Forza, che magara a 500 paggine nun ce se ariva piu', ma me sa che armeno a ducento ce la famo!
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Ciao a tutti.
Le considerazioni che farò sono riferite a due canne lunghe rispettivamente 71 e 81 cm., non moncherini, né spingarde.
La differente velocità iniziale di 20 mt al secondo per me non è rilevante, in primis perché caricando le cartucce da solo, le rendo veloci quanto voglio, poi perché ad una maggiore velocità iniziale corrisponde un maggior effetto frenante dell'aria e quindi i pallini spinti più velocemente tendono a rallentare più rapidamente rispetto a quelli che hanno una velocità iniziale più bassa.
Se non ricordo male lo stesso Granelli (o Gallina) afferma che intorno ai 35 metri le velocità residue si livellano, in ogni caso saranno molto più simili fra loro che alla bocca dell'arma, quindi tutta questa maggiore velocità residua a vantaggio della canna lunga almeno in teoria non dovrebbe esserci.
Tengo a precisare che il mio obbiettivo non è quello di aver ragione su qualcun'altro, il mio obbiettivo è capire, quindi sarò ben felice di venir smentito da chi, dati alla mano, mi dimostra il contrario.
Per quanto riguarda la dispersione dovuta al toro gassoso, dal momento che il fenomeno avviene appena la carica lascia il tubo lo scompiglio che si viene a creare è immediato, dunque a 35 metri dovrebbe essere ben evidente, con la canna più corta che produce rosate più sguarnite al centro e con molti più pallini periferici in ordine casuale.
Non ho prove alla placca recenti sotto mano, ma onestamente tutta questa differenza non me la ricordo, se fosse stata così evidente l'avrei notata.
Attenzione non sto dicendo che non c'è, dico che per quel che mi ricordo non è evidente.
Se qualcuno ha esperienze certe e magari verificabili, le condivida.
Per quanto riguarda lo swing, ovvero la "conduzione" dell'arma, sicuramente una canna più lunga specie se coadiuvata da un'arma globalmente più pesante aiuta a rimanere meglio in traiettoria, e questo è un innegabile vantaggio in pedana, dove i piattelli sono praticamente sempre prevedibili per traiettoria (lineare) e velocità - ma non sempre è un vantaggio a caccia dove i tiri sono molto più casuali e dove il selvatico sovente cambia direzione repentinamente e dove la maneggevolezza gioca sicuramente un fattore determinante nell'acquisizione del bersaglio.
Da un punto di vista teorico si può asserire che sarebbe sufficiente portarsi la canna lunga quando ci si aspetta dei tiri "lineari" su selvatici lunghi come i colombi al passo o i tordi al rientro e la canna più corta in tutte le altre cacce e il gioco è fatto. In realtà nella caccia non c'è niente di lineare e di scontato, le situazioni sono molto spesso imprevedibili e i fatti vanno raramente come li avevamo ipotizzati.
Alla fine ciascuno di noi credo abbia desiderio di portarsi appresso l'arma più polivalente possibile, consapevole di quali sono i suoi limiti e i vantaggi, conosciuti non con il merito empirico della "sensazione personale" ma tramite calcoli matematici o metodi scientifici certi e verificati.
A questo, almeno per me, serve questa discussione.
Un saluto
Maurizio
Ciao Giovanni, al di là della onestà intellettuale di questo professional hunter che alla fine ci tange marginalmente, vorrei capire tu cosa pensi delle affermazioni di Giangio (nel video postato da Arsvenandi) riguardo allo "spostamento di rosata" causato idalla differente velocità fra una cartuccia sparata da una canna tre stelle ed una canna una stella.
Se la canna tre stelle spara in quel modo basso rispetto ad una full ... una cilindrica si e no che coglie il bersaglio.
Non voglio offendere nessuno, ma a me sembra una affermazione così assurda da rasentare il ridicolo... tant'è che comincio a credere di non aver capito bene ciò che vuol dire.
Un intervento chiarificatore del sig. Giangio sarebbe quanto mai opportuno per comprendere bene questo concetto.
Aspettiamo, magari qualche utente del forum gli parla di questa discussione e prima o poi interviene.
Un saluto
Maurizio
Dopo tutte queste teorie... ho comprato per pochi euro un a301 magnum pari al nuovo. Canna 76 * magnum forata 18.5 bindella da 7 mm...
stando alle innumerevoli discussioni sui vari forum dovrebbe essere una porcheria... ma non ho resistito alla possibilità che venisse tagliata e poi rottamata da qualche 'manico storto'...
sabato la provo.
Io la provai al percorso in notturna la prima volta e feci 21/25,di quei 21 piattelli rotti solo uno feci a lamelle il resto li ho cancellati.
Occhio che le magnum hanno i forellini di scarico dei gas più piccoli delle cam.70, potresti avere qualche inceppamento per questo motivo con le 24 gr.
Ciao a tutti, a me questo argomento interessa molto e, al di la degli scherzi e delle battute che peraltro apprezzo molto, vorrei continuare a fare delle riflessioni.
E' evidente che il trombone di zio Paperone non sparerà mai come una extrafull, è inutile fare commenti su questa linea.
Non stiamo parlando di un moncherino cilindrico contro una supergoose da 90 cm..
In effetti l'amico "Centro" ha giustamente affermato che per fare prove attendibili occorre sparare con due canne identiche solo con lunghezze diverse.
E sta proprio qui il punto. Tralasciando le lupare parliamo delle differenze fra una canna standard da 71 cm e di una canne uguale da 81 cm.
Per uguali intendo stesso acciaio, stessa lavorazione interna, e ovviamente, stessa strozzatura.
Qualcuno ha fatto questo tipo di confronto?
Io posseggo tanto una canna da 71 una stella che una canna da 81 una stella, ma sono di diversa ditta, diverso periodo costruttivo, diverso materiale e sicuramente diversa lavorazione interna..
Tuttavia le prove che ho fatto alla placca non evidenziano grandi differenze e di rosata fra le due., in ogni caso la differente concentrazione dipende sicuramente dal tipo di lavorazione interna e della strozzatura non credo dalla lunghezza della canna.
Abbiamo visto che anche le velocità iniziali sono sovrapponibili, per cui a rigor di logica anche le velocità terminali dovrebbero esserlo, gli unici elementi di differenza che mi vengono in mente sono il soffio di bocca e la linea di mira.
Non ho informazioni per valutare quanto sia lo scompiglio dei pallini fra le due canne, ma "ad intuizione" usando cartucce con il contenitore non dovrebbe essere rilevante.
Poi magari qualcuno ha i dati per smentirmi nettamente.
Rimane la maggiore linea di mira di 10 cm. dell'una rispetto all'altra. E anche qui bisognerebbe capire quanto possa essere la differenza di precisione nel tiro nell'arco dei 50 metri che è il limite massimo di utilizzo di una canna liscia a caccia, .
Oggi vanno tanto di moda le canne da 81 tra i tiratori di sporting, perché ci sono sovente tiri di 50/60 metri e oltre, ma a caccia queste distanze sono casuali e in ogni caso un selvatico non è un coccio: non basta mettergli un pallino addosso per abbatterlo.
.
Alla fine vorrei tirare le somme per capire quanta "vera" differenza c'è fra le due canne perché questo è il cuore della discussione.
Questi dieci cm in più di canna, che almeno per me limitano il brandeggio non di poco, nell'arco dei 50 metri sono davvero così utili?
Le opinioni basate sulle sensazioni sono sempre ben accette, tuttavia se qualcuno avesse qualche dato scientifico sarebbe meglio.
Grazie
Un saluto
Maurizio
Ciao a tutti, a me questo argomento interessa molto e, al di la degli scherzi e delle battute che peraltro apprezzo molto, vorrei continuare a fare delle riflessioni.
E' evidente che il trombone di zio Paperone non sparerà mai come una extrafull, è inutile fare commenti su questa linea.
Non stiamo parlando di un moncherino cilindrico contro una supergoose da 90 cm..
In effetti l'amico "Centro" ha giustamente affermato che per fare prove attendibili occorre sparare con due canne identiche solo con lunghezze diverse.
E sta proprio qui il punto. Tralasciando le lupare parliamo delle differenze fra una canna standard da 71 cm e di una canne uguale da 81 cm.
Per uguali intendo stesso acciaio, stessa lavorazione interna, e ovviamente, stessa strozzatura.
Qualcuno ha fatto questo tipo di confronto?
Io posseggo tanto una canna da 71 una stella che una canna da 81 una stella, ma sono di diversa ditta, diverso periodo costruttivo, diverso materiale e sicuramente diversa lavorazione interna..
Tuttavia le prove che ho fatto alla placca non evidenziano grandi differenze e di rosata fra le due., in ogni caso la differente concentrazione dipende sicuramente dal tipo di lavorazione interna e della strozzatura non credo dalla lunghezza della canna.
Abbiamo visto che anche le velocità iniziali sono sovrapponibili, per cui a rigor di logica anche le velocità terminali dovrebbero esserlo, gli unici elementi di differenza che mi vengono in mente sono il soffio di bocca e la linea di mira.
Non ho informazioni per valutare quanto sia lo scompiglio dei pallini fra le due canne, ma "ad intuizione" usando cartucce con il contenitore non dovrebbe essere rilevante.
Poi magari qualcuno ha i dati per smentirmi nettamente.
Rimane la maggiore linea di mira di 10 cm. dell'una rispetto all'altra. E anche qui bisognerebbe capire quanto possa essere la differenza di precisione nel tiro nell'arco dei 50 metri che è il limite massimo di utilizzo di una canna liscia a caccia, .
Oggi vanno tanto di moda le canne da 81 tra i tiratori di sporting, perché ci sono sovente tiri di 50/60 metri e oltre, ma a caccia queste distanze sono casuali e in ogni caso un selvatico non è un coccio: non basta mettergli un pallino addosso per abbatterlo.
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Alla fine vorrei tirare le somme per capire quanta "vera" differenza c'è fra le due canne perché questo è il cuore della discussione.
Questi dieci cm in più di canna, che almeno per me limitano il brandeggio non di poco, nell'arco dei 50 metri sono davvero così utili?
Le opinioni basate sulle sensazioni sono sempre ben accette, tuttavia se qualcuno avesse qualche dato scientifico sarebbe meglio.
Grazie
Un saluto
Maurizio