CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

max_fior ha scritto:
http://www.migratoria.it/forum/notizie-venatorie/deroghe-veneto-t17199-990.html

reinserisco questo link per ricordarvi cosa abbiamo avuto la scorsa stagione, x quelli che dicono che questi sono contro la caccia consiglio di mangiare un po' di piu' pesce che aiuta molto la memoria................


discorso calendario;x me chiunque calendario fosse uscito qualcuno avrebbe avuto lo stesso qualcosa da dire, e noi qua' ad incazzarci per loro che giocano a farsi gli sgambetti di turno contro l'avversario solo per i nostri voti. mah


max lo sai che l'anno scorso son stato il primo ad applaudire per il lavoro fatto.Per quest'anno no.
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Devo spiegarmi proprio male.
Voi parlate di qualche gg in più o in meno.
Suvvia .... !!!!!!!
Il braccio di ferro è nel far valere la volontà delle regioni nel partorire il calendario come meglio reputano (sia politicamente ovvero usi locali che faunisticamente poichè l'Italia è lunga e le esigenze svariate) contro quella "ufficiale e ministeriale" che con l'ausilio dei Kc e di Ispra vogliono imporre il loro verbo a tutto il mondo venatorio piegandone la forza politica e sociale e poi facendone quello che gli pare e piace. Questo è la lotta senza quartiere. E la recente conferenza delle regioni dove un rappresentante pugliese con l'avallo della dirigenza (sia chiaro dirigenza e non associati) di una ass.ne venatoria e tutte le ass.ni verdi Legambiente in testa una puntata ove hanno cercato di far passare x volontà dei cacciatori l'adeguamento al verbo ispra/lipu. Li si vince o si muore.
In questo tenzone è semplicemente assurdo e impossibile pensare di puntare al massimo e di non cedere su qualche compromesso, soprattutto ove i dati non sono favorevoli. esempio i tordi. Poichè i KC dicono non oltre la seconda decade di gennaio e non vi sono studi favorevoli (li si stanno preparando ma al momento il contrario non è documentabile) NON si può sperare di andare oltre. Lo si può fare con atto di forza di un legislatore regionale il quale NON può forzare tutto deve, da politico, mediare trovare le possibilità favorevoli e praticabili ed evitare di scatenare controreazioni che poi magari l’anno dopo ci fanno perdere anche quello che era consolidato da anni.
In pratica riuscire ad aumentare specie in preapertura, allungare il periodo venatorio (si apre altra finestra… vedete se è poco) , contenere i danni (richiesta di togliere o almeno diminuire drasticamente la pressione sull’allodola) e far valere la propria indipendenza legislativa è un risultato non disdegnabile nella SITUAZIONE SOCIALE ITALIANA. E ora verranno le deroghe cercando di arrivarci con quanti più consensi possibili per strappare, piccoli passi alla volta, altre possibilità. Magari centrando meglio il prelievo (per es. non ha senso lasciare a un selettore o a un lepraiolo la possibilità di 20 pispole mentre un capannista se ne avesse di più sarebbe molto più soddisfatto…. ovvero ad ognuno il suo).
Certo il timore che ogni concessione sia un’evirazione è fondato ma credo sia il momento, e bisogna darne atto anche a politici come Berlato che hanno avuto il coraggio di andare contro corrente ( per quello che mi riguarda credo sia un atto dovuto nei suoi confronti), di provare a dare per avere, dimostrare di essere pronti a gestire non a pretendere anche se con il radicalismo animalista il muro contro muro rimane primaria scelta.
Non sarà il miglior calendario ma pensate sinceramente che si sarebbe potuto far molto meglio?
Al contrario se domani passasse un calendario che permettesse la caccia dal 1 settembre al 10 marzo come la 968 del 77 quanto tempo ci vorrà secondo voi xchè ottengano un referendum abrogativo? Sia chiaro nessun terrorismo spicciolo dico solo che gli estremi sono pericolosi e in ogni società il compromesso è alla base del vivere e in questo quadro cerchiamo di tirare dalla ns parte, agli altri la loro parte.
Certo queste parole possono passare x difesa d'ufficio o interessata ma al di la delle vs opinioni sul sottoscritto provate a ragionarci sopra e ditemi se non è il caso di respirare a fondo prima di partire in quarta e chiedersi realmente dove vogliamo parare se, come me, intendete veramente continuare ad andare decentemente a caccia di veri selvatici in vero ambiente.
Gabriele
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Io mi domando cos'hanno in testa Stival e i dirigenti degli ambiti... la ****?!!? scusate i termini ma sono proprio ****!!

Sei votato e pagato dai cacciatori e cosa fai? metti restrizioni!! Ma porca **** se stai fermo e fai come si è sempre fatto prima di te fai meno danni!!! E invece no vuoi fare il bello e ti inventi ste cazzate... ma che cacciatori volete che vi voti ancora!?!
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Questi toni non mi piacciono e sinceramente un pò mi sorprendono...
Si perchè l'assessore ancora per qualche anno ha il coltello dalla parte del manico e se lo fanno incaz@@re chi ci rimette? Sempre e solo noi!
Poi, da ACV convinto mi spiace sentire toni politicizzati del genere: "il leghista e i suoi consiglieri" o frasi simili...ci fosssero le elezioni alle porte capirei(ma non condividerei)! Adesso occorre ricominciare col solito balletto Pdl vs Lega? Poveri noi!!
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

botahv79 ha scritto:
per una volta non son d'accordo con Max, i 15 giorni dei turdidi per me son un furto_Ora e' toccato a loro, il prossimo anno per lo stesso motivo, potra' toccare a tutti gli anatidi stando a quando dice ispra, mi spiace ma non son d'accordo con voi.


lasciale stare quando sono piene di fame........... :wink:
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Ricorso al Tar contro i cacciatori
IL CASO. Nel mirino il calendario venatorio
Le Associazioni protezioniste attaccano Venezia perché non è stata ridotta la stagione a scapito delle specie a rischio estinzione
24/07/2011 E-MAILPRINT
A

Sono numerosi in provincia gli appassionati della caccia
«Il calendario venatorio appena approvato dalla regione Veneto è illegittimo perché non ha tenuto minimamente conto di una direttiva Europea e di una legge dello Stato, che prevede limitazioni consistenti per le specie in difficoltà e pertanto agiremo in sede amministrativa con un ricorso al Tar per farlo sospendere».
Le Associazioni protezionistiche imbracciano il codice e il portavoce Renzo Rizzi annuncia le vie legali per contrastare la decisione regionale. «Analizzando il contenuto del nuovo calendario venatorio - aggiunge - si nota subito che come sempre a rimetterci è la fauna selvatica, il calendario, non ha sicuramente quello stile di rispetto faunistico, che ci impone la situazione attuale di criticità e rischio di estinzione in cui versano molte specie di animali».
Da quest'anno, insistono i protezionisti, si sarebbe dovuto prevedere l'obbligo da parte dello Stato ed ancor più delle Regioni, di vietare la caccia nei periodi di riproduzione e migrazione degli uccelli selvatici e l'obbligo di mantenerne o riportarne le popolazioni ad uno «stato di conservazione soddisfacente», mentre in realtà non è avvenuto.
In sostanza, Rizzi pone l'accento sul fatto che la Regione avrebbe dovuto ridurre la stagione di caccia e proteggere molte specie di uccelli, prima cacciabili, ora a rischio di scomparire. «Invece per salvaguardare gli interessi della potente lobby dei cacciatori - analizza -, si rinvia l'intento del legislatore, che auspica un modo diverso di interpretare la caccia, dove lo spirito guida sarebbe quello di "riempire i cieli " ed abbandonare molte modalità barbare ed anacronistiche». «La Regione, di qui l'azione legale al Tar, - attacca Rizzi - non rispettando le direttive e le leggi, continua a non tenere conto dell'importante documento dell' Ispra per la stesura dei calendari, continua a ritenere cacciabili specie a rischio come il combattente, la moretta, la canapiglia, la pernice bianca, la tortora selvatica e altre ancora, a testimonianza che nei fatti nel mondo degli appassionati di Diana non esiste interesse alla tutela dell'ambiente e delle specie più a rischio. E le cose vanno peggio quando si insiste a volere aumentare la durata della stagione da settembre a febbraio, invece di prevedere l'apertura il 1° ottobre e la chiusura verso il 20 gennaio come previsto dai documenti dell'Ispra». Per questo le Associazioni protezioniste si dicono "costrette" a cercare giustizia al Tar del Veneto nel tentativo di limitare le specie cacciabili.
«Gli animali selvatici, specialmente nel Vicentino dove più alto è il numero dei cacciatori - conclude Rizzi - sono costantemente sotto assedio. Le associazioni dei cacciatori, coadiuvate dai politici di riferimento, sono all'offensiva per arraffare l'ultima tessera o l'ultimo voto. È uno spettacolo poco edificante, che porta ad esempio un assessore della provincia pagato con denaro pubblico a diventare costantemente "il sindacalista dei cacciatori più estremisti" ».

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stori ... acciatori/
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

DeRed ha scritto:
vogliamo parlare del colombaccio che sta aperto il 2-3 settembre e poi riapre a ottobre?! il motivo??

Berlato deve finirla di mandare comunicati, perchè non valgono niente!! Deve alzare il sedere da bruxelle e sedersi o a Venezia o a Roma!

Davide, capisco la tua inca@@atura, ma devi ammettere che gli unici che hanno avuto il coraggio di contestare esprimendo mettendo nero su bianco sono stati SERGIO BERLATO e MARIA CRISTINA CARETTA, altri dirigenti venatori, non solo non la pensano come noi, ma adirittutra sono i complici (vedi alcune consulenze) se non gli artefici visto lo stampo del calendario.
Ti sei chiesto perchè non c'è un comunicato di dissenso dell:
ANUU, FIDC, ARCICACCIA, ENALCACCIA, LIBERACACCIA, ITALCACCIA?
Perchè Cacciambiente, non si è ancora espresso in merito al calendario venatorio del veneto?
Non è vero che i comunicati non servono a niente, tempo al tempo e vedrai ......
Sul fatto che Berlato non serva niente a Bruxelles, la penso come te, credo sia più utile a Roma o a Venezia, ma è solo la mia opinione, dietro come ben sai ci sono altri problemi politici, che mi ci vorrebbe due ore solo a spiegarlo.
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Treviso, lì 22 luglio 2011
Al Presidente della Provincia di Treviso
Dott. Muraro Leonardo
All’assessore provinciale alla caccia della Provincia di Treviso
Dott. Lorenzon Mirco
e p.c.: Al Presidente della Giunta regionale del Veneto dott. Luca Zaia
agli Assessori regionali
ai Consiglieri regionali del Veneto
Le associazioni aderenti al Coordinamento delle Associazioni Venatorie della provincia di Treviso,
riunitesi a Treviso in data 22 luglio 2011, hanno unanimemente deciso di formalizzare la propria
posizione sul metodo utilizzato nella formulazione del calendario venatorio regionale per la
stagione 2011/2012 che ha comportato restrizioni e penalizzazioni ingiustificate all’attività
venatoria non condivise dalla stragrande maggioranza dei cacciatori trevigiani.
Le scriventi associazioni esprimono il loro formale dissenso sul metodo utilizzato dall’assessorato
provinciale alla caccia della provincia di Treviso che, dopo aver assunto degli impegni con il mondo
venatorio trevigiano a seguito di un apposito incontro tenutosi a Treviso in data 16 giugno u.s., è
venuto meno agli impegni assunti, inviando alla Regione una richiesta di regolamentazione
dell’attività venatoria totalmente diversa rispetto a quella concordata nel corso della sopracitata
riunione.
A giustificazione di questa incoerente posizione assunta, l’assessorato caccia della provincia di
Treviso utilizza l’esito di un “ fantomatico referendum “ che sarebbe stato indetto tra tutti i
cacciatori iscritti agli Ambiti Territoriali di Caccia della provincia.
A tale proposito, le scriventi associazioni venatorie, dopo attente verifiche fatte presso i propri
associati, ritengono di dover richiedere formalmente alla provincia di Treviso la documentazione
relativa al sopracitato “fantomatico referendum”, sia per quanto riguarda le modalità di indizione
dello stesso, il numero dei soggetti interpellati, il numero delle risposte pervenute alla provincia
entro la data del 12 luglio u.s, gli strumenti di controllo attivati dalla provincia di Treviso per
assicurare il regolare svolgimento del “fantomatico referendum” e per impedire la manipolazione
dei dati raccolti.
Firmato:
Coordinamento delle Associazioni Venatorie della provincia di Treviso Anche Treviso stà contestando Stival e per fortuna che sono leghisti .
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Ho qualche notizia.
L'ambito di Portogruaro avrà delle restrizioni di giorni e orari (sto parlando della provincia di Venezia)
Per gli altri 4 ambiti non cambierà niente rispetto all'anno scorso
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

magasso ha scritto:
Devo spiegarmi proprio male.
Voi parlate di qualche gg in più o in meno.
Suvvia .... !!!!!!!
Il braccio di ferro è nel far valere la volontà delle regioni nel partorire il calendario come meglio reputano (sia politicamente ovvero usi locali che faunisticamente poichè l'Italia è lunga e le esigenze svariate) contro quella "ufficiale e ministeriale" che con l'ausilio dei Kc e di Ispra vogliono imporre il loro verbo a tutto il mondo venatorio piegandone la forza politica e sociale e poi facendone quello che gli pare e piace. Questo è la lotta senza quartiere. E la recente conferenza delle regioni dove un rappresentante pugliese con l'avallo della dirigenza (sia chiaro dirigenza e non associati) di una ass.ne venatoria e tutte le ass.ni verdi Legambiente in testa una puntata ove hanno cercato di far passare x volontà dei cacciatori l'adeguamento al verbo ispra/lipu. Li si vince o si muore.
In questo tenzone è semplicemente assurdo e impossibile pensare di puntare al massimo e di non cedere su qualche compromesso, soprattutto ove i dati non sono favorevoli. esempio i tordi. Poichè i KC dicono non oltre la seconda decade di gennaio e non vi sono studi favorevoli (li si stanno preparando ma al momento il contrario non è documentabile) NON si può sperare di andare oltre. Lo si può fare con atto di forza di un legislatore regionale il quale NON può forzare tutto deve, da politico, mediare trovare le possibilità favorevoli e praticabili ed evitare di scatenare controreazioni che poi magari l’anno dopo ci fanno perdere anche quello che era consolidato da anni.
In pratica riuscire ad aumentare specie in preapertura, allungare il periodo venatorio (si apre altra finestra… vedete se è poco) , contenere i danni (richiesta di togliere o almeno diminuire drasticamente la pressione sull’allodola) e far valere la propria indipendenza legislativa è un risultato non disdegnabile nella SITUAZIONE SOCIALE ITALIANA. E ora verranno le deroghe cercando di arrivarci con quanti più consensi possibili per strappare, piccoli passi alla volta, altre possibilità. Magari centrando meglio il prelievo (per es. non ha senso lasciare a un selettore o a un lepraiolo la possibilità di 20 pispole mentre un capannista se ne avesse di più sarebbe molto più soddisfatto…. ovvero ad ognuno il suo).
Certo il timore che ogni concessione sia un’evirazione è fondato ma credo sia il momento, e bisogna darne atto anche a politici come Berlato che hanno avuto il coraggio di andare contro corrente ( per quello che mi riguarda credo sia un atto dovuto nei suoi confronti), di provare a dare per avere, dimostrare di essere pronti a gestire non a pretendere anche se con il radicalismo animalista il muro contro muro rimane primaria scelta.
Non sarà il miglior calendario ma pensate sinceramente che si sarebbe potuto far molto meglio?
Al contrario se domani passasse un calendario che permettesse la caccia dal 1 settembre al 10 marzo come la 968 del 77 quanto tempo ci vorrà secondo voi xchè ottengano un referendum abrogativo? Sia chiaro nessun terrorismo spicciolo dico solo che gli estremi sono pericolosi e in ogni società il compromesso è alla base del vivere e in questo quadro cerchiamo di tirare dalla ns parte, agli altri la loro parte.
Certo queste parole possono passare x difesa d'ufficio o interessata ma al di la delle vs opinioni sul sottoscritto provate a ragionarci sopra e ditemi se non è il caso di respirare a fondo prima di partire in quarta e chiedersi realmente dove vogliamo parare se, come me, intendete veramente continuare ad andare decentemente a caccia di veri selvatici in vero ambiente.
Gabriele


ti sei spiegato anche troppo bene, la cosa che di tutto questo a me non piace per niente e' l'infangarsi (per non dire altro) per scopi solamente personali e non lavorare assieme per i nostri interessi...........
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

max_fior ha scritto:
botahv79 ha scritto:
per una volta non son d'accordo con Max, i 15 giorni dei turdidi per me son un furto_Ora e' toccato a loro, il prossimo anno per lo stesso motivo, potra' toccare a tutti gli anatidi stando a quando dice ispra, mi spiace ma non son d'accordo con voi.


lasciale stare quando sono piene di fame........... :wink:


Bravo! [eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif]
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Si Rudi ma devi guardare il calendario con un'altra ottica non solo quella delle date.
Te l'ho già detto a febbraio col cavolo che si fanno prendere i colombacci sono diventati pluri laureati.
Beccaccie idem anzi non ce ne sono...
Tudidi invece sono ancora in fase di migrazione.
Ti faccio l'esempio
L'anno prossimo ci troviamo questo:
Allodola si caccia in preapertura fino a fine ottobre.....
tu mi diresti sono matti.....
Stessa cosa adesso cacciamo i colombacci in preapertura che hanno ancora i piccoli...fino a febbraio...inavicinabili
Che senso ha?
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Bekea ha scritto:
Tilo, non hanno chiuso la caccia hanno solo accorciato 8 gg di caccia alla Cesena.....

Mammamia che drammatici!!!!!!!

Rudi, ma il prossimo anno cosa dobbiamo rinunciare?????? Se ogni anno rinunciamo a qualcosa...... come finirà fra qualche anno. P.S. Io non sono ottimista come Rudi. [26] [26] [26][/quote]


Azzo deve ancora iniziare questo e già si pensa al prossimo????
per quanto ne sappiamo, tra un anno la caccia potrebbe essere chiusa.......
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

lucav ha scritto:
Si Rudi ma devi guardare il calendario con un'altra ottica non solo quella delle date.
Te l'ho già detto a febbraio col cavolo che si fanno prendere i colombacci sono diventati pluri laureati.
Beccaccie idem anzi non ce ne sono...
Tudidi invece sono ancora in fase di migrazione.
Ti faccio l'esempio
L'anno prossimo ci troviamo questo:
Allodola si caccia in preapertura fino a fine ottobre.....
tu mi diresti sono matti.....
Stessa cosa adesso cacciamo i colombacci in preapertura che hanno ancora i piccoli...fino a febbraio...inavicinabili
Che senso ha?
Luca hai ragione dare il colombaccio il 3-4 per poi taglierlo sino al 1 ottobre non serve a una mazza. Per le beccacce sono contrario alla tua tesi in quanto come sai caccio sino a giugno e ti confermo che di beccacce ne vedo parecchie sino a marzo.
Lassa stare el Rudi ormai è FIDELIS NEI SECOLI, poi quando tocca con mano si scotta da solo.
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

marco5 ha scritto:
Sul fatto che Berlato non serva niente a Bruxelles, la penso come te, credo sia più utile a Roma o a Venezia, ma è solo la mia opinione, dietro come ben sai ci sono altri problemi politici, che mi ci vorrebbe due ore solo a spiegarlo.
Pe r me l'unica associazione seria e che fa qulcosa per noi è ACV, anche se a volte non ne condivido i toni.

Siamo veramente in molti in ACV che pensano che berlato dovrebbe sedersi in italia.. il problema principale è che in europa ci vai con un voto nominativo a roma e regione no.
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

richicario ha scritto:
mi permetto di prendere parte alla discussione, intanto mi sembra che scagliarsi contro la lega o contro il pdl sia la cosa più assurda che possiamo fare. I comunicati la Caretta o Berlato li devono fare contro gli animalisti o contro i parlemantari che non mantengono le promesse. Poi è l'ora di dire basta alle strumentalizzazioni perchè la signora caretta ben sa che la beccaccia negli anni precedenti si cacciava fino il 31/12. Ben sa che 2 giorni (seppur poco, ma pur sempre i primi) fanno comodo i pre-apertura per sparare ai colombacci. dovrebbe sapere che una settimana in più a febbraio (sebbene a pocchissime specie) era solo una promessa miraggio di qualcun altro nelle passate amministrazioni, comunque sia è un inizio per il futuro. Se poi voi vedete la medaglia dal'altro lato non ci posso fare niente. Fatto sta che alcuni cambiamenti come 10 allodole per il mese di settembre, sono modifiche serie e pensate per far fronte ad un ricorso ambientalista che sarebbe molto più dannoso di perdere la possibilità di segnare le allodole quando ancora il passo non cè. Per la stanziale: io approvo con felicità la scelta delle riduzioni delle giornate (solo per la stanziale e nn per la migratoria), perchè quando esco con il cane ho il piacere di incontrare selvaggina e non vedere al contrario tutto distrutto in una settimana. poi non è colpa dell'ass. regionale delle riduzioni di tempi anche se fosse, perchè al contrario di quello che veniva prima è stata data facoltà agli ambiti di decidere orari e tempi di caccia! SU SU MEDITATE GENTE CHE I COMUNICATI SERVONO SOLAMENTE PERCHE' SIAMO IN PERIODO DI TESSERAMENTO E QUALCUNO STA PERDENDO QUALCHE TESSERA! QUALCOSA PUOO' ANCHE ESSERE SBAGLIATO MA DI SICURO NON E' UN CALENDARIO COSI MALVAGIO COME CI VUOLE FAR PASSARE QUALCUNO! ORA ATTENDIAMO LE DEROGHE, ANCHE SE SONO GIA' CONVINTO CHE LA SIGN.RA CARETTA CI PRESENTERA' UN BEL COMUNICATO CONTRO CHI CI FARA' SPARARE AI FINKI!

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Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

Buona sera ragazzi, scusate se mi intrometto ma al mio paese c'è un detto che recita cosi (la goccia continua fa il fosso) una rinuncia oggi un'altra domani e la nostra passione andrà a farsi benedire.Saluti [6] [6] [6]
 
Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012

secondo me il problema è che nn essendo esperto in materia...almeno così sembra c'è semper il rischio che si faccia abbindolare da chi gliela racconta meglio...poi secondo me, è inutile e controproducente che certe decisione riguardanti la zona alpi per esempio, vengano prese da Venezia...quando nn si conosce minimamente il territorio e le sue problematiche/caratteristiche...
 
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