Filippo, il pastore di Pescia romana, un giorno di qualche anno fà alla vigilia di un periodo pasquale, mentre portava la pecore seguite da numerosi agnelli nati da pochi giorni, mi disse .... vedi Fabiè .... quanno moro possò annà solo che in paradiso, perchè tutti st'agnelli se tolgono i peccati del mondo ..... figuramose i mia !!!.
Stamane Filippo c'ha lasciati, il Signore l'ha chiamato a pascolare in paradiso ..... speriamo che gli insegni anche a riconoscere le anatre.
Ebbene si, Filippo, personaggio che sembra più uscito da un film di Fellini, piuttosto che dalla ricca marina di Pescia Romana è stata una presenza stabile nella piana del mio chiaro. Molti di questo forum hanno avuto l'onore di conoscerlo .... ospiti paganti o meno del mio laghetto. Odiato ( venatoriamente ) quando si presentava con trattore o bicicletta e pecore al seguito, perchè inevitabilmente il suo arrivo coincideva con un volo d'anatre che spaventato dall'enorme sagoma con tute in colori sgargianti inevitabilmente ripiegavano verso mare quando sembravano volessero curare, fin quando abbiamo capito che era la sua presenza a materializzare becchi piatti quando per ore non si vedeva penna. Era lui che le portava
!! Per questo quell'odio si trasformava in sentimeno di attesa quando tardava a farci visita.
Quando era silenzio venatorio .... ci chiamava per dirci che lo sguazzo era pieno di uccelli ..... roba che non sapeva riconoscere un gabbiano da un'alzavola, ma noi lo assecondavamo. Il capanno era una sua tappa fissa durante il suo peregrinare per pascoli. Si fumava la sua sigaretta di nascosto dalla moglie e governava i richiami vivi. Il giorno dopo la chiusura della caccia ... un malanno, è stato ricoverato a Siene e non ha fatto più ritorno a casa.
Ciao Filippo ..... ci mancherai-