Riprendendo il discorso iniziato giorni fa, descrivo di seguito la componentistica e le modalità di assemblaggio usuali per confezionare le cartucce a contenitore capovolto, allegando alla fine anche qualche foto esplicativa.
BOSSOLI:
I bossoli maggiormente impiegati per questo genere di munizioni sono i Fiocchi in plastica da 70 mm, in quanto presentano un tubo più consistente rispetto agli altri, di altezza 70 mm rigorosamente non svasati in modo da consentire una corretta orlatura che avvolga senza imperfezioni il bordino esterno della borra tubo, mentre gli inneschi principalmente adottati sono il 615 ed il 616 in funzione del propellente e del tipo di assetto utilizzato.
POLVERI:
La polveri impiegate generalmente sono monobasiche di tipo semivivace (adatte a 32 gr. di pallini) oppure semiprogressive (adatte a 36 gr. di pallini) a seconda dell’assetto necessario per la distanza per la quale si vuole mettere a punto la cartuccia.
BORRE E CONTENITORI DEI PALLINI:
Il borraggio usualmente impiegato è meglio descritto ed identificato nelle foto che seguono, ho omesso volontariamente di descrivere altri artifici vari in quanto sono componenti autocostruiti lavorando varie tipologie di vecchie borre ormai in disuso di difficile realizzazione che possono rappresentare qualche rischio per chi non sia abbastanza avvezzo a questo genere di caricamenti.
DOSAGGI ED ASSETTI:
Considerato che l’efficacia ed il corretto funzionamento di tale genere di munizioni (contrariamente a quanto ci induce a credere il mercato) è strettamente legato alle caratteristiche dell’arma impiegata (lunghezza canna, foratura e strozzatura) va da sé che è impossibile avere una cartuccia universale che abbia un funzionamento sicuro in ogni tipo di arma (vi assicuro che non esiste) men che meno consigliare un dosaggio od assetto, pertanto mi limito semplicemente a fornirvi delle indicazioni di base da cui partire per mettere a punto la vostra cartuccia che deve essere per forza di cose effettuata nella propria arma mediante prove e riprove sul campo, con una buona dosa di pazienza.
Dopo pochi colpi sparati, vi renderete benissimo conto, seguendo i principi che ho descritto nel post precedente, delle modifiche che dovrete apportare all’assetto per mettere a punto la vostra cartuccia.
Nello specifico:
Per tiri a distanze comprese tra 60 e 80 mt. vengono impiegati propellenti monobasici x32 abbinati ad un innesco 616 nella dose di 1,50-1,60 con una grammatura variabile da 28 a 30 gr. di pallini.
Per tiri a distanze comprese tra 100 e 120 mt. vengono impiegati propellenti monobasici x36 abbinati ad un innesco 615 nella dose di 1,80-1,90 con una grammatura variabile da 32 a 34 gr. di pallini.
ASSEMBLAGGIO DELLA CARTUCCIA:
Inserita la polvere nel bossolo la si assesta in piano con qualche colpo sul piano di lavoro, si introduce a sicuro contatto la bior pallettoni od il complesso couvette-borra, si versano i pallini e si introduce la borra tubo capovolta, si ruota la cartuccia di 180° tenendola tra pollice ed indice (pollice sul fondello ed indice sulla borra tubo) e si danno dei colpetti sul bossolo con il calcone in prossimità dei pallini in modo da farli assestare bene dentro la tubo, facendo una lieve pressione con l’indice sulla sommità della tubo in modo che scenda mentre si assestano i pallini, quindi si effettua una orlatura tonda leggera con bobina piana in acciaio avendo cura di non pressare troppo, l’orlatura deve semplicemente ricoprire il bordino esterno della tubo senza sprofondare, se l’altezza del borraggio utilizzato è corretta la cartuccia finita deve misurare tra 64,5 e 65,5 e la borra deve risultare il leggera tensione.
Spero di essere stato abbastanza chiaro ed utile a chi intendesse cimentarsi a confezionare questo genere di munizioni, vi assicuro comunque che i primi risultati vi ripagheranno della fatica e del tempo perso ad effettuare le opportune prove.
Buon divertimento ed in bocca al lupo.
Un salutone a tutti.
Carmelo.