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[h=1]Previsioni Meteo, sistema frontale atlantico attraversa l’Italia: forti venti occidentali, mareggiate sulle coste tirreniche[/h][h=2]Un intenso sistema frontale atlantico attraversa l'Italia accompagnato da venti molto intensi e mareggiate sulle coste tirreniche[/h]
10 febbraio 2016
Nevica a Livigno
L'intenso sistema frontale in transito sull'Italia
Come evidenziato dalle moviole dei satelliti il secondo sistema frontale atlantico di Febbraio è entrato sul bacino centrale del Mediterraneo, venendo preceduto da intensi venti di libeccio, che dal mare di Alboran e dal mar di Sardegna si stanno propagando al Tirreno e al settore più orientale del mar Ligure, dove sono in atto vere e proprie burrasche. In queste ore impetuosi venti da SO e O-SO stanno sferzando il nord della Sardegna, la Corsica e le coste di Toscana, Lazio e Campania, con raffiche di oltre i 70 km/h, e picchi che localmente, nella fase clou delle burrasche, raggiungeranno la soglia dei 90 km/h. Attualmente un’autentica bufera di vento, da O-SO, sta spazzando le Bocche di Bonifacio, dove vengono segnalate raffiche di picco che raggiungono i 90-100 km/h.
L’intenso sistema frontale in transito sull’ItaliaSolo ad Olbia la locale stazione meteorologica automatica gestita dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare ha registrato raffiche da SO e O-SO di ben oltre 92 km/h. Questi venti forti nel corso delle prossime ore si estenderanno rapidamente alle coste tirreniche, dalla Toscana alla Calabria tirrenica, determinando anche l’attivazione di mareggiate per lo sviluppo di onde alte anche più di 3.0-4.0 metri.La notevole compressione del “gradiente barico orizzontale” sul bacino centrale del MediterraneoL’intensa ventilazione occidentale che accompagna il transito di questo sistema frontale, responsabile delle piogge in atto sulle regioni del centro-nord e delle nevicate su Alpi e Appennino settentrionale, è originata dalla notevole compressione del “gradiente barico orizzontale” sul bacino centrale del Mediterraneo, indotta sia dall’abbassamento di latitudine del flusso perturbato principale che dallo scivolamento verso l’Europa centrale della vasta circolazione depressionaria a carattere freddo che dal mare di Barents si estende fino alla Scandinavia.Affondando verso latitudini più meridionali, fino al Mediterraneo centrale, questa circolazione depressionaria sta determinando un sensibile infittimento di isobare sui mari che circondano l’Italia, con il conseguente rinforzo della ventilazione occidentale nei bassi strati. Inoltre dalle prossime ore, con l’ingresso del fronte freddo dell’intenso sistema frontale, parte dell’aria fredda post-frontale addossata fra il Golfo di Guascogna e la Francia, tramite la porta di Carcassonne e in parte anche dal Rodano, comincerà a traboccare sul Mediterraneo centro-occidentale, spingendosi fino al Golfo del Leone e al mar di Corsica, dove favorirà anche lo sviluppo di un po’ di convezione sparsa in spostamento verso le coste tirreniche.L’ingresso di questa ventilazione occidentale atlantica favorirà lo sviluppo di un nuovo minimo depressionario derivato sottovento sul Golfo di Genova molto profondo, con valori che scenderanno anche sotto i 990 hpa. L’ulteriore compressione del “gradiente barico orizzontale” che si sta generando, enfatizzata dalla spinta di masse d’aria sempre più fredde, di origini polari marittime, in sfondamento sia da Carcassonne che dal Rodano, che a loro volta causeranno un aumento della pressione barometrica fra la Spagna e il mare delle Baleari, agevolerà l’innesco di una impetuosa ventilazione da Ovest, che dal Golfo del Leone sì propagherà a tutto il Tirreno, fino alle coste di Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Basilicata, nella mattinata odierna, sollevando un imponente moto ondoso, con onde di “mare vivo” che potranno raggiungere i 3.0-4.0 metri di altezza.Le burrasche da O-SO spingendosi sul Lazio, le coste della Campania e la Calabria tirrenica, specie il cosentino, raggiungeranno la massima intensità proprio nel corso della mattinata odierna, quando in molti tratti della fascia costiera tirrenica si potranno misurare picchi di oltre i 60-70 km/h. I venti intensi, inoltre, agevoleranno lo sviluppo di un moto ondoso molto consistente su tutti i bacini più meridionali e sui mari che circondano la Sardegna meridionale e la Sicilia. In particolare fra il mar Ligure e il Tirreno centro-meridionale, direttamente esposti alle burrasche da O-SO e Ovest.Già in queste ore sul mar Ligure la forte ventilazione da SO che dalla Corsica si estende alle coste della Toscana sta formando un moto ondoso piuttosto significativo, con lo sviluppo di onde alte anche più di 3.0-4.0 metri che punteranno le coste del genovesato orientale e dello spezzino, causando su queste delle mareggiate da onda lunga pronte a flagellare l’intero litorale. Sul Tirreno centro-meridionale i forti venti da O-SO e Ovest, in uscita dalle Bocche di Bonifacio e dalla Sardegna, genereranno in mattinata belle onde di “mare vivo” che potranno raggiungere i 3.0-4.0 metri di altezza nel tratto di mare antistante le coste della Campania e del Lazio. Queste ondate, piuttosto alte, si dirigeranno verso i litorali della bassa Toscana, del Lazio e della Campania, attivando su questi mareggiate di debole e moderata intensità che potranno arrecare anche dei danni nei tratti soggetti al fenomeno dell’erosione.
Meteoweb
10 febbraio 2016
Nevica a Livigno
Come evidenziato dalle moviole dei satelliti il secondo sistema frontale atlantico di Febbraio è entrato sul bacino centrale del Mediterraneo, venendo preceduto da intensi venti di libeccio, che dal mare di Alboran e dal mar di Sardegna si stanno propagando al Tirreno e al settore più orientale del mar Ligure, dove sono in atto vere e proprie burrasche. In queste ore impetuosi venti da SO e O-SO stanno sferzando il nord della Sardegna, la Corsica e le coste di Toscana, Lazio e Campania, con raffiche di oltre i 70 km/h, e picchi che localmente, nella fase clou delle burrasche, raggiungeranno la soglia dei 90 km/h. Attualmente un’autentica bufera di vento, da O-SO, sta spazzando le Bocche di Bonifacio, dove vengono segnalate raffiche di picco che raggiungono i 90-100 km/h.
L’intenso sistema frontale in transito sull’ItaliaSolo ad Olbia la locale stazione meteorologica automatica gestita dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare ha registrato raffiche da SO e O-SO di ben oltre 92 km/h. Questi venti forti nel corso delle prossime ore si estenderanno rapidamente alle coste tirreniche, dalla Toscana alla Calabria tirrenica, determinando anche l’attivazione di mareggiate per lo sviluppo di onde alte anche più di 3.0-4.0 metri.La notevole compressione del “gradiente barico orizzontale” sul bacino centrale del MediterraneoL’intensa ventilazione occidentale che accompagna il transito di questo sistema frontale, responsabile delle piogge in atto sulle regioni del centro-nord e delle nevicate su Alpi e Appennino settentrionale, è originata dalla notevole compressione del “gradiente barico orizzontale” sul bacino centrale del Mediterraneo, indotta sia dall’abbassamento di latitudine del flusso perturbato principale che dallo scivolamento verso l’Europa centrale della vasta circolazione depressionaria a carattere freddo che dal mare di Barents si estende fino alla Scandinavia.Affondando verso latitudini più meridionali, fino al Mediterraneo centrale, questa circolazione depressionaria sta determinando un sensibile infittimento di isobare sui mari che circondano l’Italia, con il conseguente rinforzo della ventilazione occidentale nei bassi strati. Inoltre dalle prossime ore, con l’ingresso del fronte freddo dell’intenso sistema frontale, parte dell’aria fredda post-frontale addossata fra il Golfo di Guascogna e la Francia, tramite la porta di Carcassonne e in parte anche dal Rodano, comincerà a traboccare sul Mediterraneo centro-occidentale, spingendosi fino al Golfo del Leone e al mar di Corsica, dove favorirà anche lo sviluppo di un po’ di convezione sparsa in spostamento verso le coste tirreniche.L’ingresso di questa ventilazione occidentale atlantica favorirà lo sviluppo di un nuovo minimo depressionario derivato sottovento sul Golfo di Genova molto profondo, con valori che scenderanno anche sotto i 990 hpa. L’ulteriore compressione del “gradiente barico orizzontale” che si sta generando, enfatizzata dalla spinta di masse d’aria sempre più fredde, di origini polari marittime, in sfondamento sia da Carcassonne che dal Rodano, che a loro volta causeranno un aumento della pressione barometrica fra la Spagna e il mare delle Baleari, agevolerà l’innesco di una impetuosa ventilazione da Ovest, che dal Golfo del Leone sì propagherà a tutto il Tirreno, fino alle coste di Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Basilicata, nella mattinata odierna, sollevando un imponente moto ondoso, con onde di “mare vivo” che potranno raggiungere i 3.0-4.0 metri di altezza.Le burrasche da O-SO spingendosi sul Lazio, le coste della Campania e la Calabria tirrenica, specie il cosentino, raggiungeranno la massima intensità proprio nel corso della mattinata odierna, quando in molti tratti della fascia costiera tirrenica si potranno misurare picchi di oltre i 60-70 km/h. I venti intensi, inoltre, agevoleranno lo sviluppo di un moto ondoso molto consistente su tutti i bacini più meridionali e sui mari che circondano la Sardegna meridionale e la Sicilia. In particolare fra il mar Ligure e il Tirreno centro-meridionale, direttamente esposti alle burrasche da O-SO e Ovest.Già in queste ore sul mar Ligure la forte ventilazione da SO che dalla Corsica si estende alle coste della Toscana sta formando un moto ondoso piuttosto significativo, con lo sviluppo di onde alte anche più di 3.0-4.0 metri che punteranno le coste del genovesato orientale e dello spezzino, causando su queste delle mareggiate da onda lunga pronte a flagellare l’intero litorale. Sul Tirreno centro-meridionale i forti venti da O-SO e Ovest, in uscita dalle Bocche di Bonifacio e dalla Sardegna, genereranno in mattinata belle onde di “mare vivo” che potranno raggiungere i 3.0-4.0 metri di altezza nel tratto di mare antistante le coste della Campania e del Lazio. Queste ondate, piuttosto alte, si dirigeranno verso i litorali della bassa Toscana, del Lazio e della Campania, attivando su questi mareggiate di debole e moderata intensità che potranno arrecare anche dei danni nei tratti soggetti al fenomeno dell’erosione.
Meteoweb