E intanto la Fidc Veneto prepara questa porcata:
[h=1]Federcaccia contro la Regione[/h]Impugnata come anticostituzionale la legge sul nomadismo delle doppiette
Impugnata come anticostituzionale la legge regionale sulla caccia. La Federcaccia aveva già interpellato l’avvocato Paolo Viezzi di Udine per confermare l’illegittimità giuridica della nuova legge che, secondo la Fdic, provocherà quale solo effetto l’incontrollato nomadismo dei cacciatori veneti e italiani. Il Partito democratico regionale, al recente convegno che si è svolto a Monastier promosso da Federcaccia Venezia e Treviso ha accolto la richiesta di impugnare la legge e inviare il ricorso al presidente del Consiglio dei Ministri, quindi al ministero per gli Affari Regionali, Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Il consigliere regionale, Francesca Zottis, in occasione del Convegno di Monasteri aveva dato ampia disponibilità del suo gruppo. Il ricorso sarà presentato anche avanti il coordinatore dell’ufficio per l’esame di legittimità della legislazione regionale e delle Province autonome e tutti gli uffici competenti. Intanto, Federcaccia ha inviato al prefetto di Venezia i profili di illegittimità della legge regionale 18. Una lotta senza esclusione di colpi e di uffici.
«La legge nel frattempo», spiega il presidente provinciale Fdci, Luciano Babbo, «può essere sospesa dagli uffici competenti, ministeriali e prefettura. Se non dovesse avvenire prima del 1° ottobre la stessa Federcaccia metterà in atto altre iniziative affinchè quanto previsto sulla mobilità a 30 giornate da appostamento, alla migratoria a tutti i cacciatori veneti e da tutta Italia negli ambiti di caccia gratuitamente, sia fermato. Ci sono anche altri mezzi giuridici per impedire questo incontrollato nomadismo e noi faremo pressioni alla Conferenza dei sindaci della Città Metropolitana».
Al momento solo Federcaccia e Arcicaccia si sono opposte alla nuova legge. «Le altre associazioni», prosegue Babbo, «hanno invece favorito i promotori della legge e applaudito la votazione finale, spaccando il mondo venatorio. Ma ora è chiaro chi sono i veri nemici della caccia programmata sia tra le associazioni sia tra i politici. E’ un
tentativo di distruggere gli ambiti territoriali di caccia. Federcaccia», conclude Babbo, «coerentemente con i proprio principi etico ambientali per una caccia sostenibile, combatterà questa nuova onda. Noi diciamo no al nomadismo e sotto qualsiasi forma si presenti».
Giovanni Cagnassi
26 luglio 2016
Fonte: nuovavenezia.it