PUGLIA, LA FIDC SCRIVE ALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO IN DIFESA DEI CACCIATORI
A seguito di un articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno a inizio Febbraio, la Federcaccia Puglia aveva scritto al Direttore della stessa per fare alcune precisazioni con la speranza che fossero portate a conoscenza dei lettori.
A distanza di due settimane questo non è avvenuto e così è stato deciso di diffonderne comunque i contenuti.
Questo il testo della lettera:
Egregio Direttore,
le scrivo a nome dei 13.000 cacciatori pugliesi soci della Federazione Italiana della Caccia, associazione maggioritaria che a livello nazionale rappresenta 350.000 iscritti, in merito all’articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno a firma di Giuseppe Armenise dello scorso 7 febbraio per esprimere alcune considerazioni al riguardo cui auspico vorrà dare ospitalità, anche in osservanza ad un credo giusto, prima che dovuto, diritto di replica.
Partiamo dai dati sugli abbattimenti con i quali si apre l'articolo e secondo i quali durante la stagione venatoria appena conclusa sarebbero stati abbattuti oltre 300 mila fra allodole, tordi e quaglie e 350 mila storni "secondo le stime ufficiali".
Non entriamo nel merito dei numeri, che pure non rappresenterebbero nessuna esagerazione anche se veri, né in chiave italiana né tanto meno europea.Saremmo però curiosi di sapere, dal momento che i tesserini venatori su cui per legge da anni i cacciatori italiani sono tenuti a segnare gli abbattimenti non sono ancora stati riconsegnati e quindi men che mai letti dagli uffici preposti, da quale fonte sarebbero stati desunti.
E anche volendo prendere per buone stime non ufficiali, che comunque dovrebbero come tali essere presentate, per quando riguarda gli abbattimenti, ci sorprende e non poco il numero presentato nell'articolo di ben 4000 bracconieri, così come le citate 55 denunce penali.
I bracconieri, come tali, infrangendo la legge, non sono certo registrati né ritirano un tesserino (tanto che giustamente scrivete non essere dotati neppure di porto d'armi) che consenta di quantificarli.
Le "migliaia" sono belle e riempiono bene bocche e cervelli, ma in questo caso servono solo a fare sensazionalismo, facile, ma di poca sostanza.E sempre parlando di bracconieri se ci vede d'accordo la denuncia di questo fenomeno, poco ci piace l'accostamento con la caccia, quasi a voler dire e far pensare che in fondo le due cose pari siano. Il bracconaggio non ha niente a che vedere con l'attività venatoria e anzi i cacciatori lo vedono come una delle principali minacce alla loro passione.
Non è un caso se la Federcaccia, e così le altre associazioni venatorie, sono da sempre in prima linea con le proprie guardie volontarie per contrastarlo e reprimerlo.Forse, per completezza di informazione, anche questo sarebbe utile dirlo.Infine, per quanto riguarda la richiesta - del tutto demagogica e priva di fondamenti giuridici - avanzata dalla Lac per chiedere il risarcimento dei danni causati dai cacciatori ai fondi privati, anche in questo caso sarebbe bene far sapere a chi lo ignora che ogni anno proprio i cacciatori pagano con le tasse versate per esercitare l'attività venatoria i danni causati dalla fauna selvatica.
Si parla di cifre significative, versate per risarcire chi vede i propri campi e coltivazioni gravemente colpiti da quelle stesse specie, nella nostra regione tordi e storni soprattutto, che un calendario venatorio non adeguato impedisce di prelevare o lo consente in misura limitata rispetto a quanto previsto dalla normativa nazionale e applicato magari nelle regioni confinanti.
Ma questo nell'articolo non veniva detto, forse perché il rappresentante della Lac che era stato interpellato non lo sapeva o gli era sfuggito di mente. Sperando di poter leggere queste mie sul suo autorevole quotidiano, la saluto cordialmente, invitandola quando tratterrà ancora l'argomento a contattare me o qualcuno dei miei colleghi, l'informazione data ai suoi lettori sarà così sicuramente più completa e obbiettiva.
Cordiali saluti
Saverio Pace, Presidente regionale Fidc Puglia
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Comunque le Associazioni al momento sono le uniche a poter fare qualcosa..magari se fossero più unite tra di loro potremmo essere più forti. CACCIA AMBIENTE TUTTI INSIEME