Ma dove vogliamo andare?
Vi voglio raccontare per sommi capi degli episodi che mi sono capitati in questi giorni è che ci fanno capire nelle mani di chi siamo noi cacciatori siciliani.
Per farla breve tralascio le mie riflessioni,le mie ire,le mie risate e descrivo solo le risposte ricevute.
Decido di sapere con certezza se in Sicilia si possono usare stampi motorizzati (mojo):
Agente venatorio:
1° risposta
no, non si possono usare stampi motorizzati.
Faccio presente che questo non emette suono.
2° risposta
prova ad informarti alla ripartizione venatoria.
Vado alla ripartizione:
1° risposta di un impiegato:
Questo dovrebbe saperlo lei (io) è o non è in possesso di porto d’armi?
Ha fatto gli esami per il porto d’armi?
Faccio presente che la mia richiesta era di sapere se esisteva qualche divieto particolare a livello regionale o provinciale.
2°risposta dell’impiegato:
allora aspetti perché siamo indaffarati a rilasciare i tesserini venatori ai vigili urbani,oppure parli con il direttore. Decido di parlare con il direttore.
1° risposta del direttore:
è cosa sono? io non conosco questo genere di stampi,conosco quelli in plastica che stanno fermi.
Spiego di cosa si tratta e che volevo stare tranquillo nel loro uso.
2° risposta del direttore:
A noi non è mai arrivato un verbale a riguardo,in caso arrivasse valuteremo il caso.
Sfiduciato mi presento al ritiro dai vigili del tesserino venatorio dopo aver pagato tutte le tasse compresa quella per la migratoria nella stessa provincia di residenza ma di altro ATC (5,16 euri)
Dico solo che il tesserino è stato compilato da me perché il vigile non era capace.
Al momento di trascrivere l’ATC migratoria al vigile viene l’incauta idea di chiedere lumi ad un superiore anziano.
Il superiore prende in mano l’elenco dei richiedenti ATC non residenti è mi fa notare che il mio nome non era compreso nell’elenco e che quindi non potevo cacciare la migratoria nel secondo ATC della stessa provincia.
Spiego con veemenza che stava prendendo un granchio enorme,ma non c’è stato nulla da fare :
A NOI LEI NON RISULTA NELL’ELENCO CHE LA RIPARTIZIONE CI HA RILASCIATO E QUIDI NON TRASCRIVEREMO NESSUN ATC,A NOI NON C’è NE FREGA NIENTE CHE LEI ABBIA PAGATO.
In quel momento entra un altro cacciatore con i miei stessi problemi e solo allora al comandante supremo incomincia a venire qualche dubbio.
Alla fine siamo riusciti a fargli capire che l’elenco che aveva in mano era l’elenco dei richiedenti dell’ATC di ammissione.
Alla conclusione di questo lungo parto mi viene rilasciato il tesserino venatorio,ma non il calendario venatorio. Alla mia richiesta mi viene risposto:
La ripartizione non ne ha dati,se vuole può leggere questa copia della gazzetta ufficiale,ma non può portarla via perché è l’unica copia che abbiamo.
Una riflessione è d’obbligo.
A volte ci domandiamo il perché di certe situazioni,ma siamo proprio sicuri che onesti cittadini come noi devono essere amministrati,per quanto riguarda la caccia,da tutti questi incompetenti?
Oppure è un nostro diritto cercare altri amministratori?