Forse erroneamente, io penso che mediamente i cinghialai siano i più avidi di "quantità", vorrei poi sapere cosa ne fa qualcuno di tutta quella carne........
Ma d'altro canto, che piaccia o no, è una caccia di quantità e non di qualità.
 
Infatti io la selezione al cinghiale la faccio esclusivamente all'aspetto, dirò di più, in base al piano di abbattimento a me assegnato, con l'utilizzo della fototrappola quando esco già so a chi devo sparare, persino l'ora, è brutto da dire ma qui l'etica conta poco, contano di più i risultati, dal tronde la selezione non è CACCIA, ma controllo di una popolazione con abbattimento.

sul fatto che la selezione non sia caccia non mi trovi d'accordo
è praticata in tutta Europa con buoni risultati, perchè dovrebbe essere problematica proprio qui?
ovviamente si dovrebbe stabilire a priori, ogni anno e per ogni zona, cosa si vorrebbe conseguire, quale sia l'obiettivo della selezione, cosa che forse trascende un po' la mentalità degli itagliani
nel caso dell'attuale popolazione di cinghiali l'obiettivo dovrebbe essere la riduzione numerica della specie, cosa fattibile
in altri stati però, in analoghe circostanze, si fa selezione per più di 8 mesi l'anno, salvo sospendere quando la quantità di capi programmati è stata raggiunta
ma quando ci entrerà nella testa?
 
Ciao a tutti..... avrei bisogno di alcuni chiarimenti in merito:
1) Sembra che chi è residente fuori dalla provincia di FI, pur essendo iscritto nell'ATC FI4 non abbia titolo per presentare la domanda....... quindi, per caso, senza esame non è abilitato alla selezione al cinghiale nei distretti fiorentini???
2) Dal Modulo della domanda di ammissione agli esami, alla voce riguardante l'art.37 è specificato che chi ha conseguito l'abilitazione all'art. 37 in provincia di FI è esentato dal suddetto esame in quanto "le abilitazioni dell'art. 37 conseguite a Firenze sono valide per tutte le specie compreso il cinghiale"
3) Chi è residente fuori dalla provincia di FI ma ha sia art. 37 sia L'abilitazione alla caccia di selezione, può esercitare la selezione al cinghiale nei distretti fiorentini dove essa è consentita???

Mille grazie ed a presto
 
Ciao a tutti..... avrei bisogno di alcuni chiarimenti in merito:
1) Sembra che chi è residente fuori dalla provincia di FI, pur essendo iscritto nell'ATC FI4 non abbia titolo per presentare la domanda....... quindi, per caso, senza esame non è abilitato alla selezione al cinghiale nei distretti fiorentini???
2) Dal Modulo della domanda di ammissione agli esami, alla voce riguardante l'art.37 è specificato che chi ha conseguito l'abilitazione all'art. 37 in provincia di FI è esentato dal suddetto esame in quanto "le abilitazioni dell'art. 37 conseguite a Firenze sono valide per tutte le specie compreso il cinghiale"
3) Chi è residente fuori dalla provincia di FI ma ha sia art. 37 sia L'abilitazione alla caccia di selezione, può esercitare la selezione al cinghiale nei distretti fiorentini dove essa è consentita???

Mille grazie ed a presto

1) NO ... senza esame dal prossimo anno non si può fare la selezione al cinghiale il provincia di Firenze ...

2) Specifica che l'art.37 conseguito in prov. di Firenze abilita agli abbattimenti in art.37 per il cinghiale, ma la normale caccia di selezione è un'altra cosa ...

3) Se non fai l'esame no ... se invece hai fatto quello che organizzò la prov. di Siena tempo fa, sei a posto ...

In pratica per poter svolgere la caccia di selezione al cinghiale nelle zone consentite, devi aver dato un esame specifico ...

Spero di essere stato chiaro
 
Forse erroneamente, io penso che mediamente i cinghialai siano i più avidi di "quantità", vorrei poi sapere cosa ne fa qualcuno di tutta quella carne........
Ma d'altro canto, che piaccia o no, è una caccia di quantità e non di qualità.

Guarda che ho portato a casa più carne con i cinghiali presi da solo con il metodo della selezione che con le parti della squadra e si che l'anno scorso è stato fatto il record di abbattimenti. Quindi se il discorso si sposta sulla carne, bisogna rendersi conto di cosa vuol dire, in termini di quantità, portarsi a casa un cinghiale di 80 kg, se poi ne porti a casa alcuni..........

Saluti

Claudio - siena
 
Finalmente, spero che la facciano in tutta la Toscana, è più sicura e così finisce l'arroganza delle squadre.
Qui ti sbagli di grosso, se pensi di risolvere il problema cinghiale con la caccia di selezione stai fresco.
Lasciatelo dire da chi pratica da tempo entrambe le cacce.
Riguardo alle squadre poi è vero che a volte sono arroganti, ma da parte di chi fa la caccia di selezione quanta presunzione!!

Ripeto che io le faccio entrambe e sono anche presidente di un distretto per la selezione ai cervidi, ma non mi piace chi da addosso agli altri cacciatori.

Saluti

Claudio - siena
 
Io ho presentato la domanda oggi, e parlando con il rappresentante della mia AAVV mi ha detto che chi detiene già l' abilitazione per il capriolo probabilmente non dovrà sostenere l' esame, ma questo ancora non è certo.

Finalmente, spero che la facciano in tutta la Toscana, è più sicura e così finisce l'arroganza delle squadre.
Non capisco il nesso, non è scritto che la caccia al cinghiale verrà ridotta alla sola selezione, ma che ci sarà la possibilità di effettuarla ANCHE in questa forma, in aree bianche senza interferire con le battute che continueranno a svolgersi come sempre nei periodi stabiliti. E' un modo di ampliare gli abbattimenti che fà contenta l' opinione pubblica e perchè no i cacciatori di selezione, che ricordo a chi fà polemica sempre, hanno conseguito un' abilitazione, ottenibile da chiunque, dedicando tempo, risorse e passione.
 
OK, e l'equilibrio della specie come si ottiene?
Semplicemente prelevando i capi giusti numericamente in base alla consistenza della popplazione e con il criterio che spiegherò sotto.
Dopo aver fatto una stima con un corretto censimeto, per evitare una crescita incontrollata nel cinghiale si va ad incidere maggiormente nei soggetti giovani fino ad 1 anno di età, poi nei sub adulti 12-24 mesi ed infine negli adulti oltre i 2 anni, in percentuale più o meno saranno il 70% prelievo della classe giovane, 20% sub adulti, 10% adulti.
Così facendo in un ipotetico branco di cinghiali formato da una femmina che è la capo-branco + sub adulti e piccoli dovremmo avere la preferenza ad abbattere un piccolo, abbattere il più grosso cioè la femmina capo-branco significherebbe disorientare il branco, che senza più una guida fa molto più danno.
Altro motivo incidendo nella classe giovane si invecchia la popolazione diventano meno prolifera, con ovvie conseguenze.

Ci sono anche altri motivi per cui non si spara a CASO nella caccia al cinghiale, in maniera breve ne ho citati alcuni, ci sono anche altre motivazioni, ma per capire bene ci vorrebbero svariate pagine di questo forum!
Comunque se uno è curioso ci sono testi o trattati anche sul Web che spiegano ciò...[emoji106] [emoji6]
Nelle realtà dove si dice che si pratica controllo demografico tramite prelievo selettivo, ma si spara a ciò che capita, li si può parlare solo di prelievo, selezione lo dice la parola stessa scelta del capo da abbattere.

Questo è quello che sò, pratico caccia di selezione dal 1999, ho fatto 3 corsi di abilitazione e in tutti e 3 mi hanno insegnato le stesse cose....

Sono abilitato per: Cinghiale, capriolo, daino, muflone, camoscio e cervo, svolgo attività all'Interno di un parco regionale, riserve di ripopolamento e cattura ed in territorio libero all'Interno del mio ATC....

Dimenticavo: Sono anche operatore faunistico per il controllo delle specie nocive[emoji1]
 
Roby, io sono solo un cacciatore, non ho abilitazioni e mai ne farò, sono un completo ignorante in questioni di gestione. L'unica cosa che ho sono gli occhi e le orecchie. Per cui non capisco una cosa. Come si può fare un piano di abbattimento valido su di una specie che viene cacciata in braccata, in contenimento(nelle riserve) e su chiamata quando qualcuno subisce danni.

Diciamo le cose come stanno. E' una buona opportunità di cacciare una specie in modi diversi dalla braccata, o girata, o altro. Una buona cosa per chi lo vuole, di cui sono contento e che può contribuire al contenimento della specie.
 
Questa è selezione mirata alla ciccia, non all'equilibrio della specie.

A parte il fatto che non condivido di tirare al più grosso, soprattutto se femmina, ma alla provincia dell'equilibrio della specie non gliene importa una beata mazza. fosse per loro farebbero scomparire gli ungulati dal tutto il territorio. Vedono questi animali solo come un problema.
 
A parte il fatto che non condivido di tirare al più grosso, soprattutto se femmina, ma alla provincia dell'equilibrio della specie non gliene importa una beata mazza. fosse per loro farebbero scomparire gli ungulati dal tutto il territorio. Vedono questi animali solo come un problema.
Vabè...[emoji1] , questo è un'altro tema, ma siccome il giudizio non spetta a loro ma all' ISPRA devono stare a determinate regole..[emoji6].
 
Roby, io sono solo un cacciatore, non ho abilitazioni e mai ne farò, sono un completo ignorante in questioni di gestione. L'unica cosa che ho sono gli occhi e le orecchie. Per cui non capisco una cosa. Come si può fare un piano di abbattimento valido su di una specie che viene cacciata in braccata, in contenimento(nelle riserve) e su chiamata quando qualcuno subisce danni.

Diciamo le cose come stanno. E' una buona opportunità di cacciare una specie in modi diversi dalla braccata, o girata, o altro. Una buona cosa per chi lo vuole, di cui sono contento e che può contribuire al contenimento della specie.
Si fa appunto con i censimenti, in due fasi dell'anno, inizio primavera e autunno, non è scritto da nessuna parte che la selezione debba essere fatta per forza.
Bisogna tener conto di densità e capacità del territorio ad ospitare un numero di una determinata specie, poi anche qui andremo troppo nel dettaglio, usando termini che non tutti conoscono e rischierei di annoiarvi[emoji4].
 
Io ho presentato la domanda oggi, e parlando con il rappresentante della mia AAVV mi ha detto che chi detiene già l' abilitazione per il capriolo probabilmente non dovrà sostenere l' esame, ma questo ancora non è certo.


Non capisco il nesso, non è scritto che la caccia al cinghiale verrà ridotta alla sola selezione, ma che ci sarà la possibilità di effettuarla ANCHE in questa forma, in aree bianche senza interferire con le battute che continueranno a svolgersi come sempre nei periodi stabiliti. E' un modo di ampliare gli abbattimenti che fà contenta l' opinione pubblica e perchè no i cacciatori di selezione, che ricordo a chi fà polemica sempre, hanno conseguito un' abilitazione, ottenibile da chiunque, dedicando tempo, risorse e passione.

L'esame lo dovranno sostenere tutti indipendentemente dalle abilitazioni conseguite precedentemente, questo è quello che sostiene l'ufficio caccia..
 
Forse erroneamente, io penso che mediamente i cinghialai siano i più avidi di "quantità", vorrei poi sapere cosa ne fa qualcuno di tutta quella carne........
Ma d'altro canto, che piaccia o no, è una caccia di quantità e non di qualità.
Mi sa che sei un pochino fuori strada.

Sia per quel che riguarda la quantità: ci sarebbe da parlare parecchio di questo anche in altri tipi di caccia. Che nella qualità: Come se fosse una cosa semplice portare un cignale alle poste.

Si si mi sembra davvero che hai fatto un'affermazione molto molto molto semplicistica.
 
Ma infatti, la selezione sul cinghiale è una vera presa per i fondelli. A Siena erano previste le suddivisioni fra classi si età e sesso, ma alla fine non c'era errore di abbattimento in nessun caso. Nel seno se per assurdo dovevi tirare ad un maschio adulto e tiravi ad una femmina piccola era comunque abbattimento corretto e non c'era penalità. Ma il bello che in teoria potevano partecipare ai piani di abbattimento tutti gli abilitati alla specie e regolarmente iscritti ad un distretto di caccia di selezione ai cervidi. In pratica poi il coordinamento degli abbattimenti è stato affidato ai capi squadra delle squadre che cacciavano nelle aree limitrofe e indovinate un po'...nessuno dei non iscritti alle squadre è stato mai chiamato. Ora inizialmente per pace di tutti ci si era accordati di non tirare ai cinghiali in determinate zone per non nuocere alle squadra. Nel mio caso si era deciso di non tirare in una ZRV perchè faceva un po' da riservino per una squadra limitrofa in cui alcuni componenti cacciano nel mio distretto. Ma visto come sono andate le cose e visto il loro comportamento scorretto. Sinceramente non mi sento più di dover onorare questa promessa, quindi caso mai volesse che la prossima stagione, la provincia decida di non dare più la gestione della caccia di selezione al cinghiale alle squadre dei cinghialai, ma al distretto che insiste in quel dato territorio, creando di fatto le condizioni che tutti gli abilitati possano accedere al prelievo in selezione del cinghiale. Bhe allora vorrà dire che saranno davvero cazzi loro e io per primo mi mettero di tigna per completare l'eventuale piano a me assegnato ESCLUSIVAMENTE nella ZRV sopra citata... e che *****!
 
Mi sa che sei un pochino fuori strada.
Sia per quel che riguarda la quantità: ci sarebbe da parlare parecchio di questo anche in altri tipi di caccia. Che nella qualità: Come se fosse una cosa semplice portare un cignale alle poste.
Si si mi sembra davvero che hai fatto un'affermazione molto molto molto semplicistica.
Parlare di chi è più bravo o meno bravo fra le diverse categorie di cacciatori mi coglierebbe impreparato e a dirla tutta poco mi interessa, qui ora stiamo parlando di ungulati per cui soprassediamo sulla classifica come anche tu hai giustamente evitato.
La caccia al cinghiale è sicuramente non facile, dal momento che è, a mio avviso, l'ungulato nazionale più furbo e lo dimostra il fatto che nelle battute si cerca di fare in modo di fargli fare quello che naturalmente fa in quanto ben ben difficilmente lo obbligherai a fare ciò che non vuole, lo dimostra il fatto che, intelligentemente, le poste si piazzano dove naturalmente lui transita/transiterebbe e non dove eventualmente può essere più comodo da caricare in caso di abbattimento o in zone dove si riesce meglio a sparare.
Non a caso generalmente ad inizio battuta, chi conosce bene il territorio, già sa chi molto probabilmente avrà più occasione di tirare.
Per qualità, forse, anzi sicuramente mi sono espresso male, intendevo che il cinghialaio tira a tutto ciò che vede, tendenzialmente, salvo i casi di caccia all'aspetto e poi ancora, e potendo, al più grosso, a differenza di chi caccia cervi, camosci, caprioli, ecc. al quale devi sparare all'animale di categoria affidata e non a quello che ti passa davanti pena sanzioni di vario tipo, non so se mi sono spiegato.
Se si applicassero gli stessi criteri di selezione applicati agli altri ungulati, o ci si lascia lo stipendio per pagare le sanzioni causa errore di valutazione o nessuno beccherebbe più niente per la reale difficoltà di abbattere la categoria affidata.
Ecco pertanto che non è mica un caso che invece sia permesso cacciare in modo quantitativo e non si badi tanto per il sottile, visti gli ovvi problemi esistenti causati dall'irsuto.
Dopodichè ogniuno di noi, ovviamente, ha le proprie esperienze e convinzioni.
 
Io non sono contro la caccia in battuta, ma è il modo in cui è gestita la caccia al cinghiale in Toscana che non mi piace e nemmeno mi piace il modo in cui si porgono le squadre di caccia al cinghiale forti nel numero nei confronti di altri cacciatori, come i migratoristi, i beccacciai e i lepraioli. Per me si deve dare la possibilità a tutti di cacciare il cinghiale fuori dalle squadre, dopo l'apposito corso e con i capi assegnati.
 
Parlare di chi è più bravo o meno bravo fra le diverse categorie di cacciatori mi coglierebbe impreparato e a dirla tutta poco mi interessa, qui ora stiamo parlando di ungulati per cui soprassediamo sulla classifica come anche tu hai giustamente evitato.
La caccia al cinghiale è sicuramente non facile, dal momento che è, a mio avviso, l'ungulato nazionale più furbo e lo dimostra il fatto che nelle battute si cerca di fare in modo di fargli fare quello che naturalmente fa in quanto ben ben difficilmente lo obbligherai a fare ciò che non vuole, lo dimostra il fatto che, intelligentemente, le poste si piazzano dove naturalmente lui transita/transiterebbe e non dove eventualmente può essere più comodo da caricare in caso di abbattimento o in zone dove si riesce meglio a sparare.
Non a caso generalmente ad inizio battuta, chi conosce bene il territorio, già sa chi molto probabilmente avrà più occasione di tirare.
Per qualità, forse, anzi sicuramente mi sono espresso male, intendevo che il cinghialaio tira a tutto ciò che vede, tendenzialmente, salvo i casi di caccia all'aspetto e poi ancora, e potendo, al più grosso, a differenza di chi caccia cervi, camosci, caprioli, ecc. al quale devi sparare all'animale di categoria affidata e non a quello che ti passa davanti pena sanzioni di vario tipo, non so se mi sono spiegato.
Se si applicassero gli stessi criteri di selezione applicati agli altri ungulati, o ci si lascia lo stipendio per pagare le sanzioni causa errore di valutazione o nessuno beccherebbe più niente per la reale difficoltà di abbattere la categoria affidata.
Ecco pertanto che non è mica un caso che invece sia permesso cacciare in modo quantitativo e non si badi tanto per il sottile, visti gli ovvi problemi esistenti causati dall'irsuto.
Dopodichè ogniuno di noi, ovviamente, ha le proprie esperienze e convinzioni.

Avevo frainteso.

Non dimentichiamo comunque che la caccia in braccata al cinghiale è nata per l'oggettiva difficoltà di cacciare questo animale nelle grandi estensioni di macchia (macchia mediterranea, sottolineo) e in tempi dove la grande abbondanza odierna non era neanche minimamente pensabile.
Io stesso ho cacciato in squadra in tempi, neanche poi molto lontani, che abbattere venticinque animali era già un gran risultato. Ricordo di un anno che ne prendemmo quindici in tutta la stagione. Gli animali presenti nel territorio li conoscevamo tutti uno per uno, se non di vista, almeno dal piede e si metteva caccia a QUELL'ANIMALE.
Ti dirò una cosa, un pochino li rimpiango quei tempi. La caccia aveva un sapore molto diverso, chi la praticava era un "Cignalaio". Adesso una buona parte dei praticanti vengono per ripiego. Aspettano il "tiro" e poco gli importa di tutto il lavoro che c'è dietro.
 
Questo significa solo che anche a Firenze ci saranno gli stessi problemi che ci sono stai a Siena. Ossia che tutti pagano per il corso, ma solo alcuni praticano la caccia di selezione al cinghiale! Bell'affare...
 
Io non vedo davvero come possa essere possibile una qualsiasi forma di selezione al cignale quando viene abbattuto in tutti i modi possibili e immaginabili. Sapendo poi come sia difficile censire una specie come ad es. il Capriolo e sopra a tutto il modo come vengono gestiti i censimenti.

Secondo me stiamo parlando di aria fritta. Il cinghiale, almeno per ora non si "seleziona", al massimo si può operare una...parvenza di gestione.
Se penso poi alla difficoltà di gestione delle aree interdette alla caccia, al bracconaggio, a tutti i capi abbattuti fuori selezione o battuta......

Ps. Roby, è chiaro che ognuno di noi ha delle opinioni, cose che non piacciono, che piacciono o che rimangono indifferenti. Ma una cosa è sicura. Ogni "categoria" (che brutta parola) di cacciatori ha i suoi scheletri nell'armadio e io che mi reputo cacciatore, poichè mi garba praticare qualsiasi caccia, anche se vado prevalentemente a cinghiale, ne avrei parecchi da tirar fuori dagli armadi di tutti quanti. Per cui, o si cambia il sistema tutto, diventando più civili, oppure pazientiamo un pochino, e facciamo buon viso a cattivo gioco.
 
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