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"A mali estremi estremi rimedi" Cacciare vicino alle strade, alle case e alla ferrovia e sempre meglio evitarlo. La correzione con il collare non da la sicurezza definitiva, il cane potrebbe perderla e trasgredire. Tutto quello che non fa parte del suo interesse il cane tende a dimenticarlo e prima o poi avrà bisogno di una nuova correzione, i cani non rinunciano mai ai loro interessi, quando lo fanno vuol dire che la punizione è stata eccessiva ed è diventata una vera fobia, questa è difficile che il cane la dimentichi, sono i famosi cani rovinati. Se il collare è usato bene non è uno strumento di maltrattamento, almeno non lo è fisicamente, lo è molto di più mentale, in quanto inibisce alcune azioni del cane. Per esempio se il cane viene corretto sul capriolo quando lo vede o lo sente la sua azione di caccia cambierà, la mente del cane ha subito un condizionamento negativo e gli ricorda qualcosa di sgradevole. Nei cani avidi e di grande temperamento questo cambiamento lo si nota poco, una macchina che fa 300 chilometri orari se ne perde 20 e va a 280 nessuno se ne accorge.---------------------------------------------------------------
L'idea l'hai portata giusta e perfetta. Sei contrario all'uso del collare, io no o meglio, nella maggior parte dei casi sono contrario, ma quando si tratta di salvaguardare il nostro ausiliare, ben venga! L'ho detto altre volte su queste pagine. Il cane DEVE eseguire il richiamo immediatamente, senza si e senza ma. Questo, anche se per molti può sembrare una barbarie, a mio modesto avviso non lo è. Il cane, quando "sbaglia", si deve corregge in pochissimi secondi e se questi si trova a distanze inragiungibili nell'immediato, il collare è l'unico sistema.
Un esempio che ho portato altre volte e che riporto qui; mettete il caso di un campo contornato da strade e stradine, trafficate da auto camion, mezzi agricoli e quant'altro. Siete col cane in cerca, che sta per sconfinare e finire sulla strada, lì, al richiamo il cane deve bloccarsi, abandonare tutto e rientrare perentoriamente. Se questo non lo fa di suo...allora lo si obbliga. Ecco che entra in gioco il collare, che senz'altro gli salverà la vita.
A quattro anni mi sembra grandicello, con i cuccioli si hanno buoni risultati, io lo faccio ancora con la cagna che ha 2 anni: ogni volta che ho la possibilità di vedere un capriolo porto la cagna sulla passata e appena avverte l'emanazione parte un "NO" se non dovesse bastare parte la minaccia, la riesco a controllare abbastanza bene.Sinceramente sono contrario all'uso del collare, e non l'ho mai utilizzato su nessun cane...con questo devo dire che la risposta di Giovanni e' più che giusta, ci sono casi in cui si deve intervenire tempestivamente e il collare utilizzato nel giusto modo spesso e' l'unico sistema in grado di richiamare alla realtà e in un certo senso punire eventuali rifiuti da parte del cane, questo ovviamente se a maggior ragione ci sono situazioni che possano divenire potenzialmente pericolose...faccio un esempio pratico, io ho un cane che ancora a quattro anni non vuole smettere di correre dietro ai caprioli, questo per me e' un grossissimo problema perché dove caccio io di caprioli ce ne sono tantissimi e con un cane che gli corre dietro come il mio può accadere che vadano a sconfinare in una strada a chi sa dove esponendo si a pericoli, oltre al fatto che sono temporaneamente costretto ad interrompere la mia azione di caccia e aspettarla...generalmente tutti i cani rincorrono i caprioli ma sono sempre riuscito a distoglierli in breve tempo, adesso al piu gli fanno una corsetta dietro di 100/200 metri e rientrano ma con questa cagna qua non c'è nulla da fare e il collare potrebbe essere l'unica soluzione e punizione da dare in tempo reale...
Devi scusarmi Uky ma ho la netta impressione che il libro di Delfino lo citi soltanto, ho seri dubbi che tu l'abbia letto, te lo dico perchè continui a non fare ciò che il testo consiglia, non me ne volere.[2]
Non tutti i cani sono uguali, se mettiamo qualche incidente di percorso che condiziona il cane nel modo sbagliato il mezzo coercitivo è obbligatorio, non necessariamente deve essere perforza il c.e. L'amore per alcune cose serve a poco, più tempo passa e più diventa difficile risolvere il problema. Per il resto sono d'accordo.sarò giudicato male , ma l uso del collare è un gesto da frustrati che aiuta a correggere i nostri errori , ma spesso non abbiamo più lo stesso cane , i cani hanno bisogno di tempo di tempo di tempo se il cane ha avuto il giusto insegnamento e il giusto amore il collare non serve .
MIO NONNO ha sempre avuto cani superlativi senza mai dare un pedata al cane , gli dedicava solo tanto tempo , io ho avuto fino ad ora 19 cani e solo su uno ho usato il collare , e da la lo odio il cane è rimasto un grande cane da caccia ma non aveva più quella verve di prima .
questo è un mio pensiero poi per carità ognuno ha il suo metodo.
Arsvenandi, il libro l'ho letto e pure più di una volta...puoi spiegarmi nel dettaglio cosa, secondo te, ometto di fare?
penso ke i libri possono dare solo un'idea di come fare x ottenere dal nostro ausiliario ciò ke vogliamo.mettere in pratica ciò ke è scritto sul libro nn vale x tutti i cani.ci sono soggetti ke rispondono bene e altri a cui bisogna lavorare con metodi diversi x ottenere lo stesso risultato.ogni cane ha il suo carattere e la sua psicologia ed ogni addestramento presenta situazioni diverse a cui spesso nn è facile capire dove si sta sbagliando e solo l'esperienza di tanti anni ci viene in nostro aiuto.procedere quindi x gradi e con molta pazienza ed esperienza risulta essere la cosa migliore.
Il terra lo fa con il solo gesto anche da circa 15-20 mt non di più. Alcune volte non si ferma subito dico un non secco e lui si bloccaa terra. Altre volte fa un saltello mente corre e si mette al terra, sembra quasi un gioco. Quando non si ferma dove ho fato il comando gli dico no, vado sul posto dove doveva fare il terra e con il cenno della mano lo invito a raggiungermi. Quando il cane giunge sul posto alzo il braccio e faccio fare il terra. A questo punto lo tengo un poco più tempo del solito al terra e poi comando il va.
Ezietto allora da domani provo con lo straccio annodato.
"A mali estremi estremi rimedi" Cacciare vicino alle strade, alle case e alla ferrovia e sempre meglio evitarlo. La correzione con il collare non da la sicurezza definitiva, il cane potrebbe perderla e trasgredire. Tutto quello che non fa parte del suo interesse il cane tende a dimenticarlo e prima o poi avrà bisogno di una nuova correzione, i cani non rinunciano mai ai loro interessi, quando lo fanno vuol dire che la punizione è stata eccessiva ed è diventata una vera fobia, questa è difficile che il cane la dimentichi, sono i famosi cani rovinati. Se il collare è usato bene non è uno strumento di maltrattamento, almeno non lo è fisicamente, lo è molto di più mentale, in quanto inibisce alcune azioni del cane. Per esempio se il cane viene corretto sul capriolo quando lo vede o lo sente la sua azione di caccia cambierà, la mente del cane ha subito un condizionamento negativo e gli ricorda qualcosa di sgradevole. Nei cani avidi e di grande temperamento questo cambiamento lo si nota poco, una macchina che fa 300 chilometri orari se ne perde 20 e va a 280 nessuno se ne accorge.
A quattro anni mi sembra grandicello, con i cuccioli si hanno buoni risultati, io lo faccio ancora con la cagna che ha 2 anni: ogni volta che ho la possibilità di vedere un capriolo porto la cagna sulla passata e appena avverte l'emanazione parte un "NO" se non dovesse bastare parte la minaccia, la riesco a controllare abbastanza bene.
Questo discorso del falso collare dopo che è stato usato quello vero e' vero solo in parte, quando il cane si accorge che dal falso collare non scaturisce la punizione siamo daccapo...te lo dico perché un amico mio aveva provato con il collare anti abbaio sostituendo lo con uno normale con un piccolo peso attaccato...ha funzionato solo qualche giorno e poi giù un altra volta....il problema Giovanni e' proprio quello, col mio cane il no e la minaccia non basta, in quel caso, per altre situazioni e' sufficiente...e il cane non l'ho mai punito quando rientra, perché quando rientra e' tardi e il cane non assocerebbe la punizione con ciò che ha fatto precedentemente e difficilmente la capirebbe...forse il collare sarebbe l'unica strada, ma ho paura della reazione, non l'ho mai usato finora, essendo sempre riuscito ad avere il controllo della situazione con le altre...-----------------------------------------------------------
Devi convenire con me, che ormai, di strade e stradine in giro per boschi e campagne, ve ne sono parecchie. E? anche vero che il collare non dà la sicurezza dovuta (io non l'ho mai usato), però, mi dicono che poi basta mettere un "falso collare al cane, che crederà, di avere quello vero e si comporterà di conseguenza.
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Bè...quello è un cane "controllabile". Ma se il NO e la minaccia non bastasse, cosa fai?
Nicola, ho sempre fatto così con tutte le mie cagne, e sono sempre riuscito a correggere egregiamente quasi tutte...tranne questa qua e la mia prima springer che ha ormai 16 anni, ma era già più corretta di questa sul capriolo...le altre al limite fanno una breve corsetta, alcune di esse addirittura si fermano e guardano passare il capriolo davanti impassibili, ma questo e' un caso disperato, troppa foga nella caccia, troppa passione....quando qualcuno mi dice che è un cane di gran sangue io rispondo che più che altro e' un cane....sanguinario!!! La mia paura più grande non sono i caprioli ma i cinghiali perché un cane così non ha paura di nulla, e coi cinghiali, che qui da noi hanno invaso tutto, c'è poco da scherzare...A quattro anni mi sembra grandicello, con i cuccioli si hanno buoni risultati, io lo faccio ancora con la cagna che ha 2 anni: ogni volta che ho la possibilità di vedere un capriolo porto la cagna sulla passata e appena avverte l'emanazione parte un "NO" se non dovesse bastare parte la minaccia, la riesco a controllare abbastanza bene.