[h=1]Clima: in Lombardia negli ultimi 50 anni è aumentato il numero dei ghiacciai, ma la superficie totale si è ridotta del 23%[/h]
lunedì 27 maggio 2013, 12:07 di
Peppe Caridi
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Negli ultimi 50 anni il numero dei ghiacciai lombardi e’ aumentato ma la superficie totale si e’ ridotta del 23%. Sono questi i primi dati emersi dal nuovo Catasto dei ghiacciai italiani, un progetto di ricerca volto a monitorare lo ‘stato di salute’ del cuore freddo delle Alpi, principale indicatore dei cambiamenti climatici in atto, resi noti dall’Universita’ degli Studi di Milano insieme a Levissima e al Comitato EvK2Cnr. Secondo Claudio Smiraglia dell’Universita’ degli Studi di Milano, a capo del progetto di ricerca, e referente del settore ‘Glaciologia’ del Comitato EvK2Cnr, il fenomeno dell’aumento dei ghiacciai “e’ facilmente spiegabile: a causa delle alte temperature e della conseguente fusione del ghiaccio, limitate zone rocciose emergono durante l’estate sulla superficie dei ghiacciai. Le rocce assorbono calore e lo ritrasmettono al ghiaccio circostante accelerandone la fusione. In poche settimane, la piccola roccia affiorante si allarga e puo’ arrivare a spaccare letteralmente in due o piu’ tronconi il ghiacciaio, che perde la propria lingua e si frammenta in settori separati”. Il nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani, avviato nel 2012 e che vedra’ il compimento In particolare, l’elaborazione delle foto aree a grande scala, fornite dalla Regione Lombardia e da altre amministrazioni provinciali e comunali, messe a confronto con i dati dei catasti precedenti, mostra chiaramente l’evoluzione avvenuta in Lombardia negli ultimi 50 anni: il numero dei ghiacciai e’ aumentato, da 167 a 209, a causa di numerose frammentazioni, ma la superficie totale si e’ ridotta del 23%, passando da 115 kmq, nel 1959-1962, agli 89 kmq attuali. Pur tenendo conto delle metodologie diverse di raccolta dei dati fra l’attuale e il precedente catasto del Cgi, che rendono difficile il confronto, la tendenza al regresso appare confermata. Nei singoli gruppi montuosi lombardi le variazioni della superficie glaciale sono molto diversificate: si passa, infatti, dal quasi dimezzamento areale dei ghiacciai del gruppo Tambo’-Stella, in alta Valle Spluga che, a causa delle loro piccole dimensioni, hanno subito piu’ intensamente gli effetti del riscaldamento climatico, alla perdita di piu’ di un terzo della superficie per i ghiacciai dell’Ortles-Cevedale, in alta Valtellina. La frammentazione di corpi glaciali riguarda un numero elevato di casi; fra i piu’ interessanti va ricordato il ghiacciaio dello Zebru’, nel gruppo dell’Ortles-Cevedale, formato oggi da due colate separate nettamente distinte, Zebru’ Ovest e Zebru’ Est, che negli anni 50 confluivano in un unico corpo. Lo stesso e’ avvenuto per il ghiacciaio di Dosegu’, oggi separato in due ghiacciai distinti, Dosegu’ e Pedranzini. Sull’Adamello va evidenziato il caso del ghiacciaio Venerocolo, frammentato in due individui, Venerocolo e Frati, a cui sono stati assegnati nomi diversi poiche’ ciascun frammento puo’ essere considerato un ghiacciaio attivo a se stante.nel 2014, aggiorna i dati dei due precedenti catasti realizzati dal Comitato glaciologico italiano (Cgi), rispettivamente nel 1959-1962 e nel 1982-1985. I primi dati disponibili riguardano la Lombardia, regione dove sono localizzati i piu’ vasti ghiacciai nazionali, cosi’ come numerosi corpi glaciali di piccole e medie dimensioni.