.. Credo nella caccia fatta con criterio...una caccia che sia legame con il territorio..
Nel mio girovagare per tre atc toscani a rincorrere tordi e merli mi capita talvolta di fare incontri fortuiti o avvistamenti per me insignificanti... Vedere allo spollo una beccaccia che ti passa sopra la testa capita spesso e non mi vergogno nel dire che i primi anni di portodarmi gli giravo le canne più che volentieri, magari padellando ma la voglia c'era... Poi arrivi ad un punto che impari a riconoscere quello che fa' per te, un po' come scegliere la tua donna, quella che ti fa' perdere la testa ma che sopratutto ti fa' battere forte il cuore.... Sparare ad un animale senza un senso preciso, senza una maestria, senza una preparazione non mi andava più...nel mio cacciare in solitudine ho imparato a condividere le emozioni regalando quello che mi si presenta e che non mi prende a chi insegue altri batti cuori... Al pari, gli altri amici che come me sono sinceri e che ricevono il dono, regalano a me possibili emozioni da inseguire...
Quando insegno una beccaccia ad uno o un fagiano all'altro molto spesso la soffiata e' già conosciuta, perche' oggi giorno si segue la migratoria come un bimbo che muove i primi passi.... E preferisco che tocchi al cacciatore specialista che al pistamentucce della domenica... Il cacciatore specialista che conosco io, entra ed esce dal bosco in punta di piedi, non lascia tracce ed evita di farsi vedere... Caccia nei ritagli di una settimana lavorativa che dura 6 giorni e che sfrutta tutto lo sfruttabile per la sua passione...
Poi, magari quando sarò in pensione, sempre che mi tocchi anche a me e che sia vivo, ed avrò tempo pressoché illimitato forse cambierò idea... Magari mi dedicherò anche all' orto...