Re: CAL. VEN. CAMPANIA 2011/2012
Confavi Campania sul Calendario Venatorio
CONF.A.V.I CAMPANIA : A PROPOSITO DEL CALENDARIO VENATORIO
E’ notizia di oggi che il 25/07/2011, Antonio Mauro Russo, Assessore Provinciale alla caccia della Provincia di Salerno, ha nuovamente incontrato, insieme all’assessore Regionale Giovanni Baldi, l’Assessore Regionale dell’agricoltura Vito Amendolara. E’ notevole e meritevole lo sforzo che i due assessori stanno profondendo a favore della categoria avendo essi nuovamente chiesto ad Amendolara di rivedere le proprie posizioni relativamente al contenuto dell’ultima bozza di calendario venatorio 2011/2012, che da queste stesse pagine abbiamo già illustrato e per la quale abbiamo esternato il nostro fermo disappunto e quello di tutti i cacciatori Campani. Riteniamo, comunque, sia giunto il momento di ricordare all’Assessore Amendolara che:
1 La legge Regionale 8/96, recependo quanto previsto dall’art. 18 della legge statale 157/92, stabilisce che entro il 15 giugno di ogni anno la Regione debba approvare e pubblicare il calendario venatorio Regionale. La scelta di approvare e dunque pubblicare il calendario venatorio entro e non oltre la data del 15 giugno oltre ad essere un obbligo di legge, è una dimostrazione di rispetto nei confronti dei 40.000 e passa cacciatori della nostra Regione ai quali bisogna presentare il calendario prima che essi si vedano costretti a pagare le tasse di licenza e i vari balzelli ( atc di residenza e/o altro ). I cacciatori sono stanchi di dover pagare in anticipo un prodotto che non conoscono, in pratica a scatola chiusa. Il prossimo anno la CONF.A.V.I. Campana si farà promotrice affinchè i cacciatori non sborsino un euro prima che venga pubblicato in via definitiva il calendario venatorio.
2 Il parere dell’ISPRA è obbligatorio ma non vincolante, tranne che per il posticipo della chiusura della caccia , per alcune specie, dopo il 31 di gennaio ( art. 42 della comunitaria ). Ne deduciamo che l’Assessore Amendolara si nasconde, per comodità, dietro questo parere per imporre ai cacciatori Campani inutili restrizioni dettate dai suoi cattivi consiglieri.
3 Abbiamo già comunicato, nella nostra proposta di calendario venatorio, all’Assessore Amendolara, che la quaglia, selvatico estatino per eccellenza, specie che gode ottima salute, caccia tradizionale dei cacciatori del sud, possa essere cacciata in tutti e cinque i giorni di preapertura. Continuiamo a non condividere l’ultima bozza presentata che la vede cacciabile solo due giorni dei cinque previsti prima dell’apertura generale della caccia.
4 Assurda l’apertura al colombaccio, sempre per i motivi già precedentemente comunicati , al 1° di ottobre, riteniamo che questa specie può già essere cacciata, senza provocare danni a nessuno, dall’apertura generale della caccia.
5 Assurdo il carniere consentito per l’allodola ridotto a dieci capi giornalieri ( preludio di ulteriori inutili restrizioni che sicuramente vorranno attivare il prossimo anno).
6 Ricordiamo che la chiusura per le specie Beccaccia, cesena, tordo bottaccio e tordo sassello è prevista al 19 gennaio. La legge statale 157/92 consente la cacciabilità di queste specie fino al 31 gennaio.
7 La bozza di calendario prevede, in attuazione dell’art. 42 della comunitaria, il posticipo del prelievo al 9 di febbraio solo per il colombaccio, ghiandaia, gazza e corvidi e non per le altre specie migratrici ( ad esempio gli anatidi ) per i quali sarebbe possibile prevedere la cacciabilità. Non ci risulta che la Regione Campania abbia richiesto parere all’ISPRA rispetto alla cacciabilità su queste specie che risultano essere di grande interesse venatorio.
Queste sono le ragioni per le quali siamo contrari a quanto proposto in bozza dall’assessore Amendolara il quale avvalendosi di cattivi consiglieri continua la vecchia politica, che a noi tutti non va più bene, la quale impone ogni anno nuove restrizioni. In realtà, l’effetto di questa scellerata politica porta il cacciatore a pagare sempre di più per cacciare sempre meno e peggio. Concludendo ribadiamo la nostra volontà, nel caso dovesse essere approvato un calendario che rispiecchiasse il contenuto dell’ultima bozza pubblicata, di mobilitare l’intera categoria dei cacciatori campani chiamandoli prima ad un grande convegno del quale daremo notizia più in la, per valutare poi la possibilità di organizzare un sit-in di protesta innanzi alla sede della Regione Campania