(omissis...)
1) lo stesso universo venatorio da te citato non si capacita ancora come facciano taluni a cacciare con il cal 20 anatre e colombacci e come diavolo sia possibile che i PH di inizio secolo sorso abbattessero elefanti con il 7x57.
(omissis...)
Un appunto senza entrare piu' nella discussione della validita' o meno del .223 per i cinghiali:
L'unico cacciatore di professione che usava il 7x57 era Karamojo Bell, che con quel calibro e le palle militari FMJ lunghe e affilate che sparava otteneva una penetrazione eccezionale attraverso ossa pesanti fino a raggiungere il cervello del pachiderma. Ma Bell aveva studiato a fondo l'anatomia del cranio dell'elefante, e avava imparato a raggiungerlo con una palla da qualsiasi angolo e direzione, pur preferendo sempre il tiro relativamente ravvicinato colpendo fra occhio e foro auricolare. Un tiro veramente chirurgico, considerando che a causa dell'altezza del pachiderma, l'angolo di tiro varia di molto a seconda della distanza. Quindi sia in quel punto che nel tiro frontale bisogna tirare un po' piu' in alto se piu' lontani, piu' in basso se piu' vicini. Ma anche i "chirurghi" migliori vengono denunciati ognii tato per malasanita', e Bell non fu un'eccezione. Ci furono momenti epici in cui un elefante colpito male lo carico'. Riusci' sempre a scamparla, in qualche modo, a volte con un fucile di calibro piu' adatto preso dalle mani del portatore al momento del bisogno. E poi non e' vero che cacciasse sempre gli elefanti col 7x57. A volte usava un calibro maggiore piu' adatto. Comunque sia, non e' un caso se da molto tempo tutti (o quasi tutti) gli stati africani che consentono la caccia hanno proibito calibri e cartucce inferiori al .375 H&H, considerato il calibro minimo per i pericolosi Big Five. Ma anche cosi', i calibri usati sono quasi sempre molto piu' potenti, dal .416 Rigby e ..416 Ruger, al .577 e .600 NE, ecc. Come ho scritto tempo fa, si puo' cucinare un pesce piccolo in una padella grossa, ma non un pesce grosso in una padella piccola. Infatti spesso durante un safari quelli che vogliono (chissa' perche' mai) incarnierare un dik-dik, un'antilope grossa come un leprone ungherese, usano lo stesso fucile usato per gli elegfanti e i bufali. A parte il fatto che non si sa mai che bestiaccia puoi incontrare, la palla grossa e durissima da elefanti fa un bel buco nel dik-dik--un buco piu' grosso di quanto ne farebbe una palla di .223 R espansa il piu' possibile, una palla, quella del .223, che sarebbe pero' ben adatta ad un animale della taglia del dik-dik, dei babbuini, delle gazzelle Thompson, degli impala. E dei caprioli italiani. Per questi animali anzi sarebbe divertente usare un fucilino leggero come un .223, praticamente senza rinculo--a patto di avere un P.H. con un express cal. .416 in caso si presentasse qualche bestiaccia incazzata per motivi suoi personali.
E, per amore di verita' storica, prima dei calibri piu' piccoli e veloci che arrivarono in Africa con le polveri infumi (prima la cordite e poi il resto), i cacciatori del Diciannovesimo Secolo usavano calibri enormi, prima ad avancarica, e poi a retrocarica, con palle grosse e pesantissime. Come penetrazione non erano un granche', perche la palla era di piombo nudo e rotondeggiante. Ma la potenza d'urto in chilogrammetri, o footpounds, o chiamala come vuoi era incredibile. Un elefante colpito in fronte da una palla del genere, anche se non penetrava fino al cervello, era come se gi fosse caduto un macigno in testa. Quasi di sicuro crollava stordito, o almeno si fermava, dando il tempo al cacciatore di sparargliene un'altra (ed un'altra, e un'altra ancora--i portatori gli porgevano fucili carichi) finche' non esalasse l'ultimo respiro sotto la grandine di kazzotti formidabili. Ma c'era un prezzo da pagare. I fucili usati erano pesantissimi (ma i portatori costavano poco, a quei tempi, ai sahib inglesi o tedeschi), ed il rinculo era pazzesco. Anche alla velocita' moderata di quelle bocce di piombo, il rinculo faceva quasi altrettano male al cacciatore di quanto la palla ne facesse alla preda... Pensa a doverne sparare cinque o sei di seguito ad un elefante duro a morire!