Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Marco secondo me quando dici "Chi ha tradito è stato Berlusconi e non Berlato" e giusto ma anche no.
Berlato l'avete mandato su quando ha fatto certe promesse? SI
Adesso però si vede benissimo che non ha la forza e ripeto non ha la forza per farle valere.
Dopo se mi dici che in Provincia di venezia abbiamo Dalla torre che è il burattino messo su dal presidente provinciale della federcaccia Babbo e che in regione abbiamo Stival che è il burattino del presidente regionale della federcaccia Tosi ti dò super ragione ed è per quello che non stanno a sentire le altre associazioni.
Con questo Berlato ha le sue colpe di non sapersi imporre
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

marco5 ha scritto:
zona alpi 72 ha scritto:
berlato parla parla parla....il problema e' che siamo in italia.questo e' il nocciolo della questione.in francia non succedono queste cagate!altro che acv,federcaccia eccetera eccetera.e' la mentalita' che e' sbagliata.per non parlare della politica!acv la mette solo sulla politica.altro che interessi dei cacciatori.quali??quello di disgregare forse.P.S.non sono di federcaccia.

E tu sparli alle spalle di chi ti ha fatto cacciare dignitosamente, mentre la Tua associazione sicuramente svende la tua passione.
L'ACV la mette sulla politica, poichè se non te ne sei accorto è dalla Politica che dipende purtroppo la caccia.
Dimmi di che associazione sei, ammesso Tu voglia dirlo .....
Attento chi offende Berlato offende anche me!
io non ho offeso nessuno.ognuno la pensa come vuole.ho le mie idee e me le tengo.
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

marco5 ha scritto:
Max non occorre che mi evidenzi a chi da retta Berlusconi, è talmente evvidente.
Il fatto è che Berlato non difende il PDL, se non vi è chiaro, poichè non è stato eletto con i voti del Listino del Presidente o nominato come la Brambilla, ma è stato eletto con i voti dei cacciatori con preferenze scritte di propio pugno certo non da Voi da come parlate, e se il PDL ha deciso come vedi palesemente di seguire le line della Brambilla, vedrai che da persona seria e coerente Sergio.........................anzi questo è giusto lo valuti te a breve, e dovrai penso fare delle scuse, altro che si è parato il culo.
Chi ha tradito è stato Berlusconi e non Berlato, ricordalo....anche te Lucav.


io spero che dimostri serieta' e si tolga da quel partito prima possibile perche' anche se non mi vedo piu' rappresentato dalla sua associazioni perche' le posizioni talebane non mi piacciono, il mio voto e quello dei miei famigliari l'ha sempre preso. adesso pero' visto i tradimenti che ci hanno fatto per me il pdl e' morto........... se lui resta la' sono stanco di tapparmi naso e dover usare mutande di ferro da quante volte c'e' l'hanno messo in quel posto............. a vicenza il berlusca aveva promesso delle cose e poi ha giraro la frittata una volta al potere, benissimo,certe persone non meritano rispetto,almeno il mio..........

discorso scuse x berlato ti dico un'altra cosa,io mi sono fidato di lui, tantissime sere prima delle elezioni era nel forum a discutere di caccia,ci ha illusi di modifiche e cazzate varie, passata la data delle elezione l'uomo e' sparito.........spero tanto non voglia tornare alla prossima tornata a riprenderci per il culo...........voglio fatti e non chiacchere

per questo credo che se qualcuno deve farle sia lui nei nostri confronti.


ciao max
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Io ogni anno resto sempre più esterefatto. Non capisco perchè dobbiamo sempre darci addosso tra di noi. Mi spiego:
- è o non è il calendario con più limitazioni degli ultimi 15 anni???? Mi possono dire che le limitazioni per alcuni di noi non sono importanti, ma per altri si. Mi possono dire che per qualcuno è poca cosa, ma è pur sempre qualcosa.
APRIAMO GLI OCCHI, LA CACCIA CERTA GENTE LA VUOLE LIMITARE AL MASSIMO PER FARE CONTENTO QUALCUNO.
Se non riusciamo a ragionare tra di noi non c'è speranza, se non riusciamo a vedere che questo calendario non è un passo in avanti, ma SOLO un passo indietro, non andremo da nessuna parte.
Il difendere a priori una persona è deleterio. Se uno sbaglia paga, questa è la regola.
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Tilo, io dal calendario leggo che si ha il colombaccio in preapertura....la Beccaccia 15 gg in piu' .....il colombaccio 15 gg a febbraio.....abbiamo ancora le 5 gg alla migratoria.....(attobre e novembre).
Certamente abbiamo avuto una restrizioni di 12 gg ai turdidi...certo ....
Poteva andare peggio se chiudevano le anitre a fine dicembre.....
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Si Rudi ma devi guardare il calendario con un'altra ottica non solo quella delle date.
Te l'ho già detto a febbraio col cavolo che si fanno prendere i colombacci sono diventati pluri laureati.
Beccaccie idem anzi non ce ne sono...
Tudidi invece sono ancora in fase di migrazione.
Ti faccio l'esempio
L'anno prossimo ci troviamo questo:
Allodola si caccia in preapertura fino a fine ottobre.....
tu mi diresti sono matti.....
Stessa cosa adesso cacciamo i colombacci in preapertura che hanno ancora i piccoli...fino a febbraio...inavicinabili
Che senso ha?
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

lucav ha scritto:
Si Rudi ma devi guardare il calendario con un'altra ottica non solo quella delle date.
Te l'ho già detto a febbraio col cavolo che si fanno prendere i colombacci sono diventati pluri laureati.
Beccaccie idem anzi non ce ne sono...
Tudidi invece sono ancora in fase di migrazione.
Ti faccio l'esempio
L'anno prossimo ci troviamo questo:
Allodola si caccia in preapertura fino a fine ottobre.....
tu mi diresti sono matti.....
Stessa cosa adesso cacciamo i colombacci in preapertura che hanno ancora i piccoli...fino a febbraio...inavicinabili
Che senso ha?
Luca hai ragione dare il colombaccio il 3-4 per poi taglierlo sino al 1 ottobre non serve a una mazza. Per le beccacce sono contrario alla tua tesi in quanto come sai caccio sino a giugno e ti confermo che di beccacce ne vedo parecchie sino a marzo.
Lassa stare el Rudi ormai è FIDELIS NEI SECOLI, poi quando tocca con mano si scotta da solo.
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Marco ti do ragione che le vedi fino a giugno.
Però sempre secondo me e magari tu hai più esperienza e me lo puoi confutare, proprio le prime 2 settimane di gennaio ne restano pochissime.
Daccordo che poi c'è il ripasso e ce ne sono sono daccordo con te su questo.
E poi c'è sempre un'altra cosa.
Si può uscire lo stesso con i cani daccordo ma allungare la caccia alla beccaccia cosa significa.
Più cani in giro nel mese di gennaio.
Sono state appena liberate le lepri di cattura e...1 +1 sai cosa fa.....
E' un discorso che trova il tempo che trova ma sai di mele marcie non mancano neanche da noi....
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Marco scusarsi xchè la si vede diversamente??!! assolutamente no.
Nella discussione non entra il personale, ci mancherebbe. Ognuno dice la propria e, x quello che posso dire, si è tra appassionati e non tra frequentatori di bar e questo mi sembra già una gran cosa.
Ho parlato del clima politico attuale x le gravi problematiche con Roma padrona e la pesante influenza sociale sull'interpretazione animalista del quotidiano.
Basta vedere quanto e come si parla di animali nei TG.
Si tratta di una questione determinante e per quanto importanti le difficoltà locali meno influenti sul quadro generale perché discutere su qualche giorno in più o in meno è relativo al decidere chi terrà il timone delle regole.
Tutti i calendario sono perfettibili e accontentano/scontentano qualcuno, i migratoristi (e io che vado ad acquatici non sono certo nella categoria tra i più avvantaggiati) non certo favoriti, Stival non il miglior assessore ma detto questo che si ottiene? che solo la gestione Berlato/Donazzan è stata ottimale?
è un'opinione e tale resta (come la mia) ma non si può dimenticare le ombre e soprattutto le ripercussioni di certe scelte politiche (i "padrini" sono stati tutti abbattuti, AN non esiste più, le promesse berlusconiane svanite),di certe irruenti e poco diplomatiche sparate e così via. Se poi dall’ufficiale andiamo all’ufficioso, alle cene private, alle discussioni riservate e alle cacciate nelle stesse valli (Zuliani, Pierimpiè ed altre) mi limito ad affermare che il politico è ben diverso dai proclami. Mio versione ovviamente ma documentabile, creda.
Ma qui ne la sua ne la mia ne le altre associazioni sono sotto processo o contradditorio delle ns chiacchiere anche se sull'operato delle stesse tutti avremmo da dire la ns. ma il rischio è che, x difendere una versione di parte, andiamo contro noi stessi.
Siamo da sempre guelfi o ghibellini e non riusciamo a capire che siamo tutti fiorentini ovvero cacciatori e la differenza non è la tessera che abbiamo in tasca ma la testa che dovremmo avere sopra il collo. E usarla il più possibile autonomamente.
Mi permetto di dire che le associazioni sono come i partiti spesso il lato negativo di tanta passione ma in tutte ci sono patiti e onesti che provano a tirare la baracca e non hanno nessuna intenzione di calare braghe.
Le assicuro che si sono mosse più persone e ricerche x i turdidi di quanto possa sapersi e credo di poter anticipare con valide controdeduzioni. Tempo al tempo.
Per gli anatidi è stato parato il colpo della pavoncella (abrogazione totale), si cerca di mantenere il combattente e ove possibile la moretta. Si sta preparando uno studio e dei corsi x far vedere che i cacciatori sono all’altezza dei riconoscimenti e non è il caso di vietare ancora x paura di errori.
Contrapposizione, per il momento efficace, con Ispra su allodola, alzavola (si alzavola non crediate che non puntino anche in alto e a specie ben più comuni della moretta) e così via.
Ma che senso ha buttare in pasto alla cronaca quello che avviene nelle stanze dei bottoni? Avete idea di quanto si sta facendo in Face e in Europa per la caccia anche in Italia, alla faccia di personaggi come Bana? Però se si crede a tutto quello che il contradditorio politico e tesserativo propina si parte male e ragiona peggio.
Compreso che 19 referendum sono stati vinti. Vero, ma per insufficienza di votanti. Cosa da non dimenticare.
In tutto quello che ho predetto e che a livello scientifico è stato fatto e messo (in soldi e in persone) non mi sovviene la Confavi e a parte l’Osservatorio regionale (altro pericolo xchè se cade in mani avverse ed è facile in politica non avremo solo l’Ispra contro ma anche 20 feudi locali) non mi risulta altro. Le volte che Berlato è intervenuto in Ispra pur facendone parte a suo tempo come amministratore quante sono state? Ovviamente anche qui è il mio dire e questo non per sminuire Sergio ma x far capire che la strada da lui percorsa è stata, a mio vedere, spesso molto diciamo personale e opinabile. Io la interpreto in duri e puri e soli contro tutti. Se è così c’è futuro in questo?
Deve renderne conto ai suoi associati e non certo a me ma fare soggettive graduatorie di merito francamente mi sembra partigianeria e non critica costruttiva.
Quanto al lavoro x salvaguardare il futuro dei cacciatori … è una grande scommessa considerando che circa il 40% dei titolari di licenza sono delle classi anni 30 e 40 e tra i giovani delle classi 80 e 90 siamo a meno del 2%. Comunque anche questa già raccolta ma … ci vuole del fegato x sperare di cambiare l’attuale gioventù!
La vera soluzione sarebbe che le AAVV tutte - veramente non ipocritamente - lavorassero per un minimo comune denominatore nazionale.
Cordialmente.
Gabriele


p.s. guardi che io e Sergio ci diamo del tu e ci siamo mandati reciprocamente a quel paese, in questioni venatorie e non personali, più volte ma, quando ci troviamo, un bicchiere assieme ce lo facciamo con piacere xchè, in entrambi, la passione x gli acquatici prevale sul restante.
Quindi, per assioma, si potrebbe allargare ai suoi difensori le ns …… intemperanze!!!



Mi scuso anticipatamente con il Sig. Gabriele F., permetto che ufficialmente non la conosco, eccetto alcune divergenze avute tempo fa su questo meraviglioso sito.
Le riconosco la mia stima nel difendere con coraggio chi meriterebbe la gogna, nel senso metaforico, poichè in due soli anni ha distrutto quella poca di dignità, che prima Berlato e di seguito Elena Donazzan hanno restituito a NOI "PEONES" CACCIATORI.
Se Stival voleva conquistare i cacciatori doveva dare e non togliere, poichè a mio parere ha giocato in difesa, e Lei sa a cosa mi riferisco (Anatidi e Turdidi) quando ha permesso che un ente avverso alla caccia ci prendesse adirittura per i fondelli, la dove si insinua la contrarietà della caccia agli anatidi a febbraio o dopo i kc poichè il cacciatore potrebbe confondere tra le varie specie.
Vede caro Gabriele, quello che mi rammarica è che la Sua associazione come altre eccezione fatta per la mia (ACV CONFAVI) non si è espressa contro delle restrizioni talmente palesi da vergognarsi.
Alla Sua frase:
Non sarà il miglior calendario ma pensate sinceramente che si sarebbe potuto far molto meglio?
Io Le rispondo con molta pacatezza, CERTAMENTE SI!
Continuate ad aver paura degli ambientalisti, così ogni anno calerete/mo le braghe, fino ad arrivare ai talloni sempre nel timore del Referendum.....che Le ricordo che 19 referendum tutti sono stati bocciati, caro Sig. Gabriele.
Concludo, affermando che è giunta l'ora che le Associazioni Venatorie cominciano a lavorare per mantenere il numero dei cacciatori esistenti, o in alternativa a breve ci ritroveremo a parlare di come andavamo a caccia, visto che a contrastare la Brambilla, Prestigiacomo, Frattini, Catanoso, Veronesi, Martini, e altri vedo solo Sergio Berlato e non altri..... saluti Marco5[/quote]
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

cosa volete che vi dica, sapete bene come la penso, ne abbiamo parlato sabato a pranzo, per me resta un calendario monco.
Quello che vi voglio dire pero' e' una cosa sola, qui stiamo parlando di un calendario venatorio, non di Berlato o Stival, quindi se dobbiamo far critiche facciamole tranquillamente su dati scentifici e testi di legge, e non facciamo na guerra politica.
Poi per il resto lo sapete io sto con Sergio, fin a prova contraria.
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

per chi mi aveva chiesto sulle limitazione della stanziale negli ambiti Veronesi rispondo subito, non ce ne sono di limitazioni.

Per le deroghe, le proposte di legge non andranno nemmeno in commisione, si fara' delibera, come l'anno scorso, solo che verra' fatta a fine agosto per il prispolone.Questo e' il poco che so.Gabriele sicuramente potra' confermare , visto che ora come ora e' piu' informato di me.
Ci sara' folrse qualche sorpresa visto che ispra pare che abbia finalmente dato come per magia qualche parere su numeri e specie, solo che non son ancora riuscito a metter mano sul documento ispra.
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Eccomi finalmente a commentare questo schifo di calendario.Dopo aver letto tutte le vostre affermazioni mi permetto di ribattere ad alcuni: richicario, ricordati che gli atc possono dare il loro parere all'Assessore non obbligarlo ad acettare quello che hanno deciso, affermando- ti abbiamo votato, adesso fai quello che diciamo noi. Gli atc non possono imporre giornate fisse, in quanto questo è in contrasto con l' Art. 16-b L.R.50e se fossi un socio di quegli atc farei ricorso ed impugnereri il calendario, per palese violazione della L.R.50. Per quanto riguarda le affermazioni di Rudi 4x4 -vedrete che il prossimo anno andrà meglio-........ staremo a vedere, ricordati che ho una memoria come un computer, e se non sarà così ne pagherai le conseguenze, ossia non starò zitto. La tarantella del colombaccio è patetica, non batava il prolungamento a febbraio, che mi stà bene, ma il pastrocchi della preapertura ed il fermo è, avvilente per chi fà questa caccia. Grande cazzata per i turdidi, Rudi, la tua affermazione non si poteva fare di più - scusa patetica di una difesa d'ufficio poco credibile. Questo è stato un calendario dove tutti abbiamo perso qualcosa, perciò chi lo difende, stà dalla parte di chi vuol penalizzare la caccia e farci andare nelle riserve a pagamento. Sono poco credibili le affermazioni dei dirigenti della fidc che prospettano che con le nuove ricerche potranno contestare i dati Ispra, sono pie illusioni. C'è un apetto che nessuno ha rilevato, il carniere delle allodole a settembre, vale anche per quelli della fidc che fanno caccia ll'estero, mentre da noi concordano con le restrizioni al calendario loro all'estero fanno di tutto e di più.......bella coerenza
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Bekea ha scritto:
Eccomi finalmente a commentare questo schifo di calendario.Dopo aver letto tutte le vostre affermazioni mi permetto di ribattere ad alcuni: richicario, ricordati che gli atc possono dare il loro parere all'Assessore non obbligarlo ad acettare quello che hanno deciso, affermando- ti abbiamo votato, adesso fai quello che diciamo noi. Gli atc non possono imporre giornate fisse, in quanto questo è in contrasto con l' Art. 16-b L.R.50e se fossi un socio di quegli atc farei ricorso ed impugnereri il calendario, per palese violazione della L.R.50. Per quanto riguarda le affermazioni di Rudi 4x4 -vedrete che il prossimo anno andrà meglio-........ staremo a vedere, ricordati che ho una memoria come un computer, e se non sarà così ne pagherai le conseguenze, ossia non starò zitto. La tarantella del colombaccio è patetica, non batava il prolungamento a febbraio, che mi stà bene, ma il pastrocchi della preapertura ed il fermo è, avvilente per chi fà questa caccia. Grande cazzata per i turdidi, Rudi, la tua affermazione non si poteva fare di più - scusa patetica di una difesa d'ufficio poco credibile. Questo è stato un calendario dove tutti abbiamo perso qualcosa, perciò chi lo difende, stà dalla parte di chi vuol penalizzare la caccia e farci andare nelle riserve a pagamento. Sono poco credibili le affermazioni dei dirigenti della fidc che prospettano che con le nuove ricerche potranno contestare i dati Ispra, sono pie illusioni. C'è un apetto che nessuno ha rilevato, il carniere delle allodole a settembre, vale anche per quelli della fidc che fanno caccia ll'estero, mentre da noi concordano con le restrizioni al calendario loro all'estero fanno di tutto e di più.......bella coerenza


Bekea..sei di ACV giusto?
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

CACCIA: SIGLATO PROTOCOLLO REGIONE-PROVINCE PER NUOVA PIANIFICAZIONE FAUNISTICO VENATORIA 2012-2017

COMUNICATO STAMPA N° 1372 DEL 19/07/2011

La Regione del Veneto, con l’assessore Daniele Stival, e le 7 Province venete, con i rispettivi assessori alla caccia, hanno siglato oggi a palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, un protocollo d’intesa sulla base del quale queste amministrazioni collaboreranno alla stesura della nuova pianificazione faunistica venatoria per il quinquennio 2012-2017, attivando, tra l’altro, uno specifico tavolo tecnico permanente di coordinamento.
“E’ un fatto per certi versi storico – ha commentato Stival – perché è la prima volta che tutte le istituzioni interessate decidono di costruire assieme sin dai primi passi un documento programmatorio che avrà grandi effetti sul futuro della caccia in questa regione. Un grande lavoro comune – fa notare l’assessore – che ci porterà a definire contestualmente i piani faunistici provinciali e quello regionale, con evidenti benefici in termini di tempo, di superamento delle conflittualità del passato, di condivisione delle scelte strategiche”.
Stival ha anche colto l’occasione per puntualizzare l’aspetto dei costi del piano, oggetto di polemiche nei giorni scorsi. “Siamo di fronte – ha detto – ad un lavoro mai visto prima, con grande attenzione agli aspetti tecnico scientifici, che costerà complessivamente 180 mila euro, ma produrrà sia i 7 piani provinciali che quello regionale; e che, per la prima volta in forza di legge, affronta tutta la complessa e delicata materia della Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Ricordo solo che la prima pianificazione, risalente ai primi anno 90, quando ancora c’era la lira, costò oltre 350 milioni. Si spese di più allora od oggi?”.
L’iter progettuale condiviso nel protocollo siglato oggi prevede la costituzione di un tavolo tecnico permanente di coordinamento; l’elaborazione di un documento preliminare d’indirizzo; la consultazione con la commissione VAS e con i soggetti competenti in materia ambientale; l’elaborazione delle proposte dei piani faunistico-venatori provinciali e di quello regionale con la relativa valutazione d’incidenza; l’adozione delle proposte dei piani; la consultazione e l’acquisizione del parere della commissione VAS; ed infine l’approvazione formale dei piani.

A cura dell’Ufficio Stampa della Regione Veneto

http://www.regione.veneto.it
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Rudi4x4 ha scritto:
CACCIA: SIGLATO PROTOCOLLO REGIONE-PROVINCE PER NUOVA PIANIFICAZIONE FAUNISTICO VENATORIA 2012-2017

COMUNICATO STAMPA N° 1372 DEL 19/07/2011

La Regione del Veneto, con l’assessore Daniele Stival, e le 7 Province venete, con i rispettivi assessori alla caccia, hanno siglato oggi a palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, un protocollo d’intesa sulla base del quale queste amministrazioni collaboreranno alla stesura della nuova pianificazione faunistica venatoria per il quinquennio 2012-2017, attivando, tra l’altro, uno specifico tavolo tecnico permanente di coordinamento.
“E’ un fatto per certi versi storico – ha commentato Stival – perché è la prima volta che tutte le istituzioni interessate decidono di costruire assieme sin dai primi passi un documento programmatorio che avrà grandi effetti sul futuro della caccia in questa regione. Un grande lavoro comune – fa notare l’assessore – che ci porterà a definire contestualmente i piani faunistici provinciali e quello regionale, con evidenti benefici in termini di tempo, di superamento delle conflittualità del passato, di condivisione delle scelte strategiche”.
Stival ha anche colto l’occasione per puntualizzare l’aspetto dei costi del piano, oggetto di polemiche nei giorni scorsi. “Siamo di fronte – ha detto – ad un lavoro mai visto prima, con grande attenzione agli aspetti tecnico scientifici, che costerà complessivamente 180 mila euro, ma produrrà sia i 7 piani provinciali che quello regionale; e che, per la prima volta in forza di legge, affronta tutta la complessa e delicata materia della Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Ricordo solo che la prima pianificazione, risalente ai primi anno 90, quando ancora c’era la lira, costò oltre 350 milioni. Si spese di più allora od oggi?”.
L’iter progettuale condiviso nel protocollo siglato oggi prevede la costituzione di un tavolo tecnico permanente di coordinamento; l’elaborazione di un documento preliminare d’indirizzo; la consultazione con la commissione VAS e con i soggetti competenti in materia ambientale; l’elaborazione delle proposte dei piani faunistico-venatori provinciali e di quello regionale con la relativa valutazione d’incidenza; l’adozione delle proposte dei piani; la consultazione e l’acquisizione del parere della commissione VAS; ed infine l’approvazione formale dei piani.

A cura dell’Ufficio Stampa della Regione Veneto

http://www.regione.veneto.it
Parlare con le associazioni venatorie neanche se ne parla? Osservatorio regionale pre la fauna selvatica nemmeno?
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

E allora, cosa servono questi comunicati roboanti di stival, a far credere che stia lavorando per la caccia, noi lo sappiamo che il piano faunistico deve essere fatto nel 2012. Rudi e compagni, dai sveglia, siete anche voi abbindolati dalle chiacchere dei politici, perciò non criticare chi crede ad un altro politico.
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

19 Luglio 2011




CRESCONO LE PROTESTE CONTRO IL CALENDARIO VENATORIO DI STIVAL / FIDC


L'Assessore alla caccia della Provincia di Vicenza, Marcello Spigolon, rendendosi interprete della forte contrarietà espressa dai Comitati direttivi dei Comprensori alpini della provincia di Vicenza per i contenuti del calendario venatorio regionale per la stagione 2011/2012, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore regionale Stival e su consulenza dei dirigenti della Federcaccia, ha inviato al Presidente Zaia ed all'assessore regionale Stival una lettera di "vibrata protesta" della provincia di Vicenza per le disposizioni riportate nel calendario venatorio regionale e riguardanti le limitazioni imposte per il prelievo venatorio nella Zona Faunistica delle Alpi.

Nella sua lettera inviata alla regione, l'assessore provinciale Spigolon ha ricordato che le disposizioni imposte nel calendario venatorio regionale vanno contro alle tradizioni locali, ancora molto radicate nel vicentino, di cacciare il capriolo maschio con l'ausilio del cane segugio ed utilizzando anche fucili con canna ad anima liscia, così come peraltro prevede la legge nazionale 157/92. L'assessore Spigolon, nella sua missiva infuocata, ricorda altresì all'assessore regionale Stival che la normativa vigente attribuisce alle province e non alla regione le competenze per definire le modalità di caccia nella Zona Faunistica delle Alpi.

Molto più critici i presidenti dei Comprensori alpini della provincia di Vicenza i quali, con una lettera inviata all'Assessore regionale Stival, hanno stigmatizzato " l'imposizione, quantomai inopportuna, espressa nelle modalità di prelievo degli ungulati di vietare l'uso dell'arma ad anima liscia seppure caricata a palla asciutta e l'ausilio dei cani da seguita nella caccia agli ungulati poligastrici appartenenti alle specie Daino, Camoscio alpino, Capriolo, Cervo, Muflone", denunciando che con le norme varate nel calendario venatorio regionale " tutto il lavoro dei Comprensori alpini è reso vano da una decisione imposta dalla Giunta Regionale che non tiene conto di quanto faticosamente realizzato all'interno delle poche autonomie locali e nemmeno di quanto espressamente previsto nella legge dello stato 157/92 ". Nelal loro lettera i Comprensori Alpini "prendono fermamente le distanze contro tali decisioni che riducono la possibilità di esercitare l'attività venatoria in armonia e in equilibrio fra cacciatori, fauna selvatica e ambiente".

Va ricordato che i presidenti dei Comprensori alpini hanno inviato la lettera di protesta a nome dei loro Comitati direttivi che sono composti da rappresentanti del mondo venatorio, del mondo agricolo, del mondo ambientalista, da esperti faunistici.

Le proteste della Zona Faunistica delle Alpi contro il calendario venatorio regionale partorito dall'assessore regionale Stival, su consulenza dei dirigenti della Federcaccia, si vanno a sommare alle formali prese di posizione inoltrate in Regione del Veneto da parte di Maria Cristina Caretta, presidente di turno del CAVV (Coordinamento delle Associazione Venatorie del Veneto), che ha denunciato l'inaccettabilità delle restrizioni ingiustamente imposte all'attività venatoria dall'assessore Stival attraverso il calendario venatorio 2011/2012, critiche ribadite anche dal Club del colombaccio, associazione specialistica che ha stigmatizzato l'inopportunità delle scelte della Regione del Veneto contrarie allo spirito di conservazione di alcune specie selvatiche. Non meno critiche le osservazioni mosse sotto il profilo tecnico scientifico dall'on. Sergio Berlato ai contenuti di un calendario che si distingue per il mancato rispetto della normativa vigente e per l'imposizione di penalizzazioni all'attività venatoria che non sono previste né dalla legge statale e neppure da quella regionale. Ferma la condanna per le scelte imposte dalla regione anche dalle associazioni ambientaliste propositive e non integraliste quali Associazione Italiana Wilderness, Fareambiente, Ambiente e/è vita, che con loro distinte missive hanno pesantemente criticato l'operato dell'Assessore regionale Stival.



Ufficio stampa on. Sergio Berlato

Deputato al Parlamento europeo

Presidente Associazione per la difesa e la promozione della cultura rurale - onlus
e
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

tranquillo che non tutti i comprensori alpini della provincia di vicenza sono contrari al divieto dell' uso del segugio per gli ungulati.
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

CACCIA: STIVAL REPLICA PUNTO PER PUNTO A CRITICHE AL CALENDARIO VENATORIO
COMUNICATO STAMPA N° 1377 DEL 20/07/2011

“Nella giornata di ieri è stato fatto circolare un articolato documento, pubblicato da alcuni mass media, nel quale i leader di una delle associazioni venatorie venete criticano aspramente, a tratti con toni inspiegabilmente aggressivi, il calendario venatorio approvato dalla Giunta regionale nei giorni scorsi ed il mio operato. Pur sorvolando sull’inusitata pesantezza dei toni, non posso però esimermi da una serie di precisazioni sul piano tecnico, che di seguito elenco”. Lo dichiara oggi l’assessore regionale alla caccia del Veneto Daniele Stival, che risponde punto su punto alle critiche rivolte al provvedimento adottato dalla Giunta nei giorni scorsi. “Lo faccio – precisa Stival – non per spirito polemico, ma per amor di verità”.

Sul ritardo dell’emanazione del calendario: Il termine fissato dalla legge non è perentorio, e non è la prima volta che capita. Purtroppo quest’anno si è dovuto affrontare, a livello nazionale, il recepimento di una discutibile norma statale (art.42 della legge comunitaria 2009) che impone i cosiddetti Key Concepts voluti dalla Commissione Europea, che considero nient’altro che il frutto del fallimento dei nostri rappresentanti a livello europeo. Da ciò ha fatto seguito una fase di confronto presso la Conferenza delle Regioni per individuare il modo di rimediare ai guasti prodotti a livello comunitario ed impedire i consueti attacchi degli ambientalisti, che negli anni passati hanno reso incerto lo svolgimento delle stagioni venatorie.
Per quanto riguarda il peso dei pareri dell’Ispra, ricordo solo che nel tavolo Commissione Europea – Ministero – Regioni, il responsabile della commissione europea in merito all’ISPRA si è così espresso: “Quello che scrive l’ISPRA per noi è vangelo!”. Il che significa che se non c’è supporto tecnico per discostarsi dai pareri ISPRA le delibere sono facilmente impugnabili.

Nel merito del calendario venatorio 2011/2012:

Riguardo alla pre-apertura alla tortora dal 3 settembre anziché dall’1: di sicuro non è in due giorni che una specie lascia completamente un territorio! Peraltro dei due giorni “contestati” uno è venerdì, giorno di silenzio venatorio in cui comunque non si potrebbe cacciare. La pre-apertura viene tradizionalmente limitata da sempre alle giornate di sabato e domenica, per non arrecare eccessivo disturbo alle attività agricole ancora in pieno svolgimento, ed è quanto è stato fatto anche quest’anno;
Riguardo alla preapertura al colombaccio contro il parere ISPRA: il parere ISPRA suggerisce di non inserire il colombaccio in preapertura, ma non lo vieta espressamente. Peraltro dopo la preapertura il relativo prelievo viene sospeso per tutto il mese di settembre.

Riguardo alla chiusura del combattente al 31 ottobre: trattasi di una specie per la quale l’Istituto Nazionale chiede pressoché da sempre l’eliminazione dal calendario. In passato su questa specie il TAR del Veneto ha concentrato la sua attenzione. E’ specie di fatto cacciabile in pochissimi ambienti (è vietata la caccia nelle SIC e ZPS).
Riguardo al carniere per l’allodola ridotto a 10 capi al giorno a settembre: la limitazione di carniere è indicata nel documento ISPRA quale misura precauzionale per poter continuare a mantenere cacciabile una specie diffusamente indicata come in declino, che altrimenti dovrebbe essere chiusa; rimane comunque invariato il carniere stagionale.
Riguardo alla chiusura per beccaccia, cesena, tordo bottaccio e tordo sassello al 19 gennaio: per quanto riguarda la beccaccia, quest’anno, per la prima volta in Veneto, potrà essere cacciata a gennaio, mentre in passato il periodo di caccia è sempre stato limitato fino al 31 dicembre. Quindi di fatto la novità di questo calendario è un estensione del periodo di caccia, e non una limitazione come si vorrebbe far credere! Per quanto riguarda i Turdidi (Cesena, Tordo Bottaccio e Tordo sassello), le norme della legge comunitaria 2009 impongono purtroppo il rispetto dei periodi di inizio della migrazione pre-nuziale indicati nei cosiddetti Key-Concepts. Non adeguarsi a tale nuova disposizione esporrebbe il calendario venatorio all’impugnativa avanti al TAR, con il rischio di bloccare del tutto l’attività venatoria!
Riguardo alla Pernice rossa cacciabile solo nelle Aziende agro-turistico venatorie, mentre fino all’anno anche nelle Aziende faunistico venatorie: Non è vero!! Nel calendario venatorio della regione Veneto è sempre stata cacciabile esclusivamente in azienda agro-turistico venatoria!
Riguardo alle limitazioni alla selvaggina stanziale per province e per ATC: sono sostanzialmente le stesse già introdotte dalla passata stagione venatoria, che rispecchiano le richieste delle Amministrazioni provinciali basate sulle proposte provenienti dalla larga maggioranza del mondo venatorio.
Riguardo al posticipo a febbraio per i soli corvidi e colombaccio, ma non per gli anatidi: tra gli anatidi, solo per la specie Fischione il documento Key-Concepts prevede la possibilità teorica di un posticipo alla prima decade di febbraio, mentre per quasi tutte le altre prevederebbe addirittura la chiusura già dalla seconda decade di gennaio; allo stesso tempo l’ISPRA (e il buon senso) raccomanda di non differenziare le date di apertura e chiusura nell’ambito di gruppi omogenei di specie, pertanto è stata mantenuta la chiusura uniforme al 31 gennaio;
Riguardo alla caccia agli ungulati con il fucile a canna rigata ed esclusa la caccia con il segugio: la caccia agli ungulati con il segugio è una forma di caccia che provoca grave disturbo ed impatto sulle altre specie non oggetto di caccia, inoltre nei riguardi della specie oggetto della caccia (capriolo) non consente alcuna selezione del capo da prelevare in termini di classe di sesso ed età, provocando squilibrio nella popolazione. E’un tipo di caccia che peraltro non viene sostanzialmente più praticato nella nostra regione, come nella stragrande maggioranza delle altre regioni italiane. I cacciatori di ungulati sono cacciatori che conseguono un’abilitazione particolare e che già sono in possesso della carabina con ottica, per cui non dovranno affatto “cambiare” il fucile;
Riguardo al cinghiale: le Linee guida per la gestione della specie Cinghiale in Veneto, approvate l’anno scorso dalla Giunta regionale, definiscono il Cinghiale quale specie estranea al contesto faunistico regionale, la cui presenza è ovunque di notevole impatto e problematicità, che deve essere gestita con l’obiettivo di minimizzare e compensare i danni e gli impatti che provoca. Tale documento, così come il conseguente primo piano di gestione sperimentale venatoria della specie in limitati contesti territoriali della provincia di Verona, è stato pienamente condiviso ed approvato dall’ISPRA, che ha espresso in proposito parere totalmente favorevole. Anche questo, quindi, è un successo dell’attuale Giunta regionale. Ricordo peraltro che sono il primo e unico assessore regionale ad aver voluto convocare tutte le Associazioni venatorie per un confronto sul calendario venatorio.

A cura dell’Ufficio Stampa della Regione Veneto

http://www.regione.veneto.it
 

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