Vedo che ancora c'e' chi crede alle teorie nate purtroppo qui (U.S.) negli anni '60, teorie che, sebbene riguardassero l'educazione del fanciullo certi applicano anche all'addestramento dei cani. Niente sculacciate? Se il bambino o fanciullo fa qualcosa che non avrebbe dovuto fare pur sapendo di non doverla fare, naturalmente e' colpa dei genitori, o dell'insegnante, o del vicino di casa, o della "societa'." Quindi, per carita', niente punizioni, niente sculacciate, niente responsabilita' individuale per l'azione commessa. E i risultati di tali teorie si vedono bene oggi in strada, nelle scuole, nei locali pubblici, sui mezzi di trasporto. Come insegnante per 27 anni di fanciulli e fanciulle ne ho visti tanti, di tutti i ceti sociali. E potevo individuare immediatamente quelli che erano stati le vittime di tali teorie, come pure quelli che erano stati le vittime di abusi, di botte date con ferocia, senza motivo o per motivi insignificanti. Ambedue le categorie erano e sono destinate, per lo piu' (di eccezioni ce ne sono tante, sempre, a tutto) ad un adattamento difettoso alla vita sociale, al lavoro, al matrimonio, e ad essere genitori.
Lo stesso vale per i cani ed il loro addestramento. Bisogna trovare il giusto mezzo, e soprattutto non aspettarsi che il cane "nasca imparato." Il cane sa soltanto cio' che un cane sa per istinto. Il resto (cioe' i comportamenti che servono a noi a caccia, o in azioni di polizia, o di soccorso, o di guida dei ciechi, ecc.) glielo dobbiamo insegnare noi. La punizione? Soltanto quando il cane, che ha gia' imparato una delle cose che deve fare e come farla, per qualche ragione sua decide di non farla o di farla in modo sbagliato. Ma la punizione deve esserci, proprio perche' il cane e' un ex-cucciolo e un ex-lupo. La cagna punisce i cuccioli fisicamente, ed il branco pure. Vero che un ringhio dopo un po' basta o bastava, ma soltanto perche' da principio il ringhio era seguito da un morso, un morso non grave, ma spiacevole--come una sculacciata. Il cane (e tutti gli animali senzienti, umani inclusi) funziona per associazione, come ha dimostrato Pavlov col famoso esperimento.Quando la punizione (adeguata, mai esagerata o insufficiente) e' associata col comportamento sbagliato, il comportamento sparisce. Quando la coccola o il bocconcino arriva dopo il comportamento giusto, il cane associa le due cose ed il comportamento giusto diventa automatico. La saggezza dei popoli conta per qualcosa, no? A Napoli si dice: "Mazzate e panelle fann' 'e figlie belle." Naturalmente uno non deve prendere letteralmente le parole del detto. Quindi niente mazzate vere e proprie, e niente pagnottella ogni volta che la figlia fa qualcosa giusta e la fa bene, altrimenti la figlia diventa "chiattona," cicciona. E' una metafora, certamente, ma una metafora giusta. A proposito, che ne dite dei giudici che rilasciano immediatamente l'immigrato illegale che ha pestato i poliziotti? Sara' una toga rossa che non crede nel punire i comportamenti sbagliati...
Comunque penso di aver detto tutto cio' che avevo da dire su questo soggetto, ed esco da questa discussione per non dovermi ripetere e diventare noioso e stridulo. E' ovvio che ci sono due scuole di pensiero su come educare i figli ed addestrare i cani, ed e' altrettanto ovvio a quale scuola appartengo io. Devo aggiungere che quando incontravo degli ex-alunni dopo diversi anni dalla fine della loro carriera liceale moltissimi (spesso quelli che erano stati i piu' discoli) mi ringraziavano per essere stato severissimo con loro, di averli costretti a lavorare sodo, e di averli puniti spesso (non a sculacciate, ma con zeri, detenzione dopo le ore di scuola, sospensioni, ecc.), perche' la disciplina imposta e il lavoro sodo che esigevo li avevano aiutati a lavorare e a vivere bene dopo aver lasciato la
scuola. Comunque, a chiunque decida di comprare un cuccciolo e addestrarlo, consiglio di non ricorrere ai consigli dei frequentatori dei fora, perche' qui ognuno in possesso di due dita per battere sulla tastiera (o magari anche un dito solo) e' un "esperto." Io uso due dita e un pollice. E ogni giorno che passa (e a settant'anni ne sono passati tanti!) mi rendo conto di sapere poco o niente di niente. E adesso anche la memoria comincia a farmi cilecca. Consiglio invece l'acquisto di libri scritti da esperti veri. Io diffiderei dei libri piu' recenti, ma studierei bene libri scritti da Richard Wolters (per chi vuole addestrare un riportatore), Larry Mueller, per tutti i tipi di cane da caccia, e Dave Duffey, pure per tutti i tipi di cani. Non ho mai letto nulla su cani da compagnia, da tartufi, segugi e cani da traccia, perche' non ho mai avuto tali cani.
Non so se esistano traduzioni di questi autori, e sono sicuro che potreste trovare dozzine di libri scritti da validi addestratori italiani. Leggete, studiate, imparate, e poi applicate cio' che avete imparato dagli esperti veri, che di cani ne hanno addestrati a centinaia.