Re: Dal DELTA DANUBIO ultimissime
[attachment=0:zfwgf0lw]IMG_0504.jpg[/attachment:zfwgf0lw][attachment=0:zfwgf0lw]IMG_0504.jpg[/attachment:zfwgf0lw][attachment=1:zfwgf0lw]IMG_0498.jpg[/attachment:zfwgf0lw][attachment=1:zfwgf0lw]IMG_0498.jpg[/attachment:zfwgf0lw][attachment=2:zfwgf0lw]IMG_0506.jpg[/attachment:zfwgf0lw]
eugeni9o ha scritto:
mimmo scenari veramente fantastici....quasi quasi da non alzare il fucile...
ma QUASI [5a] [5a] [marameo.gif] [marameo.gif]
Salve a voi ACQUAIOLI CACCIATORI.
Come vi avevo accennato con il mio ultimo scritto, la Riserva sul Delta Danubio in Romania – Wild Duck Club – si è riaperta il 21 di novembre. A caccia siamo stati in 3 cacciatori quindi con sole 2 postazioni perché amiamo cacciare in coppia anche per “goliardicamente sfotterci”. La situazione che ho trovato dopo circa 30 giorni di chiusura era incoraggiante con anche l’arrivo di nuove anatre e l’aumento del livello dell’acqua di oltre cinquanta centimetri. Dopo un sopraluogo di oltre 2 ore di barchino, fatto il pomeriggio del 20 novembre con il capo guardiacaccia, si sono decise le prime due postazioni in cui cacciare non solo in base agli uccelli visti ma anche a quel che sarebbe stato il vento – NEE. La mattina successiva solita sveglia e partenza alle 4,30 con destinazione, io e Salvatore a Nord della Riserva in capanno e Francesco a Sud in botte. Già di prima mattina si è notata subito la differenza di “esperienza” tra i diversi uccelli dello stesso tipo con arrivi da babbei quasi ed altri da anatre navigatissime, specialmente per le oche selvatiche se immaginate che 3 di queste quasi al buio hanno ignorato totalmente la nostra presenza e richiamo mentre una 50ina, richiamate da lontanissimo, son venute dirette come un treno svizzero rimanendo in 7 con noi a gonfiar la cacciatora. Siam rientrati tutti alle 13 con un raccolto di circa 60 pezzi. Il giorno dopo gli abbinamenti dei fucili e delle aree son stati riconfermati con l’eccezione che io e Salvatore ci siamo spinti ancora più a Nord – all’estremo limite della Riserva – poiché avevamo notato il giorno precedente una maggior voglia dei volatili di andar li. Ci ha spiazzato però la nebbia che, parecchio fitta, mentre con Francesco è stata benevola, ha costretto noi ad un tragitto durato oltre 50 minuti anziché i normali 20. Giunti abbiamo piazzato gli stampi e 2 coppie di germani vivi ma messi molto fuori gli stampi tanto da vedersi di lontano,dal lago grande a ridosso del chiaro. Ora si potrà aprire un’altra diatriba sul comportamento classico dei becchi piatti dicendo che, appena dato fiato ai richiami – alzavola e germano – con tanto di nebbione, siam stai visitati da 6 canapiglie che han trovato l’ultima loro destinazione. Eccitatissimi circa l’augurabile andazzo, abbiam deciso di richiamare canapiglia e alzavola femmina singola dando inizio a visite continue e cadenzate di gruppetti, da massimo 25 uccelli per volta, tra queste due specie. Il bello della situazione è stato anche il notare un continuato voler ammarare e quindi incoppirsi di ali !!! Naturalmente questa nostra sana euforia ci ha permesso “padelle memorabili” come la mia ad una canapiglia: Salvatore era chino ad accendersi una sigaretta e mi son acquattato anch’io per far altrettanto che vedo e sento lo splash in acqua di questa amica. Sempre chino avviso il mio amico che con occhi buoni mi autorizza allo sparo. Mi alzo la miro e fucilo….si invola serena insieme ad altre 11 sorelle, già in acqua e da me non viste, infastidite dalle altre 7 cartucce che il Cosmi conteneva. Come cavolo ho fatto a padellarla per 8 volte ???? Guardo Salvatore e lui seraficamente mi dice: io farei causa per danni morali e materiali alla Cosmi. Scoppio di risa pazzesca accompagnata da un ottimo caffè ed ancora sigaretta. Alle 9,30 avevamo in acqua 78 canapiglie, 4 germani, 11 alzavole e 3 oche il tutto ancora con la nebbia !!! Telefono a Francesco per aver sue notizie che mi dice solo 10 pezzi ed anche rubacchiati. Decido di farlo venir qui al mio posto, cosa che avviene intorno alle 11 circa. Sazio e contento per l’ottima mattinata, torno in branda. Han smesso alle 13,30 con circa 140 pezzi raccolti di cui 9 oche. Questa mattina invece abbiam mosso le coppie con Francesco e Salvatore che sono ritornati in quella stessa area a nord ed io, sempre a nord ma più giù verso il centro della Riserva, in botte, in un chiaro rinomato per piacer parecchio alle alzavole. Di questa giornata voglio solo raccontarvi un altro fenomeno diverso dai nostri italiani soliti – sarà la decima volta in questi due anni di Delta – capitatami. Anche oggi nebbia ma con arrivo in postazione in perfetto orario per l’alba. Come detto sono in botte, metto gli stampi a vento – ENE – su di un lato mentre sull’altro opposto stampi di 6 oche e, fuori dal gioco nel corridoio di atterraggio a 7 metri dalla botte, una coppia di germani vivi. Richiami e fischietti funzionanti ad alzavola e germano. Lento ma costante inizia i volo delle alzavole le quali mi arrivano dalle spalle in favore di vento e si fermano a 80/100 metri dal gioco e da me. Inizia il tribolamento per farle avvicinare con tutti i metodi, sistemi e modi inclusa anche la preghiera del cacciatore: niente! Imperterrite mangiano, giocano e svolazzano tra loro a distanza di sicurezza. Di tutte quelle che sono li arrivate – oltre un centinaio – non son riuscito ad incernierare alcuna ed ancora ora non so darmene certa risposta. Son rientrato alle 10,30 con 18 alzavole e 2 germani mentre Francesco e Salvatore han imbarcato 12 oche e 40 uccelli. Sinceramente non è male per una cacciata di 3 giorni e 3 fucili, specialmente se non si dimentica che FA ANCORA MOLTO CALDO per esser al 23 novembre. Domani riposo e dopodomani, prima dei prossimi amici che arriveranno il 6 dicembre, porto il mio cucciolone Drahttharone KON a beccacce. Non ho ancora deciso, dopo l’ottima esperienza, se ritorno a Durankulak in Bulgaria oppure rimango qui in Delta.
Alla prossima volta, Mimmo Tursi