La parola definitiva su lunghezza di canna, rosate, e velocita'

Come promesso, non mi intrometto piu' in questa discussione fino a quando non avro' avuto il tempo (sia materiale che atmosferico) per farlo. Ma per quanto riguarda Giangio, non discuto che sia un "esperto," ma devo dire che dopo aver spulciato alcuni suoi videos mi e' venuta l'impressione (spero sbagliatissima) che la sua personalita' televisiva abbia un nonsoche' di mercenario che mi fa sospettare la sua sincerita' nel cantare panegirici di questo o quel prodotto. Ho appena visto un suo "articolo" sulla nuova canna Sabatti "multiradiale" dove elencava tutte le virtu' di tale canna praticamente pappagalleggiando la pubblicita' della Sabatti. Era sincero? L'aveva provata e riprovata, o si era affidato soltanto al materiale pubblicitario fornitogli dalla Sabatti? Aveva ricevuto un compenso? Un invito a cacciare in qualche posto prestigioso? Un fucile gratis? Non lo so, e spero di no. O forse questi suoi "articoli" eclatanti sono presentati tanto per aumentare il suo indice d'ascolto? Non voglio citicare come parla inglese perche' dopo tutto uno non si puo' o deve aspettare da un esperto di armi di parlare inglese come la Raggi, che sebbene grillina e percio' politicamente e amministrativamente incompetente, almeno l'inglese lo parla benissimo. E di sicuro l'inglese di Giangi, anche se letto da un tabellone dietro la telecamera, e' mille volte migliore di quello di Matteo Renzi. Pero', che devo dirvi? Giangio non mi ha fatto una grande impressione ne' come esperto imparziale, ne' come anglofono. Ma devo ammettere che sono un po' prevenuto contro tutti gli esperti televisivi, sia italiani che americani. Qui da noi, poi, gli esperti fabbricati artificialmente per far pubblicita' a prodotti, diete, aggeggi, religioni, idee politiche e sociali, ecc. ce ne sono tanti, troppi, e il popolino bue prende le loro parole per oro colato. E, si sa, l'Italia ha il brutto vizio di scimmiottare le idiozie televisive Made in U.S.A., da Lascia, o Raddoppia? al "Grande Fratello" e ai tanti "reality shows," che grazziaddio io, non possedendo un televisore, ignoro felicemente.
 
Ciao a tutti.
Le considerazioni che farò sono riferite a due canne lunghe rispettivamente 71 e 81 cm., non moncherini, né spingarde.

La differente velocità iniziale di 20 mt al secondo per me non è rilevante, in primis perché caricando le cartucce da solo, le rendo veloci quanto voglio, poi perché ad una maggiore velocità iniziale corrisponde un maggior effetto frenante dell'aria e quindi i pallini spinti più velocemente tendono a rallentare più rapidamente rispetto a quelli che hanno una velocità iniziale più bassa.
Se non ricordo male lo stesso Granelli (o Gallina) afferma che intorno ai 35 metri le velocità residue si livellano, in ogni caso saranno molto più simili fra loro che alla bocca dell'arma, quindi tutta questa maggiore velocità residua a vantaggio della canna lunga almeno in teoria non dovrebbe esserci.
Tengo a precisare che il mio obbiettivo non è quello di aver ragione su qualcun'altro, il mio obbiettivo è capire, quindi sarò ben felice di venir smentito da chi, dati alla mano, mi dimostra il contrario.

Per quanto riguarda la dispersione dovuta al toro gassoso, dal momento che il fenomeno avviene appena la carica lascia il tubo lo scompiglio che si viene a creare è immediato, dunque a 35 metri dovrebbe essere ben evidente, con la canna più corta che produce rosate più sguarnite al centro e con molti più pallini periferici in ordine casuale.
Non ho prove alla placca recenti sotto mano, ma onestamente tutta questa differenza non me la ricordo, se fosse stata così evidente l'avrei notata.
Attenzione non sto dicendo che non c'è, dico che per quel che mi ricordo non è evidente.
Se qualcuno ha esperienze certe e magari verificabili, le condivida.

Per quanto riguarda lo swing, ovvero la "conduzione" dell'arma, sicuramente una canna più lunga specie se coadiuvata da un'arma globalmente più pesante aiuta a rimanere meglio in traiettoria, e questo è un innegabile vantaggio in pedana, dove i piattelli sono praticamente sempre prevedibili per traiettoria (lineare) e velocità - ma non sempre è un vantaggio a caccia dove i tiri sono molto più casuali e dove il selvatico sovente cambia direzione repentinamente e dove la maneggevolezza gioca sicuramente un fattore determinante nell'acquisizione del bersaglio.

Da un punto di vista teorico si può asserire che sarebbe sufficiente portarsi la canna lunga quando ci si aspetta dei tiri "lineari" su selvatici lunghi come i colombi al passo o i tordi al rientro e la canna più corta in tutte le altre cacce e il gioco è fatto. In realtà nella caccia non c'è niente di lineare e di scontato, le situazioni sono molto spesso imprevedibili e i fatti vanno raramente come li avevamo ipotizzati.

Alla fine ciascuno di noi credo abbia desiderio di portarsi appresso l'arma più polivalente possibile, consapevole di quali sono i suoi limiti e i vantaggi, conosciuti non con il merito empirico della "sensazione personale" ma tramite calcoli matematici o metodi scientifici certi e verificati.

A questo, almeno per me, serve questa discussione.


Un saluto


Maurizio
 
secondo i più, dunque, gli strozzatori in out non avrebbero granchè significato?

Ti porto la mia esperienza personale :mrgreen: ! Per anni e tuttora preferisco le strozzature fisse....ma e' innegabile la praticita' degli strozzatori quando si possiede o si preferisce un singolo fucile e si affrontano varie tipologie di tiro ! Quindi mi capita talvolta d'usare fucili di cal. diverso con vari tipi di strozzatori tra cui ovviamente annovero vari in/out di varie marche (Gemini,Beretta,ecc) a cui attribuivo varie doti e capacita'.....su' tutte quella della praticita' nel montaggio/sostituzione durante l'azione di caccia [thumbsup.gif]!

Tutto questo fino a tre stagioni fa' quando ho iniziato a cacciare con tre nuovi compagni di caccia che montano solo&sempre lo strozzatore interno **** sulle loro canne da 66 dei loro semiauto Beretta! Usano solo quello e solo quel fucile unitamente ad una cartuccia 32 gr in piombo 11 che gli viene caricata in esclusiva per loro da un noto armiere romano su' precisa formula in grossi quantitativi! Beh....e' uno spettacolo vederli tirare e padelle in tre anni non ne ricordo[eusa_clap.gif]!

Abbattono dal tordo al fagiano pulitamente anche con tiri al limite.......quindi trai tu le conclusioni ! Un saluto.


P.s. da un mese uso solo il mio Benelli mancino canna da 65 cm e **** montato fisso......al momento una certezza l'ho trovata : e' cmq il manico che fa' la differenza [42].
 
Ciao Arsvenandi, che una cartuccia sparata con una canna da una stella rispetto ad una canna da tre stelle sia così veloce da alzare una rosata .... è "a mio parere" una cazzata così grossa che non ne ho sentita mai una simile neppure nelle tante fantasiose discussioni da bar.
Sono pronto però a ricredermi se verranno portate motivazioni fisiche e logiche convincenti che al momento credo davvero improbabili.

La differenza di velocità che innegabilmente esiste fra una canna full ed una a piena strozzatura si misura in pochi metri al secondo ed è assolutamente ininfluente sull'altezza della rosata a qualunque distanza la si spari, tanto più che le velocità residue, come è noto, tendono ad uniformarsi con l'aumentare della distanza.

Che con l'aumentare della distanza la rosata si alzi... è una affermazione che cozza con la più elementare legge gravitazionale.
Se poi l'affermazione fosse vera a 40 metri la rosata da tre stelle avrebbe dovuto recuperare tutta l'altezza.... eppure le rosate sono tutte irrimediabilmente basse a dimostrazione che la vera realtà di quelle rosate è che la prima canna di quella doppietta spara basso.

Ho fatto centinaia di tiri alla placca e MAI ho notato una differenza nell'altezza di una rosata fra una strozzatura e l'altra. Le differenze hanno riguardato sempre l'ampiezza della rosata, mai la posizione.

Sarebbe utile chiedere a quel signore se quando spara alla volpe con la prima canna "alza" volutamente la linea di mira per compensare "la minore velocità" e così centrare il bersaglio che altrimenti verrebbe irrimediabilmente scarseggiato.

Un saluto

Maurizio
 
Ciao Martino, nessuno ce l'ha con te, siamo qui per scambiarci delle opinioni e per sfatare qualche luogo comune o qualche palese "********ta" partorita più o meno inconsciamente dalla fervida mente di qualcuno, me incluso.

Le canne "ben accoppiate" di un giustapposto convergono la rosata a 35 metri. La convergenza riguarda gli allineamenti sul piano orizzontale e non ha niente a che vedere con un tiro più alto o più basso.
In ogni caso sparando a una distanza diversa dai 35 metri, qualunque essa sia, difficilmente si apprezzeranno differenze nella posizione delle rosate fra le due canne.
Nel sovrapposto ugualmente il problema non esiste. La posizione della canna inferiore è di circa 2 cm più bassa rispetto alla superiore. Se si pensa che la rosata sia più bassa per la posizione della canna sfido chiunque a vedere una differenza di 2 cm. nell'altezza di una rosata.
Infatti se si fanno le prove di placca con un sovrapposto si noterà che a qualunque distanza si spari la canna inferiore spara sul bersaglio esattamente come la canna superiore, ugualmente le doppiette.
le uniche differenze si avranno nella ampiezza delle rosate dovute alla diversa strozzatura, ma questo non c'entra niente con la posizione delle stesse.
Nessuna fucilata è uguale ad un'altra e piccole differenze nella posizione possono esserci ma sono insignificanti ai fini del tiro.

Tornando al video del personal hunter, di cui non discuto le capacità venatorie e le conoscenze basilisticjhe, la sua affermazione che la canna destra spara più bassa della sinistra per un problema di velocità dovuta alla strozzatura rimango dell'idea che sia una affermazione assolutamente " fantasiosa".

La carica di pallini lanciata dalla canna prosegue nella traiettoria impressa dal tubo fino a quando il decremento della velocità fa entrare in gioco la forza di gravità che comincerà ad attirare i pallini verso il basso determinando l'iperbole nella traiettoria di tiro che tutti conosciamo.

Chiunque di voi può provare a sparare in un foglio alla placca una cartuccia che parta con una velocità di 350 m/s ed un' altra da 450 m/s , poi mi dica se trova differenza nella posizione della rosata.
la centratura del colpo sarà la stessa: il tubo indirizzerà la rosata sempre nella stessa posizione indipendentemente dalla velocità della carica.

Conclusioni. La differenza di velocità di pochi m/s che ci può essere fra una canna cilindrica ed una extrafull è assolutamente ininfluente sull'altezza della rosata.
Dando per scontato che chi ha sparato non ha fatto errori di mira, la conclusione piu ovvia è che la canna destra del nostro amico spara basso perché è accoppiata male. Su questo personalmete non ho alcun dubbio.
La differenza è più palese a 25 metri perché la rosata è più raccolta, meno evidente a 40 metri dove i pallini più dispersi "mascherano" meglio l'errore di traiettoria.
La differenza di velocità dovuta alla differente strozzatura non c'entra assolutamente niente.

Poi, se qualcuno di voi ha altre esperienze, siamo qui per confrontarci e per crescere insieme.

un saluto


Maurizio

Condivido al 100%,anche se credo che nella prova del video non sia tanto un problema tecnico dell'arma,nella quale la prima canna tende a tirare basso,perchè se cosi fosse tutte le prima canne a 25 mt avrebbero avuto lo stesso andamento,invece in un'altra prova sempre a 25 mt se non ricordo male la rosata era alta e a sx.
 
Ciao Arsvenandi ho risposto al tuo post del 24/9 in merito al video che hai condiviso, che secondo me contiene delle palesi inesattezze che ovviamente ho motivato.
Non mi piace aprire diatribe con nessuno, ma occorre far chiarezza affinché non si diffondano notizie fuorvianti.

Con l'amicizia e il rispetto di sempre.

un saluto


Maurizio
 
Rispondo ad Ars Venandi (non agli Artes Loquendi, che non apportano mai prove misurabili e concrete a cio' che dicono), ancora a testa bassa o (come si dice da noi) con l'uovo sopra tutta la faccia per non aver colto la sua ironia e per avergli risposto alquanto stizzito, di cui chiedo umilmente venia. Eppure io e l'ironia siamo sempre andati d'accordo. Si vede che con l'arrivo dei 70 anni le cose son cambiate un po'...

Si', e' vero, se guardi i filmati della caccia al tacchino spesso vedrai fucili corti o cortissimi, a volte anche quei brutti fucili col manico da pistola tipo AR 15, e canna corta o cortissima, mimetizzati alla Rambo. Manca solo la baionetta. La ragione per tale stoltezza e' che i tacchini hanno una vista eccezionale, quasi supernaturale. Una canna lunga, oltre a sporgere di piu' dal capanno o appostamento provvisorio fra i cespugli, per spostarsi deve descrivere un arco maggiore, rendendo il movimento piu' visibile. Inoltre spesso bisogna rimanere col fucile imbracciato, immobili, anche per una ventina di minuti, aspettando che un ostacolo si frapponga fra canna e tacchino in modo da poter modificare il punto mirato. Pensa tu come sarebbe piacevole tener su senza muoversi un fucile col peso cosi' in avanti. La ragione per il manico a pistola e' che spesso ci si siede con la schiena contro un albero per non spiccare come un pollice indolenzito (come si suol dire da noi), e da tale scomoda e sacrificata posizione il manico da pistola aiuta ad avere una presa migliore sul fucile e a non dover alzare il gomito per impugnarlo. Il gomito, semmai, lo si alza dopo aver ucciso il tacchino, per celebrare.
E dovresti vedere che scempio fanno quei moncherini di canna del cranio e collo del tacchino anche a 50 metri o anche 60, con le munizioni (piombo del 5 o 6) ed i superstrozzatori adatti. Eppure il cranio ed il collo del tacchino sono molto piu' resistenti alla perforazione del corpicino di un tordo o di una strimizita lodoletta che, a dire di Sisacchi', richiedono una velocita' dei pallini tipo Warp Speed di astronave intergalattica per rendere decentemente l'anima a Dio...

P.S.

E' arrivata la canna di 76 cm. Bella, lucidissima, cosi' lunga che se uno preme il grilletto di Lunedi' alle sette i pallini usciranno dalla volata il Mercoledi' seguente alle diciotto. Quando fara' piu' fresco (ancora pare di essere in una sauna, fuori di casa) faro' l'esperimento di cui ho parlato, usando stesse cartucce e stesso strozzatore. Poi se non mi da' i presunti 40 metri al secondo in piu' citati da Sisacchi' e non riesco a rivenderla (qui di cacciatori creduloni ce ne sono di meno--pensa che nessuno qui crede all'effetto infausto della "passata"!), andra', pulita e lubrificata, a finire in qualche armadio dove mia moglie conserva "le buone cose di pessimo gusto," inutile e dimenticata come "Loreto impagliato" (chi conosce il Gozzano sa di che cosa parlo). Chissa', un giorno la mia nipotina, ventenne, rovistando fra le cose del nonno scomparso la trovera' e si chiedera' perche' Nonno Giovanni conservasse in un armadio una conduttura metallica per i fili elettrici dalla cantina all'attico. Veramente avevo pensato di usarla come palo per metteci in cima il gufo di plastica per la caccia alle cornacchie, ma e' troppo pesante per tale scopo, oppure in uno dei miei pollai, dove pero' dovrei accorciarla un po' per ridurla alla misura giusta fra una parete e l'altra, ma come appollatoio sarebbe scadente, troppo liscia da consentire alle galline un appiglio sicuro.

Ma figurati Giovanni, cose che capitano con la tastiera, nessun problema.

Ti ho voluto tirare in ballo perché tu potessi testimoniare de visu che i cacciatori americani non sono dei folli andando a caccia del selvatico più infido che ci sia con armi che in Italia non userebbe nemmeno un beccaciaio, perché sanno benissimo che la differenza nei tiri oggi non la fa la canna ma la cartuccia e soprattutto un efficiente STROZZATORE! È lo strozzatore che è in grado di modificare velocità e rosata, la canna con la sua lunghezza non influisce che in minima parte quando i paragoni si fanno tra lunghezze estreme : 60 - 76 , ma se restiamo nel range tipico delle armi da caccia, tra 66 - 76 , differenze significative nell efficacia non ve ne sono.
Gli Artes Loquentes io francamente non li capisco, perché si ostinano a sostenere le proprie opinioni come se da ciò dipendesse la propria esistenza, aggrappandosi ora su un presunto profeta ora su “ ho fatto un tiro che....” , ma questo caro Giovanni , parafrasando McArty, non è” un paese per vecchi” ma un “ paese di vecchi”, sicché......


p.s.: la citazione del “Loreto impagliato” in certi contesti ti può cambiare una pessima giornata....:D
 
Dalla mia misera esperienza ho notato solamente che a caccia la differenza la fanno le cartucce, ma prima di tutto il manico ... E strano ma vero tutti i migliori colpitori che ho conosciuto sono quelli che non si scervellano mai su canne strozzature ma dategli un qualcosa che spara e loro spegneranno animali... L unica cosa che ho notato è tutta gente che spesso spara con strozzature accentuate.
 
Aaaaaah, ecco perche' i sovrapposti hanno la canna inferiore meno strozzata e quella superiore piu' strozzata!!!!! Se ci fai caso le canne non sono parallele ma convergenti, e quella meno strozzata punta un po' piu' su, mentre quella piu' strozzata punta un po' piu' in giu' ...[lol.gif][lol.gif][lol.gif]


Poi pero' le doppiette?????????????????????:?::?::?:[26]:roll::roll::roll:

I sovrapposti hanno la canna superiore in asse con la bindella e quella inferiore che tende ad abbassare leggermente il tiro,fino ad una certa distanza,dove la rosata centra il punto mirato dalla bindella,a dire il vero in teoria dovrebbe essere cosi,ma da quelle poche cartucce tirate in placca non ci ho mai fatto caso.

Cosi come per le doppiette le canne sono leggermente convergenti e questo darebbe uno scavallamento di rosata sui tiri lunghi,in teoria mirando male la convergenza della canna potrebbe agevolare o peggiorare l'anticipo,ma anche in questo caso va bene tutto in teoria ma in pratica con qualche colpo alla placca non ci ho mai fatto caso.
 
L'ultima frase è quella che potrebbe chiudere praticamente tutte le conversazioni su questa sezione del forum!!!
Il mio dubbio nasce dal recente ingresso in rastrelliera del primo fucile che puó montare strozzatori (gli altri sono tutti basculanti con strozzature fisse), un Bettinsoli con canne da 66.
Di qui pensavo all'eventuale acquisto degli strozzatori in out da 5 cm della Bettinsoli, per eventuali tiri lunghi (colombacci, lepri, beccaccini).
Ma leggendo questo thread mi è vebuto il dubbio.
 
Non capisco perché vi rivolgete a me, mica l’ho girato io il video e fatto le affermazioni che contiene, se avete dubbi lasciate un commento al video direttamente a Magno Giangio, dato che non è uno sprovvedUto ma un professionista del settore vi saprà rispondere. Ha scritto per Diana Armi in Italia, per una analoga rivista tedesca, lo stesso negli USA, oltre che per le più quotate riviste di pesca sportiva a livello mondiale, guida di caccia in Africa e USA, quindi qualcosa dovrebbe saperla, altrimenti riviste serie sulle quali ha scritto e scrive lo avrebbero assunto? Prova le armi per Bignami, Benelli e Browning, le cartucce per Baschieri, amico stretto di Garolini con il quale collabora, e via discorrendo..., e voi vi rivolgete a me? Parlate con lui @zzo.......[2]

Martino,nessuno ce l'ha con te,però suscita un pochino di perplessità l'affermazione dell'andamento della rosata in base alle sue affermazioni,avendo postato tu questo video non ti gettiamo la croce,ma ci rivolgiamo a te per le considerazioni.
Io non lo conosco e non posso giudicarlo,non mi sento tecnico,ma anche se pochi qualche colpo in placca l'ho tirato,al max pb 5 e se miravo bene la rosata era centrata,di più non so che dirti.
 
secondo me la misura ideale è la 70 cm come maneggiabilità e linea di mira ed è la misura che ho sul sovrapposto, sull'automatico ho 66 perché già di suo è più lungo complessivamente, la differenza non la vedo, ma io caccio con il 20 quindi non faccio testo :D :D .
E poi tutte ste seghe mentali per avere la canna per sparare a mille mila metri e poi io a caccia gente che sistematicamente ammazza anatre a 50/60 metri le devo ancora vedere.
 
Naturalmente gli esperti della ditta Benelli, come quelli della Browning, non sanno un cavolo di canne, lunghezza delle medesime e velocita' dei pallini, giusto? Meno male che qui ci sono i veri esperti ad istruirci...

https://www.benelli.it/sites/default...nna_liscia.pdf

Andate alla sezione "Propellenti"

"Se però vogliamo la massima velocità della carica o se la stessa è più che “pesante” un propellente lento è indispensabile. È proprio a causa del fatto che le cartucce più potenti erano caricate con propellenti lenti che si è sviluppata la convinzione secondo la quale per certe cacce sono necessarie canne molto lunghe. Questo era vero un tempo ma con i propellenti odierni una canna da 70-71 centimetri brucia quasi completamente anche le polveri più lente e solo in casi veramente eccezionali può essere utile ricorrere a canne da 75-76 centimetri. Da ricordare inoltre che se la canna è troppo lunga in relazione al grado di vivacità del propellente non solo non guadagniamo velocità alla bocca, ma rischiamo di perderne. Fra l’altro è stato ormai più volte dimostrato che una canna da 70-71 brucia quasi completamente anche i propellenti più lenti ma non offre, nella maggioranza dei casi, significativi vantaggi in termini di velocità rispetto a una canna da 65-66 centimetri, anzi, a seconda dei propellenti la canna più corta “spunta” qualche metro al secondo in più di velocità."
 
Giovanni cosi ha commentato un mio intervento:
....ti invito a smettere di prestar fede ad un libro scritto 20 anni fa e basato soltanto su formule matematiche astratte ma senza l'ausilio di strumenti complicati e costosissimi che usano oggi i produttori di armi..........
Quindi tu lasci intuire che sei del parere che le misurazioni effettuate con gli strumenti dell'epoca, ovvero le V0, etc etc non sono attendibili, pero' non ti sei mai chiesto perche' tali vecchie apparecchiature ( a tuo dire) facevano sistematicamente registrare prestazioni piu elevate testando canne lunghe.
Guarda Giova' non perdere tempo a fare prove balistiche con quella nuova canna lunga, portatela a caccia ed impara ad usarla piuttosto poi ti dovrai ricredere.
Una precisazione, io ho scritto piu volte ( fonte Granelli)che in canne di lunghezza compresa fra 65 e 76 ad ogni cm di canna in piu si guadagnano 0,7 m/s di V/0 con polveri vivaci, e fino a 2 m/s con le lente...quindi rifletti un attimo su quanto sarebbe svantaggiata una canna da 65 rispetto ad una 81 se venissero caricate con cartucce pesanti (progressive), ed in presenza di pessime condizioni meteo, in cui si e' visto che si possono perdere anche (ulteriori )20/25m/s di V/0.
Da li capisci la differenza abissale fra una canna lunga ed un mozzicone di sigaretta, differenza che ovviamente va assottigliandosi quasi a diventare trascurabile utilizzando cariche veloci a bassa grammatura di piombo, e canne con solo qualche cm di lunghezza di differenza.
 
Ahahahahah, questa me la scrivo, ermetico meglio che emetico, fortissima! La giornata si può risollevare leggendo di Gozzano in un contesto totalmente avulso dalla letteratura, ma se vogliamo non distante tra il significato della poesia e la mia parafrasi di MaCarty.
 
La canna lunga non compie miracoli sia ben chiaro, ma senza dubbio aumenta un pochino le prestazioni balistiche, e questo ci aiuta a fronteggiare quelle situazioni meteo in cui le cartucce accusano un sensibile calo di velocita.
Non capisco perche' da sempre il cacciatore si affanna alla ricerca della cartuccia miracolosa ( che non trovera' mai), e poi ignora l'importanza di una canna che per caratteristiche tende ad incrementare al massimo le prestazioni.
Bah...io vi dico che da quando utilizzo canne lunghe, (non piu corte di 73cm) ho smesso di correre appresso agli animali feriti. Ho cacciato per tanti anni con un vecchio 121 canna 65 ***, micidiale entro i 30m, ma oltre tale distanza , meglio lasciar stare......veniva giu (vivo) un animale su tre. Ora la musica e' cambiata....
 
Sei piu' parolaio di Gabriele D'annunzio, senza la musicalita' delle sue parole. Poi dici sempre le stesse cose.

Ciao, ciao bambino, un post ancora, senza Granelli, che mai farai? Devi trovare parole nuove, ma piove piove sul tuo sermon (Scusa, Modugno, ma me lo ha fatto fare il diavolo...)
 
Ciao a tutti, a me questo argomento interessa molto e, al di la degli scherzi e delle battute che peraltro apprezzo molto, vorrei continuare a fare delle riflessioni.
E' evidente che il trombone di zio Paperone non sparerà mai come una extrafull, è inutile fare commenti su questa linea.
Non stiamo parlando di un moncherino cilindrico contro una supergoose da 90 cm..

In effetti l'amico "Centro" ha giustamente affermato che per fare prove attendibili occorre sparare con due canne identiche solo con lunghezze diverse.
E sta proprio qui il punto. Tralasciando le lupare parliamo delle differenze fra una canna standard da 71 cm e di una canne uguale da 81 cm.
Per uguali intendo stesso acciaio, stessa lavorazione interna, e ovviamente, stessa strozzatura.
Qualcuno ha fatto questo tipo di confronto?

Io posseggo tanto una canna da 71 una stella che una canna da 81 una stella, ma sono di diversa ditta, diverso periodo costruttivo, diverso materiale e sicuramente diversa lavorazione interna..
Tuttavia le prove che ho fatto alla placca non evidenziano grandi differenze e di rosata fra le due., in ogni caso la differente concentrazione dipende sicuramente dal tipo di lavorazione interna e della strozzatura non credo dalla lunghezza della canna.
Abbiamo visto che anche le velocità iniziali sono sovrapponibili, per cui a rigor di logica anche le velocità terminali dovrebbero esserlo, gli unici elementi di differenza che mi vengono in mente sono il soffio di bocca e la linea di mira.

Non ho informazioni per valutare quanto sia lo scompiglio dei pallini fra le due canne, ma "ad intuizione" usando cartucce con il contenitore non dovrebbe essere rilevante.
Poi magari qualcuno ha i dati per smentirmi nettamente.

Rimane la maggiore linea di mira di 10 cm. dell'una rispetto all'altra. E anche qui bisognerebbe capire quanto possa essere la differenza di precisione nel tiro nell'arco dei 50 metri che è il limite massimo di utilizzo di una canna liscia a caccia, .
Oggi vanno tanto di moda le canne da 81 tra i tiratori di sporting, perché ci sono sovente tiri di 50/60 metri e oltre, ma a caccia queste distanze sono casuali e in ogni caso un selvatico non è un coccio: non basta mettergli un pallino addosso per abbatterlo.
.
Alla fine vorrei tirare le somme per capire quanta "vera" differenza c'è fra le due canne perché questo è il cuore della discussione.
Questi dieci cm in più di canna, che almeno per me limitano il brandeggio non di poco, nell'arco dei 50 metri sono davvero così utili?
Le opinioni basate sulle sensazioni sono sempre ben accette, tuttavia se qualcuno avesse qualche dato scientifico sarebbe meglio.

Grazie

Un saluto


Maurizio
 
La canna lunga non compie miracoli sia ben chiaro, ma senza dubbio aumenta un pochino le prestazioni balistiche, e questo ci aiuta a fronteggiare quelle situazioni meteo in cui le cartucce accusano un sensibile calo di velocita.
Non capisco perche' da sempre il cacciatore si affanna alla ricerca della cartuccia miracolosa ( che non trovera' mai), e poi ignora l'importanza di una canna che per caratteristiche tende ad incrementare al massimo le prestazioni.
Bah...io vi dico che da quando utilizzo canne lunghe, (non piu corte di 73cm) ho smesso di correre appresso agli animali feriti. Ho cacciato per tanti anni con un vecchio 121 canna 65 ***, micidiale entro i 30m, ma oltre tale distanza , meglio lasciar stare......veniva giu (vivo) un animale su tre. Ora la musica e' cambiata....

Esperienze personali non misurabili e non ripetibili con troppe variiabili conosciute e sconosciute non fanno norma.
 
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