Le prove per cani da caccia: discussione aperta sull'utilità. (1 utente sta leggendo)

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Quasi tutti quei cani sono stato condotti da affermati conduttori. L uso della braga sconsiderato porta ad avere un andatura innaturale ed e' solo per questo che quei cani a caccia non reggerebbero per ore. Il trotto quando e' spontaneo permettere al cane di andare avanti per ore. Il il secondo classificato lo conosco bene. E' un cane che non e' mai stato imbragato, e' sempre andato a caccia e l unico addestramento e' stato sulla correttezza al frullo. A mio parere non e' un cane eccezionale ma ha incontrato ed ha fatto il suo. I terreni del derby non hanno permesso molti incontri da qui l elevato numero di richiami ma il cane lo vedi quando incontra.
 
Leggo solo ora e me ne scuso chiedendo a Livia umilmente perdono e nello stesso tempo non mi rimane che fare i complimenti a Teti e compagna (dire padrone non mi piace). L'ho detto tempo addietro, quella cagna mi ispira molto, ciavrò il sesto senso!? quella faccia la dice lunga. E' qualcosa di eccezionale, a guardarla, non si capisce cosa ti succede (almeno per quanto mi riguarda). Una sensazione piacevole di ......meraviglia, come se il cervello si fermasse e direbbe; "ecco il Bracco Italiano". Quello che ti trasmette tranquillità, serenità. Quello che ti fa tornare in mente posti unici, silenziosi, mistici, dove anche il canto degli uccelli ti da fastidio.
Vedere quella cagna trottare a testa alta in una faggeta, con scatti decisi, cambi direzione e alla fine vederla bloccata su un effluvio invisibile che solo lei sente.....vederla accostare e guidare, in un modo che non ti servirebbero più pillole per l'ipotensione.
Le gare (perdonatemi) non mi dicono niente, ho visto cose......vomitevoli! Io la vedo in un altro modo, parlo da cacciatore non me ne vogliate, perchè se sono svolte nell'onesta servono! Diversamente sono deleterie, inutili. Il buon Nicola dice che nelle gare oltre alla bravura dei due concorrenti ci vuole anche il fattore "C", ma si è dimenticato di dire che ci vuole anche una buona dose di fattore "R" (raccomandazione). E' questa cosa che rovina tutto e credetemi ne ho viste di cose del genere, tanto che mi sono amaramente pentito di essermi avvicinato al mondo delle gare.
Detto questo, dopo le negative esperienze vissute, ho deciso che non mi interessa far vedere agli altri quanto è bella e brava la mia compagna, mi basta che lo sappia io e me la tengo tutta per me.
Di nuovo complimenti Livia e un augurio di una vita piena di soddisfazioni come il tuo cuore desidera.
 
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Dici bene, sia del fattore C che R!!! Nel mio caso il C e 'stato che essendo l ultima arrivata mi hanno sottovalutata si sono distratti e la Teti e' riuscita ad aggiudicarsi il titolo di campione italiano di lavoro. Ora lo so e' brava ma lo sanno anche gli altri e questo non credo mi avvantaggiato pero' i giudici nelle giuste condizioni lo riconoscono prima o poi...
Anzi devo dire che non è così scontato che un cane non in mano ad un conduttore professionista non è così facile che faccia un buon turno e sono relativamente poche le volte che quando è brava non le venga attribuito un giusto giudizio
Comunque quello che hai scritto circa la sensazione alla vista di un Bracco al lavoro è stata la mia stessa identica!! Mi ha stregato lo sguardo indecifrabile, che poi io siccome mi sono innamorata di lei ho dato una interpretazione tutta mia. Vengo Poi l ho vista sbocciare da goffo cucciolo a farfalla... [liebe_rosen.gif]
 
Livia forse mi sono espresso male, il mio intento era quello di capire se fosse cambiato qualcosa nel regolamento e di conseguenza i parametri dei giudici, lo so che viene usata la braga , ma se lo si fa vuol dire che serve per mantenere in qualche modo la tipicità. Sono d’accordo che mantenere il trotto per mezza giornata è dura , ma anche vedere un accenno di trotto ogni tanto...devi convenire che non può esprimere il cane bracco italiano nella sua tipicità, così come in quella giornata si sono visti spinoni correre come setter, me l’ha riferito un amico che ci è andato, giustamente squalificati secondo me.
Quando ho aperto questo argomento, volevo appunto stimolare anche in modo provocatorio la discussione sulle prove, che da supporto per la caccia, sono diventate un mondo a sé , le cui finalità non sempre coincidono con la caccia cacciata.
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Dici bene, sia del fattore C che R!!! Nel mio caso il C e 'stato che essendo l ultima arrivata mi hanno sottovalutata si sono distratti e la Teti e' riuscita ad aggiudicarsi il titolo di campione italiano di lavoro. Ora lo so e' brava ma lo sanno anche gli altri e questo non credo mi avvantaggiato pero' i giudici nelle giuste condizioni lo riconoscono prima o poi...
Anzi devo dire che non è così scontato che un cane non in mano ad un conduttore professionista non è così facile che faccia un buon turno e sono relativamente poche le volte che quando è brava non le venga attribuito un giusto giudizio
Comunque quello che hai scritto circa la sensazione alla vista di un Bracco al lavoro è stata la mia stessa identica!! Mi ha stregato lo sguardo indecifrabile, che poi io siccome mi sono innamorata di lei ho dato una interpretazione tutta mia. Vengo Poi l ho vista sbocciare da goffo cucciolo a farfalla... [liebe_rosen.gif]

No Livia, il fattore "R" non ti riguarda. Anche perchè penso che da Roma in su i "favoritismi" si siano dissoluti e poi la cagna parla da se, proviene da un serio allevamento e la cosa più importante e che va a caccia.
 
Leggo solo ora e me ne scuso chiedendo a Livia umilmente perdono e nello stesso tempo non mi rimane che fare i complimenti a Teti e compagna (dire padrone non mi piace). L'ho detto tempo addietro, quella cagna mi ispira molto, ciavrò il sesto senso!? quella faccia la dice lunga. E' qualcosa di eccezionale, a guardarla, non si capisce cosa ti succede (almeno per quanto mi riguarda). Una sensazione piacevole di ......meraviglia, come se il cervello si fermasse e direbbe; "ecco il Bracco Italiano". Quello che ti trasmette tranquillità, serenità. Quello che ti fa tornare in mente posti unici, silenziosi, mistici, dove anche il canto degli uccelli ti da fastidio.
Vedere quella cagna trottare a testa alta in una faggeta, con scatti decisi, cambi direzione e alla fine vederla bloccata su un effluvio invisibile che solo lei sente.....vederla accostare e guidare, in un modo che non ti servirebbero più pillole per l'ipotensione.
Le gare (perdonatemi) non mi dicono niente, ho visto cose......vomitevoli! Io la vedo in un altro modo, parlo da cacciatore non me ne vogliate, perchè se sono svolte nell'onesta servono! Diversamente sono deleterie, inutili. Il buon Nicola dice che nelle gare oltre alla bravura dei due concorrenti ci vuole anche il fattore "C", ma si è dimenticato di dire che ci vuole anche una buona dose di fattore "R" (raccomandazione). E' questa cosa che rovina tutto e credetemi ne ho viste di cose del genere, tanto che mi sono amaramente pentito di essermi avvicinato al mondo delle gare.
Detto questo, dopo le negative esperienze vissute, ho deciso che non mi interessa far vedere agli altri quanto è bella e brava la mia compagna, mi basta che lo sappia io e me la tengo tutta per me.
Di nuovo complimenti Livia e un augurio di una vita piena di soddisfazioni come il tuo cuore desidera.
Giovanni, sotto certi aspetti hai ragione, il proverbio "si rispetta il cane per il padrone" nell'ambiente delle prove è sempre attuale. Che ci sia competizione fra i vari allevatori e addestratori non è sbagliato, l'importante che l'agonismo non sia esagerato, ci vuole etica e sportività, voler vincere a tutti i costi anche facendo "carte false" non aiuta la selezione. L'obiettivo dell'allevatore è quello di selezionare ottimi cani da caccia, non dovrebbe essere quello di selezionare ad ogni costo il campione per vincere le competizioni. Questo modo di allevare produce molti scarti e pochi veri campioni. Le prove di lavoro non sono gare, sono verifiche zootecniche. Il fattore C. ci vuole per il cane che veramente merita, per il fattore R. non serve, se non ha la stoffa anche con le raccomandazioni la "ciufeca" non va lontano. I cani veramente bravi che sono l'orgoglio dei padroni e degli allevatori sono quelli che si qualificano spessissimo eccellente e arrivano quasi sempre nei primi tre. L'Enci non è un ente sportivo, è un ente zootecnico, il compito dei giudici Enci è quello di portare beneficio alla razza, sono quelli che dicono all'allevatore quali sono i soggetti da mettere in riproduzione, questo in teoria. Logicamente il giudice giudica la prova di lavoro in base allo standard lavorativo. A questo punto la palla dovrebbe passare alle società specializzate, qui entriamo in un terreno minato, è meglio lasciarlo stare. Però giusto per dare una idea a chi non si è mai interessato di cinofilia bisogna dire che per un cane da caccia la società non dovrebbe ammettere nello standard morfologico misure e pesi da cavallo. Il bracco italiano all'origine non aveva pesi e misure eccessive, ogni tanto mi capita di vedere qualche vecchia foto dove si vedono bracchi dall'aspetto leggero, il braccone non è frutto di cacciatori, è frutto di quelli che il cane lo portano a fare due giri di corsa nei ring. Martino, il bracco italiano è poco diffuso perché non sono stati presi in considerazione i consigli degli utilizzatori, e fino a prova contraria chi decide le sorti di una razza sono i cacciatori. Molto probabilmente al cacciatore non piace il bracco pesante, che trotta davanti i piedi del padrone, che sbava per colpa delle labbra eccessivamente abbondanti, con la pelle troppo abbondante, ecc, ecc, Il bracco italiano per avere successo deve essere competitivo con le altre razze, a me sembra che si incomincia ad andare nelle giusta direzione.
 
Nicola potrà anche non piacere il bracco che trotta, ma un bracco italiano che galoppa cos é? Intendiamoci, sto provocando, non ce l’ho né con il bracco italiano né con lo spinone o con altri, prendo atto della distanza che si è creata tra il mondo delle prove e la caccia e non da ora. Anni fa partecipavo con la mia golden retriever alle esposizioni di bellezza, con soddisfazione anche, quindi una parte di quel mondo lo conosco, e non mi piace, perché troppo incline agli affari e alle mode e poco propenso al mantenimento degli standard di razza e al loro miglioramento quando la moda spinge verso il limite dello standard fin quasi a snaturare lo stesso, fino a vedere giudici assegnare CACIB a maschi più piccoli delle femmine..., che stima volete che abbia di quel mondo? Certo non è tutto negativo, ma aspetto ancora di cambiare idea.....
 
Nicola potrà anche non piacere il bracco che trotta, ma un bracco italiano che galoppa cos é? Intendiamoci, sto provocando, non ce l’ho né con il bracco italiano né con lo spinone o con altri, prendo atto della distanza che si è creata tra il mondo delle prove e la caccia e non da ora. Anni fa partecipavo con la mia golden retriever alle esposizioni di bellezza, con soddisfazione anche, quindi una parte di quel mondo lo conosco, e non mi piace, perché troppo incline agli affari e alle mode e poco propenso al mantenimento degli standard di razza e al loro miglioramento quando la moda spinge verso il limite dello standard fin quasi a snaturare lo stesso, fino a vedere giudici assegnare CACIB a maschi più piccoli delle femmine..., che stima volete che abbia di quel mondo? Certo non è tutto negativo, ma aspetto ancora di cambiare idea.....
Non ho mai detto che il bracco che trotta non piace, non piace il bracco che non ha grinta, non ha avidità, ha poca passione, il bracco poco nevrile, il bracco troppo pesante. Lo standard morfologico deve essere funzionale, un bracco di 35 kg con 70 cm al garrese come fa ad essere funzionale? Martino io non trovo nulla di controproducente per la razza vedere dei bracchi italiani che dimostrano con il galoppo la loro esuberanza in un turno di 15 minuti. Ho visto ancora pochi turni, ma i galoppi che ho visto non sono l'andatura da caccia, come non lo è il trotto ottenuto con strumenti coercitivi.
 
ROCCA DEL BUONVENTO ha conseguito i seguenti titoli:



1 settembre 2017
CAMPIONE ITALIANO DI LAVORO
17 settembre 2018
CAMPIONE ITALIANO ASSOLUTO
CAMPIONE ITALIANO DI BELLEZZA Congratulazioni al suo allevatore e conduttore Mencio Ottavia per il prestigioso traguardo raggiunto in un percorso non certo facile. Bravi anche a Livia e a Giuseppe proprietari di Rocca Del Buonvento che hanno dato fiducia al conduttore e hanno creduto nelle potenzialità del cane. Un grande augurio a Livia per la sicura futura cucciolata. [thumbsup.gif][spocht_2.gif]
 
Nicola. Ti ringrazio. Sia di qua che di là. Domani faccio le foto alle pergamene e le posto. Il tuo pensiero mi ha commossa. Grazie di cuore
 
Comunque a prescindere da tutto, la selezione italiana del cane da prove è fra le prime del mondo, i risultati lo dimostrano. "La grande cerca" è qualcosa che va oltre la caccia e la selezione del cane da caccia, tutto quello che viene estremizzato fa male, sia in campo lavorativo che in morfologia.
Secondo me la grande cerca è molto utile sia per migliorare la morfologia e la passione venatoria del cane .Prima però si deve vedere il potenziale del soggetto a caccia e poi portarlo alle prove ENCI . Solo in questo modo ( a mio modesto parere ) si possono trasmettere le doti nella riproduzione mirata ( ci vuole sempre un progetto di allevamento ) . Non facciamoci impressionare dalle prestazioni dei cani costruiti col solo addestramento che vediamo nelle prove oggi giorno (non danno garanzia di doti naturali innate ) .
 

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