Re: Cartucce e meteo.
Mi fa venire in mente quando, circa 55 anni or sono, sparavo alle pavoncelle da un'auto in corsa col tronchino cal. 24. Pero', devo ammetterlo, erano ferme. Questo trucco ce lo aveva insegnato il guardiacaccia della riserva dove appunto cacciavamo le pavoncelle, e lui ci accompagnava. Papa' guidava, il guardia era sul sedile anteriore, e io sparavo dal finestrino posteriore di destra della Millecento 103, o forse era la Ford Consul, o l'Anglia. Non mi ricordo quale fosse. Il guardia disse a papa' che doveva guidare almeno a 30 kmh, o le pavoncelle sarebbero volate via se fosse andato piu' piano. Imparai a dare l'anticipo al contrario, cioe' a sparare un attimo prima di coprire il bersaglio con la volata, perche' se l'uccello era fermo, noi no. Poi dopo aver abbattuto cosi' slealmente una mezza dozzina di pavoncelle ci dedicavamo ai beccaccini, camminando lungo i fossetti d'irrigazione, prendendone anche una decina a ogni uscita. Poi mi nascondevo in un fosso lungo una delle strade che costeggiavano i campi della riserva e mettevo il macaco a carica a venti metri da me, nel campo, e facevo un bel mazzetto di allodole. A quei tempi credevano a tutto. Giuro che, un paio di anni dopo, quando con la licenza arrivo' anche il Beretta S55B, dalla bascula cromata, riuscii ad attirare diverse allodole muovendo il fucile per far luccicare la bascula al sole mentre ero accucciato in terra. Quanto erano confidenti le allodole a quei tempi. Una ciabatta di paglia montata su una lunga canna piantata in terra le attirava come una calamita. Mi dicono che quelle di oggi sono laureate in psicologia umana e balistica. Un dettaglio interessante. I maggesi lungo quelle strade erano pieni di lepri, intoccabili nelle piane della riserva perche' era li' che annualmente le catturavano per ripopolare la parte alta della riserva, collinosa e con tanta macchia, dove c'erano anche tanti fagiani veramente selvatici, mai di voliera. Se sparavi col liscio nelle piane, le lepri non si muovevano affatto.. Ma se sparavi qualche bottarella con la .22 LR (che pure ho usato per le pavoncelle) scappavano via da tutte le parti, non so perche'. Questa bellissima riserva, chiamata "La Marcigliana," era sulla Salaria a soli 18 km dal centro di Roma. Adesso e' tutto parco naturale, anche la zona libera lungo il Tevere dove andavamo spesso ad allodole se non cacciavamo nella riserva. Scusate l'O.T., ma sapete come sono i vecchi quando danno la stura ai ricordi... E i vecchi cacciatori sono fra i peggiori "romponi." "Ai tempi miei..." "Quando ero ragazzo..." "Eh, una volta si' che ci si divertiva a caccia..." E i giovani sbadigliano--i piu' educati facendolo di nascosto, i meno educati proprio in faccia al nonnetto.
