Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Maurizio mica tiro il 9 a 60m, casomai per questa distanza ho menzionato l' 8 ,ma solo per tiri d'azzardo. Anche il 9 a 50m , non garantisce abbattimenti con regolarita per difetto di densita, pero ci si puo provare con sufficienti probabilità di successo. Diciamo che 6/7animali su 10 vengono abbattuti
 
Copia e incolla dal sito Benelli

Benelli armi La canna liscia
Un propellente che brucia rapidamente viene definito come vivace e lo si usa per le cariche minori e standard; un propellente che brucia più lentamente viene definito come “lento” e lo si usa per le cariche più pesanti. Si sente spesso utilizzare il termine “progressivo” come sinonimo di “lento”, in realtà la cosa non è esatta poiché la progressività di un propellente è legata alla superficie di combustione del grano (se questa aumenta durante la combustione si parla di propellente progressivo, se diminuisce si ha un propellente degressivo, se resta invariata il propellente ha combustione neutra), accade però che quasi tutti i propellenti lenti siano progressivi e questo spiega l’utilizzo indifferente (ma non corretto) dei due termini l’uno come sinonimo dell’altro. Un propellente più vivace brucia completamente anche con canne corte e, tenendo d’occhio le pressioni erogate ma soprattutto la ripidità della curva pressione tempo (a rovinare le chiusure, in particolare quelle delle armi semiautomatiche non è tanto l’eccesso pressorio quanto la riduzione del tempuscolo necessario perché sia raggiunto) si possono utilizzare propellenti vivaci anche per cariche non proprio modeste di piombo. Se però vogliamo la massima velocità della carica o se la stessa è più che “pesante” un propellente lento è indispensabile.


È proprio a causa del fatto che le cartucce più potenti erano caricate con propellenti lenti che si è sviluppata la convinzione secondo la quale per certe cacce sono necessarie canne molto lunghe. Questo era vero un tempo ma con i propellenti odierni una canna da 70-71 centimetri brucia quasi completamente anche le polveri più lente e solo in casi veramente eccezionali può essere utile ricorrere a canne da 75-76 centimetri. Da ricordare inoltre che se la canna è troppo lunga in relazione al grado di vivacità del propellente non solo non guadagniamo velocità alla bocca, ma rischiamo di perderne. Fra l’altro è stato ormai più volte dimostrato che una canna da 70-71 brucia quasi completamente anche i propellenti più lenti ma non offre, nella maggioranza dei casi, significativi vantaggi in termini di velocità rispetto a una canna da 65-66 centimetri, anzi, a seconda dei propellenti la canna più corta “spunta” qualche metro al secondo in più di velocità.

Le polveri meno vivaci garantiscono di regola maggiori velocità e minore sensazione di rinculo a parità di tutti gli altri fattori e fermo restando il fatto che il grado di vivacità deve essere compatibile con la lunghezza della canna. Se la canna è troppo corta per il grado di vivacità del propellente si avranno velocità erratiche, grandi botti, fiammate e maggiore dispersione della rosata; inoltre si “sporcherà” di più l’arma. Quello dell’accumulo di depositi e fecce è un problema che interessa molte armi semiautomatiche ma che non “colpisce” i fucili a funzionamento inerziale come appunto i nostri. Se si considera che i propellenti odierni sono spesso addittivati con polveri di surplus militare e che altrettanto sovente non hanno una qualità adeguata, si può notare come il sistema inerziale offra oggi un vantaggio in più rispetto a quello a presa di gas.

Articolo del 2018

Ma che vuoi che ne sappiano di canne di fucile questi ex-costruttori di motociclette? Scommetto che non hanno letto i tomi del Granelli o i posts di Centro, altrimenti certe cazzate non le scriverebbero!
 
Giovanni io ti leggo sempre con piacere così come altri perché siete un pozzo di conoscenze di balistica. Io dopo tutte queste letture posso dire che so di più riguardo al fatto che non tutte le canne sono uguali e lungi da me l'affermare quale sia (o siano) la migliore perché dovrei limitarmi alla mia limitata esperienza (in termini di quelle che ho utilizzato nella pratica venatoria).
Un saluto Yankee
 
Centro67

#197.1

Centro67 commentata
oggi, 18:49
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Come mai hai sempre torto? Prima dicevi (dicevate) si livellano sullo stesso identico valore oltre 40m, ora sembra stiate ammettendo che ci sono delle differenze di V/r, Ebbene allievo, te lo ripeto, entro le distanze che a noi cacciatori interessano, la carica che parte con maggiore velocita iniziale, conserva maggiore potere lesivo anche al limite, basta andare a caccia per accorgersi che bastano certe condizioni meteo a compromettere l'efficacia delle cariche sulle lunghe distanze. Ne schiaffi dentro una un pochino piu veloce e per magia gli animali riprendono a cadere lessi senza ferimenti. Vai caccia, ed anche al piattello che ti farebbe proprio bene

No Centro, no, l'aumento di V0 non aumenta il potere lesivo. E' sbagliato e te l'ho dimostrato in tutte le salse.
E non basta andare a caccia, perché andando a caccia vedi solo gli effetti, ma non ne capisci le ragioni.
Le ragioni vanno studiate e o mi dimostri che gli impatti a quelle distanze sono sensibilmente diversi a causa della differenza di V0, oppure ti celi in un rispettoso silenzio, dietro il quale farai certamente più bella figura.
 
Non condivido quasi niente di quello che hai scritto.

Per me contano solo:
​​​​​​1 - quanti pallini metti sull sagoma alla distanza m (metri)
2 - le velocità residue Vm con cui i pallini impattano quella sagoma.
E con questo dati ci costruisci la curva di distribuzione.

Tutto il resto, per me, è aria fritta! :confused:



Ciao Magnum, senza nessuna polemica vorrei capire cosa non condividi.

Mi spiego meglio. Sono pienamente d'accordo con te che i risultati si vedono "sulla distribuzione dei pallini alla placca" e sulle "velocità residue".
Infatti questa è praticamente la sintesi del mio intervento precedente, quindi non puoi trovarmi che d'accordo.

Il nostro amico Beppe ha formulato una serie di ipotesi (fra l'altro a mio parere assai logiche e sensate) che spiegano perché - secondo lui - le rosate alla placca e le velocità residue non sono tutte uguali.

Ovviamente puoi benissimo non condividere quello che lui ha scritto, nel qual caso - citando ciò che non condividi - esprimi tranquillamente il tuo pensiero.

Tuttavia penso comprenderai da solo - che le tue due semplici affermazioni senza alcuna spiegazione a supporto - alla fine non è che dicano un granché, specialmente ai meno esperti.

Vorrei anche farti notare che iniziare con "Non condivido quasi niente di quello che hai scritto" e concludere con "tutto il resto per me è aria fritta", - potrebbe far intendere che l'articolo di Beppe contenesse pensieri di poco conto. Sicuramente non era il tuo intento ma - vista l'aria che tira... forse un po più di attenzione nell'esprimersi potrebbe evitare fraintendimenti.


Sono convinto che ognuno di noi può fare di meglio nell'interesse di tutti.


Un saluto

Maurizio
 
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Caro omonimo Gianni, (ci chiamiamo uguali);) Hai preso due canne agli estremi, 61vs81. Non so di quali tipologie di canne parli, ma ti faccio un esempio; Canna Beretta per A300 ecc.... da 81 cm e canna Fabarm Tribore da 66 cm... si li metto a confronto, con le stesse munizioni.
Generalmente le cariche da 36 e più grammature, vengono caricate con polveri progressive o semi-progressive, polveri che richiedono un certo tempo per bruciare completamente e le canne sotto i 66 cm non sono idonee a queste polveri. Se invece prendiamo una 61 cm con munizione caricata con polvere vivace, tipo S4 e una 81 con progressiva, possiamo fare la prova. Ovviamente alle lunghe distanze la 81 sarà più performante per via dell'accompagnamento sulla mira.

Vedi io ho detto, che dalle mie esperienze non ho bisogno di fare prove. Io non ho bisogno di fare prove, non ho detto che non si devono fare. Cacciando nella stessa postazione, con armi diverse e stesse cartucce, sparando alle stesse distanze, ti accorgi quale fucile e con quale canna la situazione cambia e cambia a vista d'occhio.

Ho avuto diverse tipologie di fucili che montavano diverse tipologie di canne, quando sono approdato alla Tribore della Fabarm, (non so se tu conosci e le abbi utilizzato), ho notato subito la differenza. Non ci sono approdato per caso; un giorno ero ad allodole, d'avanti a me, a circa 150 mt, vi era un cacciatore, dalla mia postazione, potevo vedere a che distanza buttava giù le allodole. Ti posso assicurare che copriva di gran lunga i 45/50 mt, (questo te lo dico, perche vi erano alberelli d'arancio, piantati in filare e posti a 4 mt uno dall'altro, contando gli alberelli, le distanze erano scontate). Questi abbattimenti, erano regolari e mi stupii di quei tiri, tanto che volli andare a vedere cosa aveva in mano e cosa sparava.
Mi avvicinai e vidi che aveva un cal. 20 con canna da 61 cm il signore non era pratico delle armi, tanto è vero che quando me lo porse per farmelo vedere, notai che la prima canna aveva uno strozzatore di 1* mentre la seconda un 3*. Era un Fabarm Gamma 2 con canne tribore. Sparava delle semplici cartucce Sipe della RC piombo 10 e 11. Mi permise di spararci mentre lui avrebbe sparato col mio fucile. Azzerai 3 allodole, non avvertii contraccolpo e il fucille non ebbe nessun impennamento.
Mi misi alla ricerca di quel fucile che trovai in Puglia quasi nuovo, ma con canne da 66 cm. Lo presi subito, vendendo un Remington 1100 in cal. 410, che mi era difficoltoso usare. Questo fucile mi ha dato tante di quelle soddisfazioni, che in 40 anni di caccia non avevo avuto. Che non mi aveva dato neanche il 302 con canna da 76 cm 1* con migliaia di colpi (la maggior parte magnum), alle sue spalle. Che prove alla placca o con canna manometrica dovevo fare?????[ilre.gif] Le potevo fare, ma solo per curiosità e poi da me non ci sono strutture di questa tipologia..... che io sappi.

Ciao carissimo omonimo;).
Personalmente non conosco le moderne canne tri-bore,ma ne ho sentito parlare un gran bene,la mia unica esperienza con il fabarm risale al modello a lungo rinculo con canna 70 o 71 xx,il modello non lo ricordo ma era quello che assomigliava al Franchi AL48,gran bella canna,purtroppo sono passati più di 30 anni ed ero all'inizio delle carriera per fornire dettagli più precisi.

Per quanto riguarda le canne,come giustamente ha affermato Lando,e la relativa balistica i fattori che entrano in gioco sono talmente tanti che ogni teoria che viene formulata tende a sconfessarne un'altra.

Qui entrano in gioco gli acciai,i profili,tolleranze utensili utilizzati per la produzione,se canna industriale o artigianale,e chi più ne ha più ne metta.

Se abbiamo impiegato circa 200 post per discutere suule canne corte vs lunghe,penso che non ne basterebbero 20.000 per quest'altro.

Con le moderne munizioni si hanno risultati più che soddisfacenti anche con le canne più corte specialmente impiegando delle munizioni per la piccola migratoria,ribadisco,io stesso ho avuto delle canne prestanti sia con pb fino che con quello grosso,ma utilizzando in particolar modo il pb grosso ho notato con le canne più lunghe un miglior rendimento.

Per quanto riportato dalla benelli che sicuramente ne sa più di me,posso solo dire che una mattina ho cacciato le cornacchie con un'amico,io con il 303 canna 76 x e lui benelli power bore con canna 71 x(strozzatore esterno)beh diciamo che la canna da 76 si è mostrata più aggressiva:rolleyes:.
Si tratta di una prova fatta una mattinata al capanno e quindi va considerata come tale,ovviamente prova più goliardica che attendibile,entrano in gioco tanti fattori tra cui quello principale sono i due diversi tiratori.
 
Io non posso bannare nessuno, ne cambiare il titolo della discussione. Lando ha sufficientemente chiarito.
Vedo con piacere la tua presenza partecipe dopo troppo tempo senza scrivere [thumbsup.gif]

L'amico mi contattò tempo addietro per tornare a partecipare su questo forum. Credevo che le cose fossero cambiate nel frattempo, ma aimé mi sbagliavo! L'arte di screditare un interlocutore che espone civilmente un argomento, in via indiretta è nota dall'antichità, ma non me ne curo se a tentare di farlo è una persona che in argomento rappresenta una [badair.gif] nell'uragano, poi cita qualche locuzione latina o, peggio, qualche poeta fa ancora più ridere. Forse Peggio della dittatura fascista!

​​​​​
A dimostrazione di quanto affermo, basta porgli due semplici domande a cui non sapranno rispondere. Anzi, per evitare "figurine" non risponderanno immediatamente, o cercheranno in rete, quali "leoni da tastiera" come qualcuno li definisce, la soluzione.

Domanda 1: perché una arcinota casa d'armi italiana usa canne magnum per sparare 24g?

Domanda 2: perché il regolamento fitav vieta il bossolo più lungo di 70 mm?

Con questo tolgo definitivamente il "disturbo".
 
(Untitled)

...il munizionamento moderno secondo me ha fatto livellare le prestazioni e differenze sostanziali nelle canne costruite con filosofia industriale,che siano di di 67,71 o 76 non ci sono.
personalmente caccio con un semiauto beretta 391 da una vita...prima configurato con una canna di 71 e strozzatori intercambiabili con partenza punzonata a 18.3 ed adesso,ormai da 5 anni,con una da 76,sempre con strozzatori intercambiabili e solita partenza...uso da una vita,circa 20 anni,la solita cartuccia per lo spollo e da una vita la solita cartuccia per i tiri a sole alto...strozzatore cilindrico da una vita,forse non mi si svita manco piu'...differenze tra una e l'altra canna nessuna...ottima resa con bior e borra feltro allo spollo e tiri alti,a volte anche da non credere se qualcuno mi ha visto e poi raccontato,con il contenitore.....amo la 76 perche' essendo uno che mira fino all'ossesso qualche cm in più sulla collimazione non fa' male...
a volte mi son pure divertito ad avvitare in cima a quella pertica anche una prolunga di 10 cm del biffoli con strozzatore intercambiabile....vantaggi?....se ti rimangono sopra con quella li dai una scossa e vengono giu'...se trovi un noce magari te ne tocca qualcuna in più....
....ma come era quella del mio primo a300!...67 tre stelle...senza neanche un segno di ruggine malgrado la sua eta'...peccato che all'epoca avrei padellato anche un pulmann di traverso...a fermo era micidiale,dove si arrivava con lei un 390 con 76 due stelle e magnum doveva rifarsi due volte....era incredibile...eppure era mangiata dai topi ma non perdonava
chissà quali diavolerie aveva incontrato in fase costruttiva...un acciaio che brillava anche con la guazza sopra e che scaldava la mano dopo sole due fucilate...
misteri costruttivi...
tornando alla diatriba....ma siamo veramente sicuri che velocita' sia sinonimo di potere lesivo?...appurato il fatto che dopo i 40 metri le velocita' si equivalgono indipendentemente dalla lunghezza delle canne,e appurato pure che l'energia che puo' trasmettere un pallino dipende dalla massa del pallino stesso (poiche' le velocita' si equivalgono) credo che rimanga solo la quantita' dei pallini che impatteranno il bersaglio a far credere che una canna arrivi piu lontano di un'altra.
mi vengono in mente,forse perche' qualcuna la sparo,le subsound...le silent,cartucce che viaggiano con velocita' bassissime...cartucce che pero' consentono abbattimenti a distanze a volte impensabili se si paragonano alle normali...basse velocita',minor decadimento per attrito in aria,contenimento di rosata ottimo,tanti pallini a bersaglio,abbattimenti puliti nonostante la loro bassa energia residua...
Parlare di tutto cio' ed avere come obbiettivo la pedana e quindi un fucile che nasce per il tiro sportivo ha poco senso,cartucce studiate per lo scopo con velocita' elevate di sicuro saranno idonee a percorrere traiettorie ed inseguire piattelli in tempi piu ridotti,per lo meno sino ai fatidici 40 metri,poi ,per avere il resto,una canna lunga per correrre di piu' e bilanciare meglio l'arma,magari con un profilo interno atto a ridurre rinculo ed impennamento ed un buon manico fara' il resto....rimango cmq dell'idea che la differenza la fara' sempre e comunque i profili interni della canna e non la sua lunghezza....un profilo che sia studiato non tanto per avere velocita' per forza piu elevate ma che lo sia per garantire una rosata il piu' uniforme e concentrata possibile man mano che i metri passano..magari a discapito delle tanto decantate velocita'....voi cosa ne pensate?
 
Giovanni io ti leggo sempre con piacere così come altri perché siete un pozzo di conoscenze di balistica. Io dopo tutte queste letture posso dire che so di più riguardo al fatto che non tutte le canne sono uguali e lungi da me l'affermare quale sia (o siano) la migliore perché dovrei limitarmi alla mia limitata esperienza (in termini di quelle che ho utilizzato nella pratica venatoria).
Un saluto Yankee

Troppo buono. Io personalmente di balistica teorica non ne so nulla. Sono sempre stato una schiappa in matematica, e le formule mi spaventano. Pero' mi documento e imparo leggendo cose scritte da quelli che ne sanno. Ma sono molto selettivo nello scegliere le mie fonti. In genere le mie nozioni vengono dagli articoli tecnici della NRA e di un pugno di scrittori affermati con grande esperienza di caccia, tiro, ricarica, ecc. come il vostro veramente eccelso Edoardo Mori. Invece non sopporto gente "arruffona" come Gnagnognagno, e la maggior parte di sedicenti "esperti" televisivi o di YouTube, e meno che mai mi affido a loro e ai fora per la ricarica. Per quella mi affido alle case produttrici di munizioni, pallottole e polveri. E non ho troppa fiducia negli armieri, dopo diverse brutte esperienze con loro. Certi farebbero qualsiasi cosa per venderti qualcosa, altri non sanno un caxzo ma si ergono a esperti in materia anche se non sanno un caxzo di niente. Alcuni sono imbroglioni.

Neanch'io, non ti illudere, so quali siano le canne migliori. Per me una canna e' valida se e' dritta e fa buone e anche ottime rosate con la maggior parte delle cartucce commerciali. Poi non me ne frega niente del suo profilo e diametro interni, della lunghezza e forma del cono di forzamento, di questo e di quello. Basta che sia efficace e che faccia venire giu' cio' a cui sparo. Una cosa pero' mi fa ridere: quando certi dicono che le canne di un tempo che fu erano migliori di quelle di oggi, specialmente certe marche. Mi fanno venire in mente quelli che dicono che le auto di oggi non sono buone come quelle di una volta. Sono vecchio abbastanza da ricordarmi che quando facevi un viaggio lungo potevi quasi contare su un paio di soste in officina per qualche riparazione, o cambio dell'olio dopo soltanto 1500 km, e almeno una bucatura, se non due o tre. Poi mi ricordo anche dei frequenti viaggi alla concessionaria dopo ave acquistato un'auto nuova di zecca perche' quando pioveva entrava l'acqua dall'angolo del parabrezza, o c'era uno scricchiolio proveniente dal cruscotto che ti faceva uscire matto, o un gommino del servofreno continuava a perdere fluido, o non si riusciva a regolare il carburatore (oggi tanti neanche lo sanno che cos'e' un carburatore) o il termostato del radiatore si bloccava o chiuso o aperto, o le ruote anteriori facevano lo shimmy a 72 kmh ed era la terza volta che ci mettevano le mani senza risolvere il problema, o quando si spegneva il motore continuava a girare, magari al contrario, battendo in testa per 4 o 5 secondi, o i comesichiamano facevano click click quando il motore era in folle, o lo spinterogeno non spinterogenava col ritmo dovuto. Ve le ricordate tutte queste piacevolezze? Io si'. E posso affermare che e' verissimo che le auto di oggi non sono piu' come una volta. Sono molto migliori di com'erano una volta. E cosi' pure le armi. E le canne. Pero' ogni tanto, per mancanza di controlli dovuta alla necessita' di risparmiare manodopera, esce di fabbrica un fucile difettoso, una canna inferiore, una bindella che si dissaldera' dopo un mese, un estrattore che si spezza perche' temprato male, ecc., ecc. Io direi che una buona marca di fucili (o di qualsiasi cosa) si giudica dal numero di pezzi difettosi messi in vendita. E anche da cio' che fa quando il consumatore si lamenta del difetto. Una buona marca ripara o sostituisce. Una cattiva marca se ne frega, tira la cosa per le lunghe, fa finta di riparare e non lo fa, ti fa pagare per la riparazione, o ti dice papale papale che non ha trovato nessun difetto o e' probabilmente colpa tua se il difetto s'e' verificato. Certo che quando si tratta di canne il probema e' che se non ottieni le rosate che vuoi, se le rosate sono sparpagliate e piene di vuoti, non so quante fabbriche sarebbero disposte a cambiare la canna o l'intera arma. Una cattiva rosata e' difficile da imputare ad un difetto di fabbrica, anche se e' evidente che ne sia la causa. Qui sono sicuro che un Perazzi o un Rizzini non esiterebbe ad accontentarti in qualche modo. Ma se hai comprato un turco, che magari e' stato importato per qualche mese da una ditta locale che pero' non li importa piu'? Che ci fai? Lo rivendi a qualcuno, ed il problema diventa suo. Caveat emptor.
 
Stavo guardando il catalogo online della Remington. Il loro Versa Max per cartucce da 70, 76, e 89 mm (si possono sparare tutte senza cambiare niente, anche mischiandole nel serbatoio) viene venduto soltanto con canne da 66 cm. Per piacere, qualcuno di voi veri esperti scriva o telefoni alla Remington immediatamente per dire a chi di dovere che stanno mettendo in commercio un fucile utile solo per fare il solletico al cu10 delle anatre e delle oche che passano a piu' di 30 metri dalla volata. E' evidente che un moncherino del genere mangiato dai topi e' una ciofeca di canna, buona solo per reggere una pianta di pomidori. Povera Remington, se non da' a Centro il cadreghino di CEO di sicuro fallira'. Ma come e' possibile che una ditta antica ed affermata come la Remington possa fare cazzate del genere? Non hanno letto i tomi di Granelli? I posts di Centro? Poveracci! Sprovveduti! Incompetenti ed ignoranti delle piu' basilari norme di BALListica!
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Io sono un amante dei moncherini 🤣🤣.. penso che in questa prova dalle immagini non si vedano differenze enormi a livello di ampiezza/distrubuzione rosata...un po’ di differenza si che c’è ma secondo me le cose che aumentano di più sono la velocità e la forza di penetrazione del piombo
 
ma il mitico osannato Granelli o chi per lui non parlava di 5pallini sulla sagoma? (e aggiungerei io, che la sagoma è 3/4 di piume quindi bisogna vedere cosa arriva sul corpicino/corpicione del selvatico e dove) Ora improvvisamente viene fuori il piattellaro che conta come "abbattuto" un piattello scheggiato da mezzo pallino di coda. Bah.
 
Di fisica io non ci capisco una mazza anche se lavoro all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (come amministrativo), ma come ho già scritto con una Benelli Crio da 65 con una prolunga originale Benelli di 5 cm** (la canna viene 70 cm) ci faccio gli stessi tiro che faccio con una canna da 83 Cm * strozzatore Novelli (quello bucherellato ad inizio prolunga per il famoso soffio in bocca). Come avete già scritto anche con le Magnum basta una canna lunga 70 cm. per far bruciare completamente la polvere, ed io con quella canna, ripeto, arrivo alla stessa distanza che arrivo con quella di 80 e passa. Sono prove fatte su selvatici (colombacci) e non su placche. Per cui anche con lemagnum una canna di 70 ammazza dove una di 80, poi ognuno resti delle proprie convinzioni, tanto di qualcosa bisogna parlare per passare questi 6 mesi che ci separano dal 1° settembre.
 
Mi dispiace per Centro.
Non è un cantastorie e quello che dice lo dice perchè lo crede e lo vive veramente. E - secondo me - lo crede e lo dice perché ha esperienza da vendere.
So - perchè lo conosco anche se solo di sfuggita - che è un tipo che se potesse vorrebbe il fucile in mano anche di notte....
Molti di voi hanno sbagliato il giudizio.
Dico solo che se sta caxxo di tastiera potesse avvicinarci di più piuttosto che allontanarci sistematicamente molti si ricrederebbero sul suo conto.
Ricordatevi che malgrado la lingua scritta sia uguale a quella parlata non è affatto facile scrivere e tantomeno farsi capire.
Se davvero avesse mollato ..... sarebbe una perdita. Per tutti.
 
Stavo guardando il catalogo online della Remington. Il loro Versa Max per cartucce da 70, 76, e 89 mm (si possono sparare tutte senza cambiare niente, anche mischiandole nel serbatoio) viene venduto soltanto con canne da 66 cm. Per piacere, qualcuno di voi veri esperti scriva o telefoni alla Remington immediatamente per dire a chi di dovere che stanno mettendo in commercio un fucile utile solo per fare il solletico al cu10 delle anatre e delle oche che passano a piu' di 30 metri dalla volata. E' evidente che un moncherino del genere mangiato dai topi e' una ciofeca di canna, buona solo per reggere una pianta di pomidori. Povera Remington, se non da' a Centro il cadreghino di CEO di sicuro fallira'. Ma come e' possibile che una ditta antica ed affermata come la Remington possa fare cazzate del genere? Non hanno letto i tomi di Granelli? I posts di Centro? Poveracci! Sprovveduti! Incompetenti ed ignoranti delle piu' basilari norme di BALListica!
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...mi sa che tutti i fucili 76-89 puoi mischiare le cartucce di varia lunghezza. o almeno, io lo faccio.
l'importante è non mettere una 89 in un 12-70 :D

comunque, perchè invece non mi calcola nessuno riguardo la resa di cartucce corte in camere lunghe?
pure quello è una sega mentale ballistica?
 
(Untitled)

ma ci vuole tanto a capire,e quindi ad ammettere,che se un selvatico verrà colpito con qualche pallino in piu', con qualche joule di energia residua in piu,a qualche metro di distanza oltre le regole canoniche',che tutto cio' non per forza debba essere attribuito al colpo di c u l o piuttosto che alle capacità dello sniper di turno ma forse alle caratteristiche di una canna?..siamo partiti dall'efficacia delle prolunghe (tra l'altro attraverso un tutorial fatto da un tipo che qualche mese fa' asseriva,dopo aver osservato una rosata fuori centro con una munizione studiata per la volpe,che la causa fosse dovuta al fatto che nel breve la munizione non aveva raggiunto la max velocità e che quindi ancora la fucilata doveva "salire"...(dire che il buon Dindina aveva dato di fuori era blasfemo)..allo studio,grazie a chi ci capisce davvero,delle varie geometrie costruttive di una canna,sfatando,almeno per me,vecchi credo o almeno affermazioni fatte,frasi dette e stradette...siamo arrivati ad affermare che...l'importante è "cogliece"....e grazie ar c..zzo!...si cerca di apportare lustro ad una discussione attraverso statistiche,studi,regole fisiche,anni di esperienze lavorative del settore e mi devo sentir dire l'importante è cogliece?....allora apriamo una nuova duscussione..."chi ammazza di piu"....o forse ancora meglio...." chi ottiene di piu' con il minimo dispendio energetico"....così da esaltare al massimo l'aspetto del predatore assoluto...quello che contraddistingue il cacciatore...in barba a canne,calci,tubi,choke..e cartucce......fionda,andiamo di fionda!
Una delle discussioni piu' intriganti che io possa ricordare che rischia di concludere con banalita' da briscolina del dopo cena alla casa del Popolo...forse la quarantena fa' desiderare piu' il circolino che le discussioni su un forum..
 
difficile fermare un colombaccio con un pallino a meno di spezzare un'ala o colpire il cranio o punti critici .
Idem persino per gli storni, o per le cesene, o i corvidi.

le anatre poi, sinceramente...ho esperienze totalmente differenti, con animali che planano feriti a 200m, o che incassano, volano e poi improvvisamente muoiono in aria per cadere chissà dove (rar,)

Resto "conservatore". Distanze congrue e piombo adeguato...il resto posso pure sperimentare ad alzare al cielo il fucile, specialmente se trovassi il tungsteno, ma restano esperimenti
 
Sempre rimanendo al di fuori di questa discussione che rischia di diventare piu' lunga delle canne di Centro, non so se vi ricordate la vecchia favola della "passata," nella quale i nostri nonni e trisavoli credevano come fosse Vangelo. Secondo loro, se i pallini sono troppo veloci fanno la passata, e l'uccello colpito non muore subito ma allunga e cade vivo e sanguinante. Adesso invece leggo qui (e umilmente mi inchino a tanta sapienza) che se i pallini sono un paio di metri al secondo meno veloci di quelli scagliati ad una leggermente maggiore velocita' da una canna iperlunga, ci saranno soltanto ferimenti. BOH!

Ma insomma, quand'e' che si smettera' di credere alle favole e abbracciare invece dati scientifici e non teorie tirate fuori da uno sfizioso berretino da TAV o dalle esperienze soggettive di qualcuno che spara a tre lodole o due tordi una Domenica si' e una no? BAH! Ma capisco che e' piu' "romantico" e piu' interessante dar credito a teorie fantasiose che a una squallida realta' fatta di cifre e di fatti. Non era meglio, piu' affascinante, quando si credeva che capelli lasciati in una scodella d'acqua si trasformassero in vermi? Che le "barnacles" (scusate--non so il corrispettivo italiano) si trasformassero in oche selvatiche? Che i funghi velenosi facessero annerire l'aglio in padella e che qualsiasi fungo cresciuto su un tacco di scarpa sotterrato diventasse velenoso anche se di specie mangereccia? Ah, vuoi metter la poesia, il fascino di credere di vedere un UFO in un pallone-sonda? Di essere sicuri che il Loch Ness nasconda un dinosauro acquatico? Di scorgere un "Piedone" nella foresta del Northwest americano, quando invece e' una semplice, prosaica (anche se Bbbbona) modella con una pelliccia di visone che sta posando sulla neve per la copertina di "Vogue"?

Ma la vita e' bella proprio perche' siamo liberi di credere in qualsiasi cosa che ci aggradi. Purtroppo gli esseri umani che credono fermamente in qualcosa anche alla faccia di prove scientifiche e fatti spesso lasciano degenerare le loro credenze (non quelle con piatti e bicchieri dentro) in proselitismo, cercano di convincere altri della "verita' assoluta" in cui credono, e non ammettono contraddizione. Ed ecco spiegati i Talibani, l'ISIS, l'antisemitismo, l'Inquisizione, e persino la political correctness (il fascismo con un volto amichevole). Ah, umane genti, gli dei ci hanno creato per guardarci e scompisciarsi dalle risate, come se fossimo una puntata del Flying Circus di Monty Python o una farsa di Peppino de Filippo.
 
L'amico mi contattò tempo addietro per tornare a partecipare su questo forum. Credevo che le cose fossero cambiate nel frattempo, ma aimé mi sbagliavo! L'arte di screditare un interlocutore che espone civilmente un argomento, in via indiretta è nota dall'antichità, ma non me ne curo se a tentare di farlo è una persona che in argomento rappresenta una [badair.gif] nell'uragano, poi cita qualche locuzione latina o, peggio, qualche poeta fa ancora più ridere. Forse Peggio della dittatura fascista!

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A dimostrazione di quanto affermo, basta porgli due semplici domande a cui non sapranno rispondere. Anzi, per evitare "figurine" non risponderanno immediatamente, o cercheranno in rete, quali "leoni da tastiera" come qualcuno li definisce, la soluzione.

Domanda 1: perché una arcinota casa d'armi italiana usa canne magnum per sparare 24g?

Domanda 2: perché il regolamento fitav vieta il bossolo più lungo di 70 mm?

Con questo tolgo definitivamente il "disturbo".

Vabbè tanto oramai io sono quello cattivo, giusto?
Sei entrato a gamba tesa nella discussione a contestare tutto, fai il fenomeno, non porti un contributo che è uno, sei maleducato con gli utenti e finisci con gli indovinelli?
Sai che ti dico? Non ci mancherai.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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