19 Aprile 2022
Ordine | Perciformi |
Famiglia | Sparidi |
Genere | Diplodus |
Specie |
Diplodus sargus- Diplodus vulgaris, Diplodus puntazzo- Diplodus cervinus, Diplodus annularis
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Sono cinque le specie appartenenti al genere Diplodus presenti nelle acque Italiane:
il sarago maggiore, il sarago fasciato, il sarago pizzuto, il sarago faraone e lo sparaglione (la disposizione dei nomi volgari è la stessa di quelli latini a inizio pagina) e tutti hanno alcune caratteristiche comuni, quali la forma del corpo, alto e piuttosto compresso e la presenza di una macchia scura, più o meno estesa, nella zona immediatamente precedente la pinna caudale.
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Il sarago fasciato è immediatamente riconoscibile per l’estesa fascia nera che va dalla fine della testa all’inizio della pinna dorsale; morfologicamente è abbastanza simile al maggiore, dal quale si distingue anche per la forma del muso, moderatamente acuta, e più nello specifico, da un numero di squame minore lungo la linea laterale (55¸60 squame… contare per credere!). Di colore argentato, sui fianchi è percorso longitudinalmente da sottili striature dorate (8¸9) mentre la macchia nera sull’innesto della caudale è anticipata e molto più grande che nel maggiore. |
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Durante la riproduzione, che avviene fra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, il fasciato presenta sul capo una evidente colorazione bluastra;
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Il sarago faraone è un po’ il peso massimo della compagnia, dato che può superare i 55 cm di lunghezza ed i 4 kg di peso (come!? non ne avete mai visti?!?!): può raggiungere i 300 m di profondità, anche se abitualmente staziona fra i 10 ed i 50 m principalmente su fondali rocciosi. |
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Si distingue immediatamente per la presenza di cinque larghe fasce scure sui fianchi, sempre presenti in tutti gli individui, sia giovani che adulti, che risaltano nettamente sul colore argenteo dei fianchi. |
Lo sparaglione è invece il super-welter della situazione: è infatti il più piccolo di tutti con una lunghezza max di 15¸18 cm e proprio per le modeste dimensioni raggiungibili non rappresenta una valida preda per il cacciatore subacqueo.
Ha 45¸55 squame sulla linea laterale, la dorsale presenta 23¸25 raggi fra spinosi e molli, l’anale 3 raggi spinosi e 10¸12 molli; il colore del corpo ha una marcata tonalità gialla sul classico argento di fondo, come gialle sono le pinne ventrali e di un tono più spento le altre; ben evidente la macchia nera sul peduncolo caudale.
Dalla vita sessuale simile al maggiore, predilige principalmente i fondali ricchi di posidonia, ma lo si può trovare un po’ ovunque in quanto è molto resistente all’inquinamento ed è, come già detto, fortemente euralino.
Per quando concerne il discorso prettamente venatorio, le tecniche attuabili per la cattura del sarago sono molteplici: la pesca in tana, l’aspetto e non ultimo l’agguato.
In poche parole possiamo dire che se solo fino a pochi anni fa il sarago costituiva la classica preda da tana, le "nuove" generazioni di questo smaliziatissimo pesce sembrano aver cambiato drasticamente le loro abitudini, preferendo sempre più spesso la "fuga" in acqua libera all’intanamento, attitudine più evidente nelle zone a maggior pressione piscatoria…
…non che sia diventato facile insidiarlo all’aspetto, tutt’altro! una volta individuato il subacqueo, il nostro sarago soddisfa ben presto la sua curiosità, rimanendo spesso a distanza più che di sicurezza dalla punta dell’asta sin dal primo approccio col sub:
inizia ad avvicinarsi frontalmente, scartando di lato la testa ad ogni "colpo di pinna" per inquadrarci bene, prima con uno, poi con l’altro occhio (non gode affatto di una buona vista frontale), quindi avanza un po’ in diagonale, si ferma disponendosi su un fianco e scrutandoci con un solo occhio… "riparte", sembra quasi che stia per venire a tiro e invece se ne torna tranquillo e beato sulle sue …pinne!
In tali situazioni, qualche chance in più la può offrire l’agguato, ammesso che (specie se si opera in profondità, ove oramai sempre più spesso i saraghi si rifugiano) si abbiano a disposizione buone doti di acquaticità, fiato e un po’ di …