Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

Nunzio ha scritto:
con la bottiglia da fermo? e che difficoltà c' è con una carica a pallini?

tu dici?????????' prova e dacci la risposta, vedi che devi rompere una bottiglia di vetro a 130 metri [rire.gif]
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

A 130 metri la bottiglia viene coperta completamente dal mirino, questo per farti capire! Tra l'altro molte volte può accadere che senti arrivare il piombo alla bottiglia, ma la forza residua dei pallini è troppo bassa da rompere il vetro; no, certamente non è facilissimo come può sembrare!

Saluti
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

Il nostro regolamento in abruzzo prevede che per ogni iscrizione si devono fare 3 tiri ,quindi per ottenere il punteggio massimo ne devi rompere non solo 1 ma 3 alla distanza massima prefissata e le bottiglie rotte per essere valide o si devono rompere completamente o devi ''accorciarla'' in pratica se l'altezza rimane invariata non viene considerata rotta.così facendo il punteggio viene determinato dai metri esempio se rompo 2 bottiglie a 100mt e una a 95mt il punteggio da me ottenuto sarà 295.
Le cartucce finite devono pesare meno di 56 grammi l'una e non devono essere a palla unica.
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

con la bottiglia da fermo? e che difficoltà c' è con una carica a pallini?
Anche TEX Willer a quella distanza avrebbe qualche problema.......................ciaoo
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

vik80 ha scritto:
Il nostro regolamento in abruzzo prevede che per ogni iscrizione si devono fare 3 tiri ,quindi per ottenere il punteggio massimo ne devi rompere non solo 1 ma 3 alla distanza massima prefissata e le bottiglie rotte per essere valide o si devono rompere completamente o devi ''accorciarla'' in pratica se l'altezza rimane invariata non viene considerata rotta.così facendo il punteggio viene determinato dai metri esempio se rompo 2 bottiglie a 100mt e una a 95mt il punteggio da me ottenuto sarà 295.
Le cartucce finite devono pesare meno di 56 grammi l'una e non devono essere a palla unica.
In che data c'è la gara e dove,sono nei paraggi prossimamante.......ciaoooooo
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

Nunzio ha scritto:
proprio non capisco
ciao, se ci spieghi cosa non capisci cercheremo di spiegarti meglio.....non ho mai partecipato ad una gara ma ho visto più tiri....
se non ti spieghi meglio sembra che non ti rendi conto di cosa vuol dire sparare a quelle distanze o che non hai mai visto una rosata di un fucile....
se ricarichi ed hai fatto delle prove alla placca converrai con me che le difficoltà con cartucce standard ci sono già a 40 mt......figurati a 130 dove devi calcolare la distanza di capovolgimento del contenitore, l'energia residua e velocità per poi capire l'alzo da dare a quelle distanze ( che è notevole...non hai un 30-06 )......come vedi le difficoltà sono tante.....e non si spara con ottica ma con semplici mirini....a 130mt se non te la indicano la bottiglia nemmeno la vedi......
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

Purtroppo non basta caricare 3 cartucce tipo over 100 per avere la certezza di vincere le gare,i problemi di questo tipo di munizioni sono innumerevoli oltre ad avere pochissima costanza nel rovesciamento a una distanza standard,sono molto ma molto mutevoli devi tenere conto delle condizioni di temperatura e pressione dell'aria dell'errore umano ...etcc... ecc....insomma anche in questo tipo di sport conta la preparazione ma comunque un pò di c...lo non guasta mai oltre che devi bruciarne parecchia di polvere prima che proprio tutto funzioni alla perfezione...
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

so benissimo quanto possa essere difficile portare una rosata a quella distanza....ma quindi mi volete dire che è una gara basata sulla balistica e sulla perizia nel caricamento....sulla qualità dell arma piuttosto che sulla bravura del tiratore?! non cred che piu uno e bravo e piu il piombo tira lontano.... se un fucile tira lontanto lo fa anche se spara mia nonna!
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

Se una cartuccia è caricata in modo adeguato,.....tua nonna può arrivare a rompere una bottiglia a 130 metri.
Un fucile, ..."da solo" non può tirare lontano a quelle distanze con la forza di rompere una bottiglia.
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

Ovvio che la differenza la fa la cartuccia: alla bottiglia ci arriva il piombo, non il fucile!
Ad ogni modo "il manico" ha sempre un ruolo importante in questa pratica di tiro.

Saluti
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

Nunzio ha scritto:
so benissimo quanto possa essere difficile portare una rosata a quella distanza....ma quindi mi volete dire che è una gara basata sulla balistica e sulla perizia nel caricamento....sulla qualità dell arma piuttosto che sulla bravura del tiratore?! non cred che piu uno e bravo e piu il piombo tira lontano.... se un fucile tira lontanto lo fa anche se spara mia nonna!

[1] Iscrivi subito la nonna alla prossima gara :mrgreen: che il fucile che tira lontano glielo dò io! [spocht_2.gif]
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

Nunzio ha scritto:
quindi è piu una gara a chi assembla meglio una cartuccia per tirare a questa distanza?
è una gara dove si deve essere ottimi caricatori, conoscitori della balistica interna, esterna e terminale nonchè ottimi tiratori......non ti basta.....ce deve fare di più un concorrente !!!!
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

topper ha scritto:
Nunzio ha scritto:
quindi è piu una gara a chi assembla meglio una cartuccia per tirare a questa distanza?
è una gara dove si deve essere ottimi caricatori, conoscitori della balistica interna, esterna e terminale nonchè ottimi tiratori......non ti basta.....ce deve fare di più un concorrente !!!!

Nunzio, tienitelo per te,....non dirlo alla nonna.
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

per beretta- in questo tipo di tiro non c'è un regolamento standard, il fucile non ha importanza e nemmeno la canna tutto stà nel regolare la cartuccia nel proprio fucile, (principalmente sovrapposto) ma va bene pure semiautomatico, i pallini che si usano sono principalmente 0 - 3/0. fattore importantissimo il manico.
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

un esempio come caricare la cartuccia. bossolo con innesco (615-616) in base alla polvere, polvere, bior pallettoni di adeguata altezza,contenitore gualandi H30 con carica di pallini inserito nel bossolo in modo capovolto e orlatura. da regolare da fucile in fucile. preferibile strozzatura 3*
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

Nunzio ha scritto:
so benissimo quanto possa essere difficile portare una rosata a quella distanza....ma quindi mi volete dire che è una gara basata sulla balistica e sulla perizia nel caricamento....sulla qualità dell arma piuttosto che sulla bravura del tiratore?! non cred che piu uno e bravo e piu il piombo tira lontano.... se un fucile tira lontanto lo fa anche se spara mia nonna!

scusa se ti correggo ma non è il fucile che tira lontano è il tipo di cartuccia che viene impiegata che fa la differenza
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

Vectan A1 o N 320,bossolo fiocchi T5 616, e g1,70 x 34,5 x entrambe le polveri. Dovrai procurarti delle bior di altezza adeguata, e a meno di riuscire a trovare la borratubo da 30, dovrai tagliare quelle di 43 all'altezza desiderata. Pallini del 5. [up.gif]
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

Considerato che l’argomento in questione suscita parecchio interesse e le tante domande non hanno trovato a quanto vedo risposte sufficientemente esaustive, credo di fare cosa gradita a tutti, cercando di fornire alcune nozioni di base a chi intendesse cimentarsi nel caricamento di queste particolari munizioni, descrivendo alcuni principi importanti che in base alla mia esperienza determinano il corretto funzionamento della cartuccia.
Prima di parlare delle cartucce e relativi assetti è opportuno fare alcune importanti considerazioni preliminari, la prima riguarda il discorso “sicurezza” tali munizioni devono essere impiegate ed utilizzate con la stessa dovizia, attenzione e prudenza riservate alle munizioni a palla asciutta, in quanto entro i 50 mt. ed in alcuni assetti long range anche 90 mt. o più, mantengono la stessa lesività o pericolosità di una palla vagante, quindi PRESTARE MASSIMA ATTENZIONE!!!
La seconda riguarda il discorso “funzionamento” in merito a questo, contrariamente a quanti asseriscono che non sono costanti e che non funzionano, dico che questi tralasciano un particolare molto importante, tale cartuccia funziona e dà risultati costanti soltanto con la canna con cui è stata messa a punto ed alla distanza esatta per cui è stata concepita, per cui può tranquillamente accadere che una cartuccia messa a punto con una canna e strozzatura “X” fornisca rosate regolari alla distanza prestabilita, mentre sparata in una canna e strozzatura “Y” faccia palla oppure apre molto prima senza portare un solo pallino in sagoma.
Un altro concetto fondamentale da non sottovalutare è che questo tipo di munizione viene messa a punto nel tiro a fermo ed ad una distanza ben definita, pertanto è facilmente intuibile che in un suo ipotetico utilizzo nel tiro venatorio in movimento le probabilità di insuccesso sono molto alte, ma questo non è da attribuire assolutamente all’incostanza della munizione come tanti asseriscono, bensì al fatto che alla preda in fuga o che si presenta a tiro non puoi dirgli “fermati che devo prendere la misura” oppure stimare a lunga distanza il giusto anticipo da dare in modo da centrare il bersaglio, ma nel caso di una preda ferma posta alla giusta distanza per cui è tarata la munizione e sparata con l’arma in cui è stata messa a punto, vi posso assicurare che funzionano, eccome se funzionano.
Altra cosa importante per essere certi di avere munizioni costanti è la modalità di confezionamento, in questo caso nulla si deve trascurare e nulla si deve lasciare al caso, occorre impiegare rigorosamente bossoli, inneschi e polvere dello stesso lotto ed epoca di produzione (quindi è consigliabile averne una buona scorta prima di cimentarsi nelle prove per non rischiare di cominciare tutto d’accapo), le borre ed contenitori del piombo debbono essere rigorosamente selezionati scartando quelli che presentano difetti o piccole imperfezioni, specie per quanto attiene la parte frontale esterna del bicchierino che conterrà i pallini, impiegare piombo dello stesso tipo e numerazione con cui è stata messa a punto la cartuccia che deve essere ben assestato e disposto in modo omogeneo per ogni cartuccia, altra operazione importante riveste l’orlatura che deve essere eseguita a regola d’arte ed in modo uniforme su tutte le cartucce leggermente appoggiata sul bordo esterno del contenitore non troppo forzata né troppo lasca, tanto per fare capire l’importanza, un orlatura stretta tende a fare “palla” mentre una troppo debole tende a fare “aprire” prima.
Come avevo già accennato prima, da queste poche righe di premessa, si può facilmente intuire che non si tratta di avere una semplice “dose o assetto” per essere in grado di ottenere buoni risultati, ma occorre tanto olio di gomito e tanta pazienza, in buona sostanza non è come consigliare una dose da tordi che mal che vada invece di mettere 10-12 pallini in sagoma ne mette 4-6 raggiungendo ugualmente lo scopo, nel caso delle cartucce a cappottamento se le cose non seguono un rigore logico ed una pratica sulla base dei principi sopra descritti, si va solo incontro a cocenti delusioni, che poi sono quelli manifestati dalla stragrande maggioranza di coloro che non essendo capaci di ottenere risultati apprezzabili si nascondono dietro le frasi “non funzionano” oppure “sono delle munizioni incostanti”.
Dalla esperienza personale di decenni su questo genere di munizioni, a cui ho dedicato gran parte del mio tempo libero, ho potuto constatare che tale genere di munizione non gradisce strozzature accentuate, personalmente i migliori risultati li ho ottenuti con canne senza strozzatori della lunghezza di 67-71 cm e strozzatura *** , reputo che canne di lunghezza maggiore o strozzature eccessive o elaborate “stressano” troppo il bicchierino in uscita modificandone l’aerodinamicità dello stesso, causandone durante il tragitto in volo una irregolarità di cappottamento e quindi l’incostanza dei risultati.
Anche se ne ho parlato sopra, ma “repetita juvant”, importante tenere in considerazione è l’orlo, fattore questo che incide molto nel comportamento della cartuccia indipendentemente dal dosaggio di polvere, un orlo troppo marcato allunga la distanza, viceversa uno leggero la accorcia, io consiglio di adottare un orlo standard di mm 65 impiegando bossoli da 70 mm per tutte le tipologie che deve essere eseguito con cura con bobina a profilo piuttosto largo e non stretto in modo che l’orlo avvolga leggermente il bordino esterno del tubo senza pressare sul piano, ed agire per le modifiche esclusivamente sul dosaggio della polvere lasciando invariato il resto.
Come si può notare tanti sono i fattori che influiscono sul risultato e quindi è facilmente comprensibile l’ardua impresa di trovare il giusto equilibrio fra tutti, quindi va da sé che indipendentemente dai dosaggi, una medesima cartuccia, soltanto in base alle modalità di confezionamento o sparata in armi differenti dia risultati diversi.
Fatte le doverose premesse, in seguito procederò a postare e descrivere la componentistica usuale, le modalità di assemblaggio di una cartuccia ed alcune varie tipologie di assetti a titolo esemplificativo, fermo restando che i dosaggi descritti rappresentano comunque una valida base di partenza per poi procedere con opportune prove ad adattarli alle caratteristiche delle proprie esigenze e della propria arma, agendo esclusivamente sul dosaggio della polvere e lasciando invariato il resto, tenendo come base il principio che aumentando la polvere si allunga la distanza di cappottamento, viceversa diminuendola la si accorcia, consiglio di effettuare i tiri di prova in appoggio tanto per essere sicuri della bontà della traiettoria, che nella cartuccia ottimale deve risultare sempre in asse con il punto mirato, non deve mai presentare scarti laterali.
Un salutone a tutti ed a presto.
Carmelo.
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

Che dire Carmelo: aspettavo un post simile!
Aspetto allora con ansia l'altra parte, quella della componentistica classica per tale uso, qualche esempio e ulteriori consigli per iniziare a caricare qualche buona cartuccia per questo tiro particolarmente impegnativo! [eusa_clap.gif]
 
Re: aiuto cartucce tiro alla bottiglia

Riprendendo il discorso iniziato giorni fa, descrivo di seguito la componentistica e le modalità di assemblaggio usuali per confezionare le cartucce a contenitore capovolto, allegando alla fine anche qualche foto esplicativa.

BOSSOLI:
I bossoli maggiormente impiegati per questo genere di munizioni sono i Fiocchi in plastica da 70 mm, in quanto presentano un tubo più consistente rispetto agli altri, di altezza 70 mm rigorosamente non svasati in modo da consentire una corretta orlatura che avvolga senza imperfezioni il bordino esterno della borra tubo, mentre gli inneschi principalmente adottati sono il 615 ed il 616 in funzione del propellente e del tipo di assetto utilizzato.

POLVERI:
La polveri impiegate generalmente sono monobasiche di tipo semivivace (adatte a 32 gr. di pallini) oppure semiprogressive (adatte a 36 gr. di pallini) a seconda dell’assetto necessario per la distanza per la quale si vuole mettere a punto la cartuccia.

BORRE E CONTENITORI DEI PALLINI:
Il borraggio usualmente impiegato è meglio descritto ed identificato nelle foto che seguono, ho omesso volontariamente di descrivere altri artifici vari in quanto sono componenti autocostruiti lavorando varie tipologie di vecchie borre ormai in disuso di difficile realizzazione che possono rappresentare qualche rischio per chi non sia abbastanza avvezzo a questo genere di caricamenti.

DOSAGGI ED ASSETTI:
Considerato che l’efficacia ed il corretto funzionamento di tale genere di munizioni (contrariamente a quanto ci induce a credere il mercato) è strettamente legato alle caratteristiche dell’arma impiegata (lunghezza canna, foratura e strozzatura) va da sé che è impossibile avere una cartuccia universale che abbia un funzionamento sicuro in ogni tipo di arma (vi assicuro che non esiste) men che meno consigliare un dosaggio od assetto, pertanto mi limito semplicemente a fornirvi delle indicazioni di base da cui partire per mettere a punto la vostra cartuccia che deve essere per forza di cose effettuata nella propria arma mediante prove e riprove sul campo, con una buona dosa di pazienza.
Dopo pochi colpi sparati, vi renderete benissimo conto, seguendo i principi che ho descritto nel post precedente, delle modifiche che dovrete apportare all’assetto per mettere a punto la vostra cartuccia.

Nello specifico:

Per tiri a distanze comprese tra 60 e 80 mt. vengono impiegati propellenti monobasici x32 abbinati ad un innesco 616 nella dose di 1,50-1,60 con una grammatura variabile da 28 a 30 gr. di pallini.

Per tiri a distanze comprese tra 100 e 120 mt. vengono impiegati propellenti monobasici x36 abbinati ad un innesco 615 nella dose di 1,80-1,90 con una grammatura variabile da 32 a 34 gr. di pallini.

ASSEMBLAGGIO DELLA CARTUCCIA:
Inserita la polvere nel bossolo la si assesta in piano con qualche colpo sul piano di lavoro, si introduce a sicuro contatto la bior pallettoni od il complesso couvette-borra, si versano i pallini e si introduce la borra tubo capovolta, si ruota la cartuccia di 180° tenendola tra pollice ed indice (pollice sul fondello ed indice sulla borra tubo) e si danno dei colpetti sul bossolo con il calcone in prossimità dei pallini in modo da farli assestare bene dentro la tubo, facendo una lieve pressione con l’indice sulla sommità della tubo in modo che scenda mentre si assestano i pallini, quindi si effettua una orlatura tonda leggera con bobina piana in acciaio avendo cura di non pressare troppo, l’orlatura deve semplicemente ricoprire il bordino esterno della tubo senza sprofondare, se l’altezza del borraggio utilizzato è corretta la cartuccia finita deve misurare tra 64,5 e 65,5 e la borra deve risultare il leggera tensione.

Spero di essere stato abbastanza chiaro ed utile a chi intendesse cimentarsi a confezionare questo genere di munizioni, vi assicuro comunque che i primi risultati vi ripagheranno della fatica e del tempo perso ad effettuare le opportune prove.

Buon divertimento ed in bocca al lupo.
Un salutone a tutti.
Carmelo.
 

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