Toscana: Cambia la normativa sugli appostamenti fissi

Questo per chi pensava che la sentenza della Corte Costituzionale fosse indirizzata solo agli appostamenti fissi del Veneto......
 
Significa che entro il 28-02 devi smontare il capanno e portarti a casa tutti i ferri. Poi a Settembre lo rimonti, non ho ben capito con cosa.
Comunque sui capanni è tutto sospeso fino a Febbraio, c'è solo l'obbligo di segnalarlo al comune. I verbali fatti riguardavano la capanna di ricovero. Ad onor del vero la copia del verbale che ho visto riguardava una struttura più vicina ad un casa che ad una capanna, ma su questa scia tutte le capanne con una semplice tettoia sono a rischio

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Dimmi che stai scherzando!
Cioè, dovrei smontare le due impalcature di 20 metri entro il 28-02 per poi rimontarle a settembre?
Ma siamo nei pazzi!

Io lascio tutto com'e e poi si starà a vedere.
Vado a caccia, non ho mica ammazzato nessuno!
 
L'epidemia si diffonde... Vorrei capire anche l'entità economica di questa mossa.. L'autorizzazione a "costruire " avrà bisogno di una relazione del geologo e/o del geometra? Conosco un pò le norme edilizie comunali ed è un gran casino....
 
Si leggendo i Vs.post hai ragione. Io avevo solo letto la normativa, ma ignoravo cosa vi fosse nascosto dietro ad essa.-
;-)..............

- - - Aggiornato - - -

questa e' ancora una proposta se ho capito bene, e ancora se ho capito bene, per venirci incontro hanno fissato il 28/2
come data per adeguarci, menomale ci son venuti incontro, io di solito a febbraio c'ho 50cm di neve al capanno.......
 
Appostamenti, accolte le proposte di FIDC e Arcicaccia.

Appostamenti, accolte le proposte di FIDC e Arcicaccia.

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Con la sentenza della Corte che aveva dichiarato illegittime le disposizioni della legge regionale del Veneto in materia di appostamenti fissi di caccia si era determinata una situazione di grande incertezza, con il rischio di estesi contenziosi a carico dei titolari di autorizzazione di appostamento anche nella nostra Regione.

La sentenza, prescrivendo in sostanza l’obbligo di abilitazione edilizia e di autorizzazione paesaggistica per la realizzazione di tutti i manufatti degli appostamenti indipendentemente dalle loro caratteristiche, apriva la via a contestazioni infinite, amministrative e penali, che avrebbero messo in pericolo persino la permanenza di una forma storica e tradizionale di caccia: circa 12.000 gli appostamenti ad oggi in esercizio in Toscana.
Alla immediata iniziativa assunta da Federcaccia ed Arcicaccia della Toscana, con la collaborazione di Anuu migratoristi, per trovare le soluzione possibili – mentre altre associazioni venatorie preferivano ignorare il problema o sceglievano di diffondere messaggi di pessimismo e scoraggiamento fra i cacciatori – ha subito dato positivo riscontro la Giunta regionale con la predisposizione di una proposta di legge per modificare la normativa regionale vigente: proposta che, pur non completamente soddisfacente nel contenuto, ha avuto il grande merito di porre subito all’ordine del giorno dell’organo legislativo, il Consiglio della Regione, la questione in tutta la sua
urgenza, dando modo di avviare tempestivamente l’iter che ha permesso a Federcaccia ed Arcicaccia di presentare puntuali ed argomentate proposte alla Commissione competente, che ha licenziato un nuovo testo che, recependo le richieste delle due associazioni a parziale modifica del testo trasmesso dalla Giunta, è approdato in aula il 5 novembre ed è stato approvato all’unanimità.

E’ doveroso, e non rituale, esprimere l’apprezzamento sincero per la sensibilità che, non per la prima volta, le Istituzioni regionali e le forze politiche che in esse siedono – di maggioranza e di opposizione – hanno dimostrato dando risposte tempestive e puntuali .
Le nuove disposizioni regionali, in sintesi, definiscono la nozione di appostamento fisso, individuano le caratteristiche dei manufatti eventualmente realizzati e dettano, nel rispetto delle norme in materia urbanistica, edilizia e paesaggistica, i casi nei quali debbono essere richieste le relative autorizzazioni, con l’obbligo in ogni caso di dare comunicazione al Comune dell’avvenuto impianto: per gli appostamenti con manufatti conformi alle disposizioni non sono necessarie né abilitazioni edilizie né autorizzazioni paesaggistiche. Se i manufatti sono realizzati conformemente alla caratteristiche indicate, infine, non è necessario procedere alla loro rimozione entro il 28 febbraio 2014, potendo rimanere in essere fino a permanere dell’autorizzazione dell’appostamento.

Alleghiamo il testo proposto dalla Commissione portato all’approvazione del Consiglio Regionale della Toscana nella seduta del 5 novembre 2013, che sarà in vigore con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale.

Firenze, 6 novembre 2013

FEDERCACCIA TOSCANA
ARCI CACCIA TOSCANA


Allegati:


 
Avevi comunque tempo fino al 24 febbraio '14

Guarda, mi è stato vivamente consigliato di non far trovare che la sola impalcatura dove si caccia. Tutto il resto è contestabile, soprattutto la capanna di ricovero.Qualcuno (sicuramente avevano esagerato) si è beccato un provvedimento PENALE con relativo sequestro della struttura per abuso edilizio. Siamo in un bel casino!
 
Non mi sembra che si stia configurando la situazione che descrivete...

La nuova normativa definisce il possibile utilizzo di legno, materiali leggeri e tradizionali, e rimanda ai regolamente comunali il dettaglio di cosa esattamente significhi...

Per cui ci sarà da lavorare con i Comuni ma non credo sia poi così trascendentale inserire i "tubi Innocenti" tra questi...

Semmai il pericolo riguarderà aree a vincolo ambientale dove gli scenari saranno ovviamente + complicati...

Per i capanni alla minuta secondo me problemi...zero.

Sandro
 

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CAMBIA LA NORMATIVA SUGLI APPOSTAMENTI FISSI

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In commissione Ambiente illustrata la proposta di legge della Giunta. Si potranno costruire manufatti che non alterino il paesaggio, realizzati in legno o materiali leggeri, ancorati al suolo senza opere di fondazione. Previsto il termine del 28 febbraio 2014 per adeguarsi
Dovranno essere manufatti “realizzati in legno”, con “materiali leggeri” o “tradizionali, tipici della zona e prescritti dalla disciplina comunale del territorio rurale”, potranno essere “semplicemente ancorati al suolo”, quindi “senza opere di fondazione, salvo diverse disposizioni contenute nella disciplina del Comune di riferimento” e “non dovranno avere dotazioni che ne consentano l’utilizzo abitativo, ancorché saltuario o temporaneo”. L’attività venatoria è prossima ad una modifica. In tema di appostamenti fissi, infatti, la Regione Toscana, anche per tener conto della recente evoluzione giurisprudenziale, ha redatto una proposta di legge per un “intervento organico”.

Le linee di indirizzo sono state illustrate in commissione Ambiente, presieduta da Gianfranco Venturi (Pd), chiamata ad esprime un parere secondario sulle parti di propria competenza e quindi quelle attinenti la salvaguardia e la tutela del territorio. La commissione ha espresso un parere positivo unanime e senza rilievi, tra cui spicca il voto del capogruppo Idv Marta Gazzarri, da sempre contraria alla caccia. “Voto convinta questo testo – ha detto al termine dell’illustrazione dell’atto – perché fissa significativi paletti alle modalità di costruzione degli appostamenti fissi”.

La proposta prevede che la “realizzazione di eventuali manufatti nel sito autorizzato all’esercizio dell’attività venatoria da appostamento, è soggetta alle disposizioni della legge regionale in materia di governo del territorio che disciplinano l’attività edilizia”. La realizzazione è “consentita a condizione che non comporti alcuna alterazione permanente dello stato dei luoghi e rispetti eventuali disposizioni previste dagli strumenti della pianificazione territoriale o urbanistica comunale”.

Prevista anche una norma transitoria, che non può e non deve intendersi come “sanatoria”, hanno spiegato i tecnici degli uffici regionali, per stabilire che “gli appostamenti fissi autorizzati precedentemente all’entrata in vigore della nuova legge, devono essere rimossi entro il 28 febbraio 2014”. Una norma pensata proprio per venire incontro ai cacciatori e dar loro la possibilità di “adeguarsi alla nuova disciplina”.


24/10/2013 18.10

Regione Toscana

fonte.provincia.fi.it
 
Non mi sembra che si stia configurando la situazione che descrivete...

La nuova normativa definisce il possibile utilizzo di legno, materiali leggeri e tradizionali, e rimanda ai regolamente comunali il dettaglio di cosa esattamente significhi...

Per cui ci sarà da lavorare con i Comuni ma non credo sia poi così trascendentale inserire i "tubi Innocenti" tra questi...

Semmai il pericolo riguarderà aree a vincolo ambientale dove gli scenari saranno ovviamente + complicati...

Per i capanni alla minuta secondo me problemi...zero.

Sandro

Spero proprio tu abbia ragione.
 
Con la pubblicazione avvenuta ieri sul BURT della Legge N.65/2014 "Norme per il governo del territorio" vine definitivamente scritta la parola fine sull'intera vicenda, anche se in sostanza viene confermato l'impianto che conoscevamo già..

In sostanza, se un appostamento fisso risponde ai 4 requisiti dell'art.34 comma 6 bis della Legge Regionale 3/94 :

a) non comportino alcuna alterazione permanente
dello stato dei luoghi;

b) siano realizzati in legno, con altri materiali leggeri
o con materiali tradizionali tipici della zona o con
strutture tubolari non comportanti volumetrie e siano
facilmente ed immediatamente rimovibili alla scadenza
dell’autorizzazione;

c) siano ancorati al suolo senza opere di fondazione;

d) non abbiano dotazioni che ne consentano l’utilizzo
abitativo, ancorché saltuario o temporaneo.

diventa automaticamento assoggettato all'art.135 della nuova legge "Edilizia Libera" e potrà rimanare sul territorio fin quando sarà valida l'autorizzazione Provinciale....

Tutti gli appostamenti che NON rispondono ai 4 requisiti sono assoggettabili sempre all'art 34 ma comma 6 quater, per loro l'articolo di riferimento diventa il 136 "Opere soggette a SCIA", l'unica strada percorribile per chi vuol mantenere comunque l'appostamento fisso in essere è richiedere appunto la SCIA al comune ove è ubicato l'appostamento fisso.

Altra alternativa è smantellare l'appostamento non conforme e ricostruirne uno conforme, ricordo che a tal proprosito la proroga al 31/12/2014 sembrerebbe essere rimasta invariata....

Un saluto

Sandro
 
cambia la normativa in toscana sugli appostamenti fissi

cambia la normativa in toscana sugli appostamenti fissi

Caccia: cambia la normativa sugli appostamenti fissi

In commissione Ambiente illustrata la proposta di legge della Giunta. Si potranno costruire manufatti che non alterino il paesaggio, realizzati in legno o materiali leggeri, ancorati al suolo senza opere di fondazione. Previsto il termine del 28 febbraio 2014 per adeguarsi

Firenze –Dovranno essere manufatti “realizzati in legno”, con “materiali leggeri” o “tradizionali, tipici della zona e prescritti dalla disciplina comunale del territorio rurale”, potranno essere “semplicemente ancorati al suolo”, quindi “senza opere di fondazione, salvo diverse disposizioni contenute nella disciplina del Comune di riferimento” e “non dovranno avere dotazioni che ne consentano l’utilizzo abitativo, ancorché saltuario o temporaneo”. L’attività venatoria è prossima ad una modifica. In tema di appostamenti fissi, infatti, la Regione Toscana, anche per tener conto della recente evoluzione giurisprudenziale, ha redatto una proposta di legge per un “intervento organico”.
Le linee di indirizzo sono state illustrate in commissione Ambiente, presieduta da Gianfranco Venturi (Pd), chiamata ad esprime un parere secondario sulle parti di propria competenza e quindi quelle attinenti la salvaguardia e la tutela del territorio. La commissione ha espresso un parere positivo unanime e senza rilievi, tra cui spicca il voto del capogruppo Idv Marta Gazzarri, da sempre contraria alla caccia. “Voto convinta questo testo – ha detto al termine dell’illustrazione dell’atto – perché fissa significativi paletti alle modalità di costruzione degli appostamenti fissi”.
La proposta prevede che la “realizzazione di eventuali manufatti nel sito autorizzato all’esercizio dell’attività venatoria da appostamento, è soggetta alle disposizioni della legge regionale in materia di governo del territorio che disciplinano l’attività edilizia”. La realizzazione è “consentita a condizione che non comporti alcuna alterazione permanente dello stato dei luoghi e rispetti eventuali disposizioni previste dagli strumenti della pianificazione territoriale o urbanistica comunale”.
Prevista anche una norma transitoria, che non può e non deve intendersi come “sanatoria”, hanno spiegato i tecnici degli uffici regionali, per stabilire che “gli appostamenti fissi autorizzati precedentemente all’entrata in vigore della nuova legge, devono essere rimossi entro il 28 febbraio 2014”. Una norma pensata proprio per venire incontro ai cacciatori e dar loro la possibilità di “adeguarsi alla nuova disciplina”. (f.cio)
 
E' un casino, per chi ha i palchi ai colombi. Anzi è la fine. In atc Firenze già partiti i gav e primi verbali.

Non mi risulta,a meno che non ci siano appostamenti con fondazioni e opere murarie, ma c'è tempo fino al 28/2/2014 per la demolizione.E' chiaro che qualche testa calda c'è sempre in giro. Saluti
 
Adesso diventa fondamentale la verifica a livello comunale di cosa è possibile considerare "materiale leggero" e "tradizionale", e di conseguenza capire esattamente se il proprio appostamento risponde ai requisiti (in quel caso non c'è da fare niente) oppure no...

E' chiaro che per chi non risponde ai requisiti si aprono strade talmente incasinate, (SCIA e Autorizzazione paesaggistica), che probabilmente farà prima a disfare tutto entro il 28/02/14 e ricostruire a norma...

Come detto, a mia sensazione, nessun problema per gli appostamenti fissi alla minuta selvaggina normali (certo per quelli murati sarà un casino...) mentre sarà necessario approfondire bene quanto riguarda gli appostamenti ai colombacci e gli appostamenti in padule....

Certo chi lo avesse non a norma in quest'ultima casistica come a Fucecchio, dovrà chiamare i sommozzatori per toglierlo entro il 28/2, adesso ci sono almeno 70 cm d'acqua che non andranno via prima dell'estate 2014....

Un saluto

Sandro
 
era nell'aria da tempo... per sentito dire dovrebbero anche toglierlo l'ufficio difesa fauna

Si era nell'aria da tempo ma quella è la conferma definitiva visto che si ipotizzavano deroghe abbastanza gestibili...
Questa modifica comunque avrà il solito effetto all'italiana...in pratica servirà al presidente di turno della provincia per poter dire di aver fatto una nuova normativa rivoluzionaria ma come sempre gli effetti pratici saranno praticamente inesistenti...anzi, il prezzo di quei capanni che rimarranno in riserva aumenteranno in modo ENORME (meno capanni = molto molto più costosi....) mentre i capanni esistenti saranno riposizionati (a meno di quei pochi che smetteranno) nelle zone limitrofe subito fuori le riserve...

Di conseguenza la diminuzione dei capanni favorirà poche anime delle riserve (i proprietari terreni in riserva che potranno chiedere cifre spropositate) ma a livello pratico non cambierà nulla:D

Ciao
 
Chiassello senza scherzi se vai a fare il conto delle tasse che paghiamo, l'aria che respiriamo e' nel conteggio,loro dicono che alteriamo il paesaggio ecc ecc ma sono i primi a farsi le ville nei parchi!
 
Con la pubblicazione avvenuta ieri sul BURT della Legge N.65/2014 "Norme per il governo del territorio" vine definitivamente scritta la parola fine sull'intera vicenda, anche se in sostanza viene confermato l'impianto che conoscevamo già..

In sostanza, se un appostamento fisso risponde ai 4 requisiti dell'art.34 comma 6 bis della Legge Regionale 3/94 :

a) non comportino alcuna alterazione permanente
dello stato dei luoghi;

b) siano realizzati in legno, con altri materiali leggeri
o con materiali tradizionali tipici della zona o con
strutture tubolari non comportanti volumetrie e siano
facilmente ed immediatamente rimovibili alla scadenza
dell’autorizzazione;

c) siano ancorati al suolo senza opere di fondazione;

d) non abbiano dotazioni che ne consentano l’utilizzo
abitativo, ancorché saltuario o temporaneo.

diventa automaticamento assoggettato all'art.135 della nuova legge "Edilizia Libera" e potrà rimanare sul territorio fin quando sarà valida l'autorizzazione Provinciale....

Tutti gli appostamenti che NON rispondono ai 4 requisiti sono assoggettabili sempre all'art 34 ma comma 6 quater, per loro l'articolo di riferimento diventa il 136 "Opere soggette a SCIA", l'unica strada percorribile per chi vuol mantenere comunque l'appostamento fisso in essere è richiedere appunto la SCIA al comune ove è ubicato l'appostamento fisso.

Altra alternativa è smantellare l'appostamento non conforme e ricostruirne uno conforme, ricordo che a tal proprosito la proroga al 31/12/2014 sembrerebbe essere rimasta invariata....

Un saluto

Sandro

Tutto perfetto però attenzione, la questione edilizia è ok ma quella ambientale no.
Se da un lato siamo tutelati dal punto di vista edilizio, nelle aree soggette a vincolo paesaggistico secondo il codice dei beni culturali no. In quanto ogni trasformazione dello stato dei luoghi deve essere autorizzata dal punto di vista paesaggistico. Sono tutelate dal punto di vista paesaggistico le aree boscate, fasce costiere, perimetro laghi ecc... Aree contigue a parchi ecc... In queste aree tutelate, pur costruendo capanni con tipologie tali da rientrare in attività edilizia libera secondo la L.R. 65/14 , si rischia una denuncia penale per abuso ambientale.
 
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