Credo che il nucleo della discussione dovrebbe partire da un ragionamento....
le razze da caccia e da ferma sono state create e in seguito allevate per lo scopo principale di essere funzionali nell'attività venatoria, questo è incontestabile, quindi partendo da questo le prove dei cani da caccia, dovrebbero dimostrare le loro qualità e doti venatorie, e anche l'intelligenza di saper interrogare ilvento e la malizia di ipotizzare dove possando reperire gli animali....
le prove poi invece si trasformano in circuiti in cui il cane deve correre e dare tutto nel turno, senza troppa autonomia e seguire un fischietto con galoppi e corse esasperate... dette prove come possono selezionare un cane ha le doti di cane da caccia...?
Altro discorso per i circuiti quali le prove su selvaggina naturale o sant'umberto....in cui il cane si mette alla prova in una situazione e in terreni che ben potrebbero verificarsi a caccia.
Secondo me la selezione dovrebbe rispettare lo standard perchè un cane costruito come dice il suo standard, correre e si muoverà come deve....e non estrimizzare per avere cani da corsa.
Le prove poi devo essere il più vicine alla verosomiglianza del mondo venatorio.
Non sono molto d'accordo con le tue affermazioni e ti spiego il perché.
La prove in primis sono differenziate dalla "Nota del Concorso", ogni cane che vi partecipa, al di là della nota richiesta, deve comportarsi come un cane da caccia, cioè perlustrare (leggi cercare) in modo ordinato il terreno a sua disposizione, andare sempre col favore del vento (nelle prove vieni penalizzato/eliminato se non lo fai mentre a caccia??) e trovare la selvaggina (andare a perlustrare i punti dove il cane sa che può esserci l'animale) e fermarlo e tenerlo inchiodato fintanto che non arriva il conduttore. Queste azioni che sono richieste nelle prove sono azioni che servono anche al fucile!! Quindi in teoria un cane che vince le prove vincerebbe anche a caccia!! La nota differenzia la modalità con cui si esplica la cerca.
Ora chiedo, un cane che fa la Grande Cerca e fa tutte le cose che ho descritto sopra e le fa bene perché non dovrebbe far bene a caccia? Attenzione a non confondere la velocità con la caccia.
Io quando caccio le quaglie nel caldo Settembrino ovviamente non vado con un cane che cerca con la velocità di un cane che corre in grande cerca per reperire un branco di Starne in autunno! Adeguare La velocità,al clima ed al selvatico fa parte del bagaglio intellettivo di un cane (anche se a volte più legata alla stupidità umana che vuole far vedere all'amico che ha un cane che... và). Un cane intelligente adatta la cerca al selvatico ad al clima.
Ora se mi parli dell'intelligenza di un cane che si adatta alle diverse realtà è un conto, ma non si può paragonare un cane allenato ed addestrato per reperire selvatici particolari e trasportarlo tout court alla realtà venatoria differente e dire che non serve che è un inutile e, generalizzando il discorso, dire che i cani da prove non sono utili alla selezione del cane da caccia.
Altro discorso sarebbe: come nelle prove si evidenzia e seleziona quello che il mio amico Gramignani diceva "L'INTELLIGENZA VENATORIA". Ma questo è un altro discorso molto più lungo da affrontare ed in questo forse, nelle prove,non sempre c'è la giusta attenzione.
Una domanda:: vale di più nella selezione di un cane da caccia un cane che fa le gare Sant'Uberto della domenica dove viene depositato il solito fagiano vicino alla siepe un secondo prima che parte il concorrente che va a sparare o un cane che cerca in terreno libero animali selvatici (Starne in Grande Cerca, Galli in prove da montagna, beccacce beccaccini nelle prove specialistiche) e le ferma fino al raggiungimento del conduttore mettendolo ipoteticamente nelle condizioni di sparare?