- Registrato
- 13 Novembre 2008
- Messaggi
- 14,679
- Punteggio reazioni
- 2,717
- Località
- palmi (RC)/Barcellona P.di G. ME
E' iniziato il corso?.... mi scrivo subito!
Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Nota: This feature may not be available in some browsers.
Copia e incolla dal sito Benelli
Benelli armi La canna liscia
Un propellente che brucia rapidamente viene definito come vivace e lo si usa per le cariche minori e standard; un propellente che brucia più lentamente viene definito come “lento” e lo si usa per le cariche più pesanti. Si sente spesso utilizzare il termine “progressivo” come sinonimo di “lento”, in realtà la cosa non è esatta poiché la progressività di un propellente è legata alla superficie di combustione del grano (se questa aumenta durante la combustione si parla di propellente progressivo, se diminuisce si ha un propellente degressivo, se resta invariata il propellente ha combustione neutra), accade però che quasi tutti i propellenti lenti siano progressivi e questo spiega l’utilizzo indifferente (ma non corretto) dei due termini l’uno come sinonimo dell’altro. Un propellente più vivace brucia completamente anche con canne corte e, tenendo d’occhio le pressioni erogate ma soprattutto la ripidità della curva pressione tempo (a rovinare le chiusure, in particolare quelle delle armi semiautomatiche non è tanto l’eccesso pressorio quanto la riduzione del tempuscolo necessario perché sia raggiunto) si possono utilizzare propellenti vivaci anche per cariche non proprio modeste di piombo. Se però vogliamo la massima velocità della carica o se la stessa è più che “pesante” un propellente lento è indispensabile.
È proprio a causa del fatto che le cartucce più potenti erano caricate con propellenti lenti che si è sviluppata la convinzione secondo la quale per certe cacce sono necessarie canne molto lunghe. Questo era vero un tempo ma con i propellenti odierni una canna da 70-71 centimetri brucia quasi completamente anche le polveri più lente e solo in casi veramente eccezionali può essere utile ricorrere a canne da 75-76 centimetri. Da ricordare inoltre che se la canna è troppo lunga in relazione al grado di vivacità del propellente non solo non guadagniamo velocità alla bocca, ma rischiamo di perderne. Fra l’altro è stato ormai più volte dimostrato che una canna da 70-71 brucia quasi completamente anche i propellenti più lenti ma non offre, nella maggioranza dei casi, significativi vantaggi in termini di velocità rispetto a una canna da 65-66 centimetri, anzi, a seconda dei propellenti la canna più corta “spunta” qualche metro al secondo in più di velocità.
Le polveri meno vivaci garantiscono di regola maggiori velocità e minore sensazione di rinculo a parità di tutti gli altri fattori e fermo restando il fatto che il grado di vivacità deve essere compatibile con la lunghezza della canna. Se la canna è troppo corta per il grado di vivacità del propellente si avranno velocità erratiche, grandi botti, fiammate e maggiore dispersione della rosata; inoltre si “sporcherà” di più l’arma. Quello dell’accumulo di depositi e fecce è un problema che interessa molte armi semiautomatiche ma che non “colpisce” i fucili a funzionamento inerziale come appunto i nostri. Se si considera che i propellenti odierni sono spesso addittivati con polveri di surplus militare e che altrettanto sovente non hanno una qualità adeguata, si può notare come il sistema inerziale offra oggi un vantaggio in più rispetto a quello a presa di gas.
Articolo del 2018
#197.1
Centro67 commentata
oggi, 18:49
Modifica di un commento
Come mai hai sempre torto? Prima dicevi (dicevate) si livellano sullo stesso identico valore oltre 40m, ora sembra stiate ammettendo che ci sono delle differenze di V/r, Ebbene allievo, te lo ripeto, entro le distanze che a noi cacciatori interessano, la carica che parte con maggiore velocita iniziale, conserva maggiore potere lesivo anche al limite, basta andare a caccia per accorgersi che bastano certe condizioni meteo a compromettere l'efficacia delle cariche sulle lunghe distanze. Ne schiaffi dentro una un pochino piu veloce e per magia gli animali riprendono a cadere lessi senza ferimenti. Vai caccia, ed anche al piattello che ti farebbe proprio bene
-------------------------------------------------------------------------------------------------
Caro omonimo Gianni, (ci chiamiamo uguali) Hai preso due canne agli estremi, 61vs81. Non so di quali tipologie di canne parli, ma ti faccio un esempio; Canna Beretta per A300 ecc.... da 81 cm e canna Fabarm Tribore da 66 cm... si li metto a confronto, con le stesse munizioni.
Generalmente le cariche da 36 e più grammature, vengono caricate con polveri progressive o semi-progressive, polveri che richiedono un certo tempo per bruciare completamente e le canne sotto i 66 cm non sono idonee a queste polveri. Se invece prendiamo una 61 cm con munizione caricata con polvere vivace, tipo S4 e una 81 con progressiva, possiamo fare la prova. Ovviamente alle lunghe distanze la 81 sarà più performante per via dell'accompagnamento sulla mira.
Vedi io ho detto, che dalle mie esperienze non ho bisogno di fare prove. Io non ho bisogno di fare prove, non ho detto che non si devono fare. Cacciando nella stessa postazione, con armi diverse e stesse cartucce, sparando alle stesse distanze, ti accorgi quale fucile e con quale canna la situazione cambia e cambia a vista d'occhio.
Ho avuto diverse tipologie di fucili che montavano diverse tipologie di canne, quando sono approdato alla Tribore della Fabarm, (non so se tu conosci e le abbi utilizzato), ho notato subito la differenza. Non ci sono approdato per caso; un giorno ero ad allodole, d'avanti a me, a circa 150 mt, vi era un cacciatore, dalla mia postazione, potevo vedere a che distanza buttava giù le allodole. Ti posso assicurare che copriva di gran lunga i 45/50 mt, (questo te lo dico, perche vi erano alberelli d'arancio, piantati in filare e posti a 4 mt uno dall'altro, contando gli alberelli, le distanze erano scontate). Questi abbattimenti, erano regolari e mi stupii di quei tiri, tanto che volli andare a vedere cosa aveva in mano e cosa sparava.
Mi avvicinai e vidi che aveva un cal. 20 con canna da 61 cm il signore non era pratico delle armi, tanto è vero che quando me lo porse per farmelo vedere, notai che la prima canna aveva uno strozzatore di 1* mentre la seconda un 3*. Era un Fabarm Gamma 2 con canne tribore. Sparava delle semplici cartucce Sipe della RC piombo 10 e 11. Mi permise di spararci mentre lui avrebbe sparato col mio fucile. Azzerai 3 allodole, non avvertii contraccolpo e il fucille non ebbe nessun impennamento.
Mi misi alla ricerca di quel fucile che trovai in Puglia quasi nuovo, ma con canne da 66 cm. Lo presi subito, vendendo un Remington 1100 in cal. 410, che mi era difficoltoso usare. Questo fucile mi ha dato tante di quelle soddisfazioni, che in 40 anni di caccia non avevo avuto. Che non mi aveva dato neanche il 302 con canna da 76 cm 1* con migliaia di colpi (la maggior parte magnum), alle sue spalle. Che prove alla placca o con canna manometrica dovevo fare?????[ilre.gif] Le potevo fare, ma solo per curiosità e poi da me non ci sono strutture di questa tipologia..... che io sappi.
Stavo guardando il catalogo online della Remington. Il loro Versa Max per cartucce da 70, 76, e 89 mm (si possono sparare tutte senza cambiare niente, anche mischiandole nel serbatoio) viene venduto soltanto con canne da 66 cm. Per piacere, qualcuno di voi veri esperti scriva o telefoni alla Remington immediatamente per dire a chi di dovere che stanno mettendo in commercio un fucile utile solo per fare il solletico al cu10 delle anatre e delle oche che passano a piu' di 30 metri dalla volata. E' evidente che un moncherino del genere mangiato dai topi e' una ciofeca di canna, buona solo per reggere una pianta di pomidori. Povera Remington, se non da' a Centro il cadreghino di CEO di sicuro fallira'. Ma come e' possibile che una ditta antica ed affermata come la Remington possa fare cazzate del genere? Non hanno letto i tomi di Granelli? I posts di Centro? Poveracci! Sprovveduti! Incompetenti ed ignoranti delle piu' basilari norme di BALListica!
[17][17][17]
Ciao Maurizio,ho letto con attenzione quanto hai scritto,personalmente visto che di matematica e fisica ne ho masticata tanta diciamo che ti invito a rileggere quanto ho scritto nei precedenti interventi.
Questo non per sminuire il tuo intervento ci mancherebbe,ma dai miei scritti si evince che ho analizzato solo dati concreti,a me delle v0,v10 e v di chicchesia non è che mi interessi più di tanto.Certo un minimo di bagaglio tecnico è sempre buono averlo,ma non fa al caso mio nel campo della balistica applicata.
Vedi ognuno ha un suo modo di vedere e vivere determinate situazioni,io ho messo in campo quello che ho riscontrato cercando di essere il più chiaro e preciso possibile nelle spiegazioni,altri colleghi avranno fatto lo stesso,ma personalmente da quello che capisco sono usciti prettamente discorsi legati a leggi formule e prove di "laboratorio".
Per quanto mi riguarda con una canna da 65 x è possibile fare abbattimenti a lunghe distanze,legati a una cartuccia particolare o una canna particolare,in linea di massima però il discorso rimane circoscritto come situazione sporadica.
Aumentando la lunghezza della canna a parità di strozzatura le percentuali di portare a segno il risultato aumentano.
In genere quando devo giocare duro utilizzo le canne a strozzatura fissa,spesso ho menzionato quella da 81 x,ma utilizzo anche la 76 x,ma anche con le canne mobil choke aumentando la lunghezza a parità di strozzatura ho avuto dei vantaggi in termini di portata sulle lunghe distanze.
...mi sa che tutti i fucili 76-89 puoi mischiare le cartucce di varia lunghezza. o almeno, io lo faccio.
l'importante è non mettere una 89 in un 12-70
comunque, perchè invece non mi calcola nessuno riguardo la resa di cartucce corte in camere lunghe?
pure quello è una sega mentale ballistica?
...mi sa che tutti i fucili 76-89 puoi mischiare le cartucce di varia lunghezza. o almeno, io lo faccio.
l'importante è non mettere una 89 in un 12-70
comunque, perchè invece non mi calcola nessuno riguardo la resa di cartucce corte in camere lunghe?
pure quello è una sega mentale ballistica?
commentata
21/02/20, 15:09
Sicuramente ciò che influenza di più la distribuzione della rosata è la strozzatura, non solo in funzione del valore di strozzatura ma anche per quanto riguarda le geometrie e l'accuratezza della lavorazione con cui è realizzata.
Riprendo il commento di Mauro b per cercare di ottenere qualche risultato tangibile da una discussione che poteva essere interessante se fosse stata avulsa da interessi personali. Lo riprendo per porre a Mauro b, a Maurizio e ad altri volenterosi un quesito a cui vorrei dare una risposta non dettata dalla mia esperienza ma con un supporto “scientifico” diciamo....il quesito è questo: perché passando da una canna Beretta A301 71** 18,4 ad una canna A301 67*** 18,3 le prestazioni non sono diminuite né in distanza nè in lesività nè in distribuzione di rosata? Eppure se si deve dar credito alle affermazioni scritte in questa discussione una canna rosicchiata di ben 4 cm dovrebbe essere usata come sostegno per i pomodori....
Confesso che è stato PAOLO ( sfiamma) a farmi ricordare di questo mio dilemma ormai archiviato , quando nel suo post ha citato la canna 67*** del suo A300 , infatti mi sono ricordato di averlo ancora il mio A301 con la stessa canna , ormai da 20 anni lasciato a riposare in armadio a favore del cal.20; insomma mi ha preso la curiosità di capire come mai accorciando la canna i risultati sono stati uguali se non migliori.
...mi sa che tutti i fucili 76-89 puoi mischiare le cartucce di varia lunghezza. o almeno, io lo faccio.
l'importante è non mettere una 89 in un 12-70
comunque, perchè invece non mi calcola nessuno riguardo la resa di cartucce corte in camere lunghe?
pure quello è una sega mentale ballistica?