Questa è una filastrocca che sento ormai da tantissimi anni, nn ci fasciamo la testa prima che questa si rompa........ prima che aboliscano il piombo poasseranno tanti anni state tranquilli, la caccia la chiuderanno x altri motivi nn x il piombo...
 
Per me che caccio, prevalentemente al capanno, e che ricarico, mi chiedo se ci saranno munizioni con pallini come quelli attuali del numero 11 o del 10. Mi sembra, guardando la produzione attuale di qualche marca famosa di non aver visto cartucce con pallini più piccoli del 7,5.

Avendo l'acciaio un peso specifico nettamente minore del pb per poter avere un potere lesivo a media distanza si è costretti a ricorrere ad un pallino sfericamente maggiore e sotto il 7,5 diventa assai difficile cacciare anche la piccola selvaggina
 
Questi quattro cojoni ancora non hanno capito che se chiudono la caccia, ci saranno 800.000 bracconieri e non cacciatori, allora si che si faranno i danni all'ambiente, su questo bisogna puntare, adesso si ha qualcosa in mano che bisogna tutelarsi dopo no e allora un fenicottero sarà come un tordo e cosi via.Poche parole, basta, mi hanno rotto le palle, a caccia ci vado nel bene e nel male, corrimi appresso per la macchia e sopratutto prendimi.
 
Prima di allora avrò sparato ogni singola munizion in piombo ... anche perchè avendole già pagate una volta, va a finire che ci faranno pagare anche per la riconsegna, magari con la scusa di smaltimento di materiale inquinante ... e altre corbellerie varie ... dalla terra è venuto e li tornerà per quanto mi riguarda !
 
Mi pare che al tungsteno sia attribuita una possibile insorgenza di leucemia, ma a parte questo, conosco due persone che tanti anni addietro hanno ricevuto una bella impallinata e tutt'oggi hanno una buone dose di piombo nella testa, uno è morto di vecchiaia, l'altro e ad oggi sano come un pesce.


Mio padre ha ancora 9 pallini del 9 in un piede, quando scivolando maldestramente si sparò all'arto. E' successo quando io ancora non ero nato ... oggi il vecio ha 86 anni !!
 
Per me che caccio, prevalentemente al capanno, e che ricarico, mi chiedo se ci saranno munizioni con pallini come quelli attuali del numero 11 o del 10. Mi sembra, guardando la produzione attuale di qualche marca famosa di non aver visto cartucce con pallini più piccoli del 7,5.

Credo proprio di no, il più piccolo pallino che si potrà usare sarà il 7,5 ..... salvo innovazioni dell'ultimo momento.
Saluti
 
ciao, ti posso assicurare che non è come la pensi tu

ciao buba

Com' è che starebbero le cose allora? Con tutto il piombo tetraetile immesso nell' atmosfera dai motori e dalle industrie, dovremmo preoccuparci degli ioni che scaturiscono dai pallini delle cartucce ? Mercurio, cadmio, arsenico, cromo, tallio sono solo alcuni degli altri metalli pesanti presenti in natura o immessi in aria e acqua come scarti di lavorazione delle industrie, alcuni potenzialmente più pericolosi del piombo. Ma siccome non stanno nelle cartucce, di questi non frega niente a nessuno, tant' è vero che in alcuni comuni della Capitale dove le falde acquifere attraversano rocce vulcaniche i contenuti di arsenico pur non essendo proprio trascurabili ... hanno abilmente agirato il problema innalzanto i quantitativi ammissibili per legge di questo elemento nell' acqua. Forse sarebbe stato il caso di introdurre un purificatore, che però essendo costoso ... no no, meglio bere arsenico !
Se qualcuno ha intenzione di risolvere i problemi di inquinamento, e posso anche capirlo, non può cominciare dal raccoglire le carte delle caramelle ...
 
Da piccolo io e alcuni miei amici avevamo la carabina ad aria compressa ed i pallini li prendevamo in ferramenta; per non schiacciarli o per non doverli cercare nelle tasche li tenevamo in bocca vedo che sono ancora vivo e vegeto, senza contare i pallini ingoiati mangiando la selvaggina e sono più di 30 anni che vado a caccia avendo fatto la licenza a 17 anni.
 
appendere il fucile al chiodo? MAI! anche fossi costretto a sparare m**da! si sono adattati gli americani, ci adatteremo anche noi...sui politici imbecilli sono pienamente d'accordo! banda di ladri ignoranti. ..
 

Alberto 69

Capo Redattore Rassegna stampa
Membro dello Staff
Supermoderatore
Utente Premium
Messaggi
21,273
Punteggio reazioni
8,101
Punti
650
Lunedì 10 Novembre 2014

Il bando è nelle linee guida del documento del Cms approvate a Quito (Ecuador). Tanti strafalcioni nel testo. E forse non tutto è compromesso.

Fischioni.....jpg
A Quito (Ecuador) si è tenuta la riunione della convenzione sulla Conservazione delle specie migratrici (Cms), nota anche come Convenzione di Bonn, trattato internazionale firmato da 119 Paesi, tra cui l’Italia, che promuove la salvaguardia degli uccelli migratori nelle loro rotte. Nelle linee guida è stato approvata la richiesta di sostituzione del piombo entro tre anni. Lo comunicano Cy Griffin e Filippo Segato della Confederazione europea dei cacciatori (Face). Face è riuscita a influenzare gli Stati membri dell'Ue, nonché a coinvolgere l'industria nei negoziati. "Il risultato, anche se non completamente soddisfacente, rappresenta un notevole miglioramento rispetto al testo proposto", a giugno dal comitato scientifico del Cms, presieduto dall’italiano Fernando Spina dell'Ispra.
Il punto 2.1.1 raccomanda "l'eliminazione graduale dell'uso di munizioni di piombo in tutti gli habitat (zone umide e terrestri) con alternative non tossiche entro i prossimi tre anni". L'adozione degli orientamenti del Cms non è giuridicamente vincolante per le parti: "Spetta a ogni parte di determinare se e come per attuare le azioni raccomandate, considerando la misura e il tipo di rischio avvelenamento, pur tenuto conto delle loro obblighi e impegni internazionali, tra cui quelle della convenzione".
Le "Linee guida per prevenire il rischio di avvelenamento degli uccelli migratori" non tengono in considerazione alcuna distinzione tra munizioni spezzate e metalliche, tra caccia e tiro, nonostante Face l'abbia espersso con forza, tuttavia il "livello tecnico della discussione era carente, e si è basata più sulle emozioni". Face fa sapere che fino a venerdì 7 novembre l'Unione europea stava lavorando per modificare il testo delle linee guida che comprendono pesticidi, rodenticidi, anticoagulanti veterinari. Tuttavia, con un atteggiamento sorprendente e sotto forte pressione da parte delle Ong ambientaliste, ha poi rinunciato a modificare gli orientamenti. Face riferisce anche che "l'attuale testo della risoluzione consente una totale libertà per i Paesi che possono ignorare le raccomandazioni. Il testo delle Linee guida è più problematico, in quanto è suscettibile di interpretazione da decisori politici nazionali". Face si impegnerà con Cms e l'industria nel tentativo di modifcare queste disposizioni.


fonte:armietiro.it
 
Forse lo abbiamo voluto pure noi cacciatori con tutte quelle foto e video nei social network, ma che czz...
Comunque sono veramente mortificato per tutte le nostre vecchie e gloriose armi.
Non so cosa pensare ma il ferro nelle cartucce non lo voglio, vuol dire che mi darò alla pesca.

Sempre che non bandiscano anche i piombini da pesca! ;-)
 
Sembra che tra le future restrizioni ci sia proprio il divieto di vendita del piombo e la consegna entro un anno dall'entrata in vigore di tutto il pb posseduto anche già assemblato con cartucce annesse ...le sanzioni saranno salate e penali.

Ma è vero, oppure è uno scherzo? Per me sarebbe una cosa assurda. Comunque, con certa gente, ho imparato a non meravigliarmi di nulla.
 



[h=1]Il boom del tungsteno: sempre più raro e costoso[/h][h=2]Il prezzo del metallo impiegato nei filamenti delle lampade cresce di continuo. La Cina ne detiene il monopolio[/h]














In netta e incontrastata ascesa nella tavola “economica” degli elementi. Il tungsteno è sempre più raro, e al contempo ricercato e costosissimo. Come riporta Forbes, lo scorso anno ha guadagnato il 35% di valore, a fronte di un mercato che ha visto diminuire i prezzi degli altri metalli. Il prezzo attuale, di circa 318 euro per tonnellata metrica, è alto ma rischia di salire ancora nei prossimi anni, a fronte di una domanda che cresce dell'8%all'anno e una produzione che declina.

Come riferisce il magazine finanziario Barron’s, la produzione mondiale di tungsteno ha segnato un -21% l'anno scorso, scendendo a 72.000 tonnellate dalle 90.800 tonnellate del 2006. Anche qui, la Cina è la chiave per capire il fenomeno. Come molti altri metalli, anche il mercato di tungsteno è controllato dal paese dalla Repubblica Popolare, che ne produce l’86% del totale. La riduzione delle esportazioni, decisa dal governo di Pechino, spiega perché nel 2011 il valore abbia segnato un significativo rialzo, figlio di una politica che ha visto chiudere piccole minierepoco sicure e implementare i dazi alle esportazioni.

Da non sottovalutare nemmeno i crescenti fabbisogni di metallo interni, necessari per alimentare la macchina industriale cinese, anche quella militare. Restare privi di cotanto metallo, per darlo ai competitor, rappresenterebbe un forte controsenso. Cose da far impazzire paesi come l’America, che usa il materiale in molteplici campi, inclusa l’industria bellica, e il Regno Unito, che lo ha posto al vertice della sua lista di metalli la cui fornitura è a rischio. Anche le compagnie che investono, non sono moltissime. Tra queste spiccano le canadesi Malaga, che produce tungsteno in Perù,Tungsten Nord America, che produce nei territori a Nordovest del Canada e Minerali Geodex, società di esplorazione con sede a New Brunswick, Canada.

E' pensabile che, vista la crescente richiesta, non mancheranno altri attori disposti ad accettare ilrischio di scoprire e produrre tungsteno. Tuttavia, riaprire una nuova miniera può richiedere da un triennio a un lustro, mentre riavviare vecchi impianti comporta costi elevati. Eppure, questo materiale è al secondo posto dopo i diamanti per il punto di fusione più alto e permea la nostra vita quotidiana più di quanto pensiamo: presente negli strumenti e nei macchinari per il taglio e la foratura, è impiegato nei filamenti delle lampade a incandescenza, e anche nell’ambito dell’artigliera e delle armi.

Meno considerato, ma altrettanto decisivo, il suo utilizzo in sostituzione dell’oro: ha un peso specifico molto simile e, ben lavorato, somiglia esattamente a un lingotto d’oro, se rivestito con uno strato dello stesso, acquisendo la sua tipica brillantezza. L’oro, si sa, è un bene rifugio notevole, per i grandi del mondo. Il tungsteno non è l’oro, eppure, nell’attuale congiuntura economica, gli somiglia molto, per importanza e desiderio.








- - - Aggiornato - - -



[h=1]TUNGSTENO CON IL CONTA-GOCCIE DALLA CINA[/h]Redazione | 20/08/2012 | Mercati | 3 commenti
Il tungsteno continua ad essere al centro dell’attenzione di molti investitori. Molti mass-media hanno riportato la notizia che Warren Buffett, il leggendario miliardario americano, non sta investendo in oro, ma con 35 milioni di dollari ha acquistato una società mineraria in Corea del Sud, impegnata nella produzione di tungsteno. I fondamentali del tungsteno, un metallo indispensabile […]

tungsteno_taglio.jpg

Il tungsteno continua ad essere al centro dell'attenzione di molti investitori. Molti mass-media hanno riportato la notizia che Warren Buffett, il leggendario miliardario americano, non sta investendo in oro, ma con 35 milioni di dollari ha acquistato una società mineraria in Corea del Sud, impegnata nella produzione di tungsteno.
I fondamentali del tungsteno, un metallo indispensabile nella costruzione di utensili per il taglio, per esempio dell'acciaio, sono davvero impressionanti. Il tungsteno è il metallo più duro del pianeta, 100 volte più resistente dell'acciaio, e senza alcun sostituto per tutte le attrezzature da taglio nelle macchine utensili.Il prezzo del tungsteno era di 50 dollari/mtu nel 2000, mentre oggi vale all'incirca 400 dollari/mtu (*), in aumento di otto volte. Per anni la Cina ha fornito fino all'80% del consumo globale mondiale, ma da qualche anno ha cominciato a cambiare politica: restrizioni alle esportazioni e permessi minerari concessi con il contagocce per proteggere il proprio mercato interno.Secondo Christopher Ecclestone, analista minerario di Hallgarten & Company, la nuova politica cinese di limitare le esportazioni di tungsteno, non ha come obiettivo l'aumento dei prezzi, anche sta ottenendo questo effetto. I cinesi vogliono far crescere l'industria interna che produce macchine utensili, per la quale necessitano di tungsteno. Giocoforza che anzichè venderlo agli stranieri, preferiscono utilizzarlo per loro stessi e vendere poi la macchina utensile sul mercato estero, con un valore aggiunto maggiore rispetto alla vendita della materia prima. Inoltre la Cina sta cercando di mettere ordine all'interno del proprio mercato, non concedendo licenze, o addirittura revocandole, alle piccole miniere e quindi favorendo la creazione di aziende di maggiori dimensioni. Per il governo è più facile controllare poche aziende, piuttosto che un numero come quello attuale, stimato in più di 300 società di dimensioni molto diverse l'una dall'altra. È ragionevole pensare che il mercato cinese del tungsteno sarà un gioco a somma zero: tutto il tungsteno prodotto sarà assorbito dal mercato nazionale. Per il resto del mondo si pone il problema su come approvvigionarsi di tungsteno, senza le forniture provenienti dalla Cina.Probabilmente, le più importanti aziende impegnate nella produzione di macchine utensili, per le quali la fornitura di tungsteno è indispensabile, saranno invogliate a finanziare le compagnie minerarie minori, affinchè si impegnino a produrre tungsteno in nuove zone del mondo e per assicurarsene la fornitura continuativa.Il mercato delle applicazioni del tungsteno è molto ampio e comprende molte attrezzature per la perforazione petrolifera e mineraria. Se in momenti di crisi globale come quelli che il mondo sta attraversando, i prezzi del metallo rimangono forti, cosa succederà se la congiuntura economica dovesse cambiare? Probabilmente la risposta a questa domanda, Warren Buffett la conosce da tempo.(*) mtu = tonnellata metrica di minerale, contenente l'1% di metallo. L'unità di misura corrisponde a 10 kg di metallo. Nel caso riportato 400 dollari/mtu corrispondono a 40 dollari/kg.


 
Quindi ho capito bene
piombo fino al 2017 poi sara' ritirato perché fuorilegge .... quello in bocca posso tenerlo o rischio qualcosa....

se avremo una lega pari al piombo sia in costo che prestazioni non cambia nulla, farò solo un sacrificio per cambiare il fucile, altrimenti nel 2017 bandiera bianca...ragazzi hanno vinto.
 
ohhh la Madonna che disfattismo, vediamo come si mette e poi tireremo le conclusioni. Che sia un documento approvato a livello internazionale certo non è una bella notizia, ma vedete che si son già mossi per modificare il testo e renderlo fruibile con discrezione da ogni Paese. Poi che in Italia saranno i primi della lista a cavalcare l'onda, c'è da scommetterci.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto