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Re: Controllo telefono cellulare???
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Concordo in pieno.
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Bè..... e allora fischia davanti a me!!:mrgreen:
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Più chiaro di così!!!!!
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E' praticamente impossibile. Se stai parlando della stessa persona, che commette un reato. Una persona, non può essere giudicata due volte per lo stesso reato. Se invece parli di persone diverse, che hanno commesso lo stesso reato, in due regioni diverse, quindi di competenze di due tribunali, allora ti do ragione.
Ragazzi piano. Fermo restando il contenuto di c.p., c.p.p. e leggi complementari, c'è comunque da considerare l'interpretazione della norma e l'uso concreto che se ne può fare nel contesto di un controllo di polizia. Mi spiego. L'art. 352 c.p.p. parla si di flagranza di reato. Ma ciò non significa che se sto usando il cellulare come richiamo e alla vista dei forestali lo spengo questi non mi possano perquisire e sequestrare l'apparecchio. Sarebbe come dire che durante un controllo antidroga le ff.oo. assistono a una cessione di stupefacente e al loro appalesarsi basta che il pusher getti la roba per terra per farla franca.
Se il reato viene consumato e le ff.oo. vi assistono, magari in quanto sono in attività di appostamento, hai voglia a dire che è abuso d'atti d'ufficio, perquisizione arbitraria, ecc...
Quanto alle garanzie difensive previste dagli artt. 359 e 359 bis c.p.p.(avviso di garanzia e sul diritto alla difesa) queste sono un passo successivo, che subentra al momento del sequestro d'iniziativa (in quanto atto garantito in cui il difensore ha diritto ad assistervi). Al momento del controllo, prima di una eventuale perquisizione, gli operanti DEVONO avvisare il soggetto controllato che è suo diritto farsi assistere da un legale (ex art 114 disp. att. c.p.p.) o da altra persona purché idonea ai sensi dell'art. 120 c.p.p., purché in entrambi i casi prontamente reperibili.
Queste cosette, purtroppo sconosciute ai più, è sempre buona norma saperle, infatti a mio padre gliele ho spiegate dicendogli, nel dubbio, di farmi subito una chiamata al cellulare...
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Concordo in pieno.
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Francesco, scusa, ma allora non abbiamo la stessa concezione della "perquisizione". Tu non puoi "sentire il canto degli uccelli" e non trovandoli desumi che io faccia uso di registratore. Potrei essere uno che sa fischiare bene!! Ti apposti e lo sorprendi!!! Se lo perquisisci "cerchi" quello che hai visto, non quello che hai supposto!! Tieni conto che la perquisizione, TUTTE, e' un atto che va ad aprire un procedimento penale!!!! In caso negativo, il PM chiedera' l'archiviazione con conseguenze a ruota libera. Perche' al cacciatore la Questura non rinnovera' il porto d'armi, salvo poi prendere atto dell'archiviazione, e gli avvocati ti mangeranno. Non troverai mai una guardia che ti perquisisce per i motivi che tu hai detto. Fara' cose ha fatto con l'amico del post: mi fai vede il cellulare?? No!? Va bene grazie lo stesso!! Ma se tu hai visto che faceva uso del richiamo elettrico, non lo chiedi, lo perquisisci volente o nolente.
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Bè..... e allora fischia davanti a me!!:mrgreen:
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Enzo ma stiamo parlando di una perquisizione da fare per addivenire ad un eventuale ricerca di un corpo di reato.. Io per esempio se vado a fare un controllo ad un cacciatore, gli chiedo il PDA ed il tesserino.. non vado mica a cercare nel telefono se ha degli MP3 oppure altri file musicali che se riprodotti producono canti di uccelli se non ci sono dei sospetti a monte..
Quindi la Forestale che va a fare un controllo semplice diciamo, dopo aver controllato il pda e altro se ne va. Ora diverso è invece come ho detto se, si apposta e sente un canto di un uccello ... va li e non trova le gabbie. Allora è chiaro che per capire da dove viene quel canto ti perquisisce e vede se sei in possesso di un registratore o altro mezzo per riprodurre suoni. (in questo caso un cellulare) A quel punto è logica, a mio avviso, una perquisizione con tutte le garanzie di legge per addivenire alla ricerca della prova di un eventuale registratore e se ti controllano il cellulare e ti trovano dei canti ti sequestrano il tutto senza se e senza ma.
Io la penso così..
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Più chiaro di così!!!!!
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La polizia giudiziaria, applica la legge e non la interpreta. Spetta al giudice interpretarla. Infatti, a Roma ti condannano e per lo stesso reato a Milano ti assolvono. La giurisprudenza ne e' la prova evidente. Quello che noto, non solo qui ovviamente, e' il digiuno delle più elementari regole che sono essenziali per chi porta un'arma. Si parla con estrema leggerezza di atti che limitano la libertà personale come se fosse pacifico che una guardia possa svuotarti le tasche senza dare conto a nessuno. Non e' così. Ad ogni modo io faccio sempre il discorso al contrario: se porto il coltello in tasca, può capitare che mi perquisiscano. Se ho sparato ad un selvatico protetto, può capitare che le guardie mi abbian osservato e mi attendono per perquisirmi. Non so se ho reso l'idea!!
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E' praticamente impossibile. Se stai parlando della stessa persona, che commette un reato. Una persona, non può essere giudicata due volte per lo stesso reato. Se invece parli di persone diverse, che hanno commesso lo stesso reato, in due regioni diverse, quindi di competenze di due tribunali, allora ti do ragione.