Re: ma sapete quanti piani di un palazzo son 50 mt ?

Un collega si è preso del piombo addosso da un altro collega che era di fronte a lui oltre i 100 metri di distanza, e lo ha sentito molto bene. Figuriamoci a 50 metri quel piombo di piccolo diametro che impatto poteva avere, su un uccello con i canonici 5 pallini.
 
Re: ma sapete quanti piani di un palazzo son 50 mt ?

I moncherini (come qualcuno li chiama) sono canne indispensabili per alcuni tipi di caccia soprattutto per chi caccia nello stretto in mezzo alla macchia!!! Non e" assolutamente vero che fai solo feriti, se qualcuno ha avuto brutte esperienze e" perché" pretendeva troppo da queste canne, ma entro i 25m non perdonano.
 
Mi sento di quotare senza riserve [thumbsup.gif] Ma coglietece va',va',va'va' :mrgreen: !?!





Un dubbio : nacqui come cacciatore in quel di Spinacity,popolare quartiere di RomaSud....e li' i palazzi eran tutti d'otto piani ! Feci amicizia con Sergio...un altro ragazzo cacciatore dell'altro popoloso quartiere a sud di Roma: Laurentino38 ....li' l'ardire degli architetti spinse l'altezza dei palazzi fin a 13 piani !Effettivamente lui a caccia tirava piu' a lungo di me [42]..... forse il background architettonico diverso influenzo' il nostro valutare la distanza delle prede ???? E perche' dopo due mesi gli trombai la ragazza?!?Era il mio ego che cercava rivalsa fregandose della sua 71 * e facendo si che lei,forse un tantino zoccola, preferisse la mia piu' corta ma piu' rodata canna ?!?Mah.......non lo sapro' mai [Trilly-77-24.gif]..... cmq...buona notte a tutti.
Sei magnifico!
 
Secondo me passiamo da un'eccesso all'atro...
Chi dice che a trenta metri fa i moncherini e chi invece non crede alle potenzialità dei propri fucili...

Cerco di dare un'interpretazione... non tutti hanno necessità di abbattere a oltre 40 metri, vuoi perchè il territorio non gli permette quei tiri, vuoi per il loro tipo di caccia etc...quindi quelle poche volte che ci provano non sono nelle condizioni per fare il tiro...(anticipo giusto, percezione al tiro lungo etc etc..): Noi in testa abbiamo un gran computer che con l'esperienza ci indirizza sulle cose da fare e da non fare...se una cosa la facciamo di rado lui se la dimentica e non immagazzina informazioni a sufficienza per poi rimetterle in pratica le volte successive, d'altro canto se invece per necessità tiriamo spesso lungo lui pian piano aggiusta il tiro fino a far diventare il gesto automatico...
Resta comunque molto difficile stabilire le distanze, soprattutto se non si hanno punti di riferimento...

Va anche detto questo... per tiri del genere abbiamo bisogna anche di una serie di componenti tecniche in primis una buona strozzatura e anche una cartuccia sicuramente non con pb 13... Normalmente la strozzatura più utilizzata è un tre stelle e una cartuccia pb 11-10 o al massimo 9 se sono ai tordi ( la caccia più praticata)...(penso che chi pratica caccia ai colombacci o acquatici sappia che a quelle distanze si arriva- ma parte già con strozzatura di una o due stelle e piombo con numero non superiore al 7- tutte cose che influiscono sull'abbattimento a certe distanze).
Io nei primi anni di licenza mi dedicavo esclusivamente alla piccola migratoria, quando mi spostai sulla caccia agli acquatici le prime volte ero molto titubante sulle distanze e puntualmente dicevo al mio compagno di capanno "cavolo sono lunghi" e lui mi diceva - ma che lunghi???- te lo faccio vedere io se sono lunghi??? si sprava a lui cadevano e a me no o raramente - poi con l'abitudine le cose sono notevolmente cambiate...

Saluti
 
Non voglio entrare nella disputa vecchio/nuovo,ma devo confermare che anche la doppietta di mio nonno avrà tirato un intero deposito di cartucce,se si considera che è deceduto nel 1972 unico fucile posseduto,e tutti i giorni usciva di casa con il fucile,abbinando la caccia con il cane alle allodole,tordi e storni,non oso immaginare le cartucce sparate da quel fucile,ancora funzionante e con le canne immacolate visto che lo puliva sempre al rientro a casa.
Non solo,le canne in acciaio krupp non presentano nessun punto di ruggine e macchie corrosive nonostante durante l'occupazione nazista sia stato sotterrato per non farlo requisire,un mio amico che lavora nel campo degli acciai quando lo ha visto ha stentato a credere che fossero i tubi originali perchè a suo dire erano in condizioni troppo perfette per un'arma non tenuta in collezione,invece sono proprio quelle originali.
Vanno rifatte le chiusure perchè togliendo l'astina han preso un pochino di gioco,ma è il minimo in considerazione del lavoro svolto.
Sarebbe interessante vedere le armi di oggi sparare quel volume di cartucce e fra 100 anni vedere il loro stato di conservazione.

concordo in pieno, se è un krupp tre anelli o un krupp essen hai una doppietta con i migliori acciai dell'epoca, grandissima resa di canne, forse un po' pesante, i legni che abbinavano a quelle canne erano di ottima qualità e molto spessi.
fatti riparare le chiusure, ad una mia doppietta cal 16 me le hanno sistemate con 50 euro, basta una colata di acciaio e il pezzo torna nuovo.
Il calcio e l'astina del centro sono di un legno di qualità indefinibile, molto sottile per essere piu leggeri, basta appoggiartici di sopra per spezzarsi, io dopo una caduta mi sono ritrovato l'asta senza un pezzo e il fucile che ruotava liberamente sull'impugnatura... l'ho fatto incollare, e alla successiva caduta si è fracassato peggio di prima...non parliamo della dannata bindella in carbonio, che si è sbriciolata già tre volte, ed una volta ne ho vista rompere una all'armiere, che ha usato troppa forza per montarla e gli si è spezzata in mano.... ma che materiali sono????
 
Per quanto mi riguarda credo che Fabio hai sottolineato bene le potenzialità di un fucile da caccia, che con una buona cartuccia e una strozzatura adeguata permette tranquillamente di abbattere a tali distanze... Quindi non mi meraviglio affatto!!! Certo non è da tutti, e per abbattere a quelle distanze serve allenamento e soprattutto il cervello deve essere abituato a dare il giusto anticipo, ma per quanto mi riguarda non sono affatto sorpreso. Col tipo di caccia che faccio (acquatici) è quasi la normalità sparare ad oltre 40 metri.

saluti
 
Si....ricordo di certe "Bornaghi" da elica di qualche anno fa' che a caccia eran strepitose....ora credo che anche li' si tiran 28gr. almeno in gare ufficiali...boh [26]



Quoto....la discussione e' di quelle pre apertura : credo che si puo' postare qualsiasi esperienza e/o opinione ....senza limiti alla fantasia [Trilly-77-24.gif]!

Dunque......da ragazzo alle prime esperienze balistico venatorie facevo dei tiri azzardati per vedere la portata della 2° canna 71 * della mia Bernardelli: ricordo d'un tiro mirato con occhio chiuso ad un trio di storni ad altezza siderale !Filavano in formazione tipo uno di segiuto all'alltro sfalsati di qualche metro tra loro : sparai con ipotetico lungo anticipo al 1° della formazione........cadde stecchito l'ultimo dei tre [42]!Da li' e da altri episodi capitatomi anche al tav capii che il piombo arriva ed anche letale a distanze considerevoli......e' solo un problema di giusto anticipo!Cmq in ambito venatorio tiro sempre nell'ordine dei 25 metri......non so' un patito di fisica applicata alla caccia :mrgreen: !Un saluto.

All'elica se non erro oggi il regolamento prevede 32 gr. Riguardo la tua esperienza sugli storni successe anche a me ad un branchettino di allodole. Il mio compagno di capanno rimase stupito e poi confessai che avevo mirato ad altra.
 
Re: ma sapete quanti piani di un palazzo son 50 mt ?

Apro questa discussione con titolo velatamente polemico nei riguardi di coloro che quando si parla di distanze fanno sempre paragoni coi piani di un palazzo ed a oltre 30 mt. neanche alzano il fucile .... mica vorrebbero sparare al 10 piano ???
Allora martedì vado con retius 2405 ( 06 per chi chiama da fuori roma ) e Reale 76, nonchè troviamo L'Ubaldo Parisienne e si va al campo di percorso. Ubaldo dirige e 3 disperati " giocano " coi piattelli. Piattelli veloci, per me era la prima volta a quel campo, oltre a sparare ai cocci non più di 5 volte l'anno ... quindi sparato male, sicuramente meglio han fatto i mie 2 compagni, ma il motivo della discussione son i palazzi e non le padelle ... quindi andiamo oltre.
Il percorso è creato su un campo predisposto per il tiro all'elica. Le nostre pedane erano sulla line dei 25 mt. dalle cabine di lancio dell'elica ed a 21 mt. da queste c'era la rete a semicerchio delineante la zona entro la quale dovrebbe cadere il testimone .... quindi a 46 mt. dalla postazione. Ebbene le cabine di lancio piattelli del percorse erano posizionate in modo tale che l'ingaggio con il bersagli avvenisse abbondantemente dentro tale semicerchio ... piattelli veloci, ma che comunque cadevano all'interno. Però c'era una cabina ... la c .... almeno una trentina di metri ( pardon .... 10 piani ) fuori il semicerchio, trasversalmente davanti a noi, che lanciava il piattello in maniera obbligua che veniva incontro al tiratore ma che comunque in avvicinamento finiva la traiettoria abbondantemente oltre la rete dei 46 mt.
La mia prima serie mi vedeva " spizzare " uno solo di questi piattelli ( in totale se ne tirano almeno 5 a serie ), la seconda prendo le misure, aspetto il fine corsa e tiro al bersaglio in fase discendente abbassando parecchio allo sparo il punto di mira rapporto il coccio ... col risultato che a non meno di 50 mt ... lo disintegravo .... cavolo ...saranno 17 piani [sconvolto.gif] ..... !! La cosa è successa su tutti quei piattelli tranne uno.
Non solo .... ho immaginato di stare sul terreno di caccia ad insidiare quaglie .... ebbene se mi fossero partiti uccelli dalla cabina delle eliche ... avrei aspettato che allungassero perchè a quella distanza non raccoglierei nulla, ma solo brandelli, a meno che non usassi il mio moncerino da 57 cm cilindrico ... eppure è come partissero dal tetto di un palazzo di 8 piani.
Per la cronaca sia io che i miei amici di pedana, sparavamo col 20.
Sappiamo tutti che i selvatici non son come i cocci, ma trasformando con la fantasia i piattelli ( e le distanze in cui venivano rotti ), in tordi, tortore o anatre ( visto che l'ambiente del campo si sposava benissimo con un eccellente territorio di caccia ), posso ben dire che io ... a parte le numerose padelle a tutte le distanze .... abbatto molto frequentemente e non casualmente selvatici ben oltre i 40 mt. ... ops 13 piani !!

Riprende questa interessante discussione che speravo seguisse le orme di " cartucce e meteo ". Come si sà chiude la caccia e si và al tiro ed allora da amante delle " lunghe distanze " mi piace sbuggiardare gli amici del " io a 30 mt. neanche alzo il fucile " Sbuggiardare ( gogliardicamente ) ovviamente perchè probabile non hanno percezione della distanza reale d'ingaggio coi selvatici, paragonando la stessa a piani di un palazzo. Al tav invece queste distanze sono facilmente valutate da quelle obbligatorie imposte in alcune discipline, anche se ovviamente un piattelo rotto con un pallino, non possa necessariamente dare certezza dell'abbattimento trasferito al selvatico, perchè ben più pallini sul corpo danno certezza di raccogliere la preda ( cartuccia e meteo permettendo [Trilly-77-24.gif] )
Ecco allora che in una sfida tra me e le distanze, sabato scorso, in compagnia di Achielle, Giambi, Livia e Centro67 mi sono cimentato in un campo di elica trasformato in campo da " pippe " ( come direbbe Livia ). Facile, i piattelli chiamati partono vicini da una cabina e si allontana superando la linea entro il quale dovrebbe cadere il testimone dell'elica ( 45 mt. dalla pedana ) per poi andare a morire altri 50 e più mt. oltre, addosso alle barriere. Praticamente una sorta di trap, ma con lancio vicino e piattelli più lenti e centrali.
Cosa voglio tentare ? Vedere sin dove si possono rompere i piattelli, visto che tra me ed il punto d'impatto con le barriere c'erano un centinaio di metri. Al motto " io se non sono 30 mt. non alzo il fucile " .... lo alzo, aspetto che superi la linea dei 45 .... sparo e disintegro il coccio, calcolando che la sagoma mirata di taglio offre un bersaglio minimo. Ma non mi fermo ..... cavolo dove posso arrivare ? Secondo tentativo ..... fucile aperto, chiamo il piattello aspetto che superi la barriera del testimone chiudo, miro, aggancio la piccolissima sagome totalmente coperta a quella distanza dal mirino, il piattelo comincia a scendere di traiettoria calcolo l'anticipo basso sparo e lo disintegro con i frammenti catapultati avanti dall'urto con la rosata. Centro 67, abituè dei campi, stima la distanza tra me e il piattello colpito tra i 70 e gli 80 mt. Miracolo ? Fortuna ? Forse se fosse stato l'unico tiro, ma era una replica del primo anch'esso andato a segno anche se avevo tirato il grilletto poco dopo i 45 mt., invece è stato il connubio tra fucile e cartuccia. Perchè a quei 2 piattelli ho dedicato 35 gr. di tungsteno in pallino del 6. Caxo me so giocato 8 euro su 2 cocci [sconvolto.gif], ma ho dimostrato che allenamento sulle lunghe distanze, convinzione delle potenzialità dell'arma e giusto abbinamento con munizioni ci permetto di vincere la sfida dei piani del palazzo e cominciare a contrentrarsi su quelli dei grattacieli ;).

Per dirla tutta, dopo aver svelato agli amici increduli l'elisir dei 70 ed oltre mt. invitato da Centro 67 a provare lo stesso tiro con una misera 28 gr. pb 8 il primo tentativo è fallito, il secondo andato a segno appena dopo la linea dei 45 mt. con il piattello rotto probabilmente da un solo pallino essendosi diviso in 2 pezzi.

La prossima carico a palla !!
 
Chi si rivede... Colui che usa un' unica munizione in ogni condizione meteo cambiando solo numerazione di piombo.[5a]:confused:[42]

Esatto!!

tecna 12 grammi pb 11 nel 36!!

s4 25 grammi pb 9 nel 20,

s4 32 grammi pb riciclato nel 12.

Per i turditi.

- - - Aggiornato - - -

per quelli come te... 9 palle!!! [17]

SE PROPRIO NON COMPRENDONO: PALLA SINGOLA!!!
 
Rispondo insiema a Centro e Palomba.
Il processo per stabilire oggettivamente e univocamente le leggi fisiche che descrivono un fenomeno ha delle regole ben precise che oltre a dover essere seguite il più possibile, devono escludere al massimo le osservazioni e le informazioni soggettive che non siano ripetibili.
A questo proposito, i post di Beppe avrebbero dovuto insegnare qualcosa.

Benché il processo seguito da Palomba sia molto più dettagliato ed abbia il vantaggio di aver enunciato solo i risultati senza avventurarsi a tirarne ad indovinare i motivi, vorrei far notare che le conclusioni a cui è arrivato (pur coi limiti del caso, ad esempio i tiri andrebbero fatti alla stessa distanza, cosa che a caccia non si verifica mai) sono accettabili e ragionevolmente vere limitatamente esclusivamente alle 4 canne utilizzate. Instaurare un processo induttivo che stabilisca regole generali da prove su 4 canne è piuttosto azzardato. Ciò non significa che Palomba abbia fatto male a fare le prove che ha fatto, ha stabilito con buona certezza quale delle sue armi si comporta meglio per le sue esigenze. Allo stesso tempo, se un altro cacciatore, con altre 4 canne, avesse avuto risultati diversi non significherebbe che uno dei due dica sciocchezze. Semplicemente quei risultati NON sono la regola generale.
 
Da profano in materia di balistica....do' ragione a tutti!...cosi' non fo' imparzialita'....io mi sono sempre interessato poco di rosate,v0 ed altre particolarita'...mi gusta leggerle da voi ma niente piu'..
Appena ebbi un milione (di lire) da parte mi volli comprare il mio primo semiauto,che fra l'altro e' l'unico che tutt'ora uso...un 391 prima serie....arma penosa di sicuro,con una canna di 71 filettata male nel mobilchoke tanto da non poter montare (non acquistare) prolunghe di nessun genere perche' ahime portava storto (modello brevetto tedesco di luger per sparare dietro ai muri[emoji23] )...nei primi anni,inconsapevole della malefatta,ho utilizzato il mio fucile come una teleregolabile da trota torrente, si spaziava dal 71 cilindrico al 91 * (ho addirittura montato una prolunga su una prolunga)...io mi divertivo ed il mio vate dell'ars venandi si scompisciava dalle risate....
Ho sempre fatto la caccia ai tordi e,le cariche nei primi anni avevano un range di grammatura da 32 a 50 gr di piombo,solo a pensarci adesso mi vergogno....poi passarono gli anni e anche l'esperienza fece il suo corso ed lascio' il suo segno...le cariche si ridussero tutte a 34 gr,b.feltro,bior e contenitore....la canna divento' quasi esclusivamente cilindrica...ed I risultati sempre migliori.
Cinque anni fa' la mia 71 mi abbandono' dissaldandosi il bicchiere ed essendo a ridosso dell'apertura ed I tempi di resa erano piuttosto lunghi da parte di Beretta, Danesi mi fece acquistare una 76 usata....adesso quella 76 e' sempre montata...con il cilindrico da buio a buio....I risultati sono leggermente cambiati perche' essendo un miratore sono piu' preciso...se gli centri cascano con 50 cilindrico come con 81 1 stella...sono di questa idea..
Riguardo alle distanze ho imparato che un tordo sia per dormire che per mangiare non sta' a 35-50 metri di altezza..basta cercarlo dove dico io...e cmq I 35 metri A FERMO erano tanti con la 71 e rimangono tanti con la 76...
 
Re: ma sapete quanti piani di un palazzo son 50 mt ?

Dal 35esimo in poi...
Cu bardi!!!
[17]
Quota mai raggiunta ........ergo non so' etico mai :mrgreen: (questo era il senso ) ! Nella realta' dei miei piu' modesti carnieri .......non mi pongo troppe domande su' lunghezze canne,grammature,numerazioni piombi,umidita' dell'aria e conseguente tipo di base della polvere che andro' ad usare nelle mie cartucce : sparo....e basta [Trilly-77-24.gif] ! Un saluto.

P.s. seguo questa discussione con interesse perche' mi illumina su' la natura umana : chi siamo,cosa cerchiamo e sopratutto.......dove cazzzz mai andremo a finire :mrgreen:!
 
Non dico ad anatre e colombi (che ne varrebbe anche la pena) ma alla migratoria minuta (tordi allodole ecc) azzardare tiri su certe distanze non ne vale proprio la pena in quanto pur avendo la miglior canna possibile, sono tiri al limite che comportano uno spreco eccessivo di munizioni in rapporto agli abbattimenti!! A tutti sara" capitato di vedere durante il passo dei tordi, colleghi che sparano a distanze proibitive alle quali sparando 10 tordi hai buttato al vento 30 cartucce per recuperarne uno.....senza pensare al disturbo che arrechi sia agli animali (che devi ) che ai colleghi stessi.
 
io invece ho incominciato a sparare lungo, vedendo proprio colleghi che abbattevano regolarmente là dove io non avrei mai sparato. Questione di canna, cartuccia e centrite.
 
Cari Colleghi,
resto dell'idea e relativa esperienza da cacciatore 40ennale e studi/test fatti, che le canne di una volta - proprio xchè le munizioni erano medie/mediocri - nascevano con scopi balistici puri di massimizzazione e di arrivare ..... "oltre" e con mortalità oggi ben più rara nei fucili normali se usassimo quelle stesse cartucce. est chiaro che parliamo di piombo, pressioni maxime vicino ai 680-700 bar, borre feltro-coppette-bior-borre in plastica relativamente elevate.
Acciai lavorati dal pieno e di qualità superiore, design interni delle stesse, anime strette, strozzature e decimature accentuate, spesso con coni corti ..... facevano la differenza.
Vedere tirare e sparare con una Cockerill (zio), Krupp (babbo), Greener, Poli, Bernardelli, ecc. ecc. di molti decenni fa ..... si vede la differenza con quelle stesse munizioni tirate in un "omnivoro" moderno.
Già io, col mio 121-canna st Etienne da 70cm-1 st. degli anni 70 ..... le buscavo sistematicamente su alberi a lunga distanza con le stesse munizioni (Mirage, Jk6, ecc. dai 34 a 35gr), andando a capannino coi richiami con babbo o zio; hanno una marcia in più, del tutto balistica ..... e nelle doppiette più strozzate non era raro vedere 12-11/10 di strozzatura sia coniche che con coni corti abbinate a 18,1-2 di anima.
Erano prodotti artigianali o quasi alla fine e studiati più di oggi dal punto di vista della "schioppettata"; oggi siamo nel mondo seriale, delle produzioni in stock, degli utili da conseguire, della infinita gamma di munizioni/pressioni/wad/ecc., utilizzabili con prestazioni x tutti i gusti e necessità, dei magnum, dei no toxic, della massima ergonomia ..... delle esasperazioni di marketing e del design.

Chi ha qualche doppietta di inizio secolo scorso, ha un legno diritto, il calcio corto, si prendono sberle alla spalla coi cartuccini, ha di norma 2 canne lunghe 70cm originali con anima stretta e decimature importanti x entrambe le canne ..... dovevano solamente arrivare mortalmente a distanza ...... senza kick-off e ammortizzatori vari, effetti criogenici, choke in/out, ..... .
 
Ragazzi ma stiamo parlando da Cacciatori o tanto per passare il tempo? :)

No perchè di solito a Caccia si frequentano i medesimi posti dove le distanze piu o meno si dovrebbero conoscere!!!
Faccio un esempio...... anche nei girasoli chi ci caccia dentro al campo e quindi la distanza è difficile da stabilire...molti piantano
sui 30 metri delle canne...serviranno sia per prendere i punti di caduta delle catture che per sparare!

Io quando vado in un posto nuovo e sono al capanno prendo di solito dei punti fissi per regolarmi...il resto lo fa l'esperienza!!!
Perchè (io almeno lo do per scontato e non sono uno scienziato) tutti dovrebbero sapere che l'occhio "frega" :) come i cacciatori :)
 
Re: ma sapete quanti piani di un palazzo son 50 mt ?

Cugghione = ...............cuggione = ghiozzo (pesce buono fritto o a brodino).........N.B.: nello slang la e finale è muta e si fa cadere l'accento tonico sull'ultima consonante (spero di essere stato chiaro).

Ritornando alla querelle delle canne vorrei precisare che io ho detto che si annulla quasi totalmente la differenza solo se si usano le borre contenitore che ho citato............se ti carichi le cartucce prova e poi fammi sapere........quei contenitori fanno davvero la differenza portano la rosata stretta e compatta anche a distanze limite annullando quasi totalmente gli effetti di una canna lunga e strozzata.........le migliori di tutte sono le vecchie borre winchester perchè il bicchiere è più alto e contiene tutto il piombo preservandolo dalle deformazioni che si hanno lungo la canna e soprattutto nella volata/strozzatura, poi una volta fuori dalla canna non avendo le alette portano il piombo tutto insieme fin quando il diverso peso specifico tra borra e piombo fa decelerare il contenitore solo a quel punto comincia ad aprire la rosata. Tutto ciò consente di avere rosate meno larghe e senza vuoti anche a distanze limite conservando altresì un certo potere lesivo dei pallini così come una canna lunga e strozzata.

No io non carico comunque concordo sul fatto che esistono borre particolari che producono rosate piu' strette. La vecchia borra guaina con contenitore chiuso per esempio.
Un saluto

- - - Aggiornato - - -

Quota mai raggiunta ........ergo non so' etico mai :mrgreen: (questo era il senso ) ! Nella realta' dei miei piu' modesti carnieri .......non mi pongo troppe domande su' lunghezze canne,grammature,numerazioni piombi,umidita' dell'aria e conseguente tipo di base della polvere che andro' ad usare nelle mie cartucce : sparo....e basta [Trilly-77-24.gif] ! Un saluto.

P.s. seguo questa discussione con interesse perche' mi illumina su' la natura umana : chi siamo,cosa cerchiamo e sopratutto.......dove cazzzz mai andremo a finire :mrgreen:!

Chiappetta ma sei incontenibile[Trilly-77-24.gif]
 
Ora dico anch'io la mia. Avendo un Franchi Prestige Magnum con strozzatori Novelli che mi viene, con quello da una stella 83 cm e con il tre stelle siamo sui 78, ed avendo anche un Benelli Crio con canna da 65 cm e strozzatore originale 2 stelle da 5 cm.; bhe non ci crederete io quasi sempre adopro ai colombacci quest'ultimo perchè, a parità di munizioni (di solito Magnum col piombo dal 4 in giù, sparo di passata senza richiami), non noto sostanziali differenze rispetto al Franchi. Inoltre essendo la canna di 70 (invece di 83) mi si sbilancia anche meno.
 
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