Tinx .... Io parto da questo tuo presupposto :
Tasse, governativa, due Atc, assicurazione, acquisto/manutenzione del fucile/fucili, cartucce, esercitazione e gare al tiro a volo, cani, veterinario, cibo per in nostri ausuliari, fuoristrada dedicato: acquisto, assicurazione, bollo, tagliando, gomme, relativi spostamenti e benzina per stagione di caccia, ma anche per ripopolamenti ai quali partecipo e per andare in Zac, vestiario estivo, autunnale, invernale. Eventuali giornate in riserve, tessere per i quagliodromi, riviste di settore che acquisto tutti i mesei, abbonamento a sky al canale caccia& pesca etc etc etc etcetc etc etcetc etc etcetc etc etcetc etc etc
Ecco queste è il movimento economico prettamente legato alla caccia. Se le agenzie economiche, con i loro studi, mettono nel paniere costi e ricavi dei produttori d'armi, dei campi da tiro, ed anche delle aziende che producono cartucce ( dove il 99% è la produzione di quelle da piattello ).... allora i conti arrivano sicuramente alla percentuale. Ma cosa c'entra l'attività venatoria col 90% ed oltre delle esportazini della aziende o del giro economico dell'attività sportive ? Non possiamo inoltre calcolare il giro d'affari di aziende che producono anche capi d'abbigliamento venatori come eslusivamente legati alla nostra attività. Quelli legati alla nostra attività sono quelli che escono dalle nostre tasche.
Inconfutabili sono i numeri .... l'1% del pil è di 15 miliardi ...... elencami tutto l'indotto che fà uscire fuori questa cifra dall'attività venatoria. Sono giuste le voci che ho copiato da un tuo precedente intervento e riportato ed i soldi che noi sborsiamo sono quelli che fanno prodotto lordo a dare ossigeno non solo allo stato, ma anche a tante aziende.
Calcola che a fronte dell'appassionato che ha 10 fucili in rastrelliera, c'è quello che ne ha uno. A fronte di chi ha il fuoristrada dedicato, ce ne sono 100 che vanno con la macchina di tutti i giorni ..... tanto che la cifra media di 1000,00 euro l'anno pro/cacciatore uscita qualche tempo fà era realistica ed è una cifra sempre molto alta, quello è il movimento economico reale che produce l'appassionato cacciatore e che alimenta l'indotto. 700 milioni sono tanti ....
Pensa quando il governo fà una manovra finanziaria di sole tasse per l'1% del pil, ci piglia un colpo ( la tasi sulla prima casa vale meno di un terzo ). Credi che se veramente 700.000 appassionati producessero tanto benessere e tanto " indotto " economico, non farebbero un mea culpa invece di tentare di estinguerci ?
aumento di 2,5 cent/litro ( un ramino ) ed ai conti dei nostri politici banchieri ... non cambia nulla ... la caccia può anche estinguersi