di aria gelida che nel weekend porterà tanta neve al Sud[/h]Il nucleo di aria gelida che nel weekend arriverà al Sud, sta per scivolare sull'Europa centro-orientale raffreddandosi ulteriormente prima di raggiungere l'Adriatico
12 gennaio 2016 -



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Il nucleo di aria gelida verso l'Adriatico secondo l'analisi del modello inglese
Come ampiamente previsto anche il bacino centrale del Mediterraneo beneficerà degli effetti del tracollo dell’indice “AO”, con l’imminente affondo del “lobo europeo” del vortice polare fin sull’Europa centro-orientale. Proprio in queste ore, mentre scrivo, un vasto nucleo di aria gelida, di estrazione artica marittima, dalla penisola Scandinava sta per versarsi sull’Europa centro-orientale, dalla Germania fino all’Ucraina e la Bielorussia, con obiettivo finale la regione danubiana e i Balcani. Scivolando sulle pianure e sui bassopiani dell’Europa centro-orientale, a contatto con i terreni innevati, questa massa d’aria tenderà a “continentalizzarsi”, assumendo caratteristiche più continentali nei bassi strati, mentre in quota il nocciolo gelido associato al “lobo europeo” del vortice polare manterrà le sue originarie caratteristiche artico marittime.Dopo essersi sedimentata e raffreddata ulteriormente, per irraggiamento notturno e per l’effetto “Albedo” prodotto dai suoli innevati, parte di quest’aria molto fredda, come ormai viene confermato dall’allineamento dei principali centri di calcolo internazionali, incuneandosi lungo il bordo orientale del robusto promontorio anticiclonico oceanico in fase di erezione fra la Spagna e il Regno Unito, riuscirà a scavalcare le Alpi Dinariche riversarsi sul medio-basso Adriatico e sullo Ionio tramite intensi, a tratti anche forti, venti di tramontana (quest’ultimi rappresentano l’aria fredda continentale che invaderà le regioni meridionali con folate anche molto forti fra Molise, Puglia, Calabria ionica e Sicilia).Il nucleo di aria gelida verso l’Adriatico e il sud Italia secondo l’analisi del modello ingleseCiò avverrà nel corso del pomeriggio di sabato 16 Gennaio, con l’ingresso diretto del nucleo freddo dall’area carpatico-danubiana e dalle Alpi Dinariche, tramite gli intensi venti di tramontana, tornerà di scena l’”Adriatic effect snow” e il “Tyrrhenian Sea Effect”. Fenomeni capaci di produrre abbondanti nevicate fino a quote pianeggianti sulle regioni adriatiche, specie fra Abruzzo, Molise e Puglia centro-settentrionale, dove con molta probabilità nevicherà fin sulle coste, dal teramano fino al barese e al tarantino.Nel corso della tarda serata di sabato 16 Gennaio il flusso freddo continentale, dopo aver oltrepassato le Alpi Dinariche, raggiungerà l’Adriatico meridionale attraverso impetuosi “deflussi” eolici che raggiungeranno le coste del Molise e della Puglia, con venti burrascosi da Nord e N-NE, che eccederanno la soglia d’attenzione sul Molise, il Gargano, la costa barese, il tarantino e tutto il Salento, dove si potranno registrare raffiche fino ad oltre 80-90 km/h.L’intensa nuvolosità associata al “Tyrrhenian Sea Effect” in azione proprio sulle coste della Sicilia settentrionaleQuesto nocciolo di aria molto gelida a 850 hpa, con isoterme prossime ai -10°C -11°C a 1200 metri, scorrendo sopra la più mite superficie del mar Adriatico, le cui temperature superficiali rimangono piuttosto tiepide, causerà una intensificazione del“gradiente termico verticale” (notevoli differenze termiche fra media e bassa troposfera), favorendo l’innesco di attività convettiva (violenti moti ascendenti della colonna d’aria) che agevolerà la formazione di annuvolamenti cumuliformi (cumuli, cumulonembi in aria fredda riempiti di fiocchi neve) in grado di apportare precipitazioni intermittenti, che date le termiche in quota, con una -35°C a 500 hpa a ridosso del basso Adriatico, e lo “zero termico” a 200 metri, assumeranno carattere di rovescio o temporale prevalentemente nevoso.Va detto che in questo caso i moti convettivi verranno esaltati dalla ventilazione settentrionale, piuttosto accentuata, che raggiunte le coste adriatiche sarà costretta a risalire i pendii dei rilievi dell’Appennino Abruzzese, molisano e del Gargano. Ad una certa altezza la massa d’aria si saturerà, condensandosi in imponenti annuvolamenti orografici che apporteranno delle nevicate, di debole e moderata intensità, fra Abruzzo meridionale, Molise e persino sulle aree del foggiano e barese.Le nevicate più intense dovrebbero coinvolgere il chietino, il teramano, tutto l’entroterra molisano fino alla costa di Termoli e il Gargano, dove i fenomeni risultando anche persistenti potranno garantire accumuli significativi, specie se il minimo depressionario si posizionerà sull’alto Ionio.La ritornate da N-NE e da Nord della “Ionio low”, dopo aver scavalcato l’Appennino Molisano e Campano, raggiungerà il Tirreno meridionale con sostenuti venti di tramontana che impattando contro i rilievi della Sicilia tirrenica (Peloritani, Nebrodi e Madonie) determineranno diffuse nevicate che imbiancheranno tutte le aree interne dell’isola, fin dalla bassa collina. In particolare le frazioni e i comuni fra Nebrodi e Peloritani settentrionali, particolarmente esposti allo “stau” prodotto dai freddi venti di tramontana. I forti venti di maestrale e tramontana, probabilmente burrascosi fra il medio-basso Adriatico, basso Tirreno e Ionio, rischiano pero di vanificare ulteriori sorprese nevose, rendendo i nuclei precipitativi prodotti dall’intenso “gradiente termico verticale”, molto più intermittenti.







Meteoweb
 
[h=1]Neve nei prossimi sei giorni: il parere di ECMWF! Interessati anche Liguria, Toscana ed alto Lazio..[/h]
16 gennaio 2016


Il centro di calcolo matematico europeo, ci mostra quelli che sarebbero i cumulati nevosi previsti per i prossimi sei giorni.
Oltre alla neve abbondante che colpirebbe gli Appennini Centro meridionali, i rilievi di Abruzzo e Molise, Campania, Calabria, Sicilia, la neve tra lunedì e martedì interesserebbe anche le coste liguri e le pianure toscane, fino all’alto Lazio.
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Freddofili
 




[h=1]Allerta Meteo, violenti temporali al Nord: attenzione alle prossime 24 ore, piogge alluvionali al Nord/Est[/h][h=2]Allerta Meteo, violenti temporali al Nord: attenzione alle prossime 24 ore, rischio di fenomeni estremi soprattutto al Nord/Est[/h][COLOR=#000000 !important]
12 maggio 2016
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E’ una notte di forte maltempo al Nord Italia, con piogge intense e temporali che avanzano lentamente dall’alto Tirreno verso il Nord/Est. I fenomeni temporaleschi stanno colpendo la Liguria di Levante e l’alta Toscana. Ma continua a diluviare al Nord/Ovest con piogge torrenziali tra Piemonte e Lombardia. Le zone più colpite, con piogge fino a oltre 100mm, sono la Liguria centro/occidentale tra Genova e Savona, il Piemonte nord/occidentale tra Biella e le Alpi torinesi, la Lombardia nord/occidentale tra Como e Varese.Ecco i più significativi parziali pluviometrici giornalieri aggiornati alle ore 22:00:Liguria: 106mm ad Albissola, 100mm a Varazze, 95mm a Genova Fabbriche, 90mm a Urbe San Pietro, 86mm a Masone San Pietro, 81mm a Rossiglione, 71mm a Savona.Piemonte: 106mm a Oropa, 96mm a Veglio e Colleretto, 94mm a Camparient, 89mm a Lanzo, 88mm a Biella, 85mm a Borgomanero, 83mm a Salassa, 52mm a Torino, 35mm a Cuneo, 33mm a Novara, 26mm ad Alessandria, 21mm ad Asti.Lombardia: 95mm a Valmorea, 83mm a Crosio della Valle, 81mm a Brebbia, 73mm ad Albiolo, 69mm ad Olgiate Comasco, 68mm a Varese, 66mm a Besnate, 63mm a Como, 42mm a Bergamo, 38mm a Brescia, 37mm a Milano.In molte di queste località, oggi è stata la terza giornata di pioggia consecutiva e il parziale di questo peggioramento, negli ultimi tre giorni, si avvicina ai 200mm nelle zone prealpine tra alto Piemonte e Lombardia occidentale. Nelle prossime ore continuerà a diluviare, così come anche nei prossimi giorni. Ma attenzione alla fase critica del maltempo, attesa nella giornata di giovedì 12 maggio su tutto il Nord/Est e soprattutto tra Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia dove ha già iniziato a piovere in modo moderato (siamo tra 20 e 40mm un po’ in tutto il territorio), ma i fenomeni si intensificheranno nella notte con forti temporali che attraverseranno dapprima l’Emilia Romagna e poi si concentreranno al Nord/Est insistendo per tutta la giornata di giovedì con piogge battenti.

Meteoweb
 
[h=1]Ondata di caldo al Sud, aggiornamenti spaventosi: su Malta arriva addirittura l’isoterma di +30°C ad 850hPa!!![/h][h=2]Eccezionale ondata di caldo in arrivo al Sud, scatta l'emergenza: attenzione ai record ad 850hPa[/h][COLOR=#000000 !important]
15 giugno 2016
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“Mostruosi”: non c’è altro aggettivo adatto a definire gli ultimi aggiornamenti dei principali centri di calcolo per l’ondata di caldo ormai imminente al Sud Italia. Sono carte letteralmente mostruose. Mancano ormai poche ore all’inizio della terribile “vampata” di calore, che sarà breve ma molto intensa e che coinvolgerà tutte le Regioni meridionali. Come possiamo osservare nelle mappe a corredo dell’articolo, il “clou” sarà tra Giovedì 16 e Venerdì 17 Giugno. Le temperature più alte si registreranno Giovedì 16 nel primo pomeriggio, con picchi di oltre +45°C nelle zone interne della Sicilia e vicino a questo stesso valore anche in altre zone di Puglia, Molise, Campania, Basilicata e Calabria (con temperature percepite ben oltre i +50°C).image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2016/06/17.gif
Fanno decisamente impressione le isoterme previste alla quota di 850hPa, che corrisponde a circa 1.500 metri di altitudine sul livello del mare: una lingua calda incredibile, con +30°C ad 850hPa appunto, ingloberà dapprima gran parte della Tunisia raggiungendo il Mediterraneo come molto raramente accade, e poi nella giornata di Venerdì 17 Giugno si proietterà addirittura su Malta, a pochissimi chilometri dalla Sicilia. Una situazione che potrebbe avere pesanti ripercussioni anche al suolo, con temperature pazzesche e un’aria pesantissima sulle isole del Canale di Sicilia (e soprattutto Malta), dove l’umidità relativa rimarrà alle stelle e l’indice di calore si impennerà su valori eccezionali, ben oltre i +50°C.image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2016/06/giovedì-16-giugno-1-300x170.png
Tornando in Italia per la Sicilia, è a rischio il più grande record di caldo storico ad 850hPa misurato dal radiosondaggio di Trapani Birgi, che due volte (il 4 luglio 1993 e il 10 agosto 1999) ha raggiunto i +29,4°C, un valore che potrebbe essere superato nella giornata di Venerdì 16. Ma stavolta siamo a metà Giugno, non certo nel cuore dell’estate…Meteoweb
 
[h=1]Previsioni Meteo: caldo al Centro/Sud, temperature in aumento verso i +40°C in varie Regioni[/h][h=2]Previsioni Meteo: caldo in aumento al Centro/Sud, temperature fino a +40°C tra fine giugno e inizio luglio in molte località. Ma attenzione già alle prossime ore: clima rovente anche oggi[/h][COLOR=#000000 !important]
27 giugno 2016

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Previsioni Meteo – L’ultima settimana di Giugno inizia all’insegna del caldo estivo al Sud: alle ore 10:30 del mattino abbiamo già +31°C a Pescara, Cosenza e Matera, +30°C a Bari, Catania, Taranto e Lecce. Le temperature aumenteranno sensibilmente nelle prossime ore, soprattutto in Sicilia dove la colonnina di mercurio arriverà a +40°C nelle zone centro/meridionali della Regione. Oggi farà molto caldo anche in Calabria, Puglia e Basilicata jonica, con temperature che bisseranno i picchi di ieri quando proprio nel metapontino la colonnina di mercurio ha raggiunto i +39°C. Caldo anche al Centro/Nord, dove però inizia un lieve calo termico che nei prossimi giorni si estenderà anche al Centro/Sud.image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2016/06/02-temperature-massime-domani-300x296.png
L’ultima settimana del mese, comunque, sarà tipicamente estiva in tutt’Italia, anche se al Nord non mancheranno i forti temporali soprattutto nell’area alpina e al Nord/Ovest, dove si verificheranno anche forti grandinate.Al Sud, invece, le temperature aumenteranno sensibilmente nei prossimi giorni lievitando fino a picchi di +40°C in molte Regioni nei giorni a cavallo tra fine giugno e inizio luglio.

Meteoweb
 
[h=1]Neve in arrivo su Europa Centrale, Alpi, Appennini[/h]
4 dicembre 2015


Sembra vicino un cambiamento nel tipo di circolazione, che diverrà presto di stampo invernale, rientrando per lo meno nella norma del mese di Dicembre, con episodi di maltempo e di neve anche piuttosto abbondanti.
La mappa delle precipitazioni nevose cumulate a 10 giorni (modello GFS, via Weatherbell), mostrano nuclei di grande nevosità su tutti i rilievi alpini, Appennino Settentrionale e Centrale, e, in Europa Centrale, saranno colpiti particolarmente dalle nevicate la Svizzera, l’Austria, la Germania meridionale, la Repubblica Ceka e l’Ungheria.
Neve è prevista anche sul Massiccio Centrale francese e sui Pirenei.
Si tratta di un episodio di nevosità di notevoli proporzioni, se verrà confermato, e, per quanto riguarda l’Italia, la stagione sciistica Alpina ed Appenninica potrebbe avere pienamente inizio!
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ECMWF, modello matematico americano


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GFS, modello matematico americano, accumuli sino al 15 Dicembre

Freddofili
 
.....la vera anomalia del meteo di questo novembre sarà proprio il lungo dominio di bel tempo e temperature al di sopra della norma.

Ed i sasselli che non passano..... ah, ma questa non è un'anomalia, bello o brutto che sia il meteo.......
[6][triste.gif]:cry:
 
[h=1]Le previsioni meteo dell’Aeronautica Militare: instabilità al Sud[/h][h=2]L’Aeronautica militare comunica le previsioni meteo sull’Italia per la giornata di oggi e domani[/h][COLOR=#000000 !important]
1 settembre 2016

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Le previsioni meteo in Italia fornite dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare. Situazione: residue condizioni di instabilita’ al sud della penisola, mentre sulle restanti aree del paese pressione e stabilita’ in aumento. Tempo previsto fino alle 24 di oggi. Nord: cielo inizialmente sgombro da nubi ad eccezione delle zone alpine dove, gia’ al mattino, sara’ presente un po’ di nuvolosita’, quest’ultima, nel corso del pomeriggio, si fara’ piu’ consistente e dara’ luogo a rovesci sparsi o isolati temporali sui rilievi di Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto settentrionale e Friuli Venezia Giulia; fenomeni che comunque si dissipano verso sera. sulle restanti zone nel pomeriggio si assistera’ ad un temporaneo aumento di nubi alte, nuvolosita’ che poi tende a diradarsi nella notte. Centro e Sardegna: sull’isola al mattino poche nubi, ma possibilita’ di qualche rovescio nelle zone interne e sulle coste orientali nel pomeriggio. Tendenza a decise schiarite tra la serata e la notte; inizialmente cielo sereno o poco nuvoloso su gran parte delle regioni peninsulari, ma la nuvolosita’ tende ad aumentare nel pomeriggio specie in prossimita’ dei rilievi appenninici, e brevi ed isolati rovesci possono manifestarsi sui rilievi laziali ed abruzzesi. Tendenza a cielo pressoche’ limpido tra la sera e la notte. Sud e Sicilia: al mattino cielo da irregolarmente nuvoloso a nuvoloso con isolati piovaschi in area ionica, sulle coste tirreniche della Calabria, e sulla Sicilia settentrionale. Nubi in progressivo aumento nel corso del giorno un po’ su tutti i settori, cosi’ nel pomeriggio tale nuvolosita’ sara’ associata a rovesci sparsi o locali temporali, fenomeni che in ogni caso terminano verso sera. Temperature: minime in lieve diminuzione al nordest, sulla Sardegna e sulle aree appenniniche centrali, in tenue rialzo su Piemonte, Valle d’Aosta ed aree ioniche, stazionarie altrove; massime senza variazioni di rilievo sulla Pianura Padana centrorientale, e sul nord est, in lieve aumento sul restante settentrione, in lieve diminuzione al sud e sulla Sardegna, sul restante centro deciso aumento delle temperature, specie su Lazio, Toscana e Umbria. Venti: deboli di direzione variabile al nord; deboli di provenienza variabile o settentrionale sulle rimanenti regioni con locali rinforzi sulle regioni adriatiche centrali e sulle due isole maggiori. Mari: poco mossi o localmente mossi il medio e basso Adriatico, il canale d’Otranto il mare e canale di Sardegna e lo stretto di Sicilia; poco mossi i rimanenti mari.

Il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare comunica le previsioni del tempo sull’Italia per la giornata di domani. Nord: nuvolosita’ medio-alta in graduale intensificazione nel corso della mattinata con addensamenti compatti sulle aree alpine e prealpine, rilievi liguri ed aree appenniniche dell’Emilia Romagna, dove saranno possibili locali, deboli rovesci pomeridiani, ma in deciso assorbimento serale; nel pomeriggio ampie schiarite pomeridiane sulle aree pianeggianti centroccidentali, in attesa di nuove velature serali. Centro e Sardegna: nubi in graduale aumento dalla tarda mattinata su nord Toscana, basso Lazio, Umbria ed aree interne della Sardegna con possibilita’ di qualche debole piovasco associato nel pomeriggio, ma con tendenza a miglioramento dalla sera; prevalenza di spazi di sereno sulle restanti regioni con transito di temporanee velature in serata sulle regioni adriatiche. Sud e Sicilia: molte nubi gia’ dal mattino su Calabria e Sicilia con residui, deboli rovesci e qualche locale temporale, in decisa attenuazione dalla serata; bel tempo sul restante meridione, salvo locali addensamenti pomeridiani nelle aree interne e sui rilievi della dorsale appenninica. Temperature: minime in tenue aumento al nord, stazionarie al centro e su Molise e Campania, in lieve calo sul restante meridione; massime in diminuzione sulla pianura piemontese, su Sicilia e Calabria tirrenica, in rialzo su Sardegna, aree appenniniche centrali ed al sud, senza variazioni di rilievo altrove. Venti: deboli variabili al nord; deboli dai quadranti settentrionali sulle regioni centromeridionali con rinforzi lungo le aree costiere peninsulari e sulle due isole maggiori. Mari: da mossi a localmente molto mossi l’Adriatico centromeridionale e lo Jonio settentrionale; mosso lo stretto di Sicilia; da poco mosso a mosso il restante Jonio; poco mossi gli altri bacini.
Meteoweb
 
[h=2]Meteo Anticiclonico: sarà un'altra calda giornata di Novembre[/h]
[h=4][/h]09-11-2015


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Fonte immagine Sat24, rielaborazione grafica a cura della Redazione del Meteo Giornale. Lunga Estate di S.Martino: i periodi anticiclonici autunnali sono abbastanza frequenti e statisticamente probabili. Anche a novembre. Si parla d'estate di S.Martino riferendosi a fasi anticicloniche novembrine segnate da bel tempo e clima mite. Ma quel che sta accadendo quest anno è un qualcosa di anomalo: durata e intensità potrebbero consegnarci un'anomalia termico-barica eccezionale.
Fa caldo: se le temperature non stanno raggiungendo i valori osservabili a Luglio e Agosto (o magari a Settembre) è perché le giornate sono corte. Ciò nonostante le ore diurne continuano a proporre massime a dir poco anomale: localmente si va oltre norma anche di 8-10°C!
Inversioni termiche, nebbie e nubi basse: l'altra grande differenza con l'estate è che le notti si mantengono moderatamente fredde. Le forti inversioni termiche facilitano l'accumulo d'aria fredda nei bassi strati, mentre il caldo giornaliero si disperde in atmosfera. Non dobbiamo stupirci, quindi, se tra massime e minime vi sono differenze abissali: anche 15-20°C a seconda delle località. E non dobbiamo stupirci se nebbie e nubi basse tendono a infittirsi. Stamane, ad esempio, registriamo riduzioni di visibilità su coste liguri, in Toscana e sui settori nordoccidentali della Sardegna (lo si evince chiaramente dall'immagine satellitare).
Bel tempo a oltranza: detto che anche quella odierna sarà una splendida e mite giornata di sole (non si escludono punte massime di 25-26°C al Sud Italia), il dominio anticiclonico continuerà per tutta la settimana.

Meteogiornale
 
[h=1]Previsioni Meteo: lento miglioramento in settimana, ancora instabilità sui rilievi e al nord[/h][h=2]Previsioni Meteo: lento miglioramento delle condizioni atmosferiche in settimana, ma persiste ancora un po' di instabilità in corrispondenza dei rilievi e sulle regioni settentrionali. Torna il caldo nel weekend[/h][COLOR=#000000 !important]

27 luglio 2016
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Previsioni Meteo – Dopo la fase di instabilità e i tanti temporali che nelle ultime ore hanno interessato varie aree del nostro paese la situazione va gradualmente a migliorare, seppur con condizioni di residua instabilità pomeridiana sui rilievi. Dal punto di visto sinottico la situazione meteorologica sull’area euro-atlantica rimane pressoché immutata rispetto i giorni precedenti. Al momento lo scenario è dominato da una vasta circolazione depressionaria a carattere freddo, localizzata con un profondo minimo barico poco a nord delle isole Shetland, sul nord Atlantico, che continua a pilotare una serie di “transienti” e vari sistemi frontali verso il nord della Francia, il Belgio, l’Olanda, la Danimarca e il nord della Germania.

Sull’area mediterranea invece troviamo in azione un promontorio anticiclonico sub-tropicale che tende a distendersi con i propri elementi principali in direzione dei Balcani e dell’Europa centro-orientale. Nel corso della giornata di domani questo promontorio anticiclonico sub-tropicale dal bacino del Mediterraneo si distenderà fino in direzione dei Carpazi e dell’Ucraina, impedendo così alla depressione presente sul nord Atlantico, poco a nord delle coste della Scozia, di scendere ulteriormente di latitudine, in direzione dell’Europa centrale.

L’aumento dei valori del campo dei geopotenziali, fra il Mediterraneo e l’Europa centro-orientale, contribuirà a stabilizzare ulteriormente la colonna d’aria, garantendo una maggiore stabilità. Ma più ad ovest, entro la serata di domani, affonderà una nuova saccatura, collegata alla circolazione depressionaria presente sull’Atlantico settentrionale, che si prolungherà fino al sud della Francia, raggiungendo a fine giornata pure la Sardegna e il mar Tirreno.

L’affondo di questa saccatura farà sentire i suoi effetti soprattutto sulle nostre regioni settentrionali, dove si assisterà ad un veloce incremento dell’instabilità nel corso delle ore pomeridiane. Questo perché questa saccatura sarà accompagnata in quota (nella libera atmosfera) dall’ingresso di aria decisamente più fredda, di origine sub-polare marittima, che nel corso delle ore pomeridiane contribuirà ad enfatizzare il “gradiente termico verticale”, instabilizzando notevolmente la colonna d’aria, specie in corrispondenza delle regioni di nord-ovest, e della Liguria e dell’Emilia.

Il passaggio di quest’aria fredda nella media troposfera, sopra uno strato di aria calda e soprattutto umida nei bassi strati, determinerà forti contrasti termici, soprattutto fra bassa e media troposfera, che agevoleranno lo sviluppo di intensi moti convettivi (correnti ascensionali che spingono l’aria dal basso verso l’alto). Questi moti convettivi, messi in moto dal significativo “gradiente termico verticale”, favoriranno la formazione di grossi annuvolamenti di carattere cumuliforme capaci di dare luogo a piogge, rovesci e a fenomeni di carattere temporalesco, maggiormente probabili nel pomeriggio fra basso Piemonte, Liguria interna, Lombardia, in successivo spostamento verso l’Emilia e il basso Veneto.

Alcuni di questi rovesci o temporali potranno risultare anche di moderata e forte intensità, con possibili locali occasionali grandinate e colpi di vento che accompagneranno i fenomeni più intensi. Va detto che i fenomeni temporaleschi più forti, come quelli che potranno interessare la Lombardia, l’Emilia e il Veneto, saranno isolati e ben localizzati e tenderanno ad evolvere verso levante nel corso della serata di domani. Sulle rimanenti regioni invece permarrà ancora un po’ di instabilità di carattere “termoconvettivo”, collegata alle fresche correnti settentrionali richiamate dalla “Upper Level Low”, in fase di colmamento, in allontanamento verso le coste greche occidentali.

Queste infiltrazioni di aria fresca in quota, durante le ore centrali, quando l’intensa insolazione estiva di fine Luglio raggiunge la massima intensità, produrranno lo sviluppo di moti convettivi, per “forcing” d’origine termica, che favoriranno la formazione di diverse “Cellule temporalesche” in prossimità dei rilievi dell’Appennino centro-meridionale. Alcune di queste “Celle temporalesche” potranno assumere un notevole sviluppo verticale, fino ad essere agganciate in quota dal flusso portante da NO e O-NO per sconfinare in direzione delle coste ioniche della Basilicata e della Calabria ionica.I fenomeni di origine “termoconvettiva” tenderanno rapidamente ad esaurirsi entro la serata, con la dissoluzione dei cumulonembi e l’arrivo di ampi rasserenamenti, in un contesto di cieli limpidi, puliti dalla ventilazione settentrionale. Giovedì l’asse di saccatura che ha interessato le nostre regioni settentrionali italiane si allontanerà in direzione dei Balcani, con l’ingresso di correnti con una direttrice nord-occidentale che trasporteranno masse d’aria un po’ più fredde nella libera atmosfera.

Tali infiltrazioni di aria fredda nella media troposfera continueranno a rendere la colonna d’aria ancora instabile, generando così nuovi rovesci e temporali che nel corso del pomeriggio di giovedì potranno interessare ancora una volta i rilievi appenninici, ma anche il basso Piemonte, la Lombardia, l’Emilia e il basso Veneto. Solo dalla sera si assisterà ad una quasi definitiva cessazione delle precipitazioni, salvo la persistenza di qualche locale temporale sulle Alpi. In corrispondenza della Francia si svilupperà un “delta” in seno al flusso perturbato principale che si diramerà in due rami secondari. Il ramo più meridionale di questo “delta” tenderà a dipanarsi in corrispondenza del Mediterraneo centrale. L’afflusso dell’aria fredda da nord-ovest potrà favorire anche lo sviluppo di diversi minimi depressionari a mesoscala, al suolo, sul medio-basso Tirreno. Queste piccole circolazioni di bassa pressione localizzate nei bassi strati avvicinandosi alle coste tirreniche della Calabria e della Sicilia potrebbero causare temporanee condizioni di instabilità, con un incremento della nuvolosità.
meteoweb
 
Situazione di difficile lettura per chi ha jolly. in termini di permessi lavorativi da giocarsi. Ad occhio direi che entrambe potrebbero pregiudicare il passo per questa settimana (non ho notizie di cosa è accaduto stamattina al nord).
 
[h=2]Riecco le piogge, meteo peggiora: temperature in calo. Verso forte maltempo[/h]
[h=4][/h]23-02-2016


RAPIDO CAMBIAMENTO METEO - Il caldo d'inizio settimana inizia ad allentare la morsa, per via d'infiltrazioni d'aria più fresca ed umida atlantica pilotate da un vortice freddo scandinavo in graduale parziale espansione verso sud. Il vero freddo è però confinato oltralpe, mentre la nostra Penisola risente ancora del residuo caldo africano, ma le temperature sono destinate a scendere su valori più consoni. Meteo davvero movimentato nel corso della settimana: inizialmente transiteranno perturbazioni piuttosto modeste, ma a partire da giovedì si attende un primo corposo peggioramento, in quanto si andrà a creare una bassa pressione sull'Italia. Maltempo più intenso si attende a fine mese. In questa fase si farà strada anche aria più fredda al Centro-Nord e Sardegna, che riporterà sprazzi d'inverno e la neve sui rilievi, anche fino a bassa quota al Settentrione.
IL METEO DI MARTEDI' 23 FEBBRAIO - Aria fresca più atlantica tenderà a guadagnare terreno lungo la Penisola, ma il caldo africano sarà ancora piuttosto intenso sull'estremo Sud e sulla Sicilia, con punte di temperatura di 22-24 gradi. I cieli saranno ovunque nuvolosi e molto nuvolosi, anche al Sud per effetto di una perturbazione africana. L'instabilità risulterà inizialmente più vivace al Nord-Est, Liguria e Toscana con piogge e rovesci più frequenti, ma in rapida attenuazione. Una nuova perturbazione si addosserà alle Alpi a fine giornata, con neve sui confini. Qualche isolato sporadico piovasco si potrà avere in giornata sulle zone interne delle regioni centrali, ma anche lungo il basso versante tirrenico in serata. Il cambiamento meteo si percepirà anche attraverso l'ingresso di venti occidentali, con il maestrale che soffierà particolarmente forte in Sardegna.
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PEGGIORAMENTO METEO A META' SETTIMANA - Quella di mercoledì sarà una giornata d'attesa con meteo che migliorerà. Si avranno maggiori sprazzi di sereno un po' ovunque e con temperature che diminuiranno ulteriormente al Sud, ma ancora su valori decisamente miti. Addensamenti nuvolosi più consistenti al Nord e sulle regioni di ponente, con qualche debole piovasco tra Levante Ligure, Alta Toscana, Calabria tirrenica e nord della Sicilia. Altre nevicate sui confini alpini, specie sui confini valdostani e dell'Alto Piemonte, segnale dell'avvicinamento di una nuova perturbazione che determinerà un marcato peggioramento nella giornata successiva. Le piogge bagneranno infatti giovedì Lombardia, Nord-Est e soprattutto Emilia Romagna e Toscana. Qualche rovescio è atteso anche tra Umbria, Lazio, nord della Campania e Sardegna occidentale.
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ULTERIORI TENDENZE - La perturbazione entrerà ancor più nel vivo venerdì procedendo verso il Centro-Sud. Tuttavia questa prima fase di maltempo farà da apripista ad un successivo e più intenso peggioramento da ovest. Il weekend si preannuncia con l'arrivo di forti piogge al Nord, regioni tirreniche e Sardegna. In questa fase le temperature scenderanno e giungeranno anche le nevicate, che al Settentrione potranno scendere anche a bassa quota soprattutto in Piemonte.

Meteogiornale



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