immagino che anche tu sia un giudice per poter dare del inetto ad un tuo collega ;)

Siccome a me piace essere chiaro e citare le fonti da cui trarne le regole e non le abitudini. E siccome come hai detto, non sono giudice di nessuno, voglio postare a beneficio di chi le regole le osserva e sopratutto le ricerca, nonostante l'ignoranza anche di taluni "addetti ai lavori", posto un quesito di un "addetto", cui vengono ribadite le regole suffragate dalla legge:
"""""""
Licenza di porto di fucile
Sono un ispettore capo, abbonato alla rivista da circa 30 anni. Mi rivolgo a lei per avere chiarimenti circa la validità della licenza di porto di fucile uso caccia nel caso in cui non sia stato effettuato il relativo pagamento delle tasse di concessioni governative. Inoltre, vorrei sapere se – pur in mancanza del pagamento degli oneri fiscali – si può esercitare lo sport del tiro a volo e si possono acquistare e trasportare armi comuni da sparo con relative munizioni.
F. G.

In merito a quanto richiesto, si osserva, preliminarmente, che la licenza di porto d’armi costituisce, ai sensi dell’art. 61 reg. tulps, un documento complesso formato dal libretto e dal foglietto aggiunto con le indicazioni delle caratteristiche dell’arma di cui è autorizzato il porto e l’attestazione comprovante l’avvenuto pagamento della tassa annuale sulle concessioni governative, nella misura stabilita per l’arma oggetto dell’autorizzazione. La mancanza di uno solo degli elementi che compongono la licenza (trattandosi di differenti atti amministrativi impegnanti due distinte volontà della pubblica amministrazione, che nel loro contenuto unitario, rappresentano l’operatività dell’autorizzazione definitiva al porto delle armi) rende invalida l’autorizzazione, oltre che per la specifica finalità per cui essa è rilasciata, anche per le attività connesse alla sua titolarità (ad esempio acquisto di armi e munizioni). A ciò si aggiunge che il pagamento della prescritta tassa non rappresenta un puro adempimento di natura fiscale, dato che l’art. 8 del dpr 26 ottobre 1972, n. 641, così come richiamato dalla legge 28 dicembre 1995 n. 549, “Misure di razionalizzazione della finanza pubblica”, dispone l’inefficacia degli atti sino a quando non siano corrisposte le dovute tasse. Come è noto, poi, con l’entrata in vigore della legge 36/90 (il cui l’art. 6 ha considerato non più reato il porto di arma da caccia con la licenza di cui si sia omesso il pagamento della relativa tassa) il mancato rinnovo annuale del pagamento del tributo, pur causando l’invalidità della licenza, comporta (nel caso di porto d’armi da caccia) la configurabilità di un illecito amministrativo (vedi Cass. n. 01553 del 13 giugno 1990 sez. I). Sembra, invece, di poter consentire, alla luce della vigente normativa, la duplice titolarità della licenza di porto di fucile per il tiro a volo, ex legge 18 giugno 1969 n. 323, con la licenza di porto di fucile per uso di caccia, ex art. 42 tulps. Ed infatti, seppure l’interpretazione della richiamata legge 323/69 sembri escludere la compatibilità tra i due titoli, si è del parere che nella “ratio” della predetta norma, oltre che voler costituire una licenza “ad hoc” che consentisse l’esercizio della richiamata attività sportiva, il legislatore non abbia inteso sancire l’incompatibilità tra le due licenze, quanto piuttosto esonerare dall’obbligo di munirsi della licenza per il tiro a volo coloro che fossero già in possesso di licenza di porto d’arma lunga (per uso di caccia o per difesa personale)."""""
 
questa la mia interpretazione:

ciao

La logica e la coerenza nella tragedia forumistico-venatoria
Domanda: Mircoros, secondo te, con quale vino si accompagna meglio un piatto di lepre in salmì?
Risposta: ha ragione Enzo. Infatti, le donne bionde sono più alte delle donne brune.
Conseguenza: ho pianto per un po’, ma ora mi sono ripreso.
 
Questo è eufemismo alcolico. La coerenza lasciamola alla ragione e all'intelligenza che occupa una parte importante dell'emisfero craniale senza la quale potremmo anche stabilire che le bionde ce l'hanno orizzontale.
 
Esperienza recente. Acquistata " canna " ad Ancona da fabbricante .... richiesto pda, poi portata denuncia in questura a Roma richiesti anche versamenti annuali. Il tutto ad ottobre.

Dal momento che il fabbricante non ha chiesto di vedere i versamenti, sarebbe interessante capire cosa sarebbe accaduto se non avessi pagato le CCGG. La questura di Roma, con chi se la sarebbe presa? Magari con venditore ed acquirente? Chissà.
 
Non ho capito dove vuoi arrivare [emoji1]

Non mi sembra ci sia molto da capire. A me interessa capire meglio il Paese nel quale vivo. Ad esempio, ed è solo un esempio, mi interessa sapere se una disposizione data dalla Polizia di Stato, vale per tutti (come ho sempre pensato che fosse) oppure solo per pochi interessati; allo stesso modo può spiegare per quale motivo, al cambiare del comandante in una caserma, cambiano anche i comportamenti nei confronti di chi eredita un'arma, oppure etc etc Credo che il risultato di questo mini-sondaggio, aiuti a capirlo. Inoltre, dal momento che la cosa non crea problemi a nessuno, non pesa e non intralcia ....

PS: e a Milano?
 
Più chiaro di così!
Sarà chiaro per te, per me invece è chiara la legge è non le chiacchiere o l'inettitudine di alcuni.
Per "chiarezza", sempre tua, potrei postarti una valanga di giurisprudenza ma te la risparmio perché non servirebbe a nulla. Tu rimarrai sempre sulla tua posizione.
Sappi che ai quartieri spagnoli a Napoli, per acquistare armi, non chiedono neanche il porto d'armi. Cos'è un'altra Repubblica?! [emoji1]
 
Bene, ora, dopo il giochetto, credo che bisognerebbe pagare il biglietto. Allora: abbiamo una statistica che è stata redatta seguendo indicazioni di forumisti, di palese di illegalità commesse da armieri e altre commesse direttamente da titolare di autorizzazioni di polizia, inficiando il requisito primario dell'autorizzazione stessa: l'abuso! Alcuni si sono limitati a fornire indicazioni sulla scorta di conoscenze non dirette, alcuni, invece, hanno dichiarato di aver acquistato o ceduto personalmente armi in assenza del rinnovo della tassa di concessione governativa, quindi in evidente stato di illegalità.
Ora io chiedo: se queste persone fossero chiamate a rispondere di tale condotta, cosa risponderebbero ad un avvio di procedimento amministrativo sanzionatorio di sospensione o revoca dell'autorizzazione!?

È evidente che questa discussione ti sta sulle balle ;)
comunque ti rispondo ...
Chi mi dovrebbe sanzionare ? La stessa questura che non mi ha mai, dico mai, chiesto la visione dei versamenti per aggiungere o togliere armi dalla mia denuncia ?
Se poi loro in un secondo momento hanno modo di controllare tramite ufficio se io pago questo non lo so.
Per dovere di cronaca io pago regolarmente i versamenti il giorno successivo la scadenza
ciao
 
Dal momento che il fabbricante non ha chiesto di vedere i versamenti, sarebbe interessante capire cosa sarebbe accaduto se non avessi pagato le CCGG. La questura di Roma, con chi se la sarebbe presa? Magari con venditore ed acquirente? Chissà.

Io il problema non me lo sono posto .... perché appena scadono ... faccio i versamenti !! Comunque se il problema riguarda anche il venditore chiedo se mai qualcuno di noi cedendo un fucile privatamente abbia controllato anche i versamenti di chi acquista.
 
È evidente che questa discussione ti sta sulle balle ;)
comunque ti rispondo ...
Chi mi dovrebbe sanzionare ? La stessa questura che non mi ha mai, dico mai, chiesto la visione dei versamenti per aggiungere o togliere armi dalla mia denuncia ?
Se poi loro in un secondo momento hanno modo di controllare tramite ufficio se io pago questo non lo so.
Per dovere di cronaca io pago regolarmente i versamenti il giorno successivo la scadenza
ciao
una volta che il fatto è compiuto e la denuncia fatta senza richiesta di pagamento credo non succeda nulla, ma l'utilità di questo argomento ha messo in luce i vari aspetti, risultato di interpretazioni nostre, degli armieri o dei funzionari di p.s. discordanti. Un'unica certezza però abbiamo .... che pagando le tasse governative a scadenza non abbiamo problemi. Se, ipotesi, l'armiere che mi vende l'arma non mi chiede il versamento, io ce l'ho scaduto e mi presento in quel commissariato che invece me lo chiede .... so caxi amari !!
 
... se io volessi non andare a caccia per 2 anni dovrei avere la possibilità di portare le armi in ogni caso senza pagare le tasse( con lo sportivo)
non so se mi son spiegato ;)

Ti sei spiegato moooooolto chiaramente.
E torniamo sull’univocità.
Un socio della mia Associazione Venatoria, titolare del PdA uso sportivo, ottenne l’abilitazione venatoria e fece richiesta del PdA uso caccia. Ebbene: non gli fu mai richiesto di restituire il primo PdA, per cui, quando veniva al tiro, usava un PdA e quando andava a caccia, ne usava un altro. Non ho mai saputo se si trattò di una svista di qualche funzionario, o se fu una scelta motivata. Ma, in fin dei conti, da un punto di vista pratico e del buon senso, cosa sarà mai accaduto di straordinario? Forse, come hai fatto notare tu, il responsabile della questura, non ha voluto privare lo sportivo della possibilità di fare una scelta (ho detto e ripeto: forse). Alla scadenza di quello sportivo non ha più richiesto il rinnovo e le cose si sono appianate da sole.
Per concludere: io penso che le Leggi vadano rispettate e che le interpretazioni (dove sono necessarie) spettino solo alle persone competenti e deputate a farlo, ma tra la fiscalità della vecchia zittella ed il buon senso, preferisco alla lunga il secondo. In ogni caso, non sono qui per dare giudizi, ma solo per cercare di capire come girano le cose intorno a me. E, finchè ne avrò la possibilità, continuerò a farlo.
 
Posso assicurare che due commissariati confinanti tra loro su Roma, uno li chiede l'altro no.

- - - Aggiornato - - -

Logicamente si parla di acquisto e trasporto, per quanto riguarda la cessione non serve nulla basta la denuncia a proprio nome
 
A Firenze, nell'armeria dove finora ho acquistato armi, viene chiesto anche il pagamento della concessione governativa, nel caso questa fosse scaduta. Ho chiesto in questura è mi hanno confermato che per l'acquisto e il trasporto dell'arma è necessario anche il pagamento della concessione governativa. La collega aggiunse che prima non era richiesta, ma adesso sì, o quanto meno è richiesta per evitare eventuali problemi. Ovviamente siamo in Italia, dove tutto è certo fuorché la certezza ( e l'omogeneità) del diritto. D'altronde chi mi assicura che, in caso di denuncia, mi troverò davanti al giudice Mori? Qua basta aver la sventura di capitare al cospetto di un giudice anticaccia per avere l'interpretazione della legge nel senso più restrittivo (ad essere ottimisti).
 
provincia di Udine dipende dall armeria .....
in una neanche le cartucce senza esibire PDa e versamento mentre nell altra solo PDa.
secondo me ha ragione Mori
certo che siamo davvero uno strano paese ;)
 
Bene, ora, dopo il giochetto, credo che bisognerebbe pagare il biglietto.

Senti Enzo, la vorresti spiegare questa tua strana ostinazione? Potresti piegare cosa c’è che non ti va? Sarà che qualcosa mi sfugge, sarà che non capisco (ma sarei in buona compagnia), sarà chissà che cosa… ma credo che il succo della questione l’abbia chiaramente espresso Darkmax: è evidente che questa discussione ti sta sulle balle!
Per chiarire: dopo aver posto questa domanda, ho anche spiegato che il motivo era quello di capire meglio come funziona il paese nel quale vivo. Possibile che la cosa ti dia tanto fastidio? Posso, in maniera corretta e civile, porre delle domande? Mi sembra che in parecchi si siano mostrati interessati all’argomento ed abbiano collaborato. Se un partecipante al forum mi risponde, qualunque sia l’informazione, io lo ringrazio e la cosa finisce lì. Con te (chissà perché?), non funziona così.
Concludendo, e con riferimento a quanto riportato sopra, sappi che io non ho nessuna intenzione di pagare biglietti e, una tantum, mi faccio portoghese. Concordo con le risposte che ti sono state date e che sdrammatizzano le scelte fatte da alcuni prefetti, da funzionari, da armieri, da cacciatori e, non da ultimo, dal giudice Edoardo Mori. O forse ci dovremmo dichiarare scandalizzati per il fatto che qualcuno non condivide le tue idee?
A questo punto: ma pensala come vuoi, che a me … e tanti saluti!
 
Tranquillo Antonio "fire", Enzo non intendeva offendere nessuno lui ha solo fatto un esempio (ironico) che è molto lontano dalla semplice interpretazione di una legge ma vero e cioè nonostante la legge dice che per acquistare un arma ci vuole il pda eppure ci sono posti dove puoi acquistarla senza (ecco l'esempio di un particolare quartiere di Napoli ma come quello ci sono anche altri posti, non faceva assolutamente riferimento alle armerie).
santuberto invece ha lanciato questa raccolta di informazioni che non lascia dubbi al fatto che nonostante la legge dice che il pda uso caccia è un titolo valido quando viene pagata la concessione governativa in Italia regna la libertà di interpretazione e quindi la confusione più totale che io personalmente superò attenendomi strettamente alla legge che ormai credo sia chiaro a tutti cosa dice.
Meglio evitate che curare!
 
Per quello che mi riguarda, l'ultimo acquisto in armeria risale ad una decina, forse più, di anni fa, quindi non ricordo come andò.
Successivamente ho fatto diverse transizioni tra privati, i quali naturalmente non hanno fatto alcuna richiesta, salvo avere i dati del PdA da trascrivere sul modello di cessione/acquisizione.
Vi è da dire che i CC, al momento della denuncia, non hanno MAI richiesto i versamenti.
 
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